A volte, nell’acquisto dei coltelli, così come per ogni altra cosa, siamo spinti più da una smania dettata dal gusto estetico piuttosto che da presunte prestazioni.
E’ il caso del mio Tops Silent Hero, un coltello che, esteticamente, mi ha catturato da subito, grazie alla sua linea semplice, un design della lama quasi primitivo, perfettamente amalgamato col consueto stile moderno e tattico tipico di Tops knives.
Ma oltre al colpo d’occhio, le prestazioni di questo coltello, all’atto pratico, saranno positive?
Dati di rito:
Lunghezza lama: 16.20cm/6.38in
Spessore lama: 4.80mm/0.19in
Materiale lama: 1095 56-58 hrc, Black River Wash
Sistema di porto: Fodero in cuoio
Materiale manico: Black Linen Micarta
Tipo di costruzione: full tang
Lunghezza totale: 28.57cm/11.25in
Made in: USA
Peso: 336gr/12oz
Ed ecco la descrizione del silent Hero direttamente dal sito Tops knives:
“Il Silent hero è stato progettato da Anton Du Plessis, che è il capo delle operazioni per l'interdizione dell’unità speciale della Silent Hero foundation. Il suo compito è quello di combattere la crisi del bracconaggio in Sud Africa.
Questo coltello deve essere durevole, versatile, e in grado di sopperire alle esigenze delle missioni di Anton, che ha personalmente disegnato la lama ed il manico.
Sarà sicuramente capace di resistere ad usi gravosi, e con un peso di soli 336 gr, sarete in grado di utilizzare il coltello senza stancarvi troppo in fretta.
Vi è un foro nel manico all’interno della guardia inferiore, questo ha lo scopo di consentire all'utente di aggiungere un cordino di sicurezza al fine di migliorare la presa sull'impugnatura, che offre già una presa solida. Il foro nella guardia può anche essere utilizzato per aiutare ad ancorare il coltello come punta di lancia quando la situazione lo richiede.
C'è un finger choil nella lama per darvi la possibilità di una presa avanzata e migliorare il controllo per eseguire tagli precisi e raffinati. Il design della punta, drop point, rende questo coltello ottimo per affettare e dà alla punta resistenza supplementare. Quindi questo coltello sarà ottimo per bushcraft, sopravvivenza, e scopi tattici.
Il fodero in pelle nera è durevole e sembra grande abbinato a questa coltello. il Silent Hero è tenuto in posizione con una singola stringa che si avvolge saldamente attorno alla guardia.
Il Silent Hero ha un grande design per una lama molto versatile. E 'abbastanza grande per essere utilizzato nel chopping, ma risulta molto maneggevole anche per completare la maggior parte delle attività che si possono fare o vogliono fare con un coltello più piccolo.
TOPS Knives è una fiera sostenitrice e sponsor aziendale della Silent Heroes Foundation.
Si prega di prendersi un momento per saperne di più su questa grande organizzazione a www.thesilentheroes.org.
Qui a TOPS, siamo onorati di essere associati a questa grande causa. Desideriamo anche mostrare il nostro apprezzamento per le missioni simili in tutto il mondo che aiutano a preservare e proteggere la fauna selvatica in via di estinzione. Grazie a tutti per i vostri sforzi.”
Bene bene, se non si fosse capito, questo coltello è stato disegnato dal capo delle operazioni di un’associazione che si occupa di combattere il bracconaggio in africa, e preservare la fauna in via di estinzione; in più, anche se non vi è scritto sul sito della tops, sono certo di aver letto, in più di un’occasione e in diversi siti, che una parte dei ricavati delle vendite di questo coltello, saranno devoluti proprio alla Silent heroes foundation, e questo non può che essere un valore aggiunto a questo coltello!
Per quanto il Silent hero mi piacesse esteticamente, vi erano alcune cose che non mi convincevano più di tanto.
