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@Speleoalp, qui da noi, in Italia, intervenire per aiutare qualcuno che ha un malore per aiutarlo con le conoscenze apprese ad un corso significa assumersi anche la possibilità che costui (se resta vivo e ha conseguito qualche danno permanente di qualunque genere o abbia dei parenti arrabbiati nel caso in cui sia morto o incapacitato) possa farti causa e chiederti i danni perché glielo potresti avere provocato tu cercando di aiutarlo...
Considerando tale infausta abitudine, moltissimi si limitano a cacciare fuori il cellulare e chiamare un'ambulanza mentre tu crepi perché in tal caso rispondono alla necessità di prestare soccorso senza correre rischi personali sanitari, penali ed economici.
Per questo ad ogni corso che si fa la prima cosa che insegnano è: intervenite solo se siete sicurissimi di non potere causare effetti collaterali, altrimenti chiamate solo il 118 e seguite le loro direttive...
È uguale anche qui, ma nonostante "beghe" legali e rotture varie... nessuno (giudici,ecc) daranno la colpa al soccorritore, anche se improvvisato... ovviamente se ha fatto determinate cose logiche. Ma questo è inteso per questioni, per così dire "normali". Per esempio un arresto cardiaco...ovviamente non un'operazione chirurgica d'emergenza. Se durante la patente anche voi fate il corso "sanitario"...è la stessa cosa. Altrimenti no ve lo farebbero fare.
L'omissione di soccorso prevede per legge che bisogna fermarsi e chiamare gli enti ufficiali, per il resto si lascia ad ogni singolo la decisione se fare qualcosa o meno... ma sicuramente se uno non interviene per queste paure...per come la vedo io, siam messi proprio bene. Il discorso delle denunce, almeno qui... c'è anche se sei professionista, volontario, ecc. Certo i disturbi causati da parenti amici "particolari", son fastidiosi... ma sicuramente non mi fermano se devo fare un massaggio cardiaco/respirazione artificiale.
Questa è una delle prime cose che insegnano, in quando è risaputo che i discorsi buonisti sono onnipresenti... ma poi in realtà la maggioranza ha paura di intervenire e non solo per il "senso che fa", ma per le ripercussioni, ecc. Ma in realtà si è tutelati comunque... se non si esagera con quello che si vuole fare. Qui parlavo di massaggio/respirazione, blocco di emorragie, ecc e dev'essere proprio un "giudice" venduto che punisce un civile che ha cercato di salvare una vita in una situazione in cui l'arrivo dell'ambulanza o soccorso non era permesso, facendo delle manovre che nemmeno per i professionisti sono certe.
Però a parte tutto questo discorso, se sò di avere anche una minima possibilità di salvare la vita ad una persona che quasi certamente morirebbe... bhé, mi prenderei il rischio. Ma capisco il discorso e le preoccupazioni.
PS: le denunce le fanno anche solo per un segno lasciato da un "pizzigotto" per vedere se una persona è cosciente o no, ahah o per averle sballottate in una barella... non serve molto per attivare un certo tipo di persone.
Poi ovviamente a parlare di EDC, ritengo che come ci si impegni ad imparare come usare il materiale al suo interno, facendo uscite, ecc anche per il materiale sanitario si può fare la stessa cosa. Inoltre è proprio quello che intendevo quando parlavo e dicevo "... alla fine l'EDC inizia dentro di noi..." e si possono fare corsi, istruzioni. Che non sono "inutili o scadenti" perché non riceviamo un diploma o una divisa da indossare tutti i giorni, ma tutto l'opposto. Sono validi e fatti solitamente da persone del mestiere. Infatti non si possono fare tutti i tipi di corsi di tutti gli argomenti,... ma quelli ritenuti accessibili anche ai civili e fattibili da essi.
In situazioni d'emergenza ci sono grandi possibilità d'incontrare situazioni di "salute" e quindi è importante, se non di più, il materiale e conoscenze (anche base) di queste cosine... che pensare d una situazione d'emergenza (catastrofe climatica o differente), che avere un sacco di altri aggeggini.