Il nemico numero 1 delle calzature è l'acqua: le scarpe devono poter asciugare, altrimenti si distruggono e non mi riferisco solo a fodera, membrana e tessuti, ma anche alla pelle stessa!
Considera che il cuoio può essere plasmato con il vapore e da sempre è uno dei modi usati per la forma delle calzature.
Nelle scarpe moderne aggiungi poi il problema delle componenti e colle poliuretaniche, che in condizioni di umidità costante vanno incontro ad idrolosi e si distruggono.
Infine una nota sulla resistenza all'acqua: si tratta di resistenza, ma alla fine si bagnano anche loro da dentro (con il tuo sudore, che fatica ad uscire quanto più il pellame esterno si bagna) e da fuori, perché prima o poi anche la membrana si bagna.
Aggiungiamo poi che, se li usi in ambito di malga, facilmente si sporcano più di uno scarpone impiegato in ambito sportivo e lo sporco è un altro fattore che accelera il degrado.
Gli scarponi per uso trekking accettano dei compromessi: leggeri, calzata comoda, mediamente flessibili e, per essere comodamente ramponabili e impiegabili in brevi elementari tratti su rocciaa, hanno la punta arrotondata e con suola arretrata, che quindi espone maggiormente la tomaia del puntale ad usura.
Guardandoli poi vedo davvero molto usurata la suola sul puntale e questo può aver aiutato.
Anche secondo me hai preso gli scarponi sbagliati in relazione all'uso che ne fai.