Il manico, in micarta, oltre a viti leggermente sporgenti, presenta le tipiche guancette con scanalature della tops, chiamate Rocky Mountain tread, che all’apparenza possono dare l’idea di essere molto aggressive, ma dato che questo tipo di grip è ampiamente utilizzato su molti modelli tops, e dato che è addirittura possibile averlo, come optional, su qualsiasi coltello se si acquista direttamente dal sito della tops knives, ho pensato che forse non dovevano poi essere così fastidiose. (E’ da poco disponibile una versione del coltello con viti piatte e guancette lisce…forse a qualcuno dava proprio fastidio! )
Sempre il manico, come dimensioni generali, mi sembrava troppo piccolo per le mie mani, certo per la maggior parte dei lavori credevo non mi avrebbe dato fastidio, ma durante i lavori pesanti, come chopping e sfrondatura, pensavo sarebbe stato un problema.
Di nuovo, nell’impugnatura, è presente quello che sicuramente è il punto debole di tutto il coltello. Proprio nel punto più stretto del manico, che già da l’idea di debolezza, è presente un foro per fissare le guancette, che indebolisce certamente tutta la struttura del coltello. Se non fossi certo della resistenza e del buon trattamento termico che accomuna la maggior parte dei coltelli tops, credo che questo difetto mi avrebbe fatto desistere dall’acquisto.
All’atto pratico, questi presunti difetti, saranno confermati o smentiti? E le prestazioni generali del coltello? saranno all’altezza delle aspettative?
Andiamo a scoprirlo!
Anni fa, un vecchio allenatore di pugilato, di quelli della vecchia scuola, mi disse:
Se ti alleni solo davanti allo specchio o al sacco potrai migliorare i tuoi movimenti, ma non migliorerai nel combattimento; e se combatti con pugili più deboli di te, li renderai più forti, ma tu avrai solo il presentimento di essere il più forte. Per migliorarti nel pugilato, devi combattere con i migliori. Vuoi picchiare duro? Affronta un peso massimo. Vuoi essere più veloce? Fatti qualche round con un welter! Vuoi migliorare i riflessi? Fai sparring con quel mancino!
E così, per il Tops Silent Hero, è giunta l’ora di salire sul ring.
Ho pensato ad un po’ di prove con cui testare il silent hero, e gli ho piazzato, come contenders, alcuni fra i miei coltelli che ritenevo validi in quel campo, tutti con dimensioni simili al Silent Hero, ma con caratteristiche che li rendono, imho, particolarmente adatti in quelle prove.
Vediamo se il silent hero terrà il passo, o se ne uscirà con le ossa rotte!
PROVA: Batoning
CONTENDENTE: Ka-Bar Becker BK2 Companion
Con uno spessore di 6,3 mm, una costruzione full tang, e una nomea di vero carro armato fra i coltelli da campo, il becker BK2 è il contendente perfetto per una prova di batoning.
Inutile girarci attorno, il BK2, nonostante i molti difetti, spicca sulla maggior parte dei coltelli quando si tratta di ricevere mazzate sul dorso per spaccare ciocchi, e di certo non ha sfigurato difronte al Silent Hero.
La grande differenza fra lo spessore, 6.3mm per il becker contro i 4.8 del tops, sono sicuramente la marcia in più del tank di casa ka-bar, che già dopo un paio di colpi fa entrare in gioco il suo spessore, aprendo grandi crepe nel legno.
Mentre il silent hero, più sottile, penetra bene nel legno, ma ha bisogno di qualche colpo in più.
Una sorpresa, in questa prova, arriva però da un test di batoning trasversale, fatto senza foto (sorry!), dove ho utilizzato un legno posto orizzontalmente, e battuto il coltello sul dorso per creare un taglio a V. In questa prova vince, e non di poco, il Silent Hero. Colpendo un legno posto in verticale, si dividono le fibre del legno, anch’esse verticali, per cui lo spessore aiuta molto, ma in questo test, le fibre vanno tagliate, e la maggior capacità di penetrazione del silent Hero, dettata da un minor spessore della lama e da un minor spessore al filo, lo rendono più adatto allo scopo.
