Tornare a camminare con i piedi......

Le JOOMRA sono arrivate ,le ho provate un giorno e penso di non toglierle piu':si: appena infilate ho avuto la sensazione di comodità che i miei piedi cercavano,sono soddisfatto da unlato e meravigliato dall'altro ,sinceramente non mi aspettavo tutto questo per 20 euro. Una piccola carrellata di immagini

Ecco come si presentano
b9SCGph.jpg

FEm0GFg.jpg


Il sistema di chiusura ,la linguetta é in velcro
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La suola ha un buon grip e presenta tre prese d'aria come in foto ,avanpiede centro e tacco .
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Il "filo spinato":biggrin: nella descrizione del prodotto in realtà sono dei piccoli pezzetti di una fitta rete metallica ,cuciti in corrispondenza delle prese d'aria, in foto si capisce bene
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La soletta é morbida e da un minimo di ammortizzazione zona tallone .
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Le scarpe sono morbidissime ,si arrotolano senza nessuno sforzo
kpIMyai.jpg




Mancano alcune inquadrature ma per farsi un'idea penso che possa andar bene ,ciao:)

Molto interessante, grazie....
 
Ho una domanda:
nella corsa "più naturale", cioè quella che l'uomo adotterebbe autonomamente se lo facesse a piedi nudi e senza abitudini ormai interiorizzate, la rullata prevede l'appoggio di avampiede.
Di questo ne avete già parlato.
Ma nella camminata invece? Il movimento avviene con appoggio di tallone o cambia?
 
Riesci ad indicarmi un video che mostri la camminata?
Sulla corsa si trova di tutto, ma sull'analisi della camminata normale non ho trovato nulla di utile.
Grazie.
 
U

Utente 24852

Guest
Se trovo qualcosa lo condivido... non sono molto ferrato nel trovare quelle cose, ahah
Magari qualcuno arriva prima, postando qualcosina ;)
 
Grazie, ma parla della corsa.
Io cerco qualcosa sulla camminata perché il movimento è diverso, mi spiego: correndo è facile controllare come far cadere il piede avanzato perché nella fase di spinta ti ritrovi "in alto" e quindi prevedi l'appoggio.

Camminando non hai una fase "alta", il corpo prosegue sostanzialmente in modo continuo senza variazioni di altezza degne di nota, quindi mi riesce difficile appoggiare il piede con l'avampiede.
O meglio: se provo mi riesce, ma praticamente assomiglia ad una camminata "di punta" che non è né fluida, né naturale.
 
ma no, tu stai sostanzialmente dicendo che è più facile con la corsa che con la camminata! Non è così.
Ora io ti dico come la vedo io con la mia ridotta esperienza che deriva principalmente dagli sport che ho praticato. A camminare il tallone lo uso, non è tanto il fatto se toccare terra o no, è quanto scaricarci sopra. Anche correndo con delle drop 0 io tocco prima col tallone. Senza scarpe no, tocco prima di avanpiede, "cerco la terra con la punta".
Dicevo che con le drop 0 ma ammortizzate tocco col tallone, prima. Però dopo 500km le scarpe hanno la suola intonsa sul tallone e completamente consumata nell' avanpiede. Perchè è lì che ci butto sopra il peso, quando tocco con col resto (sono caviglia e ginocchio a decidere il peso che arriva)
Camminando puoi andar di "punta" ma costringe a passi molto corti. Non è che non si possa fare, io lo faccio ad es su terreni scivolosi. Ma in cammino veloce preferisco far toccare anche il tallone, poco, con il piede sempre proteso a cercare l'avanpiede, ma tocco
 
Di studi in merito alla camminata con o senza scarpe ne ho trovati un botto :eek: la faccenda é complicatissima sono talmente tanti i fattori in gioco che gli studi possono essere contraddittori a seconda del campione preso in esame e di tutte le variabili ambientali annesse e connesse :azz: .
Riporto le conclusioni di una meta-analisi ,traduzione con Google traduttore :
"Abbiamo sistematicamente rivisto gli studi che studiano le differenze nelle variabili dell'andatura tra camminare a piedi nudi e nelle scarpe e messo in evidenza come le popolazioni abitualmente calpestate reagiscono acutamente alla camminata a piedi nudi e in che modo i camminatori abituali a piedi nudi variano rispetto a quelli che indossano le scarpe su base giornaliera. È stato dimostrato che l'uso a lungo termine delle calzature provoca cambiamenti anatomici e funzionali, tra cui la larghezza del piede ridotta e la diffusione dell'avampiede sotto carico, probabilmente a causa dei vincoli della struttura della scarpa. Il camminare nelle calzature è associato ad un aumento della lunghezza del passo e ad una maggiore dorsiflessione al contatto terra-piede. Calzature più leggere e flessibili sembrano indurre differenze ridotte nella cinematica dell'andatura rispetto al camminare scalzi. Una forza di impatto verticale iniziale ridotta e una distribuzione più uniforme della pressione sul piede si verificano quando si cammina a piedi nudi, il che è probabilmente il risultato di una maggiore superficie di contatto ottenuta attraverso un posizionamento del piede più piatto. Sono state condotte poche ricerche sulla camminata a piedi nudi negli adulti che si avvicinano all'età avanzata, dove i problemi ai piedi e le carenze dell'andatura sono prevalenti e quindi sono necessarie indagini su questa popolazione per determinare l'impatto della camminata a piedi nudi per tutta la durata della vita. "
"

