- Parchi del Lazio
-
- Monti Ernici
Dati
Data: 6 maggio 2014
Regione e provincia: Lazio - Frosinone
Località di partenza: Campocatino
Località di arrivo: monte Crepacuore
Tempo di percorrenza:4 ore
Chilometri: circa 11 km.
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: due salite poco impegnative che diventano faticose in caso di neve, la prima è quella che dalla cresta del Crepacuore con uno strappo di circa 100 metri porta in vetta, l'altra è quella che dal rifugio Pozzotello porta sull'omonima Sella.
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: ottima, presenti segni rossi-bianchi del cai e tabelle con nomi e tempi di marcia
Dislivello in salita: poco più di 300 metri
Dislivello in discesa: poco più di 300 metri
Dislivello totale: 650 metri
Quota massima: 1997 m.
Accesso stradale: autostrada Roma-Napoli uscita Anagni/Fiuggi, direzione Fiuggi e da qui seguire le indicazioni per Guarcino e Campocatino
Descrizione
A tre anni di distanza ritorno a Campocatino per percorrere un itinerario che già allora mi aveva parecchio affascinato per la particolarità dell’ambiente. Anche oggi come tre anni fa, il percorso si è svolto sulla neve, sotto un bellissimo e caldo sole al mattino e con nuvole pomeridiane, ma questa volta con nuovi amici.
Presente anche la nostra amica Martina, una new entry molto gradita (e gradevole) che si è ripromessa di prender parte ad altre escursioni in programma.
L’itinerario parte dal grande piazzale nella zona degli alberghi di Campocatino, 1800 metri, dove si parcheggia. Si attraversa il pianoro carsico puntando verso est e in leggera salita ci si porta verso il Peschio delle Cornacchie dove inizia il sentiero 602, bolli rosso-bianchi cai, 1850 m. che si segue a mezza costa fino ad un bivio con tabelle indicative, in corrispondenza della Sella del Pozzotello.
Passiamo accanto al Peschio delle Cornacchie ormai privo dei suoi abitanti, costretti ad emigrare per lidi più tranquilli in quanto costretti più volte a subire lo stress delle incessanti incursioni di Valerio (Valerior) negli ultimi mesi. Ora le cornacchie vivono felici in un altro luogo, naturalmente segreto!
Dopo questa doverosa parentesi ornitologica torniamo al nostro itinerario.
Giunti alla Sella del Pozzotello si scende sul ripidissimo versante est dove alla base della dorsale si trova il rifugio Pozzotello ma noi abbiamo evitato di perdere troppa quota seguendo il rilievo in diagonale, inventandoci una via traversa battendo traccia su neve abbondante ma che per fortuna teneva bene. In questo modo ci siamo portati sulla selletta che separa il monte Pozzotello dal Peschio delle Ciavole e poi abbiamo risalito la dorsale ovest del Peschio raggiungendo così la nostra prima vetta della giornata, a 1959 metri di quota.
Grande emozione nel vedere occhieggiare la mia adorata Majella dalle rocce sommitali del Peschio. Appena tre giorni fa, mi trovavo proprio là...
Di nuovo il massiccio della Majella, nella sua totale estensione ed imponenza
Martina e Alessandro
Già dalla vetta del Peschio delle Ciavole il panorama appare sensazionale sulla sottostante val Roveto fino all’orizzonte chiuso in ogni direzione dalla maggior parte dei principali gruppi montuosi dell’Appennino centrale.
Guardando in particolare verso est, Gran Sasso e Majella ancora innevatissimi che brillano sotto un sole accecante.
L’entusiasmo di Martina ci coinvolge. E’ bello sentirla esprimere commenti di apprezzamento quasi ad ogni passo e ringraziarci per la bella giornata che le abbiamo fatto vivere.
Ma anche il mio entusiasmo e quello di Alessandro non è da meno. Difficile esprimere a parole ciò che si prova in questi casi ed ogni frase può apparire altisonante e ripetitiva. Chi sa, chi ama queste cose potrà capire e di conseguenza non servono ulteriori spiegazioni.
Magnifici scorci panoramici sul resto dei monti Ernici, verso sud
Scesi dalla vetta del Peschio delle Ciavole, ci dirigiamo verso il rifugio Pozzotello e la sottostante valle, boscosa, lunga e stretta, chiusa a est dalla bella e panoramica cresta del Crepacuore e verso ovest dalla dorsale di Campocatino.
Proseguiamo la breve discesa dal Peschio ma senza raggiungere il fondovalle in quanto il sentiero si riporta subito in quota in corrispondenza di un’altra Sella, il Valico della Selvastrella (o Selvastretta), a 1859 metri, panoramicissimo, che attacca la spettacolare cresta del Crepacuore tra mille nevai, macchie di ginepri e fiori.
Nella foto il rifugio Pozzotello ancora alle prese con un buon innevamento
Dalla cresta in costante salita, spesso caratterizzata da strappi piuttosto impegnativi, si giunge in vetta al Crepacuore dove una croce di recente impianto spunta dalla neve ancora alta.
L'entusiasmo di Martina è incontenibile!!!
Dai, anch'io sono entusiasmato, ma riesco ancora a mantenere un mezzo contegno!
Domanda: ma... da uno a dieci... quanto siamo belli?
La perfetta struttura geometrico-geologica dell'altopiano pensile di Campocatino osservato dalla vetta del Crepacuore.
Dopo una breve e doverosa sosta panino si riparte.
Stesso itinerario di andata fino al Valico di Selvastrella e poi ancora più giù, fino al rifugio Pozzotello, tra magnifici panorami, mutevoli ad ogni passaggio di nuvole che ci regalano diverse luminosità.
Alessandro e il suo adorato Peschio delle Ciavole.
Eh si, qui ogniuno ha il suo Peschio preferito, Valerio ha quello delle Cornacchie, Ale quello delle Ciavole. Ed io? Boh... ancora non ho deciso.
La Sella di Selavatrella e il monte Crepacuore in lontananza
ancora la Sella di Selvastrella
Giungiamo infine alla base della dorsale est del Pozzotello, accanto al rifugio tra magiche atmosfere e faggi secolari ancora in veste invernale...
Dal rifugio ci impegniamo ad affrontare la parte più dura ed estenuante di tutto l’itinerario circa 150 metri su ripido nevaio fino alla Sella del Pozzotello, 1940 m. unito alla fatica accumulata in tutto l’itinerario ci ha fatto un po’ soffrire ma alla fine il rovescio della medaglia è stato un'altra magnifica giornata trascorsa in ottima compagnia in un ambiente tra i più belli mai vissuti.
Segue una piccola scheda personale, giusto per ricapitolare un po' le tempistiche nei vari tratti interessati dall'escursione.
Piazzale di Campo Catino - Sella Pozzotello : 1 ora
Sella Pozzotello – Peschio delle Ciavole: 30 min
Peschio delle Ciavole - Monte Crepacuore : 50 min
Monte Crepacuore - Fonte Pozzotello : 30 min
Fonte Pozzotello - Piazzale di Campo Catino : 45 min
circa 650 metri cumulati
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