ultralight backpacking, questo semi-sconosciuto

Salve a tutti, non so se questo è il luogo giusto per la discussione ma al limite verrà spostato.
doverosa premessa:
non reputo nessun approccio alla natura migliore di un altro, quindi a ognuno il suo. Io stesso orbito tra zainoni da bushcraft, coltelli seghetti e padelle per stare comodo a zaini senza schienale e approccio minimale per passare notti fuori, mi piace variare.
So che l'approccio ultralight non è davvero sconosciuto qui, anzi ( thread leggendari come "tende sostenute da paletti sotto i 100 euro" e "migliori acquisti di aliexpress a meno di 3 euro" sono oro ) ma secondo me se ne parla ancora poco. In particolare secondo me mancano discussioni su prodotti come zaini, tende, diy (che penso sia una risorsa spettacolare per chi vuole risparmiare. Ritenete avrebbe senso aprire un thread o una sezione apposita? Forse l'ultralight non va moltissimo, anche se più di una volta, perchè non sono molti i trekking italiani che spingono per distanze e durate questo tipo di approccio, sentiero Italia a parte) .
inizio cacciando una piccola parte delle risorse possibili:
bellissimo documentario sul PCT
caro vecchio Intense Angler
walking Nose lo conosciamo
https://www.reddit.com/r/Ultralight/wiki/index reddit sull'ultralight
http://zenstoves.net/ fornelli ad alcool
Master Paiolo docet
Penso possa esserci inoltre un risvolto interessante nell'approccio ultralight: quello del minimalismo (segnalo "minimalism, bel documentario su netflix e Minimalismo, breve post introduttivo scritto sul mio blog https://allievodelvento.blogspot.com/2019/02/minimalismo.html)
In ogni caso so che per motivi vari sempre più persone si stanno avvicinando ad un approccio non solo leggero ma anche minimale all'escursionismo. Personalmente negli ultimi anni vivo trekking e viaggi come vivo quotidianamente, ovvero con un sereno e graduale senso dell'essenzialità. Credo anche sia un modo di vivere più semplicemente la natura senza avere troppo materiale da usare , da organizzare, da manutenere. Che ne pensate?
 
Ultima modifica:
Ciao, davvero bel post, hai toccato un argomento socioculturale davvero interessante.
Ottimo il documentario minimalism, tratta i temi davvero a fondo ma è molto scorrevole.
Personalmente, ed oggettivamente, il consumismo è alla base della piramide socioculturale dell' intero pianeta. Su di essa vi sono le enormi fondamenta dell' economia attuale.
Penso che un cambiamento radicale sia impossibile solo per il fatto che la vita minimal è soggettiva da individuo ad individuo.
Personalmente è da un' annetto e mezzo che ho cambiato il mio stile di vita, rendendolo più " green " e quindi più ecosostenibile cercando di sostenere una vita più essenziale lasciandomi delle comodità per me essenziali o comunque a cui non vorrei rinunciare. Insomma il tema è molto ampio da affrontare e ci sarebbe da scrivere diversi toni. In fin dei conti non sono per nulla un estremista.
 
Grazie per l'evocazione! :rofl:
Il tema aperto è ben più ampio di quel che il titolo lasciava trasparire!
...Per ora seguo... ultralight backpacking e minimalismo son due cose distinte ma che vanno molto a braccetto.

Sono "reduce" da un WE con un paio di escursionisti ultralighters di quelli "seri", e sto ancora "macinando" l'esperienza fatta, nonostante io stesso sia partito con uno zaino da 7 Kg (compreso cibo e 1,5 litri di liquidi), per me già un record come leggerezza!
 
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si ho visto, su youtube. e si, so che sono argomenti separati. quello sul minimalismo è da trattare a parte. il mio scopo principale è, non cucendo tessuti, trovare opinioni, negozi, venditori, esperienze, idee, confronti su zaini tende e tutto quello che ci viene in mente ( il classico spazzolino segato a metà o la paletta per la cacca) dei vari approcci. domani contribuisco con la mia poca esperienza e con il materiale che uso abitualmente pur non avendo mai fatto lunghi cammini, Santiago a parte.
 