PROVA: Slicing, semplici test di taglio puro
CONTENDENTE: Ka-Bar Becker BK7 combat utility knife
CONTENDENTE: Ka-Bar Becker BK7 combat utility knife
Il BK7 non ha bisogno di molte presentazioni, è un ottimo coltello, e, a differenza di molti altri camp knife, si presenta con uno spessore di “soli” 4.77 mm, un bisello abbastanza alto, e di uno spessore al filo sicuramente più snello di molti 7”.
Questa è una prova un po’ inusuale, e che non vedo spesso, eppure, ditemi se sbaglio, qual è la cosa che, più di tutte, un coltello deve fare? Io dico tagliare…
Ho preso un semplice legno, e ho iniziato ad asportare materiale, prima col becker, poi dall’altro lato col Tops.
Ho eseguito la stessa prova su alcuni rami più piccoli, sia secchi che verdi.
Non ho riscontrato grosse differenze fra i due, entrambi tagliano molto bene.
PROVA: Feather Stick
CONTENDENTE: Orco
CONTENDENTE: Orco
Orco è un coltello custom di henri, ne abbiamo parlato qui, e anche qui; ha una bisellatura convex, il che lo rende perfetto come coltello da campo, viste le ottime doti nei lavori pesanti, ma al contempo risulta ottimo anche per preparare trucioli per il fuoco, dato che il profilo convesso penetra e separa bene il legno.
Con Orco, la preparazione di fire stick è davvero veloce e semplice, il profilo convex è davvero eccezionale, i trucioli sono abbastanza arricciati.
Col silent Hero, riesco a fare trucioli, ma appaiono più piccoli, forse però più sottili, e creano un nido compatto.
Sono quelli a sinistra
Sono riuscito ad accendere senza problemi entrambi i trucioli.
In conclusione, considerando di dover fare un fuoco “one stick fire”, cioè dovendo preparare un buon numero di feather stick, anche più grossolani di quello da dover accendere con l’acciarino, sicuramente orco vince a mani basse, sia per la facilità che per la velocità d’esecuzione rispetto al silent hero; mentre a voler creare un singolo feather stick con trucioli molto fini, per essere acceso per primo con l’acciarino, col custom di henri si fa, ma si fatica di più a controllare il taglio, dato che la lama tende ad entrare in profondità nel legno molto più del silent hero, con cui è più facile creare tagli puliti.
PROVA: chopping
CONTENDENTE: Fox Parang Bushcraft
CONTENDENTE: Fox Parang Bushcraft
Nemmeno il Parang, come il BK7, ha bisogno di presentazioni, poi qui sul forum le discussioni su questo coltello si sprecano. Il parang l’ho sempre ritenuto un gran chopper fra i 6”, e la sua lama panciuta penetra molto bene il legno.
Una considerazione importante:
Col silent hero ho provato da subito, come prime prove, a tagliare un po’ di grossi rami; mi sono subito reso conto che l’impugnatura, un po’ troppo sottile per le mie mani, tendeva a far scivolare in avanti il coltello dopo un po’ di lavoro, costringendomi a stringere molto forte la presa, col risultato che presto mi trovavo la mano stanca. Ho provato a mettere una semplice dragona, con un unico laccio di paracord, così da evitare che il coltello mi partisse in avanti, e al contempo permettermi di utilizzare un presa meno stretta sul coltello.
Fatto ciò, non solo mi sono trovato davvero molto più comodo nei lavori di chopping, ma la dragona sembra incrementare perfino le prestazioni del silent Hero, dato che consente di sferrare colpi più slanciati e con maggior rotazione.
Iniziamo con un po’ di chopping col silent hero, su di un nocciolo.
Nessun problema, lavoro svolto velocemente.
Qui sotto, ho tagliato un piccolo abete secco, durante un weekend nei boschi con amici. Compito svolto agevolmente.
Adesso la prova vera e propria, svolta su un tronco di albero caduto vicino ad un fiume, ecco il Silent hero ed il Bushcraft Parang pronti alla prova
Ecco come si presenta il tronco dopo 10 colpi a testa
Il risultato è a favore, seppur di poco, del parang. Sinceramente mi sarei aspettato un risultato decisamente più a favore del parang, invece il tops ha cercato di tenere il passo fino alla fine.
