Da tempo volevo godermi questa cavalcata in cresta che collega queste tre cime ammirando gli ampi panorami a 360° che offrono queste zone.
Dati
Data: 01/10/2021
Regione e provincia: Veneto (BL)
Località di partenza: Pian Grande (Malga Pian de le Lastre)
Località di arrivo: la stessa della partenza.
Chilometri: circa 12km
Grado di difficoltà: EE / F+ / I+
Descrizione delle difficoltà: Cresta aerea a tratti molto esposta in ambiente impervio.
Segnaletica: via Normale del Guslon, traccia per cresta e discesa per via Normale Cima delle Vacche.
Dislivello in salita totale: circa 1300m di sali e scendi.
Quota massima: 2208m
Accesso stradale: Tambre, Col Indes, indicazioni per Malga Pian Grande (1211m)
Descrizione
Parcheggiata l’auto vicino all'agriturismo Pian Grande (1211m), si segue fedelmente la strada in direzione Guslon. L’aria è frizzantina, ci sono circa 4° e tocca scaldarsi. Pertanto parto subito attraversando prima la parte boschiva e poi, quando la vegetazione si fa più rada, continuo a salire senza percorso obbligato verso la cima. La via è abbastanza ripida perché si sviluppa sulla massima pendenza del versante (d’inverno è metà scialpinistica molto amata).
Il cartello giù indica 1,45h ma ho risparmiato una buona mezz’oretta, immerso nei miei pensieri… quindi dopo circa 1,15h ero sul pianoro sommitale. In qualche video ho visto addirittura qualcuno che parla di 3 ore… in ginocchio forse!
Giunti in cima (2195m) c’è una croce di legno con libro di vetta e lo sguardo si perde ad ammirare il comprensorio attorno e le più alte Dolomiti.
Sopra: il lago di Santa Croce con ik
Sopra: da sx sullo sfondo svettano Schiara, Civetta e Pelmo.
Sopra: da sx Pelmo, Cima dei Preti, Sorapiss e Antelao… davanti a noi il filo di cresta dell’alta via n.7che collega il gruppo Col Nudo-Cavallo.
Sopra: la Carnia annuvolata all’orizzonte e davanti a noi la parte iniziale della cresta dell’AV7.
Sopra al centro: il Cogliàns, tetto del Friuli.
Sopra sullo sfondo: il Montasio.
Sotto di noi ad est corre anche l’AV6
Uno sguardo al percorso aereo da svolgere in cresta, sembra molto logico e lascia immaginare il divertimento nonché la giusta attenzione perché impervio ed esposto!
Scendo poco sotto la traccia della cima e mi accorgo a metà che, seguendola, evito la seconda meta (il Castelat) arrivando direttamente alla Forcella… per cui noto di essere proprio sotto e valuto un’arrampicata fuori traccia che sembra semplice (massimo II°) ed infatti sbuco sulla cresta a pochi metri da un grande omino che indica i 2208m del Castelat!
Il meteo , qualche nuvoletta si addensa ma comunque la visibilità è ottima come la temperatura!
Proseguo fino ad una biforcazione dove a sinistra si raggiunge sempre in cresta il Monte Cornor e a destra si devia per la nostra ultima meta, la cima delle Vacche.
Da qui la cresta è molto aerea ed esposta, ci son tratti dove il filo è sottile e qualche parte dove tocca quasi usare le mani (circa I+) visto la presenza di erba e muschio tra le roccette! Questa parte del percorso mi dona senso di libertà piena, complice il fatto di essere completamente solo nel silenzio totale della Val del Cadin alla mia destra, e a sinistra la conca selvaggia di Busa Toronda!
Giunto finalmente alla Cima delle Vacche (2058m) decido di non fermarmi per gustarmi il mio snack ma proseguo in discesa fino a chiudere l’anello di questo meraviglioso anfiteatro raggiungendo il parcheggio e far tappa al Pian Grande per una meritata birrozza!
Sopra: alcuni tratti della cresta.
La cresta erbosa di discesa dalla Cima delle Vacche e i pascoli dell’Alpago.
Sguardo veloce sulla costa Veneziana prima di rientrare nel bosco.