Discussione interessante, tuttavia ritengo che ci sia il rischio di mischiare gli argomenti, anche se molto legati tra loro.
Ritengo che gli argomenti siano tre:
l'ultralight, cioè la leggerezza estrema, legata spesso a materiali e tecnologie costose,
l'essenzialità derivante dalla capacità di utilizzare pochissime risorse,
l'economicità ovviamente legata ai costi.
Un esempio per provare ad essere più chiaro:
se parto con una vecchia coperta di lana, sarò economo, forse essenziale ma non leggero;
viceversa, se parto con un telo ipertecnologico, sarò leggero, essenziale ma non economo;
se parto con poco o nulla cosa sarò forse lo scoprirò dopo.
Seguo questa discussione interessante ma complessa.
 
Pur essendoci vari approcci all'ultralight backpacking, penso che si possa concordare che il processo corretto sia:
  • prima di tutto ridurre al minimo il numero di cose che ci si porta dietro, capire qual'è il proprio "minimo indispensabile" per avere un livello di confort accettabile

  • ...e solo in seconda istanza valutare quali tra i pezzi di equipaggiamento rimasti dopo la prima, importante cernita, siano alleggeribili o sostituibili con alternative più leggere
C'è un po' questo luogo comune che l'ultralight backpacking equivalga a spendere centinaia di euro (se non migliaia) per acquistare prodotti ultralight supercostosi, ma l'esperienza mi ha insegnato invece che è possibile avere il 70-80% dei vantaggi dell'ultralight "estremo" semplicemente facendo cernita, semplici fai-da-te e piccoli acquisti mirati: di tutto il mio zaino, che attualmente (al netto di viveri e acqua) è sotto i 5Kg, l'unico oggetto UL "costoso" è il sacco in piuma da 100€... tutto il resto sono cose da massimo 20-30€
 
Discussione interessante, tuttavia ritengo che ci sia il rischio di mischiare gli argomenti, anche se molto legati tra loro.
Ritengo che gli argomenti siano tre:
l'ultralight, cioè la leggerezza estrema, legata spesso a materiali e tecnologie costose,
l'essenzialità derivante dalla capacità di utilizzare pochissime risorse,
l'economicità ovviamente legata ai costi.
Un esempio per provare ad essere più chiaro:
se parto con una vecchia coperta di lana, sarò economo, forse essenziale ma non leggero;
viceversa, se parto con un telo ipertecnologico, sarò leggero, essenziale ma non economo;
se parto con poco o nulla cosa sarò forse lo scoprirò dopo.
Seguo questa discussione interessante ma complessa.
si esatto, errore mio nel aver citato tutti gli argomenti insieme. porto il mio contributo con la poca attrezzature e idee che ho sperimentato nel tempo:
IMG_20170923_070751.jpg

inizio col classico fancy feast stove, la soluzione che preferisco quando si tratta di farmi una tisana, pur avendo provato sia quello open di @paiolo sia quelli sotto pressione.
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che poi ho fatto upgrade aggiungendo pentolino toaks in titanio da 550 ml e un foglio di titanio per paravento trovato su e bay a 17 euro (con un foglio se ne fanno tranquillamente 2 e mi pare ne abbiamo parlato nel thread "paravento"). Per giri lunghi o per cucinare seriamente usando il gas porto il brs 3000 che tutti conosciamo.
Per le escursioni leggere uso uno zaino da ultra trail che ho comprato di seconda mano su facebook, un Waa ultrabag 20 pagato 30 euro, a fronte dei 180 che costa nuovo. In compenso mi è arrivato senza tascone pettorali e ventrali. è comunque molto comodo e avvolgente. Ha molti elastici e alcuni agganci M.O.L.L.E ( inutili per le tasche molle standard perchè i passanti sono troppo stretti, ma restano utili per legarci qualcosa in altri modi ) e possiede anche i passanti per legare sotto materassino o una giacca, cosa insolita per uno zaino di questo litraggio. Peso :640 grammi. Ma punto a trovare qualcosa con un litraggio maggiore e un peso minore, magari in cuben fiber ma senza comprarlo dagli stati uniti che costano una fucilata.
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per le escursioni serie uso il mio fidato osprey Exos 38 (la versione vecchia che ha ancora le tasche ventrali :sleep:).

