a parere tuo uno spessore un pò più sostenuto non migliorerebbe la resa del coltellone? magari quel 0,5mm che manca ai 5mm. pieni.....
Ciao Enri.
Davvero rispondere a questa domanda è più difficile di quel che sembra .
In sostanza credo che un coltello ben temprato e concepito con le giuste geometrie/bilanciamento , non necessiti affatto di chissà quali spessori per risultare robusto o performante , certo su coltelli di queste dimensioni la vedo dura scendere sotto i 4,5mm...diciamo però che se parliamo di un efficacia volendo arrivare a 5 O 6 mm, sicuramente il coltello sarà più pesante, quindi più massa battente. . . Ma non sono sicuro sia la scelta giusta su un coltello come il TFK.
Il tahoma ha un bilanciamento quasi neutro, e già pesa più di mezzo chilo, non so quanto ci guadagnerebbe realmente,secondo me, la botta che ha nel chopping, non vuole essere data da chissà quale peso(più spessore) , o bilanciamento, quanto da un impugnatura lunga che offre molta leva durante il colpo.
Forse è stato concepito anche per favorire il porto e l'ingombro , cercando di minimizzare il peso.
Un coltello come Tasso, che mi ha davvero entusiasmato durante l'uso , era cmq più pesante, molto più sbilanciato in punta , e meno maneggevole , ovviamente era più aggressivo nel chopping , diciamo pure tanto, ma il braccio si stancava prima, e certi lavori di fino risultavano un po' più scomodi. . .
Forse, in conclusione, quella di avere un coltello più o meno spesso , è una scelta dettata principalmente dal fatto se vogliamo un attrezzo decisamente dedicato ai lavori gravosi, che risulti anche più pesante, o se ci 'accontentiamo' di un coltello orientato un po' più a 360°..