Ultimo omone prima di ricongiungermi con il sentierino che mi riporta al punto di partenza.
Dati
Data: 01/10/2021
Regione e provincia: Veneto (BL)
Località di partenza: Pian Grande (Malga Pian de le Lastre)
Località di arrivo: la stessa della partenza.
Chilometri: circa 12km
Grado di difficoltà: EE / F+ / I+
Descrizione delle difficoltà: Cresta aerea a tratti molto esposta in ambiente impervio.
Segnaletica: via Normale del Guslon, traccia per cresta e discesa per via Normale Cima delle Vacche.
Dislivello in salita totale: circa 1300m di sali e scendi.
Quota massima: 2208m
Accesso stradale: Tambre, Col Indes, indicazioni per Malga Pian Grande (1211m)
Descrizione
Parcheggiata l’auto vicino all'agriturismo Pian Grande (1211m), si segue fedelmente la strada in direzione Guslon. L’aria è frizzantina, ci sono circa 4° e tocca scaldarsi. Pertanto parto subito attraversando prima la parte boschiva e poi, quando la vegetazione si fa più rada, continuo a salire senza percorso obbligato verso la cima. La via è abbastanza ripida perché si sviluppa sulla massima pendenza del versante (d’inverno è metà scialpinistica molto amata).
Il cartello giù indica 1,45h ma ho risparmiato una buona mezz’oretta, immerso nei miei pensieri… quindi dopo circa 1,15h ero sul pianoro sommitale. In qualche video ho visto addirittura qualcuno che parla di 3 ore… in ginocchio forse!
Giunti in cima (2195m) c’è una croce di legno con libro di vetta e lo sguardo si perde ad ammirare il comprensorio attorno e le più alte Dolomiti.
Sopra: il lago di Santa Croce con ik
Sopra: da sx sullo sfondo svettano Schiara, Civetta e Pelmo.
Sopra: da sx Pelmo, Cima dei Preti, Sorapiss e Antelao… davanti a noi il filo di cresta dell’alta via n.7che collega il gruppo Col Nudo-Cavallo.
Sopra: la Carnia annuvolata all’orizzonte e davanti a noi la parte iniziale della cresta dell’AV7.
Sopra al centro: il Cogliàns, tetto del Friuli.
Sopra sullo sfondo: il Montasio.
Sotto di noi ad est corre anche l’AV6
Uno sguardo al percorso aereo da svolgere in cresta, sembra molto logico e lascia immaginare il divertimento nonché la giusta attenzione perché impervio ed esposto!
Scendo poco sotto la traccia della cima e mi accorgo a metà che, seguendola, evito la seconda meta (il Castelat) arrivando direttamente alla Forcella… per cui noto di essere proprio sotto e valuto un’arrampicata fuori traccia che sembra semplice (massimo II°) ed infatti sbuco sulla cresta a pochi metri da un grande omino che indica i 2208m del Castelat!
Il meteo , qualche nuvoletta si addensa ma comunque la visibilità è ottima come la temperatura!
Proseguo fino ad una biforcazione dove a sinistra si raggiunge sempre in cresta il Monte Cornor e a destra si devia per la nostra ultima meta, la cima delle Vacche.
Da qui la cresta è molto aerea ed esposta, ci son tratti dove il filo è sottile e qualche parte dove tocca quasi usare le mani (circa I+) visto la presenza di erba e muschio tra le roccette! Questa parte del percorso mi dona senso di libertà piena, complice il fatto di essere completamente solo nel silenzio totale della Val del Cadin alla mia destra, e a sinistra la conca selvaggia di Busa Toronda!
Giunto finalmente alla Cima delle Vacche (2058m) decido di non fermarmi per gustarmi il mio snack ma proseguo in discesa fino a chiudere l’anello di questo meraviglioso anfiteatro raggiungendo il parcheggio e far tappa al Pian Grande per una meritata birrozza!
Sopra: alcuni tratti della cresta.
La cresta erbosa di discesa dalla Cima delle Vacche e i pascoli dell’Alpago.
Sguardo veloce sulla costa Veneziana prima di rientrare nel bosco.
Ultimo omone prima di ricongiungermi con il sentierino che mi riporta al punto di partenza.