Tragedia sul Monte Rosa: muoiono tre alpinisti

Tragedia sul Monte Rosa: muoiono tre alpinisti

17 luglio 2009. Tre alpinisti sono morti sul massiccio del Monte Rosa lungo la via normale del Castore, a quota 3.900 metri. Facevano parte di una cordata composta da almeno 4 persone, di cui una ferita che e' gia' stata recuperata e portata all'ospedale Parini di Aosta. Gli alpinisti sarebbero precipitati in un pendio e sarebbero scivolati per circa 300 metri. Il maltempo che sta ancora interessando la zona rende difficile l'operazione di salvataggio da parte del soccorso alpino valdostano.
A causare l'incidente sarebbe stata la scarsissima visibilità dovuta a una fitta nebbia che ha fatto sbagliare itinerario agli alpinisti. La cordata si sarebbe infatti diretta verso un pendio molto ripido lungo il quale è scivolata. Per il recupero delle tre salme sono partite dal rifugio Sella (3800 metri di altitudine) due guide del soccorso alpino e due guide della guardia di finanza, delegata agli atti giudiziari. Dovrebbero giungere sul luogo dell'incidente, circa 500 metri a monte del rifugio, attorno alle 18. Non appena le condizioni meteo lo consentiranno, come ha spiegato Alessandro Cortinovis, da oggi direttore del Soccorso alpino valdostano che coordina le operazioni, le salme saranno recuperate e trasportate all'obitorio di Champoluc.

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In questi giorni passati in giro quì da noi per i monti si sono verificate gravi situazioni, con appunto anche l'epilogo di cui sopra.

Oltre a questo a cui si fa riferimento ci sono state 4 persone (di cui una ferita alle costole e schiena) bloccate sul Cervino (che per pura fortuna sono riusciti a raggiungere la Capanna Carrel per trovare riparo in tempo utile) e altri due sul Monte Bianco.

Ho assistito (ovviamente dal basso) alle fasi del tentantivo di portare soccorso ai 4 del Cervino con l'elicottero, e ho potuto fare due chiacchiere con il gruppo di soccorritori che essendo tutti del posto conosco.

La situazione era veramente critica, con vento fortissimo e nuvole basse fitte, oltre a temporale e nevischio insistente.
Situazione oltre il limite per un elicottero.

Sul Rosa ai piedi del Castore sono riusciti con un'operazione lampo e recuperare l'unico ferito (grave) dei quattro caduti, mentre il giorno successivo (in condizioni proibitive) due finanzieri e due guide hanno fatto più volte a piedi dal Quintino Sella al luogo dell'incidente per il recupero dei tre cadaveri).

Quindi olte a quelle sulla montagna sono state messe a rischio le vite di tutti i soccorritori... perchè la situazione metereologica era critica in tutta la zona.

Quello che stupisce, ogni volta, (non volgio fare polemiche, nè tanto meno mancare di rispetto a chi ci ha lasciato), è che nell'era della superinformazione si prendano alla leggera bollettini meteo che parlavano molto chiaro.
Soprattutto quando ci si reca in montagne così alte e difficili, dove anche un semplice passaggio nuvoloso si può trasformare in una vera tormenta!

Vale per tutti...
Andate in montagna, a spasso nei boschi, ecc.....

Ma NON DIMENTICATE mai che la vostra sicurezza conta su tutto, e se non altro riflettete sempre sul fatto che nel creare una ipotetica situazione di pericolo per voi metterete automaticamente in condizione di ipotetico pericolo altre persone che verranno in vostro soccorso....

Il rispetto della propria vita, in montagna più che mai, vale il rispetto della vita altrui...
 
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Come primo messaggio riesumi una discussione vecchia di 4 anni per scrivere solo "rip"? Complimenti, non inizi bene.
 
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