Informazione Torri, casali e ruderi abbandonati nel Parco dei Lucretili

Parchi del Lazio
  1. Parco Regionale dei Monti Lucretili
Ho aperto questo nuovo topic perchè gli spunti forniti da AndreaDB nel topic di presentazione di "oloapota" meritano, secondo me, un maggiore approfondimento (considerando, inoltre, che stavamo spingendoci un po' troppo in OT ;))
Dunque, dicevamo:
AndreaDB ha scritto:
La torre nei pressi di Monte Gennaro (parco dei Monti Lucretili) è immersa in un posto a dir poco suggestivo... la torre di avvistamento, il terreno impervio e sassosso... Pensa che spettacolo se fosse un rifugio attrezzato con tanto di punto di osservazione per la fauna selvatica!
Concordo! Il luogo è veramente suggestivo. In pratica la visuale spazia a circa 270° (esclusa la "fetta" di panorama coperta dal vicino monte Gennaro): partendo da Est, troviamo nell'ordine il Velino, il Pellecchia, il Terminillo, si passa poi ai monti della Tolfa a Nord-Ovest proseguendo con il Mediterraneo ad Ovest (ma solo quando il cielo è veramente limpido ;)) per poi concludere con Roma e la prima parte di quelli che, se non ricordo male, sono i Colli Albani.
Quanto alla torre, potrebbe benissimo essere un rifugio attrezzato, che potrebbe anche fungere da base di partenza per escursioni più impegnative, per destinazioni come Licenza, Orvinio oppure Scandriglia. Il fatto è che, come dicevo nell'altro topic, è un posto raggiungibile troppo facilmente, soprattutto dagli escursionisti della domenica o, peggio, dai "pasquettisti" o "primomaggisti" che invadono anche prato Favale nelle note occasioni da scampagnata.
Lo stesso discorso vale anche per il Pratone o per Campitelli. Io stesso, da qualche anno a questa parte, ci passo qualche giorno durante l'estate con alcuni amici: sono (siamo) consapevole di creare danni all'ambiente con la sola nostra presenza e cerchiamo di limitare l'impatto al minimo. Ma la scorsa estate, arrivati al fontanile, trovammo i resti dei bivacchi degli "allegri gitanti" incrociati a decine durante l'ascesa (alcuni erano "armati" perfino di chitarra! :eek:): ebbene, il terreno intorno ad uno dei falò ormai spenti era stato cosparso addirittura di creolina (o almeno dall'odore sembrava quella). Per non parlare, poi, dei quintali di bombolette di gas esaurite ed abbandonate ovunque (a volte mi verrebbe voglia di arrivare con un camion e caricare tutta l'immondizia!).

Una delle prime volte che ci sono stato mi ricordo di essere salito sulla torre (prendendo tutte le precauzioni: corda, imbrago, ecc.) ed era spettacolare! Già da tempo ormai hanno (giustamente) segato i primi pioli della scala per evitare che qualche sprovveduto si faccia male.
Errore! :D
Una delle finestre che chiudevano le finestre (perdonate il gioco di parole) della torre è stata scardinata e messa all'inizio della scala, sopperendo alla mancanza dei primi pioli.
Anch'io sono salito sul tetto della torre, e anche se mi rendo conto di aver rischiato, devo riconoscere che il panorama goduto ha fatto dimenticare subito il rischio corso (ciò non toglie che ho giurato di non salirci mai più).

Secondo me invece se lo rimettessero a posto come si deve la gente lo apprezzerebbe di più, poi adesso si è ancora in tempo, tra qualche anno se continua così resteranno se va bene solo le mura e farà la fine di quell'altro rudere che stà all'inizio del sentiero che parte da Palombara Sabina.
Beh, il "rudere" all'inizio del sentiero è tale da svariati secoli (trattasi infatti del romanico convento di S. Nicola). ;)
Per la torre, purtroppo resto dell'idea che un'opera di "pulizia" sia un invito ad un'ulteriore distruzione: se pensi che i sanitari di quello che una volta era un bagno sono stati divelti, spaccati e, come se non bastasse, sparsi per la scarpata, figurati cosa farebbero ad un bagno tutto nuovo!

Visto che ci siamo, allego alcune foto, così oltre a far conoscere il luogo al resto del forum, ti renderai conto dello stato di degrado della Torre.
 

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continua...
 