fonte
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0966636215004993
 
ma no, tu stai sostanzialmente dicendo che è più facile con la corsa che con la camminata! Non è così.
Ora io ti dico come la vedo io con la mia ridotta esperienza che deriva principalmente dagli sport che ho praticato. A camminare il tallone lo uso, non è tanto il fatto se toccare terra o no, è quanto scaricarci sopra. Anche correndo con delle drop 0 io tocco prima col tallone. Senza scarpe no, tocco prima di avanpiede, "cerco la terra con la punta".
Dicevo che con le drop 0 ma ammortizzate tocco col tallone, prima. Però dopo 500km le scarpe hanno la suola intonsa sul tallone e completamente consumata nell' avanpiede. Perchè è lì che ci butto sopra il peso, quando tocco con col resto (sono caviglia e ginocchio a decidere il peso che arriva)
Camminando puoi andar di "punta" ma costringe a passi molto corti. Non è che non si possa fare, io lo faccio ad es su terreni scivolosi. Ma in cammino veloce preferisco far toccare anche il tallone, poco, con il piede sempre proteso a cercare l'avanpiede, ma tocco
Grazie Jk, hai esposto la questione in modo chiaro!
Confermi che la camminata con scarpe minimali preveda comunque un appoggio iniziale di tallone, seppure meno incisivo, cercando di caricare poi il peso sull'avampiede.

La tua esperienza coincide con le immagini di questi 2 filmati che ho trovato:
in questo si vede la camminata a piedi nudi e si nota come è possibile protendere il piede prima dell'impatto a terra, al fine di avere un appoggio di avampiede.
Questo, a piedi nudi, mi riesce ma la camminata non risulta naturale: diventa lenta, corta e sembra di fare dei passi di danza se non addirittura di avere qualche disfunzione motoria. Ovviamente parlo di me stesso.
Probabilmente è quella che tu stesso dici di attuare quando il terreno è scivoloso, e in questo caso credo che venga automatico a chiunque perché è l'unico sistema che garantisca di procedere con prudenza.

Invece in questo si vede la camminata con scarpe minimali e noto che, come tu dici, il tallone appoggia comunque.
Si vede che l'appoggio è leggero, ma è anche chiaro che non è nullo e il piede non impatta solo con l'avampiede.
Questa è la camminata che cerco di replicare e, in effetti, riesco a mantenerla fluidamente anche con scarpette leggere.
Rimane comunque una falcata corta e noto un maggior lavoro sul quadricipite basso, vasto mediale e laterale. Forse è giusto così oppure devo imparare a migliorare il gesto.

Ad ogni modo sto cercando di cambiare un po' il modo di camminare e correre, senza avere la pretesa di farlo scalzo. E' molto interessante l'intera faccenda :)
 
Io non ho scarpe da barefoot se escludiamo quelle da scoglio che però uso solo lì intorno.
Io ero abituato a correre camminare e allenarmi a piedi nudi, non ho ancora buttato il cuore oltre ma prima o poi qualcosina lo prenderò.
Come dici tu tutto questo prevede molto uso muscolare (anche il polpaccio lavora molto di più) ma togli botte a tutto lo scheletro. Questo per dire è una bella cosa anche per la schiena. C'è chi a correre ne patisce, a me fa solo bene invece, probabilmente dipende sempre dal mio modo di atterrare.
Ho un piede "quadrato" e molto funzionale (raccolgo usualmente un calzino o altro caduto con le dita dei piedi) e quindi io parto avvantaggiato.Per il momento ho solo delle Altra che mi han fatto provare a causa del mio piede quadrato che non sta in molte scarpe, ovviamente io che anche nelle altre scarpe uso aprire le dita in fase di atterraggio e ri-presa di trazione, le trovo molto piacevoli. Però sono mediamente ammortizzate e ci posso "cascare un po' sopra" Al momento non me la sentirei di fare6-10km correndo come correvo a piede nudo (quando la corsa era riscaldamento ecc mica ci facevo 5km per volta in palestra)
 
