thread per notizie di fauna, genetica ecc

Queste sono le notizie che mi aprono il cuore :D

Questo uccello non si vedeva sull’isola di Floreana da quando Darwin sbarcò alle Galápagos nel 1835

https://www.fanpage.it/kodami/quest...quando-darwin-sbarco-alle-galapagos-nel-1835/
https://www.fanpage.it/

Rallo delle Galápagos (Laterallus spilonota)
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Sull'isola non si vedeva un Rallo delle Galápagos dal lontano 1835, quando il naturalista Charles Darwin sbarcò nell'arcipelago.
La specie molto probabilmente non si è mai estinta (*) ed è tornata a crescere numericamente quando Floreana è stata liberata dalle specie invasive.


(*) Molto probabilmente non si è mai estinta?!? o_O
Sicuramente NON si è mai estinta, altrimenti anche se liberi l'isola dalle specie invasive, non è che dopo risorge come l'Araba Fenice :poke:
 
e ancora che devo spiegare tutto io :azz: :ka:

gli uccelli sono teropodi.

se tu avessi studiato, sapresti che dal 1993 ad oggi in un'isola del costa rica (anzi, piu' di una) hanno clonato una fracca di dinosauri, cosi' tanti da riempire 3 film e poi, siccome gliene avanzavano in giro, ne hanno ficcati in altri 3 film. gia' che c'erano avranno clonato anche quelli. tutto qua.

anzi no, non e' tutto qua. il supervisore dei dinosauri clonati non e' che brilli per acume, e qualcuno e' finito sbranato.

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e ancora che devo spiegare tutto io :azz: :ka:

gli uccelli sono teropodi.

se tu avessi studiato, sapresti che dal 1993 ad oggi in un'isola del costa rica (anzi, piu' di una) hanno clonato una fracca di dinosauri, cosi' tanti da riempire 3 film e poi, siccome gliene avanzavano in giro, ne hanno ficcati in altri 3 film. gia' che c'erano avranno clonato anche quelli. tutto qua.

anzi no, non e' tutto qua. il supervisore dei dinosauri clonati non e' che brilli per acume, e qualcuno e' finito sbranato.

Vedi l'allegato 267770
E' bello avere qualcuno che ti spiega come stanno le cose :poke:
 
e ancora che devo spiegare tutto io :azz: :ka:

gli uccelli sono teropodi.

se tu avessi studiato, sapresti che dal 1993 ad oggi in un'isola del costa rica (anzi, piu' di una) hanno clonato una fracca di dinosauri, cosi' tanti da riempire 3 film e poi, siccome gliene avanzavano in giro, ne hanno ficcati in altri 3 film. gia' che c'erano avranno clonato anche quelli. tutto qua.

anzi no, non e' tutto qua. il supervisore dei dinosauri clonati non e' che brilli per acume, e qualcuno e' finito sbranato.

Vedi l'allegato 267770
Confermo
Dovrebbe essere vero, perché l'ho già sentita da qualcun altro questa stora
 
Qui la narrazione è meno catastrofista...

https://www.nicolaporro.it/la-grande-bufala-sul-rischio-estinzione-delle-api/
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ho cavolo....
qualcuno che non è ritenuto l'ultimo degli sciocchi :roll: aveva detto che dopo le api
ci restavano 4 anni ... e non credo anni buoni.:eek:
Ti riferisci alla celebre frase attribuita ad Einstein: “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”?

E' una bufala anche questa... :azz:

https://www.mvpa-unina.org/terza-missione/anno2020/einstein-le-api-e-la-fine-del-mondo_869.xhtml
 
Tutti gli anni mi capita di trovare in giardino delle tortore o dei colombacci morti stecchiti....
Ho attribuito la responsabilità a delle gazze che in gruppi formati anche da sei elementi, attaccano come fossero un branco di lupi, uccelli in difficoltà, nidi di merli(fantastico come riescano ad eluderli nel trovare i merlini), o aspettare che alla sera escano dai coppi del tetto i piccoli di pipistrello per catturarlo.
La cosa che questi cadaveri non presentino segni di collisioni o di aggressioni ma siano perfettamente integri, mi fa ricredere alla mia teoria e pensare che la morte sia naturale....
Cosa sarà mai...?
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Tutti gli anni mi capita di trovare in giardino delle tortore o dei colombacci morti stecchiti....
Ho attribuito la responsabilità a delle gazze che in gruppi formati anche da sei elementi, attaccano come fossero un branco di lupi, uccelli in difficoltà, nidi di merli(fantastico come riescano ad eluderli nel trovare i merlini), o aspettare che alla sera escano dai coppi del tetto i piccoli di pipistrello per catturarlo.
La cosa che questi cadaveri non presentino segni di collisioni o di aggressioni ma siano perfettamente integri, mi fa ricredere alla mia teoria e pensare che la morte sia naturale....
Cosa sarà mai...?
Vedi l'allegato 268326
In effetti a guardare dal piumaggio e dall'aspetto esteriore sembrerebbe un uccello in perfetta salute, peccato che invece sia stecchito.