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Re: Torre Cruciani

Bravo Nemeton, ci voleva questo topic! Hai fatto un bel reportage ;)

Nemeton ha scritto:
Il fatto è che, come dicevo nell'altro topic, è un posto raggiungibile troppo facilmente, soprattutto dagli escursionisti della domenica o, peggio, dai "pasquettisti" o "primomaggisti" che invadono anche prato Favale nelle note occasioni da scampagnata.
Indubbiamente si, però capisci che se viene rimesso completamente a nuovo partendo dall'estreno, con porte e finestre in ferro, serrature, ecc.. più di tanto non si può vandalizzare, poi piano piano si ricostruisce l'interno... sarebbe un sogno. Se fosse possibile, con qualche autorizzazione e un discreto gruzzoletto lo farei io, a costo di incollarmi i pezzi lungo il sentiero!

Nemeton ha scritto:
Errore! :D
Una delle finestre che chiudevano le finestre (perdonate il gioco di parole) della torre è stata scardinata e messa all'inizio della scala, sopperendo alla mancanza dei primi pioli.
Anch'io sono salito sul tetto della torre, e anche se mi rendo conto di aver rischiato, devo riconoscere che il panorama goduto ha fatto dimenticare subito il rischio corso (ciò non toglie che ho giurato di non salirci mai più).
Cavolo, allora bisogna andare a segare pure le finestre! Certo è incredibile l'idiozia di certi "escursionisti"!

Nemeton ha scritto:
Beh, il "rudere" all'inizio del sentiero è tale da svariati secoli (trattasi infatti del romanico convento di S. Nicola). ;)
Si in effetti quello è molto più antico, comunque se non si fa niente ci si mette poco ad arrivare in quelle condizioni anche per la torre ed il casale.

Tempo fa avevo fatto una ricerca approfondita in rete sulla torre, ma se ne parla in pochissime pagine. Per sensibilizzare la gente e far capire che non è un immondezzaio bisognerebbe per lo meno raccogliere la sua storia da qualche anziano dei paesi vicini. Ricordo di aver trovato solo pochissime informazioni e nessuna datazione della torre.
 
Se si organizza qualcosa per rimetterla a posto contate pure su di me!
Anche la casetta che sta sul Pratone potrebbe essere tenuta meglio, e diventare un minirifugio d'emergenza, basterebbe ripulire l'interno e metterci una porta per evitare che ci entrino le mucche.
Io non ho mai fatto cose di questo genere e non saprei neanche da dove cominciare, ma se ci si organizza tutti possono dare una mano.
 
Bisognerebbe chiedere prima l'autorizzazione all'ente parco chiedendo anche di eventuali finanziamenti per i materiali.

Non so perchè, ma dubito sulla volontà dell'ente parco di fare un'opera del genere. Comunque tentar non nuoce.

Quello che possiamo fare adesso è scrivere una lettera all'ente parco, spiegando lo stato di degrado e rendendosi disponibili per eventuali opere di risanamento.
In genere un po' tutti i parchi hanno una sezione di volontariato, ma guardando il sito del parco non mi sembra sia previsto per i Lucretili http://www.parcolucretili.it/ Si potrebbe anche suggerire di crearne una.
 
AndreaDB ha scritto:
Indubbiamente si, però capisci che se viene rimesso completamente a nuovo partendo dall'estreno, con porte e finestre in ferro, serrature, ecc.. più di tanto non si può vandalizzare, poi piano piano si ricostruisce l'interno... sarebbe un sogno. Se fosse possibile, con qualche autorizzazione e un discreto gruzzoletto lo farei io, a costo di incollarmi i pezzi lungo il sentiero!
Eheheh... a chi lo dici!
Effettivamente se tutti i serramenti venissero ripristinati (e rinforzati!) già diventebbe più fruibile, in quanto la maggior parte "visiva" del problema è proprio che i vetri delle finestre sono andati in frantumi, i telai divelti e le porte scardinate. Il resto, cioè le mura, sono ancora in ottimo stato. Il tetto, poi, è conservato bene e le travi che lo sostengono mi sembrano in buono stato (si dovrebbero risitemare le tegole).
Però è necessario lasciarlo accessibile a tutti, quindi prima o poi ci passerà il vandalo di turno, che non riuscirà a rompere le finestre, ma magari insozzerà i muri con "opere di arte moderna" di dubbio gusto (vedasi le scritte sul pavimento).