Io non ho scarpe da barefoot se escludiamo quelle da scoglio che però uso solo lì intorno.
Io ero abituato a correre camminare e allenarmi a piedi nudi, non ho ancora buttato il cuore oltre ma prima o poi qualcosina lo prenderò.
Come dici tu tutto questo prevede molto uso muscolare (anche il polpaccio lavora molto di più) ma togli botte a tutto lo scheletro. Questo per dire è una bella cosa anche per la schiena. C'è chi a correre ne patisce, a me fa solo bene invece, probabilmente dipende sempre dal mio modo di atterrare.
Ho un piede "quadrato" e molto funzionale (raccolgo usualmente un calzino o altro caduto con le dita dei piedi) e quindi io parto avvantaggiato.Per il momento ho solo delle Altra che mi han fatto provare a causa del mio piede quadrato che non sta in molte scarpe, ovviamente io che anche nelle altre scarpe uso aprire le dita in fase di atterraggio e ri-presa di trazione, le trovo molto piacevoli. Però sono mediamente ammortizzate e ci posso "cascare un po' sopra" Al momento non me la sentirei di fare6-10km correndo come correvo a piede nudo (quando la corsa era riscaldamento ecc mica ci facevo 5km per volta in palestra)
Sei fortunato ed hai una predisposizione naturale....
La camminata a piedi nudi è naturalmente fatta appoggiando prima l'avampiede, ma parliamo di millisecondi, poi appoggia o meglio sfiora anche il tallone.
Il problema è proprio che abituati alle scarpe siamo abituati ad appoggiare il tallone anche scalzi, ma si tratta di abitudine che con l'allenamento viene meno.
Basta fare una prova empirica anche a casa:
Camminate a piedi nudi tenendo le mani sugli orecchi come per sentire meglio, vi accorgerete che si sente il rimbombo BUM BUM BUM dei talloni che impattano sul pavimento.
Poi provate ad appoggiare l'avampiede e le vibrazioni non si sentiranno più.
Ora immaginiamo cosa significhi per le nostre articolazioni uno stress dovuto a quelle vibrazioni, correndo o camminando.
Non per nulla il barefoot riduce enormemente gli infortuni e potenzia la corsa/camminata, non necessariamente in velocità ma in efficienza e minore sforzo.
 
Potrei scrivere un pippone così lungo sui piedi che disgustato non lo leggerei nemmeno dopo averlo tanto faticato :ka:
In sintesi, adoro stare scalzo, per di più ho i piedi piatti e sono un Pesci, pratico o meglio sto per ricominciare a praticare danza kathak (stile di danza-teatro indiana che si balla battendo i piedi nudi a terra, ricordando certe mosse del tip-tap ma ovviamente senza scarpe) e studente massaggiatore, quindi i piedi sono le fondamenta del proprio tempio corporeo, sono SACRI, per questo li lavo poco :rofl:

La formazione dei calli per persone che non praticano attività specifiche a piedi scalzi è perlopiù causata da una scorretta postura nel movimento come già detto da altri e dai limiti delle calzature industriali, non perfettamente adatte al proprio piede, ma anche se la calzatura fosse artigianale e modellata su di sé, se persiste il problema della postura il callo ti viene e basta. L'unica calzatura che trovo a me adatta è un classico sandalo Birkenstock.

Non ho mai provato a camminare su sentiero a piedi nudi, al massimo ho fatto trekking in sandalo... Esperienza sicuramente da provare, per scoprire magari che con l'allenamento a volte le scarpe non servono. Non credo che comprerei mai una calzatura che mi permetta di camminare a piedi nudi se non esclusivamente come protezione da tagli e ferite su terreni "lavorati" e modificati dall'uomo, ma anche qui, credo che la pratica e l'esperienza siano già un cuscinetto sufficiente... però... qualcuno conosce queste fantomatiche calze indistruttibili? Mannaggia alle ad di Instagram :rofl:

EDIT: il sito nel link sembra irraggiungibile, spero sia un problema temporaneo :ka:
 
Ultima modifica:
Potrei scrivere un pippone così lungo sui piedi che disgustato non lo leggerei nemmeno dopo averlo tanto faticato :ka:
In sintesi, adoro stare scalzo, per di più ho i piedi piatti e sono un Pesci, pratico o meglio sto per ricominciare a praticare danza kathak (stile di danza-teatro indiana che si balla battendo i piedi nudi a terra, ricordando certe mosse del tip-tap ma ovviamente senza scarpe) e studente massaggiatore, quindi i piedi sono le fondamenta del proprio tempio corporeo, sono SACRI, per questo li lavo poco :rofl:

La formazione dei calli per persone che non praticano attività specifiche a piedi scalzi è perlopiù causata da una scorretta postura nel movimento come già detto da altri e dai limiti delle calzature industriali, non perfettamente adatte al proprio piede, ma anche se la calzatura fosse artigianale e modellata su di sé, se persiste il problema della postura il callo ti viene e basta. L'unica calzatura che trovo a me adatta è un classico sandalo Birkenstock.

