Dati
Data:03/08/2021 - 09/08/2021
Regione e provincia: Marche, Abruzzo
Località di partenza: Lago di Fiastra
Località di arrivo: Lago di Campotosto
Tempo di percorrenza: 7 giorni
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: quelle che vi scegliete
Periodo consigliato: estate/autunno
Descrizione
Dopo qualche mese mi decido a pubblicare il resoconto del mio trekking estivo, mi resta molto difficile farlo, rimanendo incisivo, dato che è durato 7 giorni e per la scarsità di fato a mia disposizione.
Allora perché lo sto facendo? Inizialmente non era mia intenzione riportare la mia esperienza qui, ma mi sento in dovere di farlo quasi come riconoscimento nei confronti di questo forum che mi ha dato molto, senza il quale forse non avrei mai fatto nulla del genere e sarei rimasto alle solite escursioni di uno o due giorni.
La mia non sarà però una descrizione puntuale, perché non riuscirei a farla senza essere prolisso. Però risponderò, magari sbloccandomi, ad ogni vostro commento.
Spesso qui o fuori mi trovo a sentir parlare di lunghi trekking disegnati da qualcuno, che si scelgono in base alla distanza da casa, al tempo disponibile, o perché qualche personaggio "famoso" li ha pubblicizzati o semplicemente perché ne abbiamo sentito tanto parlare. Qui voglio presentarvi un alternativa; perché non scegliere un punto di partenza e uno di arrivo oppure dei territori in cui vogliamo immergerci e poi cartina alla mano crearsi un percorso che li unisca, fatto quindi su misura per ognuno di noi?
Questo è proprio quello che ho fatto io, non sono stato il primo e non sarò l'ultimo (per fortuna). Ho decido di partire dal Lago di Fiastra (MC) nel parco dei Sibillini, perché proprio qui era terminato il mio ultimo trekking e avevo una voglia matta di riprendere da dove avevo lasciato. Scelta la località di partenza non restava che trovare quella di arrivo: nella mia mente tutto era chiaro e limpido, la scelta non poteva che ricadere sul Lago di Campotosto (AQ- Parco dei Monti della Laga e del Gran Sasso), perché cosa c'è di meglio che finire con l'azzurro di un lago negli occhi e un bel bagno? Poi da qualche anno desideravo immergermi completamente in quel territorio bellissimo e selvaggio che è la Laga.
I Giorno
Lago di Fiastra-- Rio Sacro--M.Rotondo-- Rifugio del Fargno
Appena imboccato il sentiero della valle del Rio Sacro percepisco di colpo tutta la solitudine di quei sette giorni che mi aspettano, ed è come se vedessi quanto sono piccolo, sotto quello zaino pesante, dinanzi alla grandezza della natura.
II Giorno
R. del Fargno-- M. Priora-- Eremo di S.Leonardo -- Capotenna-- Alta valle del Tenna
Al risveglio trovo un cielo coperto e bigio, ma poco dopo l'alba inizia a farsi spazio il sereno. La mattina mentre percorro la cresta per primo incontro un gruppetto di camosci. Poi in cima alla Priora per la prima mi si apre la vista su tutto quello che mi aspetta, e la mia mente segue le cime e le creste che mi accompagneranno per i prossimi giorni.
Piazzo la tendina in una piccola valle e qui nella notte dovrò sopportare un violento temporale e diverse ore di pioggia
Set cucina stile @paiolo
III Giorno
Valle Orteccia--Passo di Palazzo Borghese-- Castellucio-- Forca di Presta-- Colle del Quarto
Al risveglio tutta quella pioggia si è tramutata in umidità, devo quindi avventurarmi nella nebbia per uscire da quella valle prima di sentiero fino alle creste. Dove purtroppo il vento fortissimo mi costringe a ripensare al percorso, non passerò per i laghi di Pilato ma seguirò il percorso indicato sopra.
La sera sempre il forte vento mi rende impossibile trovare un posto per la tenda a F.di Presta e quindi sono costretto a cercare a lungo e scendere di molto. Vivo a questo punto forse l'unico momento duro del mio trekking. Ma mi faccio forza e alla fine trovo un posticino perfetto dove dormire.