Se non fosse un pensiero schifosamente egoista (e se avessi i soldi) restaurerei il tutto, lo recinterei e ci andrei a vivere per almeno sei mesi all'anno! :-x

Tempo fa avevo fatto una ricerca approfondita in rete sulla torre, ma se ne parla in pochissime pagine. Per sensibilizzare la gente e far capire che non è un immondezzaio bisognerebbe per lo meno raccogliere la sua storia da qualche anziano dei paesi vicini. Ricordo di aver trovato solo pochissime informazioni e nessuna datazione della torre.
La datazione, se (e sottolineo "se") le informazioni in mio possesso sono corrette, è recentissima: si parla infatti degli anni '50 o '60. Infatti essa è opera del sig. Cruciani (da cui il nome) che volle costruire questo edificio ricopiando le fattezze di una torre medievale. Altro non so...
 
Guardate cosa ho trovato in merito alla torretta:
http://www.rifondazionepalombara.org/modules/news/article.php?storyid=16&page=0

Al di la delle conclusioni e del sito che la ospita è forse l'unica storia in rete della torretta... piena di intrighi e burocrazia!

[Aggiunta del 27 aprile 2007]
Per evitare che si perda nei meandri della rete riporto qui l'articolo linkato sopra. E' stato tratto dal sito www.rifondazionepalombara.org
Ripeto, al di la della politica, della burocrazia che ci stà dietro e delle conclusioni dell'articolo, penso valga la pena di conservare un simile documento, unica storia della torre.
Una “storia del novecento”

La torretta di Monte Gennaro, nata per capriccio della signora Crociani, rappresenta un autentico sfregio al territorio dei Monti Lucretili.
Ripercorriamo le tappe di una vicenda che ha dell'assurdo

Una “storia del novecento” che la procura della corte dei conti regionale vorrebbe chiudere ma ...

Molti dei cittadini palombaresi, almeno tra coloro che non hanno superato la cinquantina, probabilmente non sanno che la cosiddetta “Torre Crociani” è stata realizzata solo nel 1970 e la stragrande maggioranza non conosce la sua storia. Intanto occorre ricordare che Camillo Crociani é stato, nel dopoguerra, uno degli uomini più potenti d’Italia. Venne travolto, nel 1979, dallo scandalo Lockheed (la compagnia americana degli aerei Hercules C 130): insieme ad alti esponenti dei partiti al potere aveva intascato miliardi per favorire l’acquisto di questi aerei da parte dello stato italiano. Scampo' all’arresto rifugiandosi all’estero. Egli aveva comprato da poco la tenuta del Gennaro e, dobbiamo riconoscere, mantenne integra la montagna, se non fosse stato per la “Torre”, copia di quella dell’altra tenuta del Circeo: era un capriccio della sua signora.

Della torre e della sua pertinenza (un locale più basso a nord, una mini baita) si inizio' a parlare allorché il consigliere comunale Bruno Imperiali, del Partito Comunista Italiano, il 30 luglio 1970, con un’interrogazione, ne denuncio' i lavori di costruzione senza licenza edilizia e rivendico' la proprietà comunale del terreno interessato.

Nel 1973 venne portata in Consiglio comunale una delibera che aveva come oggetto la “Permuta di terreno comunale con la Società Immobiliare Parioli” (di Crociani): si chiedeva di permutare il terreno occupato con altro di proprietà della società. Rileggiamo alcuni stralci della delibera:

Il Presidente (il Sindaco)”... dà lettura di una relazione su tale argomento del Geom. Benedetti A. e, su tale relazione si apre la discussione.

Il consigliere Imperiali fa la cronistoria delle interrogazioni da lui presentate al Sindaco, in ordine alla costruzione della torre da parte della Soc. Immobiliare Parioli, in vetta al Monte Gennaro, su area di proprietà comunale. Tale torre, prosegue, è stata costruita prima che fosse rilasciata la licenza edilizia.

Il Presidente ribatte che essendo in corso l’istruttoria da parte dell’Autorità Giudiziaria sull’irregolare rilascio della licenza è inopportuno discutere di tale questione, mentre in questa sede, devesi discutere soltanto dell’occupazione abusiva del suolo comunale da parte della predetta Società Immobiliare.

Il Presidente precisa che l’area comunale occupata risulta, dalla perizia giurata del geometra incaricato dal Comune, di m2 595, la società ne offre m2 2.040 e “...la permuta che si propone, avviene in via di sanatoria...”