Non ho mai provato a camminare su sentiero a piedi nudi, al massimo ho fatto trekking in sandalo... Esperienza sicuramente da provare, per scoprire magari che con l'allenamento a volte le scarpe non servono. Non credo che comprerei mai una calzatura che mi permetta di camminare a piedi nudi se non esclusivamente come protezione da tagli e ferite su terreni "lavorati" e modificati dall'uomo, ma anche qui, credo che la pratica e l'esperienza siano già un cuscinetto sufficiente... però... qualcuno conosce queste fantomatiche calze indistruttibili? Mannaggia alle ad di Instagram :rofl:

EDIT: il sito nel link sembra irraggiungibile, spero sia un problema temporaneo :ka:
salute, viste ora sembrano scarpe anti taglio ma dal video non si capisce molto si vede uno che le passa con un karambit
 
U

Utente 24852

Guest
Voilà cosa intendo... ahah
Si potrebbe dire che sono "piedi profilati", ahah
Ma visto che ame dell'apparenza estetica non frega nulla, preferendo la praticità e l'utilità... per me sono il "top". Camminare in natura a piedi scalza regala ancor più "confidenza e contatto con la natura".

Anche perché le cose che mi disgustano non sono quelle legate a potenziali naturalezze della natura, del corpo... ma é il contrario, la ricerca della "bellezza e sinuosità" frivola e superficiale che và dalla parte opposta.

EHM, sì... tra l'altro piuttosto che mettermi "creme e cremine", "coccole e coccoline", mi piazzo le puntine nella pelle, AHAH

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Ultima modifica di un moderatore:
Ho letto questa interessante discussione e lancio una domanda, "a chi invece non è adatto questo ritorno al barefoot, oppure alleggerendo la cosa, tanto per partire a una calzata 0-drop?"

Io ad esempio porto le scapole leggermente indietro, provocando un tiraggio del tallone di Achille che a sua volta mi fa stare gli alluci un po' verso l'alto.

I podologi mi hanno sempre suggerito scarpe A3, con drop e ammortizzate.

Però invece mi chiedo se posturalmente io non stia sbagliando tutto perché comunque anche con le scarpe ammortizzate sento sforzi su caviglie, ginocchia e schiena.

Esiste qualche risorsa scientifica che indica i benefici posturali di questo passaggio?

Inoltre è possibile o consigliabile alternare scarpe con drop a scarpe senza drop?

Grazie!
 
perdonami se sembrerò poco collaborativa ma... non credo che qui ci sia qualche podologo, ma anche se ci fosse non credo che si sentirebbe addirittura di contraddire dei colleghi che ti hanno visitato solo tramite un post on line senza alcuna visita...

Ti consiglierei piuttosto di chiedere direttamente a chi ti ha visitato se sia possibile per te un percorso del genere.
 
Ho letto questa interessante discussione e lancio una domanda, "a chi invece non è adatto questo ritorno al barefoot, oppure alleggerendo la cosa, tanto per partire a una calzata 0-drop?"

Io ad esempio porto le scapole leggermente indietro, provocando un tiraggio del tallone di Achille che a sua volta mi fa stare gli alluci un po' verso l'alto.

I podologi mi hanno sempre suggerito scarpe A3, con drop e ammortizzate.

Però invece mi chiedo se posturalmente io non stia sbagliando tutto perché comunque anche con le scarpe ammortizzate sento sforzi su caviglie, ginocchia e schiena.

Esiste qualche risorsa scientifica che indica i benefici posturali di questo passaggio?

Inoltre è possibile o consigliabile alternare scarpe con drop a scarpe senza drop?

Grazie!
a parte che se hai problemi come dice Daedin...
io cmq proverei a sentirea cneh il parere di altri dott.
Anche xkè di regola sanno poco (o nulla) dello sport, loro curano malati. Gli dici Drop 0 e si immaginano magari qualcosa di diverso da una scarpa con 20mm di ammortizzatore...
Cmq io alterno senza problemi scarpe A3 con e senza drop. Quello che racconti tu mi provocaa straniamento: ricordo una morosa a cui l' ortopedico impose di usare le Birkenstock proprio xkè l' abitudine a stare coi tacchi aveva accorciato con qeuilibri...
Vogli dire tu on puoi camminare a piede nudo? In spiaggia devi portare i tacchi?!
 
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