Ora taglio un ramo secco.
Prima il silent hero, ho impiegato 11 colpi
Poi col Parang, solo 8 colpi
Poi un grosso ramo di nocciolo in due punti diversi ma con lo stesso diametro.
Facile il lavoro col parang.
Facile anche col silent Hero, anche se ancora ho dovuto dare qualche colpo in più ed ho impiegato più tempo.
Un particolare del taglio netto su di un ramo tagliato durante le prove, fatto col silent hero.
PROVA: Sfrondare e sramare
CONTENDENTE: Schrade Schf52
CONTENDENTE: Schrade Schf52
Una prova non programmata e di poco conto.
Mi trovavo a fare lavori di potatura, avevo un bel mucchio di rami tagliati, e con me il tops e lo schrade.
La lama dritta e lunga dello Schf52, offre un ampio margine di taglio, ideale per questo genere di lavori.
Ho tagliato, sfrondato, e ripulito diversi rami con entrambi i coltelli, rami di nocciolo, robinia, ciliegio, e anche diverse canne.
La geometria della lama dovrebbe agevolare e rendere più comodo questo genere di lavori lo schrade, ma quest'ultimo si è però dimostrato decisamente peggiore del Silent Hero, che gode di prestazioni di taglio ben superiori al suo contendente, colpevole di un bisello troppo ottuso. (ne avevo parlato anche qui)
PROVA: lavori di punta e penetrazione
CONTENDENTE: Cold Steel G.I. Tanto
CONTENDENTE: Cold Steel G.I. Tanto
Il GI Tanto è un coltello robusto e con una punta molto performante, l’ho utilizzato, assieme al silent hero, per forare un asse di legno ricavata dalle precedenti prove di batoning.
Poi ho utilizzato i coltelli per forare un vecchio pezzo di cuoio, un telone di plastica molto spessa, e un pannello alluminato per coibentare.
Meglio il silente hero.
Non so quale delle due punte sia più robusta, ma di sicuro quella del tops ha maggior capacità di penetrazione, inoltre, come vedremo a breve, risulta ottima anche nei lavori di intaglio.
PROVA: Intaglio e lavori di precisione
CONTENDENTE: Tops B.O.B.
CONTENDENTE: Tops B.O.B.
Il Tops Brothers Of Bushcraft è sicuramente un outsiders considerando gli altri coltelli qui presentati, più piccolo e compatto di tutti, ho deciso di inserirlo comunque, dato che lo considero a tutti gli effetti un camp knife come gli altri, in grado di non sfigurare con nessuno dei presenti, grazie alla sua versatilità.
Considerato le dimensioni del BOB, non potevo non impiegarlo per lavori di intaglio.
Non ci sono foto comparative, ma solo del silent Hero, mi sono basato sugli stessi lavori, svolti col BOB, sia prima che dopo averli fatti col Silent hero.
Intaglio un semplice cucchiaio.
Qui sotto invece, ho fatto un try stick.
Le conclusioni sono che entrambi sono validi coltelli da campo per l’intaglio, ma forse, nonostante le dimensioni maggiori, mi trovo meglio col silent hero, che vanta una punta più snella e molto performante nell’intaglio, consentendo di sfruttarla per arrivare a rifinire certi particolari, laddove il BOB fatica.
PROVA: Preparazione cibo
CONTENDENTE: Victorinox Swissclassic 20
CONTENDENTE: Victorinox Swissclassic 20
Visto che qualcuno mi ha detto che il Silent Hero sembra un coltello da cucina, ho deciso di inserire questa prova bonus, per capire se il vaffa che gli ho urlato sia lecito o meno.
Effettivamente, a giudicare dalla foto qui sotto, ci sono alcune somiglianze fra i due…
Comincio la prova con patate, cipolle, carote, e del topinambur; in particolare, quest’ultimo tubero, non è affatto facile da pelare.
