Non vedo l'ora di vedere i filmati!!!
hem...Igor..non riesco a capire che animale sia quello della prima foto..
hem...Igor..non riesco a capire che animale sia quello della prima foto..
Kj ha scritto:Igor..non riesco a capire che animale sia quello della prima foto..
Manitu ha scritto:Kj ha scritto:Igor..non riesco a capire che animale sia quello della prima foto..
... è lo stesso Igor che si deodora le ascelle!
Manitu ha scritto:
Kj ha scritto:
Igor..non riesco a capire che animale sia quello della prima foto..
... è lo stesso Igor che si deodora le ascelle!
ma nooooo è il pellicciotto che ho usato per asciugarmi
Una marmottina con la pelliccia invernale. Ce n'erano un sacco. Se (cioè, non se, ma quando) lo riorganizziamo quest'estate, con più tranquillità e passando da sotto, senza fare i passi, avrai modo di usare a fondo il tuo zoom 18X !!!
Stefanobi ha scritto:Dopo il Lessinia - Riflessioni.
Lo zaino
20 chili sono tanti. Sarebbe stato un peso tranquillamente trasportabile in condizioni migliori, quindi senza neve in cui si sprofonda a volte fino al ginocchio, senza sentieri che in 50 metri si alzano di 200 metri. Ma in queste condizioni il peso diventa insopportabile.
Ho riflettuto parecchio su cosa avrei potuto lasciare, ma alla fine le cose che non ho usato sono state solo la telecamera, il pronto soccorso, il kit di sopravvivenza e circa 600 grammi di viveri. Quindi circa il 90% del peso è stato utilizzato.
Ridurre sarebbe stato possibile solo utilizzando materiali più leggeri. Il sacco a pelo pesava 2 chili, alcuni sacchi più performanti, con lo stesso grado termico, ne pesano 0,6. Lo zaino, un vecchio Ferrino con il basto in plastica, pesava 1,6 kg, mentre in commercio ci sono zaini sempre da 65 litri a meno di un chilo.
Ma tutto il materiale portato era necessario, essendo stato usato, quindi il peso è stato totalmente giustificato.
Acqua
Il consumo giornaliero è stato attorno ai 3 litri: quella bevuta, una colazione, un pranzo, una cena, più un po' di acqua per lavare la pentola.
Dormire
Le amache non sono state utilizzate. In quota per la mancanza di alberi, in basso per le condizioni avverse del clima. In questi casi potrebbe essere stato sufficiente un buon sacco da bivacco in goretex. Il telo però rimane indispensabile, per riparare dal vento e, soprattutto, dalla pioggia. Il peso non sarebbe variato, e materassino e telo termico sarebbero comunque stati necessari.
L'autogonfiante Thermalite da 2 centimetri ha svolto egregiamente il suo lavoro, abbinato al telo termoriflettente (950 grammi complessivi). Con la temperatura scesa sotto lo zero, la notte è passata tranquillamente. Un grosso contributo l'hanno dato i pantaloni in lana (i classici Superpippo), un capo da non dimenticare assolutamente.
L'alternativa, una tenda ultraleggera, potrebbe sicuramente essere una scelta migliore, in queste condizioni climatiche. Ma il telo resta a mio avviso copmunque necessario, per cucinare e stare al riparo dalla pioggia. Portebbe però essere sostituito da un poncho con anelli, che esplica quindi una doppia funzione permettendo un risparmio di circa 700 grammi.
L'amaca rimane invece imbattibile, secondo me, in condizioni climatiche più favorevoli.
Cibo
Il consumo di alcool, contando anche mezzo litro di acqua bollita per fare un the, è stato di 20 dl. Il fornello ad alcool si è comportato magnificamente, non ho notato problemi riguardanti la temperatura e l'altitudine.
La scelta dei pasti, dettata dal desiderio (sbagliato) di limitare il peso, è stata estremamente infelice. Ho portato solo cibi disidratati (noodles e beef Jerky) e barrette Datrex da 200 calorie. Avrei dovuto invece mantenere la scelta iniziale, che è quella che faccio sempre, di portare prodotti più sostanziosi dal punto di vista psicologico. Quindi pasta disidratata, saporita e sostanziosa, carne e trippe in scatola, barrette dolci. Mi è mancata tanto, dal punto di vista psicologico e non nutrizionale, la mia solita alimentazione, che ho deciso di mangiare al rifugio, cosa che in genere aborrisco. Ho risparmiato circa un chilo, ma mi è costato molto caro farlo.
Ho sperimentato ancora una volta che il pasto non è solo un inserire calorie, ma un momento importante nella gestione della quotidianità. Alla macchina faccio gasolio, ma il mio corpo non è una macchina. Il pasto è un momento fondamentale, è un prendersi cura di sè, è un ricostruire l'ambiente familiare, un bozzolo che isola dall'ambiente non sempre favorevole.
Abbigliamento
Eccezionale il comportamento della maglia tecnica antiristagno. Un capo da avere assolutamente.
Ci si rende conto in queste condizioni di quanto sia importante, ma anche estremamente fastidioso, il vestirsi a strati. In marcia la temperatura corporea sale, e ho sudato parecchio. Ma appena fermo, il vento freddo si infilava in ogni fessura, provocando brividi. E' tutto un metti e togli.
Importantissimo è anche avere dei ricambi asciutti. Nonostante il freddo ho sudato molto, e mettere, a sera, abiti asciutti è stato un sollievo incredibile. L'umidità dei vestiti si sente comunque, nonostante i capi tecnici, e toglierli è un piacere, oltre che una necessità.
Il micropile, umido di sudore, si è asciugato durante la notte nonostante la temperatura attorno allo 0.
Resistenza
Il piede ha fatto molto male. In due momenti ho pensato di mollare, ma vedendo gli altri andare avanti ho stretto i denti (e non solo) e sono arrivato. Il corpo umano è una macchina estremamente forte.
E' però anche una macchina che consuma molto. Acqua e cibo non devono essere assolutamente razionati.
Bastoncini
Li ho dimenticati a casa, e mi sono amaramente pentito. Sicuramente avendoli avrei sofferto meno il dolore, potendo scaricare parte dello sforzo sulle braccia e avendo un aiuto nel restare in equilibrio, soprattutto sul passo dove la neve fonda e la forte pendenza, uniti al peso dello zaino, mi hanno sbilanciato parecchio ad ogni passo. Non averli avuti mi ha fatto capire veramente quanto siano invece importantio.
Compagnia
Inutile negarlo: a me piace andare in giro da solo. Da solo posso apprezzare in pieno la compagnia dei luoghi e di me stesso. Ma avere attorno amici che fanno la tua stessa strada è allo stesso modo bellissimo e importante. Se fossi stato da solo avrei ceduto al dolore del piede, e non sarei arrivato. Invece, il solo vederli andare avanti mi ha dato la forza di continuare, nonostante tutto.
E a sera, farsi due profonde e sincere risate in compagnia fa dimenticare tutte le difficoltà !!
A quando la prossima ?????