IV Giorno
Colle del Quarto-- Arquata del Tronto-- Colle di Arquata del Tronto
Questo è il giorno più monotono da dopo pranzo tutto il percorso è su asfalto, ma mi serve per riprendere energie un giorno più tranquillo. In più lungo la strada trovo un "compagno" di viaggio che raccolgo e terrò sempre appeso allo zaino.
V Giorno
Colle--Macera della Morte--Alta V. del Castellano--piazzo la tenda poco sopra la cascata della Regina
Da colle risalgo tutta la valle del Chiarino per quei magnifici boschi dove spesso la traccia si perde (il sentiero non c'è proprio), fino all'anfiteatro sotto la Macera della Morte. Dalla cima scendo poi brevemente lungo la cresta est e prendo il sentiero che conduce verso gli stazzi del Castellano. Qui la natura è selvaggia e ho la sensazione di essere in un altro mondo. Sono felice di passare la notte qui, piazzo la tenda in uno dei canali più incisi della testata della valle, vicino al ruscello che poche centinaia di metri dopo con un unico salto forma la cascata della Regina.
VI Giorno
Stazzi del Castellano-- Stazzi della Morricana-- Lago dell'Orso
In questo tratto il percorso è veramente insidioso, specialmente nell'attraversamento di alcuni canali a causa di alcune frane che ci sono state e allo zaino voluminoso e ingombrante. La sensazione e il pensiero che ho oggi è che questo sia "l'ultimo giorno in paradiso" faticoso e non sempre facile ma pur sempre un paradiso.
Anche oggi è una giornata ventosa e decido di dormire in un bel bosco di faggi
VII Giorno
Lago dell'Orso--Rifugio della Fiumata--Fonte del Mercurio (Cento fonti)--Sella della Laghetta-- Lago di Campotosto
Ultimo giorno, intensissimo. Qui una breve carrellata di foto:
La Fine e la sensazione di smarrimento iniziale davanti ad essa.
Data:03/08/2021 - 09/08/2021
Regione e provincia: Marche, Abruzzo
Località di partenza: Lago di Fiastra
Località di arrivo: Lago di Campotosto
Tempo di percorrenza: 7 giorni
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: quelle che vi scegliete
Periodo consigliato: estate/autunno
Descrizione
Dopo qualche mese mi decido a pubblicare il resoconto del mio trekking estivo, mi resta molto difficile farlo, rimanendo incisivo, dato che è durato 7 giorni e per la scarsità di fato a mia disposizione.
Allora perché lo sto facendo? Inizialmente non era mia intenzione riportare la mia esperienza qui, ma mi sento in dovere di farlo quasi come riconoscimento nei confronti di questo forum che mi ha dato molto, senza il quale forse non avrei mai fatto nulla del genere e sarei rimasto alle solite escursioni di uno o due giorni.
La mia non sarà però una descrizione puntuale, perché non riuscirei a farla senza essere prolisso. Però risponderò, magari sbloccandomi, ad ogni vostro commento.
Spesso qui o fuori mi trovo a sentir parlare di lunghi trekking disegnati da qualcuno, che si scelgono in base alla distanza da casa, al tempo disponibile, o perché qualche personaggio "famoso" li ha pubblicizzati o semplicemente perché ne abbiamo sentito tanto parlare. Qui voglio presentarvi un alternativa; perché non scegliere un punto di partenza e uno di arrivo oppure dei territori in cui vogliamo immergerci e poi cartina alla mano crearsi un percorso che li unisca, fatto quindi su misura per ognuno di noi?
Questo è proprio quello che ho fatto io, non sono stato il primo e non sarò l'ultimo (per fortuna). Ho decido di partire dal Lago di Fiastra (MC) nel parco dei Sibillini, perché proprio qui era terminato il mio ultimo trekking e avevo una voglia matta di riprendere da dove avevo lasciato. Scelta la località di partenza non restava che trovare quella di arrivo: nella mia mente tutto era chiaro e limpido, la scelta non poteva che ricadere sul Lago di Campotosto (AQ- Parco dei Monti della Laga e del Gran Sasso), perché cosa c'è di meglio che finire con l'azzurro di un lago negli occhi e un bel bagno? Poi da qualche anno desideravo immergermi completamente in quel territorio bellissimo e selvaggio che è la Laga.
