- Parchi del Lazio
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- Monti Ernici
Dati
Data: 02-04-2012
Regione e provincia: Lazio-Frosinone
Località di partenza: Certosa di trisulti
Località di arrivo: Campocatino
Tempo di percorrenza: 5 ore di cui 30 minuti per pause accumulate solo andata
Chilometri: 11
Periodo consigliato: Estivo o con poca neve visibile sulle vette
Segnaletica: Ottima
Dislivello in salita:1043
Quota massima:1968
Descrizione
Salve a tutti come primo post voglio parlarvi della mia recente uscita con 3 amici percorrendo la tratta Trisulti-Campocatini. Ci siamo fatti accompagnare a Trisulti per poi farci riprendere a Campocatino. A pochi metri dalla certosa parte il sentiero CAI n° 608 in direzione del monte Rotonaria. Immancabile la foto alla croce che si incontra (Foto1) dalla quale è possibile osservare la Certosa nella sua grandezza (Foto2)
Si segue il sentiero fino a quando non si arriva ad uno spiazzo poco più avanti in questa foto (Foto3) dove su un grosso masso è posta la segnaletica per andare sul monte Rotonaria e La Monna. Bene qui si prende il sentiero no 607 in direzione La Monna dal quale si ha un ottim veduta sulle 2 creste e sul panorama sottostante. Qui monte Rotonaria (Foto4) e qui in salita verso La Monna [(Foto5). Seguendo sempre il sentiero si arriva sulla cima (Foto6) a pochi minuti dalla cresta di La Monna (foto7) e qui peccato per la segnaletica che vi è rimasto solo il palo mentre il cartello lo avevamo sotto un 30 cm di neve si prende direzione destra per il sentiero 601. Percorrendo questo sentiero abbiamo trovato diversi punti ripidi e con neve ghiacciata, per fortuna pochi metri, dove i ramponi sono oro, ma ancor più con gli occhi aperti si deve stare per diverse buche naturali che si trovano nel terreno una proprio lungo il sentiero e altre due poco più sotto. Ben visibile da dove avevamo preso il sentiero 601 c'è il Rifugio Enel di Campovano e una volta raggiunto il rifugio abbiamo preso la strada brecciata che parte fino ad arrivare alla pista di Campocatino (Foto8) e raggiungere poi lo stabilimento (Foto9).
Arrivati sul posto c'era un auto ad aspettarci ma prima di tutto abbiamo dato libero sfogo alla fame dove 3 primi quasi non bastavano.Scherzo ma è andata così. Se posso dare consigli visto che sul tragitto non ci sono fonti d'acqua vicine una scorta di almeno due litri è necessaria e poi l'attrezzatura quale indumenti adatti perche in alcuni punti esposti delle creste il vento era abbastanza forte fastidioso e freddo,i su citati ramponi e tanta voglia di godersi il bellissimo percorso.
Data: 02-04-2012
Regione e provincia: Lazio-Frosinone
Località di partenza: Certosa di trisulti
Località di arrivo: Campocatino
Tempo di percorrenza: 5 ore di cui 30 minuti per pause accumulate solo andata
Chilometri: 11
Periodo consigliato: Estivo o con poca neve visibile sulle vette
Segnaletica: Ottima
Dislivello in salita:1043
Quota massima:1968
Descrizione
Salve a tutti come primo post voglio parlarvi della mia recente uscita con 3 amici percorrendo la tratta Trisulti-Campocatini. Ci siamo fatti accompagnare a Trisulti per poi farci riprendere a Campocatino. A pochi metri dalla certosa parte il sentiero CAI n° 608 in direzione del monte Rotonaria. Immancabile la foto alla croce che si incontra (Foto1) dalla quale è possibile osservare la Certosa nella sua grandezza (Foto2)
Si segue il sentiero fino a quando non si arriva ad uno spiazzo poco più avanti in questa foto (Foto3) dove su un grosso masso è posta la segnaletica per andare sul monte Rotonaria e La Monna. Bene qui si prende il sentiero no 607 in direzione La Monna dal quale si ha un ottim veduta sulle 2 creste e sul panorama sottostante. Qui monte Rotonaria (Foto4) e qui in salita verso La Monna [(Foto5). Seguendo sempre il sentiero si arriva sulla cima (Foto6) a pochi minuti dalla cresta di La Monna (foto7) e qui peccato per la segnaletica che vi è rimasto solo il palo mentre il cartello lo avevamo sotto un 30 cm di neve si prende direzione destra per il sentiero 601. Percorrendo questo sentiero abbiamo trovato diversi punti ripidi e con neve ghiacciata, per fortuna pochi metri, dove i ramponi sono oro, ma ancor più con gli occhi aperti si deve stare per diverse buche naturali che si trovano nel terreno una proprio lungo il sentiero e altre due poco più sotto. Ben visibile da dove avevamo preso il sentiero 601 c'è il Rifugio Enel di Campovano e una volta raggiunto il rifugio abbiamo preso la strada brecciata che parte fino ad arrivare alla pista di Campocatino (Foto8) e raggiungere poi lo stabilimento (Foto9).
Arrivati sul posto c'era un auto ad aspettarci ma prima di tutto abbiamo dato libero sfogo alla fame dove 3 primi quasi non bastavano.Scherzo ma è andata così. Se posso dare consigli visto che sul tragitto non ci sono fonti d'acqua vicine una scorta di almeno due litri è necessaria e poi l'attrezzatura quale indumenti adatti perche in alcuni punti esposti delle creste il vento era abbastanza forte fastidioso e freddo,i su citati ramponi e tanta voglia di godersi il bellissimo percorso.
Allegati
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