- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data:1/2/2017
Partenza e ritorno:Cesacastina
Km:circa 10
Periodo consigliato:sempre
Difficoltà: EAI -neve molla per tutta la salita(circa 50 min),è un occhio vispo su dove mettere le ciaspole(fiumi da scioglimento sotto la neve)
Tempi di percorrenza:circa un paio d'ore senza soste,per compiere l'anello.
Dislivello:400 mt circa
Giornata con forti raffiche di scirocco,sole a tratti ,caldo quando non soffiava il vento.
Descrizione:
Tutta questa neve ha bloccato il buon ritmo delle escursioni di quest'anno per un po', la voglia ,come la pancia, era tanta e così ho deciso di fare una bella ciaspolata/ramponata,attorno a quel bellissimo paesino della Laga che è Cesacastina. Sapevo che la strada era ormai aperta,la curiosità di vedere questo famigliare paese in veste bianca era tanta. Al bar Ristorante ,l'amico Alessio e famiglia stavano tutti bene anche se le scosse delle faglie vicinissime ,gruppo elettrogeni rotti,e tanta neve in 24 ore li hanno messi a dura prova per qualche giorno. Il paese appare ancora semi bloccato dai terremoti precedenti, e la tanta neve,comunque oggi dimezzata dallo scirocco notturno,non permette ancora controlli sulle ultime di gennaio.
Così tra un paese semi spettrale,ma comunque ancora scarsamente abitato, mi avvio per il sentiero che attraversa la via principale,direzione Le Piane :una grande radura tra i boschi molto panoramica è visibile da tutte le vette della Laga, tanto da essere un buon riferimento visivo.
Bel sentiero in tutte le stagioni, ricco di fonti in estate,ora si presenta davanti, appena l'ultima casa,già con un metro di neve,fiancheggiando sulla destra l'imponente Fosso dell'acero,dove la cascata giù in basso rombava piena.Un po' le forti raffiche di vento improvvise e veloci, un po' la suggestione di sapere della cascata giù in basso,ma respiravo aria frizzante,rigenerante, tanto da dimenticare il sudore copioso per affrontare una salita su neve per nulla portante. Cercando i dossi più duri di neve ammucchiata dai venti,arranco per il bosco "sfondando" neve per 50 minuti fino alle piane.
Finalmente neve portante dove galleggiare su e giù per quelle onde bianche. È stato un vero piacere e privilegio:la vista spazia fino al mare, le nuvole veloci giocano con le vette e con le luci,la grande Croce a picco sul paese appare lunga e semplice,con curioso sistema mobile per l'asse di traverso,come per indicare il vento a seconda della posizione. Una bella casetta con portico pareva chiamare una pausa per mettere i piedi al sole e all'asciutto. Il vento a tratti va oltre il fastidioso,fortunatamente è breve e solo ogni tanto mi tormenta. Il locale/container versione mini,ha nome di Protezione Civile Crognaleto,ma inutilmente chiuso. Fatta la meritata pausa ,il richiamo dei due colli,a picco sul paese era forte e chiaro per cui una capatina era d'obbligo e la vista sui tetti bianchi lì sotto era propio da cartolina di Natale.Bella uscita dove ciaspolare sulla piana semi ghiacciata è stato molto divertente e poi....tutto quel grande silenzio. Disceso per quella che si intuiva la strada carrareccia che sale dal paese,dove una volta arrivato un brodo caldo da Zii Mari' è stato come una cigliegina sulla torta.
Alla prossima!
Partenza e ritorno:Cesacastina
Km:circa 10
Periodo consigliato:sempre
Difficoltà: EAI -neve molla per tutta la salita(circa 50 min),è un occhio vispo su dove mettere le ciaspole(fiumi da scioglimento sotto la neve)
Tempi di percorrenza:circa un paio d'ore senza soste,per compiere l'anello.
Dislivello:400 mt circa
Giornata con forti raffiche di scirocco,sole a tratti ,caldo quando non soffiava il vento.
Descrizione:
Tutta questa neve ha bloccato il buon ritmo delle escursioni di quest'anno per un po', la voglia ,come la pancia, era tanta e così ho deciso di fare una bella ciaspolata/ramponata,attorno a quel bellissimo paesino della Laga che è Cesacastina. Sapevo che la strada era ormai aperta,la curiosità di vedere questo famigliare paese in veste bianca era tanta. Al bar Ristorante ,l'amico Alessio e famiglia stavano tutti bene anche se le scosse delle faglie vicinissime ,gruppo elettrogeni rotti,e tanta neve in 24 ore li hanno messi a dura prova per qualche giorno. Il paese appare ancora semi bloccato dai terremoti precedenti, e la tanta neve,comunque oggi dimezzata dallo scirocco notturno,non permette ancora controlli sulle ultime di gennaio.
Così tra un paese semi spettrale,ma comunque ancora scarsamente abitato, mi avvio per il sentiero che attraversa la via principale,direzione Le Piane :una grande radura tra i boschi molto panoramica è visibile da tutte le vette della Laga, tanto da essere un buon riferimento visivo.
Bel sentiero in tutte le stagioni, ricco di fonti in estate,ora si presenta davanti, appena l'ultima casa,già con un metro di neve,fiancheggiando sulla destra l'imponente Fosso dell'acero,dove la cascata giù in basso rombava piena.Un po' le forti raffiche di vento improvvise e veloci, un po' la suggestione di sapere della cascata giù in basso,ma respiravo aria frizzante,rigenerante, tanto da dimenticare il sudore copioso per affrontare una salita su neve per nulla portante. Cercando i dossi più duri di neve ammucchiata dai venti,arranco per il bosco "sfondando" neve per 50 minuti fino alle piane.
Finalmente neve portante dove galleggiare su e giù per quelle onde bianche. È stato un vero piacere e privilegio:la vista spazia fino al mare, le nuvole veloci giocano con le vette e con le luci,la grande Croce a picco sul paese appare lunga e semplice,con curioso sistema mobile per l'asse di traverso,come per indicare il vento a seconda della posizione. Una bella casetta con portico pareva chiamare una pausa per mettere i piedi al sole e all'asciutto. Il vento a tratti va oltre il fastidioso,fortunatamente è breve e solo ogni tanto mi tormenta. Il locale/container versione mini,ha nome di Protezione Civile Crognaleto,ma inutilmente chiuso. Fatta la meritata pausa ,il richiamo dei due colli,a picco sul paese era forte e chiaro per cui una capatina era d'obbligo e la vista sui tetti bianchi lì sotto era propio da cartolina di Natale.Bella uscita dove ciaspolare sulla piana semi ghiacciata è stato molto divertente e poi....tutto quel grande silenzio. Disceso per quella che si intuiva la strada carrareccia che sale dal paese,dove una volta arrivato un brodo caldo da Zii Mari' è stato come una cigliegina sulla torta.
Alla prossima!
Allegati
-
IMG_2420.JPG308 KB · Visite: 253
-
IMG_2424.JPG256,8 KB · Visite: 224
-
IMG_2421.JPG338,8 KB · Visite: 239
-
IMG_2428.JPG195,1 KB · Visite: 224
-
IMG_2445.JPG203,6 KB · Visite: 247
-
IMG_2433.JPG271 KB · Visite: 245
-
IMG_2452.JPG202 KB · Visite: 224
-
IMG_2453.JPG170,1 KB · Visite: 246
-
IMG_2458.JPG274,7 KB · Visite: 256
-
IMG_2468.JPG180,4 KB · Visite: 253
-
IMG_2473.JPG196,3 KB · Visite: 259
-
IMG_2476.JPG190,9 KB · Visite: 232