Non male come inizio, le differenze di taglio, rispetto al victorinox, sono evidenti, in quanto il tuttofare fra i coltelli da cucina della casa svizzera vanta uno spessore decisamente più adeguato in cucina.
Proseguo con un ananas
Anche qui tutto abbastanza bene.
Il fatto che la lama del silent hero abbia un profilo del tutto simile a molti coltelli da verdura è sicuramente un vantaggio, in particolare, la lama che cade più in basso rispetto alla mano, consente di svolgere con facilità tutte le operazioni in cui bisogna tritare e sminuzzare il cibo.
Un'altra prova in cucina.
Due grosse zucche, bacate in alcuni punti, tutte da sbucciare, sezionare, e preparare in cubetti.
Il lavoro è stato lungo, ho alternato il tops al Victorinox, in questa prova se la sono giocata quasi alla pari, non è stato facile asportare tutte le parti che iniziavano a deteriorarsi.
Alla fine sono però stato soddisfatto della prova ai fornelli sostenuta dal Silent Hero.
Ho tagliato anche un po’ di carne, sia cruda che cotta, con buoni risultati.
Seppur, come già detto precedentemente, uno spessore di 4.8mm non si è mai visto su un coltello da cucina, il Tops Silent Hero si è dimostrato un ottimo chef, e devo quindi rimangiarmi il mio vaffa, poiché è decisamente più comodo per preparare cibo, rispetto a molti altri camp knife.
PROVA: Combat knife
CONTENDENTE: Fox adventurer tactical
CONTENDENTE: Fox adventurer tactical
Siccome qualcuno ha avuto perfino il coraggio di dire che il silent Hero è, più che altro, un combat knife, come potevo esimermi dallo sviscerare le doti di ammazza sentinelle del tops?!
Purtroppo, nel mio vagare per boschi, non ho mai incrociato una pattuglia di viet Cong, ne degli zombies, ne tantomeno dei terroristi…
Pero un coniglio glabro mannaro appassionato di bondage si…
Mostrando il coltello ad un amico praticante di arti marziali, quali krav maga ed escrima, ho provato a farmi dire se, effettivamente, il silent hero sarebbe potuto essere un buon fighter.
Mi ha detto ni.
Fosse nato come fighter puro, l’avrebbe bocciato; ma viste alcune caratteristiche del coltello, e vista la sua natura di coltello da campo, un suo utilizzo come coltello da combattimento non sarebbe così assurdo.
L’impugnatura, snella e squadrata, offre un buon controllo e percezione della lama; a differenza di molti altri coltelli della categoria, il silent hero ha una guardia inferiore abbastanza pronunciata; la punta, classificata come drop point, è ai limiti di una spear point; l’unico difetto evidente, a parte uno spessore esagerato per un pugnale, è il profilo della lama, che va allargandosi troppo al centro, diminuendo l’efficacia di eventuali affondi.
Prove finite.
Le mie conclusioni finali, sul Tops silent hero, sono che è un buon coltello da campo, più leggero di altri che possiedo, più elegante, assolutamente valido per compiti di precisione, per la preparazione del cibo, ma al contempo capace di soddisfare anche laddove fosse necessario un peso massimo.
Davvero consigliato l’utilizzo di un cordino come dragona.
L’impugnatura potrebbe risultare piccola a chi ha mani grandi, ma le zigrinature, almeno a me, non hanno mai dato fastidio.
Ci fosse la necessità di campeggiare in natura per una notte, spaccando un po’ di legna con tutti i lavori che ne seguono, sarebbe in grado di svolgere tutti i compiti senza problemi; se invece ci fosse la necessità di spaccare molta legna, mantenendo un fuoco acceso per un paio di giorni, andrebbe sicuramente affiancato ad un accetta, a meno di non voler faticare parecchio.
Come già detto, trovo il Silent hero versatile, ma non così votato ai lavori pesanti come altri coltelli; è leggero, e una volta impugnato sembra di maneggiare un coltello più piccolo di quel che è realmente; il design mi piace molto, e non mi pare così aggressivo come altri coltelli tops.
E voi, che ne pensate del Tops Silent Hero?
gabry
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