Interviene nuovamente il consigliere Imperiali che rende la dichiarazione di voto,...” sottolinea: la mancata risposta a diverse interrogazioni, il mancato intervento dell’amministrazione dopo le segnalazioni, di tre anni prima, dell’occupazione abusiva e soprattutto che “... a questo punto sarebbe stato legittimo attendersi la proposta al Consiglio di agire nei confronti della Soc.Parioli per la tutela degli interessi del Comune. Invece ecco la proposta cosidetta di permuta: cosidetta, perché la permuta esclude che vi sia stata l’appropriazione illecita da parte della Soc.Parioli. Di permuta si sarebbe potuto parlare soltanto prima che si concretasse l’abusiva occupazione ...” Al momento del voto Imperiali aggiunge “...sul terreno di cui si propone la permuta, è stato già realizzato un “Ristorante, la cui licenza edilizia è intestata al sig. Schiano, titolare della Funivia...”

Questa delibera venne approvata dal Consiglio comunale, votarono a favore DC e MSI, votarono contro PCI e PRI.

Il Pretore di Palombara S. che si occupo' della vicenda edilizia, il 19 luglio 1974, tra l’altro sentenzio':

“Sentiti gli imputati...” (Sindaco, Crociani ed il direttore dei lavori ndr)

“rilevato che gli imputati hanno effettivamente iniziato i lavori prima del formale rilascio della licenza edilizia, avvenuto solo in data 18/8/1970;

rilevato peraltro che essi hanno iniziato la costruzione in seguito al rilascio, da parte del Sindaco, di un permesso scritto di costruire in data 1/6/1970 che aveva tutto l’aspetto esteriore di una regolare licenza edilizia;

ritenuto pertanto che è stato il comportamento dell’autorità comunale che ha indotto in errore i due imputati quali non erano in grado di rendersi conto della illegittimità della loro costruzione;

ritenuto che la c.d. buona fede nelle contravvenzioni assume rilevanza quando l’avente dimostri di aver fatto tutto il possibile per osservare la legge e quando la violazione della norma é stata determinata da un errore inevitabile in dipendenza di un comportamento della pubblica amministrazione;

riservata l’azione penale nei confronti dell’altro imputato...(il Sindaco)

P.Q.M.

Visti gli artt. 398, 378 c.p.p.;Dichiara n.d.p. (non doversi procedere) nei confronti di Crociani C. e di ... (il direttore dei lavori) in ordine al reato a loro ascritto, perché il fatto non costituisce reato.

Il Consiglio comunale torno' ad occuparsi della vicenda nel 1984 per annullare la delibera di permuta del 1973, “...per inosservanza del procedimento di cui alle citate leggi sui terreni di uso civico...” e che la nullità “...non andrebbe neanche dichiarata... “

Il Consiglio inoltre “... visto l’art. 78 del DPR 616/77 che attribuisce ai comuni la tutela dei beni civici per cui il Comune deve a tale titolo impedire occupazioni di beni demaniali... “ delibero' all’unanimità di “...dare atto della nullità e di revocare ad ogni buon fine la delibera consiliare n. 167 del 1973 per le ragioni espresse in premessa; di dare atto che, anche se si trattasse di beni patrimoniali la permuta non appare opportuna perché essa servirebbe a sanare un’occupazione abusiva oggetto di accertamento e conseguente ordinanza sindacale“.

L’associazione Italia Nostra, nel 1997, venne a conoscenza della richiesta all’amministrazione comunale, di notizie sulla vicenda, da parte della Procura Regionale della Corte dei Conti del febbraio 1996 e chiese al Sindaco di essere fatta partecipe dei provvedimenti adottati o che si intendessero adottare. Lo studio legale Bernasconi - Binda di Palombara Sabina, incaricato da Italia Nostra di seguire la vicenda, a mezzo Raccomandata al Sindaco, del 2/7/99, lamentando il mancato chiarimento circa la realizzazione o meno della permuta, concludeva:“..Specificatamente onde indichi se la società detta possiede ancora illegittimamente il bene demaniale; se il Comune abbia rivendicato il possesso e la disponibilità”.

Nonostante ulteriori richieste tutto resto' fermo, da una relazione del responsabile del Servizio urbanistica del maggio 2000, emersero importanti elementi, tra cui:

“...in data 05/03/1980 viene emessa ordinanza sindacale era sta annullata la licenza del 18/7/1970 con l’ordine di reintegrazione della parte di demanio comunale illegittimamente occupata dal Crociani;

in data 10/08/1991 con nota prot. 11631 indirizzata al Sindaco, all’Assessore all’Urbanistica ed al Segretario comunale il responsabile UTC fa presente che in merito non risulta presentata domanda di sanatoria;

in data 3/4/1995 la Immobiliare Parioli presenta domanda di condono edilizio in base alla legge 724/94;(la Società aveva ritenuto di non chiedere la sanatoria emanata nel 1985, legge 47)

in data 10/01/98 il geometra incaricato i istruire la pratica esprime parere favorevole a condizione...” che venissero prodotti alcuni documenti.

