Un indovino mi disse
Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani che nel 1993 correrà un gran rischio di morire in un incidente aereo. Diciassette anni dopo il corrispondente dello Spiegel dall’Asia, stanco e dubbioso sul senso della sua vita e del suo lavoro, ricorda la profezia e decide di farne un’occasione per scoprire il mondo, e se stesso, con occhi nuovi.
“La profezia era la scusa. La verità è che uno a cinquantacinque anni ha una gran voglia di aggiungere un pizzico di poesia alla propria vita, di guardare il mondo con occhi nuovi, di rileggere i classici, di riscoprire che il sole sorge, che in cielo c’è la luna e che il tempo non è solo quello scandito dagli orologi. Questa era la mia occasione e non potevo lasciarmela scappare”.
Tiziano Terzani, Un indovino mi disse, Longanesi
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Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani che nel 1993 correrà un gran rischio di morire in un incidente aereo. Diciassette anni dopo il corrispondente dello Spiegel dall’Asia, stanco e dubbioso sul senso della sua vita e del suo lavoro, ricorda la profezia e decide di farne un’occasione per scoprire il mondo, e se stesso, con occhi nuovi.
“La profezia era la scusa. La verità è che uno a cinquantacinque anni ha una gran voglia di aggiungere un pizzico di poesia alla propria vita, di guardare il mondo con occhi nuovi, di rileggere i classici, di riscoprire che il sole sorge, che in cielo c’è la luna e che il tempo non è solo quello scandito dagli orologi. Questa era la mia occasione e non potevo lasciarmela scappare”.
Tiziano Terzani, Un indovino mi disse, Longanesi
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