I Giorno
Lago di Fiastra-- Rio Sacro--M.Rotondo-- Rifugio del Fargno
Appena imboccato il sentiero della valle del Rio Sacro percepisco di colpo tutta la solitudine di quei sette giorni che mi aspettano, ed è come se vedessi quanto sono piccolo, sotto quello zaino pesante, dinanzi alla grandezza della natura.
II Giorno
R. del Fargno-- M. Priora-- Eremo di S.Leonardo -- Capotenna-- Alta valle del Tenna
Al risveglio trovo un cielo coperto e bigio, ma poco dopo l'alba inizia a farsi spazio il sereno. La mattina mentre percorro la cresta per primo incontro un gruppetto di camosci. Poi in cima alla Priora per la prima mi si apre la vista su tutto quello che mi aspetta, e la mia mente segue le cime e le creste che mi accompagneranno per i prossimi giorni.
Piazzo la tendina in una piccola valle e qui nella notte dovrò sopportare un violento temporale e diverse ore di pioggia
Set cucina stile @paiolo
III Giorno
Valle Orteccia--Passo di Palazzo Borghese-- Castellucio-- Forca di Presta-- Colle del Quarto
Al risveglio tutta quella pioggia si è tramutata in umidità, devo quindi avventurarmi nella nebbia per uscire da quella valle prima di sentiero fino alle creste. Dove purtroppo il vento fortissimo mi costringe a ripensare al percorso, non passerò per i laghi di Pilato ma seguirò il percorso indicato sopra.
La sera sempre il forte vento mi rende impossibile trovare un posto per la tenda a F.di Presta e quindi sono costretto a cercare a lungo e scendere di molto. Vivo a questo punto forse l'unico momento duro del mio trekking. Ma mi faccio forza e alla fine trovo un posticino perfetto dove dormire.
IV Giorno
Colle del Quarto-- Arquata del Tronto-- Colle di Arquata del Tronto
Questo è il giorno più monotono da dopo pranzo tutto il percorso è su asfalto, ma mi serve per riprendere energie un giorno più tranquillo. In più lungo la strada trovo un "compagno" di viaggio che raccolgo e terrò sempre appeso allo zaino.
V Giorno
Colle--Macera della Morte--Alta V. del Castellano--piazzo la tenda poco sopra la cascata della Regina
Da colle risalgo tutta la valle del Chiarino per quei magnifici boschi dove spesso la traccia si perde (il sentiero non c'è proprio), fino all'anfiteatro sotto la Macera della Morte. Dalla cima scendo poi brevemente lungo la cresta est e prendo il sentiero che conduce verso gli stazzi del Castellano. Qui la natura è selvaggia e ho la sensazione di essere in un altro mondo. Sono felice di passare la notte qui, piazzo la tenda in uno dei canali più incisi della testata della valle, vicino al ruscello che poche centinaia di metri dopo con un unico salto forma la cascata della Regina.
VI Giorno
Stazzi del Castellano-- Stazzi della Morricana-- Lago dell'Orso
In questo tratto il percorso è veramente insidioso, specialmente nell'attraversamento di alcuni canali a causa di alcune frane che ci sono state e allo zaino voluminoso e ingombrante. La sensazione e il pensiero che ho oggi è che questo sia "l'ultimo giorno in paradiso" faticoso e non sempre facile ma pur sempre un paradiso.
Anche oggi è una giornata ventosa e decido di dormire in un bel bosco di faggi
VII Giorno
Lago dell'Orso--Rifugio della Fiumata--Fonte del Mercurio (Cento fonti)--Sella della Laghetta-- Lago di Campotosto
Ultimo giorno, intensissimo. Qui una breve carrellata di foto:
La Fine e la sensazione di smarrimento iniziale davanti ad essa.