In data odierna 26/5/00 non risultano ancora pervenuti i documenti integrativi previsti”.

La Procura regionale della corte dei Conti, ci risulta, ha continuato a chiedere ogni anno se il Comune avesse proceduto alla permuta od al reintegro del possesso del terreno. Il Comune è sempre riuscito a glissare.

Nel 2004 è pero' avvenuto qualcosa di inquietante e che speriamo non ha abbia avuto seguito: il responsabile dell’Ufficio Urbanistica, con lettera prot. 5631 del 26 febbraio, in risposta ad una nota, del febbraio 2004, del Segretario comunale, di sollecito ad una precedente del 2003, di cui non conosciamo il contenuto, comunicava che la “risposta era rimasta in sospeso in quanto il tecnico incaricato della Società Immobiliare Parioli ha presentato il tipo di mappale, approvato dall’UTE in data 22/07/99, relativo all’inserimento in mappa dei fabbricati realizzati dalla stessa società. Dall’esame di tale documento si evince che l’attività edificatoria relativa alla “Torre” oggetto di sollecito da parte della Procura Regionale della Corte dei Conti per il Lazio, risulta essere realizzata a confine del terreno gravato da demanio di uso civico”.

Insomma, nel 2004, sollecitata dagli uffici comunali, la immobiliare Parioli, che nel 2000 non aveva presentati i documenti per la sanatoria, produceva “un inserimento in mappa” fatto ben cinque anni prima. Il responsabile del Servizio Urbanistica si limitava a far notare quello che risulta dal documento: il fabbricato è realizzato a confine.

Con un semplice tratto di linea, quasi una bacchetta magica, a trentaquattro anni dall’abuso, si cancellavano delibere di Consiglio comunale, ordinanze sindacali, perizie giurate, si annullano i termini di scadenza: si scriveva un’altra verità?

Ci domandiamo se l’ufficio comunale:

ritenga la perizia giurata superata dall’”inserimento in mappa”;

si sia mai attivato per obbedire all’ordinanza sindacale di reintegro del possesso del 1980;

se tra i documenti richiesti vi fosse anche il parere della soprindendenza per il vincolo paesaggistico;

abbia trattato allo stesso modo tutti i cittadini circa l’invio di documenti oltre i termini;

sia a conoscenza che l’area è, dal 1989, compresa nel Parco Naturale Regionale e classificata riserva integrale con divieto assoluto di edificazione;

sia a conoscenza che i terreni di demanio civico siano inalienabili (specialmente in aree protette).

Saputo della difficoltà dell’attuale amministrazione comunale a reperire tutti gli atti sulla vicenda, abbiamo ritenuto doveroso “rifare un po’ di storia” con questo documento, che invieremo al Sindaco e per conoscenza alla Procura Regionale della Corte dei Conti.

RIFONDAZIONE CHIEDE L’IMMEDIATO REINTEGRO DEL POSSESSO DEL SUOLO ABUSIVAMENTE OCCUPATO
 
Convento di San Nicola a Scandriglia

Giovedì scorso sono andato con un mio amico da Scandriglia al Serrapopolo.
Lungo la via si incontra il Convento di San Nicola


Siamo entrati a visitare la parte del convento che appariva rimessa a nuovo da poco, e abbiamo trovato uno spettacolo a dir poco surreale!
Non c'è più niente "da convento", anche perché quella che doveva essere la chiesa vera e propria è appunto la parte ristrutturata da poco, e hanno intonacato tutto di bianco. Quello che abbiamo trovato invece è una grande confusione....
In alcune stanze c'erano dei murales strani alle pareti, tanti vestiti per terra, alcuni sporchi di sangue, medicine scadute.....e il quaderno di matematica di una bambina delle elementari! (ci è subito venuto in mente Shining :)
In un'altra stanza invece c'erano tanti libri, di diritto, di politica (soprattutto sul PC).....una macchina da scrivere vecchia, dischi 33 giri, copioni di un film di Tornatore! (era del 2000, quindi probabilmente Malena)
Su Internet l'informazione più recente dice che nel 1940 il convento era stato usato da un'associazione giovanile fascista come casa per le vacanze.......
Noi abbiamo pensato che potesse essere stato usato da una "comunità hippie" o cose del genere, però questo spiegherebbe soprattutto la prima parte della descrizione.....che ci fanno libri e dischi in quel posto? E' come se ci avesse vissuto qualcuno.....
Se qualcuno sa qualcosa di più si faccia avanti :D
Il libro più recente era uno di quelli dati con Repubblica, quindi penso 2002-2003.....
 