Potresti inviarlo all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale più vicino a te e vedere se loro fossero interssati a determinarne le cause di morte al fine di valutare una eventuale causa epidemiologica.
 
Qui la narrazione è meno catastrofista...

Ti riferisci alla celebre frase attribuita ad Einstein: “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”?

E' una bufala anche questa... :azz:
é una bufala che lo abbia detto Einstein, (lo sapevo ma suona bene)
ma temo che non sia così falso il messaggio sotteso.

Anche chi parla della crescita degli alveari in realtà non la dice tutta,
c'è un grandissimo interesse attorno all'apicultura, da anni partecipo a fiere "seminat" e simili
in cui la sezione dedicata all'apicultura continua a crescere occupando sempre più spazio,
è vero quindi che il numero degli alveari è in crescita ma c'è un risvolto:

le api di oggi per sopravvivere hanno bisogno di cure, somministrazione di antibiotici ecc
allo stato naturale morirebbero.
Dicono che questo indebolimento sia dovuto ai trattamenti fatti in agricoltura
ma su questo ho dei dubbi perchè negli anni dal dopoguerra fino ai '70 i trattamenti erano molto più invasivi e solo dopo si è capito che era meglio cercare di limitare l'avvelenamento generale.
Allora io penso che l'indebolimento delle api sia intrinseco alla nostra cura, cioè
noi curiamo le api che sono più deboli facendole sopravvivere così queste trasmettono la loro debolezza alle generazioni successive diventando come specie sempre più deboli.

Forse oggi si potrebbe ribaltare la frase erroneamente attribuita ad Einsten:
se gli umani scomparissero alle api resterebbero 2 anni di vita.:eek:
 
le api di oggi per sopravvivere hanno bisogno di cure, somministrazione di antibiotici ecc
allo stato naturale morirebbero.
Dicono che questo indebolimento sia dovuto ai trattamenti fatti in agricoltura
ma su questo ho dei dubbi perchè negli anni dal dopoguerra fino ai '70 i trattamenti erano molto più invasivi e solo dopo si è capito che era meglio cercare di limitare l'avvelenamento generale.
Allora io penso che l'indebolimento delle api sia intrinseco alla nostra cura, cioè
noi curiamo le api che sono più deboli facendole sopravvivere così queste trasmettono la loro debolezza alle generazioni successive diventando come specie sempre più deboli.

Forse oggi si potrebbe ribaltare la frase erroneamente attribuita ad Einsten:
se gli umani scomparissero alle api resterebbero 2 anni di vita.:eek:
Concordo, le api sono "addomesticate" e quindi fuori dagli schemi di selezione naturale.

Come tutti gli animali addomesticati, sono più deboli e più dipendenti dall'uomo.

Mi diceva un veterinario che se lasciassimo liberi le nostre attuali razze di vacche e di tori, questi non sarebbero più capaci di riprodursi.
Il 100% dei nuovi vitelli nascono per inseminazione artificiale.
 
Non sono riuscito a leggere
comunque anch'io questa volta non sono mica tanto d'accordo con questo ... direi esperimento.
Cioè, posso concordare sul fatto che le estinzioni da noi provocate possiamo provare a recuperarle, se ne siamo stati artefici ma riusciamo anche a rimediare ... be' almeno proviamo a correggerci.
L'enocione però si era estinto molto tempo fa in particolare per la sparizione delle prede che cacciava e dell'ambiente in cui viveva.
Io direi che fare queste operazione è solo dovuto alla sindrome di Frankestain :roll:
 
io lo vedo semplicemente come un esperimento di genetica, che approfondisce e forse aumenta le conoscenze scientifiche in merito.
Poi, purtroppo, la visibilità è importante per ottenere finanziamenti, quindi vengono esagerati i risultati per rientrare nelle spese e finanziarsi altri progetti.
A questo si aggiungono i giornalisti/titolisti che usano frasi e termini spropositati per farsi leggere.
 
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