Un sabato uggioso, pioggerella e nuvoloni non promettono la classica bella giornata. È anche un po’ fresco e ventoso e quindi decido di fare una scarpinatella di allenamento in zona e opto per raggiungere Piancavallo, circa una mezz’oretta da casa mia ma, nel frattempo, continua a piovigginare anche se la visuale del Gruppo del Cavallo è buona, le cime non sono coperte e, contrariamente alla tipica giornata estiva afosa, i colori sono tersi e la visibilità è ottima!
In versione “trail runner” (brutta copia) parcheggio a Casera Capovilla… inizia a piovigginare ma mi avvio nella fitta faggeta per salire nella Val Sughet e fortunatamente all’uscita ha smesso come per magia e arrivo al Capitello con Cristo, crocevia di sentieri!
Mi aspetta un bel lumacone che mi dà il ben tornato
Proseguo spedito per il 924 e subito mi trovo all’attacco della “direttissima”, via ferrata che porta in vetta alla montagna più alta del comprensorio di Piancavallo, nonché prima altura prossima alla pianura da cui il panorama spazia dall’ Istria a Venezia con l’Adriatico ben visibile, proseguendo per le cime Italo-Slovene delle Giulie che si congiungono con la Carnia, gli alti Tauri austriaci e a seguire le infinite Dolomiti!!!
In cima un paio di Americani (di solito se ne incontrano parecchi visto la vicina Base di Aviano) e una simpatica coppia di Padova, salita dal versante bellunese in località Tambre con tappa al rif. Semenza.
Il tempo sembra reggere anche a tratti ci sono folate di vento che ti spostano… quindi decido di proseguire in cresta fino alla cima vicina (Lastè), percorso aereo ed esposto, con qualche tratto verticale attrezzato!
Su in foto scorge il filo di cresta fino alla cima, dove un ammasso di pietre con un bastone indica la vetta, dalla quale sono evidenti i mega torrenti Cellina-Meduna e Tagliamento!
Sguardo ad ovest e salutiamo la Cima Manera dove eravamo prima…
Subito scendo il pendio erboso di circa 200m fino al Rif. Semenza e senza fermarmi (è ancora lunga…) raggiungo il bivacco invernale continuando sul sentiero che mi catapulta nella Val Grande fino all’omonima Forcella!
Da qui rimango un momento indeciso se svoltare a destra sul sv. 925 che mi porta spedito giù al Pian delle More (e poi a Piancavallo) oppure allungarmi alla vicina Forcella Caulana realizzando se per caso mi vien voglia di spararmi anche l’emozionante cresta del Monte Caulana…
Eccola ben evidente su in foto…
Ma siiii… Andiamo!!
La cresta è divertente ma richiede un po’ di attenzione perché è comunque aerea e abbastanza esposta, considerato anche i tratti erbosi scivolosi a causa della pioggia mattutina!
Dall’isolata cima un altro ometto con bastone e da lì è capolinea! Sì, perché la sua posizione defilata rispetto al centro turistico di Piancavallo unita all’elegante forma piramidale ne fanno una meta di sicura soddisfazione, e soprattutto poco frequentata (infatti ero solo)!
Mi volto a vedere tutto il tragitto percorso e mi sento più che soddisfatto considerato che da come si era messa la giornata forse pensavo di non riuscire nemmeno a scendere dall’auto!
Ora però si deve fare la cresta a ritroso e in discesa, giungere alla Forcella e iniziare la lunga discesa al Pian delle More, dove la freschissima sorgente Tornidor mi disseta e mi prepara psicologicamente per l’ultimo breve tratto di bosco in leggera salita che mi riporta finalmente al parcheggio!!!
Dati
Data: 17/07/21
Regione e provincia: FVG/Veneto (PN / BL)
Località di partenza: Piancavallo
Località di arrivo: Piancavallo
Chilometri: circa 18km
Grado di difficoltà: EEA
Descrizione delle difficoltà: tratti attrezzati, qualche roccetta di I e numerosi parti esposte.