Questo il quaderno di "giografia"
Ho cancellato il nome per evitare problemi
 

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VT-METAL-VT ha scritto:
I soliti vandali che devastano tutto.....maledetti...



Sì, ho dimenticato di dirlo ma naturalmente lo penso anch'io
Se si fosse riuscito a conservarlo sarebbe stato meglio, e su questo non ci piove
Più che altro ero curioso di sapere chi ha portato lì sopra tutti quei libri e perché poi ha lasciato tutto in disordine
 
In Italia gli edifici isolati e abbandonati è raro che non facciano tutti questa fine: ci trovi dentro le tracce dei passaggi di tutti...
Poi i Lucretili ormai sono diventati un porcile! Si salvano solo le parti più interne, meno accessibili.
Comunque per i "vestiti sporchi di sangue" mi sembra più probabile che si tratti di vestiti utilizzati come stracci per pulire la vernice rossa (a occhio non molto vecchia) dei murales, ma ovviamente sei tu che li hai visti... :roll:
 
AndreaDB ha scritto:
mi sembra più probabile che si tratti di vestiti utilizzati come stracci per pulire la vernice rossa (a occhio non molto vecchia) dei murales


Speriamo che sia così naturalmente!
In quella strana atmosfera ho pensato subito (e solamente) alla versione più tragica, ma può darsi benissimo che fosse come dici tu....non mi ci sono avvicinato, li ho solo notati frettolosamente.

Tutto questo però non mi stupisce più di tanto, cioè naturalmente mi da fastidio che un posto in mezzo al bosco sia ridotto in quelle condizioni, ma, come appunto ha detto AndreaDB, c'è da aspettarselo in zone così frequentate.
Quello che mi ha colpito invece sono il quaderno, i libri, la macchina da scrivere.....non mi sarei mai aspettato di trovare cose di questo genere!
 
AndreaDB ha scritto:
In Italia gli edifici isolati e abbandonati è raro che non facciano tutti questa fine: ci trovi dentro le tracce dei passaggi di tutti...
Poi i Lucretili ormai sono diventati un porcile! Si salvano solo le parti più interne, meno accessibili.

Confermo tutto!
Ci tengo a segnalare, sui Monti Lucretili, appena sotto le pareti da arrampicata del Monte Morra quello che viene chiamato "Conventillo".
E' in condizioni molto peggiori del convento di San Nicola e la stessa posizione (sotto la roccia friabile) rende l'ambiente molto tetro.
All'interno esiste una croce con affisse varie targhette di passati escursionisti.
Allego qualche foto (recenti di meno di un mese fa) come documentazione sperando di non andare OT.

Saluti
 

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Anche qui, le etichette portano con sè tracce di tempi passati...
 

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A settembre dell'anno scorso sono stato al Casale Capo di Porco, vicino Monte Guardia, ed è ormai ridotto a una maceria pericolante. Ecco una foto del casale, dall'album dell'escursione: http://oga.altervista.org/displayimage.php?album=55&pos=16
La foto ritrae l'esterno, che sembra in buone condizioni, ma l'interno del casale e parte del tetto è per più di metà inesistente e pericolante, come fosse stato colpito da un missile...
Nell'escursione, di due giorni, avevo preventivato di rimanere a dormire nel casale, sapendo che era agibile... Così, viste le reali condizioni, prima di mettermi a cercare (o costruire :D ) nel bosco un giaciglio sicuro, ho voluto esplorare per bene il casale e ho scoperto che il secondo piano era in ottime condizioni, compreso solaio e pavimento. Così mi sono sistemato li...
Comunque se passate di li vi sconsiglio vivamente di usarlo per la notte e anche di entrarci: pur essendo la metà del casale ancora in ottime condizioni e fuori pericolo (se continua così ancora per poco...), l'altra è talmente distrutta che durante la notte sentivo le macerie che cadevano :eek:

La discussione stà diventando interessante... se oloapota è d'accordo potremmo rinominarla "I casali abbandonati dei monti Lucretili" o qualcosa di simile.
 
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