- Parchi del Lazio
-
- Parco Regionale dei Monti Lucretili
- Riserva Naturale Monte Catillo
Dati
Data: 18/7/'13
Località di partenza: Palombara Sabina
Località di arrivo: Tivoli
Chilometri: Non li so; anzi se qualcuno può calcolarli mi piacerebbe saperlo.
Descrizione delle difficoltà: Tragitto abbastanza lungo
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: frequente
Era parecchio che covavo questa lunga escursione, da fare in solitaria servendomi dell'efficiente e solerte servizio Cotral. L'avevo pensata per il solstizio d'estate, poi m'è toccato di spostarla e s'è finito ad oggi.
Nonostante le previsioni meteo non fossero perfette, oggi che finalmente potevo ho deciso che si DOVEVA fare!
Parto col Cotral da Ponte Mammolo, direzione Palombara, alle 8; alle 9,20 son già che punto, con passo generoso, l'attacco del sentiero 319, quello dei tornanti. Passo davanti a San Nicola, che merita sempre una visita, e mi infilo nel bosco.
La giornata è calda ma non afosa, e pei tornanti si cammina piacevolmente freschi!
Arrivo in cima verso le 11,30 o poco più tardi: accrocco una pisciata, trangugio una litrata di ottimo succo d'ananas da me medesimo centrifugato, e via: verso San Polo.
Il pratone me lo faccio correndo, visti i nugoli d'insetti che mi si divorano; la valle cavalera, invece, me la godo adagio: è una delle zone lucretili che preferisco, profonda e maestosa.
Arrivo allo sbancamento e poi, ahime, mi faccio quei km di asfalto fino al paese (ma non è possibile evitarli??).
Decido di concedermi un rinfrancante pranzo al Braciere, trattoria sanpolese assolutamente da provare, e mentre mangio si scatena il temporale sul Catillo.
Fortunatamente non dura molto, e - dopo aver bighellonato un poco in piazza, dove vedo sempre i soliti magnifici personaggi, tra cui un tizio fortissimo col cappello da cowboy - posso ripartire - verso le 16 - colla frescura della pioggia.
San Polo-Tivoli è il tratto che conosco meglio, l'ho fatto svariate volte in solitaria, eppure, come un fesso, a un certo punto smarrisco il sentiero: troppa sicurezza! La montagna ci insegna sempre qualcosa.
Gigioneggio mezzora buona in una zona della riserva del Catillo che non conosco; poi mi riesco a orientare grazie ai pali dell'alta tensione (!), ritrovo il sentiero e arrivo a Tivoli. Nota stonata, un incendio s'è mangiato parecchia vegetazione sul sentiero 330, anche qualche tratto della bella sughereta.
Arrivo a Tivoli, mi scolo una birra gelata al bar, e riprendo il moderno mezzo Cotral. Finalmente soddisfattissimo di questa bella escursione in solitaria, durante la quale ho avuto la fortuna di imbattermi, oltre che in una marea di vacche e cavalli, anche in una piccola brigata di cinghiali e in una volpe sospettosa, proprio vicino alla cima del Gennaro.
Il ritorno al traffico di Roma, sulla Tiburtina, mi riporta alla grigia realtà!
Salute a tutti!
Data: 18/7/'13
Località di partenza: Palombara Sabina
Località di arrivo: Tivoli
Chilometri: Non li so; anzi se qualcuno può calcolarli mi piacerebbe saperlo.
Descrizione delle difficoltà: Tragitto abbastanza lungo
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: frequente
Era parecchio che covavo questa lunga escursione, da fare in solitaria servendomi dell'efficiente e solerte servizio Cotral. L'avevo pensata per il solstizio d'estate, poi m'è toccato di spostarla e s'è finito ad oggi.
Nonostante le previsioni meteo non fossero perfette, oggi che finalmente potevo ho deciso che si DOVEVA fare!
Parto col Cotral da Ponte Mammolo, direzione Palombara, alle 8; alle 9,20 son già che punto, con passo generoso, l'attacco del sentiero 319, quello dei tornanti. Passo davanti a San Nicola, che merita sempre una visita, e mi infilo nel bosco.
La giornata è calda ma non afosa, e pei tornanti si cammina piacevolmente freschi!
Arrivo in cima verso le 11,30 o poco più tardi: accrocco una pisciata, trangugio una litrata di ottimo succo d'ananas da me medesimo centrifugato, e via: verso San Polo.
Il pratone me lo faccio correndo, visti i nugoli d'insetti che mi si divorano; la valle cavalera, invece, me la godo adagio: è una delle zone lucretili che preferisco, profonda e maestosa.
Arrivo allo sbancamento e poi, ahime, mi faccio quei km di asfalto fino al paese (ma non è possibile evitarli??).
Decido di concedermi un rinfrancante pranzo al Braciere, trattoria sanpolese assolutamente da provare, e mentre mangio si scatena il temporale sul Catillo.
Fortunatamente non dura molto, e - dopo aver bighellonato un poco in piazza, dove vedo sempre i soliti magnifici personaggi, tra cui un tizio fortissimo col cappello da cowboy - posso ripartire - verso le 16 - colla frescura della pioggia.
San Polo-Tivoli è il tratto che conosco meglio, l'ho fatto svariate volte in solitaria, eppure, come un fesso, a un certo punto smarrisco il sentiero: troppa sicurezza! La montagna ci insegna sempre qualcosa.
Gigioneggio mezzora buona in una zona della riserva del Catillo che non conosco; poi mi riesco a orientare grazie ai pali dell'alta tensione (!), ritrovo il sentiero e arrivo a Tivoli. Nota stonata, un incendio s'è mangiato parecchia vegetazione sul sentiero 330, anche qualche tratto della bella sughereta.
Arrivo a Tivoli, mi scolo una birra gelata al bar, e riprendo il moderno mezzo Cotral. Finalmente soddisfattissimo di questa bella escursione in solitaria, durante la quale ho avuto la fortuna di imbattermi, oltre che in una marea di vacche e cavalli, anche in una piccola brigata di cinghiali e in una volpe sospettosa, proprio vicino alla cima del Gennaro.
Il ritorno al traffico di Roma, sulla Tiburtina, mi riporta alla grigia realtà!
Salute a tutti!