Periodo consigliato: senza neve.
Segnaletica: CAI 924-918-925
Dislivello in salita: tra sali-scendi circa 1500m
Quota massima: 2251m
Accesso stradale: Aviano - Piancavallo
In versione “trail runner” (brutta copia) parcheggio a Casera Capovilla… inizia a piovigginare ma mi avvio nella fitta faggeta per salire nella Val Sughet e fortunatamente all’uscita ha smesso come per magia e arrivo al Capitello con Cristo, crocevia di sentieri!
Mi aspetta un bel lumacone che mi dà il ben tornato
Proseguo spedito per il 924 e subito mi trovo all’attacco della “direttissima”, via ferrata che porta in vetta alla montagna più alta del comprensorio di Piancavallo, nonché prima altura prossima alla pianura da cui il panorama spazia dall’ Istria a Venezia con l’Adriatico ben visibile, proseguendo per le cime Italo-Slovene delle Giulie che si congiungono con la Carnia, gli alti Tauri austriaci e a seguire le infinite Dolomiti!!!
In cima un paio di Americani (di solito se ne incontrano parecchi visto la vicina Base di Aviano) e una simpatica coppia di Padova, salita dal versante bellunese in località Tambre con tappa al rif. Semenza.
Il tempo sembra reggere anche a tratti ci sono folate di vento che ti spostano… quindi decido di proseguire in cresta fino alla cima vicina (Lastè), percorso aereo ed esposto, con qualche tratto verticale attrezzato!
Su in foto scorge il filo di cresta fino alla cima, dove un ammasso di pietre con un bastone indica la vetta, dalla quale sono evidenti i mega torrenti Cellina-Meduna e Tagliamento!
Sguardo ad ovest e salutiamo la Cima Manera dove eravamo prima…
Subito scendo il pendio erboso di circa 200m fino al Rif. Semenza e senza fermarmi (è ancora lunga…) raggiungo il bivacco invernale continuando sul sentiero che mi catapulta nella Val Grande fino all’omonima Forcella!
Da qui rimango un momento indeciso se svoltare a destra sul sv. 925 che mi porta spedito giù al Pian delle More (e poi a Piancavallo) oppure allungarmi alla vicina Forcella Caulana realizzando se per caso mi vien voglia di spararmi anche l’emozionante cresta del Monte Caulana…
Eccola ben evidente su in foto…
Ma siiii… Andiamo!!
La cresta è divertente ma richiede un po’ di attenzione perché è comunque aerea e abbastanza esposta, considerato anche i tratti erbosi scivolosi a causa della pioggia mattutina!
Dall’isolata cima un altro ometto con bastone e da lì è capolinea! Sì, perché la sua posizione defilata rispetto al centro turistico di Piancavallo unita all’elegante forma piramidale ne fanno una meta di sicura soddisfazione, e soprattutto poco frequentata (infatti ero solo)!
Mi volto a vedere tutto il tragitto percorso e mi sento più che soddisfatto considerato che da come si era messa la giornata forse pensavo di non riuscire nemmeno a scendere dall’auto!
Ora però si deve fare la cresta a ritroso e in discesa, giungere alla Forcella e iniziare la lunga discesa al Pian delle More, dove la freschissima sorgente Tornidor mi disseta e mi prepara psicologicamente per l’ultimo breve tratto di bosco in leggera salita che mi riporta finalmente al parcheggio!!!
Dati
Data: 17/07/21
Regione e provincia: FVG/Veneto (PN / BL)
Località di partenza: Piancavallo
Località di arrivo: Piancavallo
Chilometri: circa 18km
Grado di difficoltà: EEA
Descrizione delle difficoltà: tratti attrezzati, qualche roccetta di I e numerosi parti esposte.
Periodo consigliato: senza neve.
Segnaletica: CAI 924-918-925
Dislivello in salita: tra sali-scendi circa 1500m
Quota massima: 2251m
Accesso stradale: Aviano - Piancavallo
Ultima modifica: