- Parchi dell'Emilia-Romagna
-
- Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna
Dati
Data: 29/3/2016
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Forlì-Cesena
Località di partenza: Parcheggio che precede la strada a pagamento (5 €)
Tempo di percorrenza: 8 h (escluse le soste)
Chilometri: 21 circa
Segnaletica: non sempre presente, a tratti i sentieri non sono ben evidenti
Dislivello in salita: 1150 m e forse più
Quota massima: 1025 m circa
Descrizione
Per smaltire l'eccesso di cibo accumulato nei giorni di Pasqua e giusto per allenarsi decisi, prima di ricominciare con le lezioni, per un anello relativamente lungo attorno al Lago di Ridracoli.
Un anello piacevole ma con paesaggi come dire... un po' monotoni.
Si parte dal cancello dove segna l'inizio della strada a pagamento per raggiungere la diga di Ridracoli e, dopo un tratto di strada asfaltata, ci si addentra nel bosco con un sentiero evidente ma non numerato
sino a raggiungere una cresta.
La prima impressione è del tutto positiva: si può vedere il lago dell'alto
il Poggio della Serra la sua cima avvolta dalle nuvole
e la valle del Bidente.
Guardando la cartina decisi di deviare svoltando a sinistra
per raggiungere punti in cui è possibile vedere ottimi panorami.
Ritorno da dove sono venuto ripercorrendo la cresta
e salendo continuamente
sino a raggiungere una mulattiera posta circa a 1000 m di quota spesso immersa in un bosco di faggi in cui si vede costantemente il Poggio della Serra ora senza nuvole mostrando, oltre la sua sagoma, di essere ancora parzialmente innevato.
Dopo due passi ho voluto vedere dall'alto la cresta percorsa poco prima
e proseguo sino a raggiungere delle panchine in modo da riposarmi un attimo e mangiare qualcosa fotografando sia il panorama che avevo di fronte
sia l'altro versante del Poggio della Serra.
Proseguo per la mulattiera e ad un certo punto, per abbreviare il percorso, svolto per raggiungere una casa immersa nel bosco chiamata Campominacci
per poi avventurarmi nel bosco raggiungendo la mulattiera.
Da qui si ricomincia con una lenta salita spesso accompagnata da rivoli e cascatelle d'acqua
sino a raggiungere il Poggio della Seghina.
Si ridiscende quota raggiungendo, dopo aver avvistato diversi ruderi,
la segheria.
Ora le cose si sono complicate: il sentiero non era più evidente per cui ho dovuto fare diversi tentativi fino ad aver trovato il sentiero che fiancheggia il lago
paesaggio che si accompagna per tutto il resto del percorso, per cui, raggiunta Ca' Nova, ormai sera, do un ultimo scatto al lago visto relativamente dall'alto.
Questo è tutto sperando di avervi interessato per un piacevole e lungo anello sull'appennino tosco-romagnolo
Data: 29/3/2016
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Forlì-Cesena
Località di partenza: Parcheggio che precede la strada a pagamento (5 €)
Tempo di percorrenza: 8 h (escluse le soste)
Chilometri: 21 circa
Segnaletica: non sempre presente, a tratti i sentieri non sono ben evidenti
Dislivello in salita: 1150 m e forse più
Quota massima: 1025 m circa
Descrizione
Per smaltire l'eccesso di cibo accumulato nei giorni di Pasqua e giusto per allenarsi decisi, prima di ricominciare con le lezioni, per un anello relativamente lungo attorno al Lago di Ridracoli.
Un anello piacevole ma con paesaggi come dire... un po' monotoni.
Si parte dal cancello dove segna l'inizio della strada a pagamento per raggiungere la diga di Ridracoli e, dopo un tratto di strada asfaltata, ci si addentra nel bosco con un sentiero evidente ma non numerato
sino a raggiungere una cresta.
La prima impressione è del tutto positiva: si può vedere il lago dell'alto
il Poggio della Serra la sua cima avvolta dalle nuvole
e la valle del Bidente.
Guardando la cartina decisi di deviare svoltando a sinistra
per raggiungere punti in cui è possibile vedere ottimi panorami.
Ritorno da dove sono venuto ripercorrendo la cresta
e salendo continuamente
sino a raggiungere una mulattiera posta circa a 1000 m di quota spesso immersa in un bosco di faggi in cui si vede costantemente il Poggio della Serra ora senza nuvole mostrando, oltre la sua sagoma, di essere ancora parzialmente innevato.
Dopo due passi ho voluto vedere dall'alto la cresta percorsa poco prima
e proseguo sino a raggiungere delle panchine in modo da riposarmi un attimo e mangiare qualcosa fotografando sia il panorama che avevo di fronte
sia l'altro versante del Poggio della Serra.
Proseguo per la mulattiera e ad un certo punto, per abbreviare il percorso, svolto per raggiungere una casa immersa nel bosco chiamata Campominacci
per poi avventurarmi nel bosco raggiungendo la mulattiera.
Da qui si ricomincia con una lenta salita spesso accompagnata da rivoli e cascatelle d'acqua
sino a raggiungere il Poggio della Seghina.
Si ridiscende quota raggiungendo, dopo aver avvistato diversi ruderi,
la segheria.
Ora le cose si sono complicate: il sentiero non era più evidente per cui ho dovuto fare diversi tentativi fino ad aver trovato il sentiero che fiancheggia il lago
paesaggio che si accompagna per tutto il resto del percorso, per cui, raggiunta Ca' Nova, ormai sera, do un ultimo scatto al lago visto relativamente dall'alto.
Questo è tutto sperando di avervi interessato per un piacevole e lungo anello sull'appennino tosco-romagnolo
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