- Parchi del Lazio
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- Parco Nazionale del Circeo
Dati
Data: 5 Ottobre 2016
Regione e provincia: Lazio - Latina
Località di partenza: Acropoli di Circe
Località di arrivo: Torre Paola
Chilometri: circa 6 credo
Grado di difficoltà: una E piena visti i tanti tratti esposti
Descrizione delle difficoltà: bisogna prestare molta attenzione ai tanti tratti esposti (in certi punti si cammina davvero sull’orlo del precipizio); il percorso presenta anche alcuni passaggi di I° grado molto divertenti
Periodo consigliato: tutto l’anno, ma io di solito evito l’estate come la peste. In caso di pioggia inoltre, potreste trovare il Quarto Freddo (il versante esposto al Nord) ancora più scivoloso di come è solitamente
Segnaletica: segnaletica buona (pallini rossi) e piano di calpestio piuttosto evidente
Quota massima: 545 mslm
Accesso stradale: dal paese di San Felice Circeo, bisogna imboccare Via dell’Acropoli e seguirla fino alla fine, dove termina con un piccolo anello (tutta strada asfaltata)
Sono stato sul Circeo una quindicina di volte.
E dalla prima volta che ho posato gli occhi su questo magico promontorio roccioso a picco sul mare, mi son detto: prima o poi devo fare la traversata integrale da San Felice e Torre Paola.
Bhé sono passati diversi anni, veramente tanti: ma alla fine ho realizzato questo piccolo sogno.
Ovviamente bisogna attrezzarsi con due veicoli.
Ritengo il promontorio del Circeo un luogo ricchissimo e pochi siti in Italia regalano così tanto dal punto di vista naturalistico, storico, archeologico, panoramico ecc
Se ci pensate abbiamo il mare, un promontorio roccioso, la duna costiera (dune ormai scomparse nel resto d’Italia), quattro laghi costieri, la selva, le isole e tutto il resto
Si arriva a San Felice Circeo, un piccolo borgo che vale davvero la pena di visitare e seguendo Via dell’Acropoli, si giunge nelle vicinanze dell’Acropoli di Circe: qui si lascia la macchina e la si raggiunge in 2 minuti. Alle sue spalle c’è anche un magnifico belvedere sul paese, sulle Isole Pontine e se siete fortunati, il panorama arriva fino ad Ischia e al Vesuvio.
Tornati al piazzale, ci si dirige verso il complesso di antenne e la struttura dell’Aeronautica militare: tutto ben visibile, anche troppo. Siamo ancora su strada asfaltata ed in prossimità di una torretta per l’energia elettrica imbocchiamo il sentiero vero e proprio: sul muro è presente tanto di indicazione con freccia, non ci si può sbagliare. Da qui fino alla cima praticamente, seguiamo dei pallini rossi fatti con bomboletta spray.
Poco dopo è ben visibile il nostro obiettivo: la vetta del Picco di Circe.
Voltandoci verso l’entroterra, lo sguardo spazia su tutto l’Agro Pontino, sui Lepini (con la Semprevisa avvolta dalle nuvole) e a nord sui Castelli.
A sud si intravede Terracina ai piedi degli Ausoni.
Alla nostra sinistra, verso il mare, appaiono quattro delle sei Isole Pontine.
Da sinistra: Zannone, Godi, Ponza e Palmarola.
Ormai la vetta, che da questa prospettiva appare come un pandoro, sembra a portata di mano.
Dopo un'ampia pausa in vetta, si riprende nuovamente il cammino sempre lungo la cresta fino al Picco d'Istria.
Superiamo il Precipizio.
Voltandoci si vede bene la lunga cresta rocciosa che scende dalla vetta.
La discesa procede veloce e una volta lasciata la cresta, in breve si raggiunge la sterrata ai piedi del Quarto Freddo che porta a Torre Paola.
La giornata volge ormai al termine e vista la temperatura, ne approfittiamo anche per un bel bagno ad ottobre.
Si torna a casa passando per Sabaudia e il Lago di Paola: sullo sfondo l'inconfondibile profilo della Maga Circe.
Data: 5 Ottobre 2016
Regione e provincia: Lazio - Latina
Località di partenza: Acropoli di Circe
Località di arrivo: Torre Paola
Chilometri: circa 6 credo
Grado di difficoltà: una E piena visti i tanti tratti esposti
Descrizione delle difficoltà: bisogna prestare molta attenzione ai tanti tratti esposti (in certi punti si cammina davvero sull’orlo del precipizio); il percorso presenta anche alcuni passaggi di I° grado molto divertenti
Periodo consigliato: tutto l’anno, ma io di solito evito l’estate come la peste. In caso di pioggia inoltre, potreste trovare il Quarto Freddo (il versante esposto al Nord) ancora più scivoloso di come è solitamente
Segnaletica: segnaletica buona (pallini rossi) e piano di calpestio piuttosto evidente
Quota massima: 545 mslm
Accesso stradale: dal paese di San Felice Circeo, bisogna imboccare Via dell’Acropoli e seguirla fino alla fine, dove termina con un piccolo anello (tutta strada asfaltata)
Sono stato sul Circeo una quindicina di volte.
E dalla prima volta che ho posato gli occhi su questo magico promontorio roccioso a picco sul mare, mi son detto: prima o poi devo fare la traversata integrale da San Felice e Torre Paola.
Bhé sono passati diversi anni, veramente tanti: ma alla fine ho realizzato questo piccolo sogno.
Ovviamente bisogna attrezzarsi con due veicoli.
Ritengo il promontorio del Circeo un luogo ricchissimo e pochi siti in Italia regalano così tanto dal punto di vista naturalistico, storico, archeologico, panoramico ecc
Se ci pensate abbiamo il mare, un promontorio roccioso, la duna costiera (dune ormai scomparse nel resto d’Italia), quattro laghi costieri, la selva, le isole e tutto il resto
Si arriva a San Felice Circeo, un piccolo borgo che vale davvero la pena di visitare e seguendo Via dell’Acropoli, si giunge nelle vicinanze dell’Acropoli di Circe: qui si lascia la macchina e la si raggiunge in 2 minuti. Alle sue spalle c’è anche un magnifico belvedere sul paese, sulle Isole Pontine e se siete fortunati, il panorama arriva fino ad Ischia e al Vesuvio.
Tornati al piazzale, ci si dirige verso il complesso di antenne e la struttura dell’Aeronautica militare: tutto ben visibile, anche troppo. Siamo ancora su strada asfaltata ed in prossimità di una torretta per l’energia elettrica imbocchiamo il sentiero vero e proprio: sul muro è presente tanto di indicazione con freccia, non ci si può sbagliare. Da qui fino alla cima praticamente, seguiamo dei pallini rossi fatti con bomboletta spray.
Poco dopo è ben visibile il nostro obiettivo: la vetta del Picco di Circe.
Voltandoci verso l’entroterra, lo sguardo spazia su tutto l’Agro Pontino, sui Lepini (con la Semprevisa avvolta dalle nuvole) e a nord sui Castelli.
A sud si intravede Terracina ai piedi degli Ausoni.
Alla nostra sinistra, verso il mare, appaiono quattro delle sei Isole Pontine.
Da sinistra: Zannone, Godi, Ponza e Palmarola.
Ormai la vetta, che da questa prospettiva appare come un pandoro, sembra a portata di mano.
Dopo un'ampia pausa in vetta, si riprende nuovamente il cammino sempre lungo la cresta fino al Picco d'Istria.
Superiamo il Precipizio.
Voltandoci si vede bene la lunga cresta rocciosa che scende dalla vetta.
La discesa procede veloce e una volta lasciata la cresta, in breve si raggiunge la sterrata ai piedi del Quarto Freddo che porta a Torre Paola.
La giornata volge ormai al termine e vista la temperatura, ne approfittiamo anche per un bel bagno ad ottobre.
Si torna a casa passando per Sabaudia e il Lago di Paola: sullo sfondo l'inconfondibile profilo della Maga Circe.
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