Per dormire uso come tenda la vecchia Ferrino nemesi 1 che comunque non mi ha mai tradito e che rimane sui 1600 grammi se ricordo bene. Lascio sempre a casa i picchetti perchè me li faccio nel bosco con dei bastoncini, o in alternativa uso il tarpda 3x3 della dd hammock, nelle notti invernali e secche quando so che non ci sono insetti.
Le uniche spese vere sostenute da quando vado per boschi ( io ci vado solo in autunno e in inverno, per evitare zecche e persone) è appunto l'Exos 38, migliore zaino mai avuto, e il sacco a pelo in piuma che possiedo e che mi fa dormire da dio, il Cumulus Misteryous traveller 700, fatto su misura con cerniera come e dove ho chiesot io, imbottitura maggiore in punti specifici e rivestimento idrorepellente. altro investimento di cui sono contento. per fare un upgrade della tenda un giorno valuterò la Lanshan 2 (la Zpack Duplex da 600 dollari me la sogno). Per ora mi è venuto in mente questo, poi tanti piccoli accorgimenti aiutano a risparmiare peso senza però rischiare di finire nei guai. Poncho della 3f ul, fare attenzione a cosa si porta come kit medico, coltellino svizzero invece di full tang e seghetto e via dicendo.
 
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Pur essendoci vari approcci all'ultralight backpacking, penso che si possa concordare che il processo corretto sia:
  • prima di tutto ridurre al minimo il numero di cose che ci si porta dietro, capire qual'è il proprio "minimo indispensabile" per avere un livello di confort accettabile

  • ...e solo in seconda istanza valutare quali tra i pezzi di equipaggiamento rimasti dopo la prima, importante cernita, siano alleggeribili o sostituibili con alternative più leggere
C'è un po' questo luogo comune che l'ultralight backpacking equivalga a spendere centinaia di euro (se non migliaia) per acquistare prodotti ultralight supercostosi, ma l'esperienza mi ha insegnato invece che è possibile avere il 70-80% dei vantaggi dell'ultralight "estremo" semplicemente facendo cernita, semplici fai-da-te e piccoli acquisti mirati: di tutto il mio zaino, che attualmente (al netto di viveri e acqua) è sotto i 5Kg, l'unico oggetto UL "costoso" è il sacco in piuma da 100€... tutto il resto sono cose da massimo 20-30€

Da questi argomenti deriva poi un terzo elemento che per alcuni, sicuramente minoranza a cui appartengo, è il peso complessivo rispetto alla condizione fisica, ovvero ad es. per chi come me ha problemi sulla schiena di una certa importanza, la leggerezza diventa necessità senza la quale tutto si fà più difficile...;).

Cmq Paiolo, grande esperienza con quei due...
 
Da questi argomenti deriva poi un terzo elemento che per alcuni, sicuramente minoranza a cui appartengo, è il peso complessivo rispetto alla condizione fisica, ovvero ad es. per chi come me ha problemi sulla schiena di una certa importanza, la leggerezza diventa necessità senza la quale tutto si fà più difficile...;).

Guarda, leggo regolarmente su https://www.reddit.com/r/Ultralight/ di persone che, dopo aver abbandonato le escursioni da più giorni a causa di acciacchi vari (schiena, ginocchia & co), grazie all'ultralight backpacking è riuscita a tornare a godersi la montagna come non sperava di poterlo più fare!

Cmq Paiolo, grande esperienza con quei due...

...Eh sì! :)
 
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