Un kit di emergenza realistico

In questi giorni ho fatto l'upgrading della mia attreIn questi zzatura da viaggio. Infatti nell'utimo giro in Congo ho perso e (soprattutto) regalato molti pezzi del mio equipaggiamanto. Per farlo ho girato diversi siti italiani e americani come edcforum, equipped to survive ecc. In queste tribune telematiche si possno leggere post paranoici scritti da gente che si porta dietro tutti i giorni enormi borse con dentro le cose più improbabili da usare nelle più varie emergenze: maschere antigas, rivelatori di radiazioni, pillole di ioduro di potassio contro gli effetti della "bomba sporca", Bibbie ecc. Anche chi non arriva a questi comici eccessi costruisce il suo kit pensando più ad un'operazione del SAS nella giungla del Borneo che ad una catstrofe naturale in una città italiana. Noi viviamo in un territorio fortemente antropizzato e quindi, qualunque cosa succeda i soccorsi arriveranno in poche ore. Non mi pare quindi utile girare con kit da pesca, tende, sacchia pelo, filo per trappole e coltelli di 15 centimetri. Ho quindi pensato a cosa sarebbe davvero utile avere a disposizione in caso di catastrofe e ho "sviluppato" due kit (sifà per dire :D ) uno per la casa e uno per la macchina
In casa direi che non c'è bisogno di quasi nulla, di solito c'è già tutto quello che può ragionevolmente servire (cibo, acqua minerale in bottiglia, vestiti coperte, attrezzi, torrce elettriche ) . In casa mia usiamo l'acqua del rubinetto filtrata, quindi ho pensato di riempire due taniche in PET da 10 litri e di metterle nello sgabuzzino. Chiuse con il tappo a vite al buio e al fresco conservano l'acqua almeno tre/quattro anni (secondo me l'acqua resta potabile indefinitamente, ma cambiarla ogni tanto non è sto gran lavoro). Ho attaccato con lo scotch a una delle taniche una confezione di pile di ricambio per la radio FM/AM. Mia moglie ha la mania delle candele e ne abbiamo sempre in casa diverse decine di varie forme, dimensioni, colori e aromi, chi non condivide la stessa passione potra' attaccare all'altra tanica una confezioni da 10 di normali candele bianche. Queste semplici precauzioni hanno lo stesso effetto dell'acquisto di costosissimi gadget come l'acqua in brick corazzati , radio a dinamo e lampade a led. Segue il kit per macchina
 
Per la macchina le cose si sono fatto un pò più complicate per due motivi: le cose potenzialmente utili in caso di emergenza da aggiungere alla dotazione di una macchina sono diverse e nella mia auto non c'è spazio. Infatti il bagagliaio è sempre pieno dei quadri che mia moglie (pittrice professionista) porta in giro per mostre e gallerie e il sedile posteriore è il regno di Zoe, la nostra lupetta.
Ho cercato di mettere cose che avesser almeno tre usi, uno in tempi normali, uno per i piccoli contrattempi e uno per le vere emergenze:

Nel cruscotto e nelle tasche laterali

Una torcia Surefire G2 con abbondante scorta di batterie (uso normale cercare qualcosa di perduto al buio, uso medio guardare sotto la macchina in caso di danni o impantanamenti, torcia di emergenza nelle catastrofi)
Un Multitool Victorinox (moltissimi usi in ogni situazione)
Un first aid kit (ne esistono di vari tipi e dimensioni secondo me va scelto tenendo presente cosa uso sà fare nel campo del soccorso medico d'mergenza, io sono un ex milite della CRI e uso l'Eurokit, quello obbligatorio in Germania , che contiene materiale di medicazione per infortuni anche seri e nessun farmaco, a cui ho aggiunto una coperta di sopravvivenza, due confezioni di ghiaccio istantaneo, aspirina, cachet dr knapp, collirio e otalgan.)
Un piccolo portafoglio con una scheda telefonica . 100 euro in biglietti da dieci e altri cinque in monete.
Due poncho
Un accendino piezoelettrico bic
Occhiali da sole, liquido e contenitore per le mie lenti a contatto.

In due buste impermeabili con zip da mettere sotto i sedili:

Un cambio completo di vestiti per me e per mia moglie composto da
Pantaloni estivi, camicia, maglietta in capilene (midweight) maniche lunghe , mutande lunghe nello stesso materiale, calze e scarpe.
(uso normale cambiarsi dopo essere stati sorpresi da un'acquazzone durante una gita, uso medio sdraiarsi sotto la mcchina in panne al ritorno da un matrimonio senza rovinare il vestito, uso nelle catastrofi rivestirsi dopo essere scappati di casa in pigiama :lol: ) Ovviamente ho adibito a questo scopo roba vecchia che non mettiamo più e io ho finalmente trovato il modo di usare un paio di scarponcini da trekking in gore tex della Mephisto che ho pagato un occhio e mai calzato. :?

In due contenitori agganciati dietro i sedili anteriori

Questi già contengono il cibo e l'acqua per Zoe quindi mi sono limitato a quadruplicare la riserva d'acqua (tre bottiglie da 2 lit invece di una da 1,5) e a raddoppiare (sei invece di tre) le scatolette di Simmenthal che usiamo per insaporire le crocchette
(Zoe è una buongustaia :D ) In caso di emergenza dividiamo :lol:

Non mi viene in mente altro, che ne dite?
 
Un bel tubo per annaffiare di qualche metro: se ne assicuri un capo ad un galleggiante (tipo la ruota di scorta) per tenerlo (o mandarlo) in superficie, potresti usare l'altro capo per respirare sott'acqua.
(troppo esagerato eh..) :oops: :lol:
 
Neno ha scritto:
Un bel tubo per annaffiare di qualche metro: se ne assicuri un capo ad un galleggiante (tipo la ruota di scorta) per tenerlo (o mandarlo) in superficie, potresti usare l'altro capo per respirare sott'acqua.
(troppo esagerato eh..) :oops: :lol:

Queste cose (il tubo per respirare sott'acqua , il paracadute e le mitragliere) la mia macchina le ha già, l'ho comprata di seconda mano da 007 :D :D :D
 
penso che e' necessario partire dall'idea di quello che ci aspettiamo accada.Sopravvivere a cosa? una guerra,un terremoto,un alluvione,un incendio ecc.altrimenti si rischia di
trovarsi senza le risorse necessarie se si e' lontani da
casa e dall'auto.Il nostro paese e' talmente abitato che in realta'
le fonti da depredare in caso di necessita' estrema non mancano.
Ma ad esempio lavori al terzo piano di uno stabile e scoppia un incendio al secondo e non hai venti metri di corda per scendere dalla finestra. Oppure rimani bloccato per un crollo in uno scantinato con una porta chiusa e ti manca una misera prybar per forzarla tutta roba che hai a casa o in macchina. Quindi pianificare
e organizzare la propria vita secondo le abitudini di ciascuno.
Sempre che si voglia giocare al survival che in fondo e' una paranoia.
 
curlybill ha scritto:
penso che e' necessario partire dall'idea di quello che ci aspettiamo accada.Sopravvivere a cosa? una guerra,un terremoto,un alluvione,un incendio ecc.altrimenti si rischia di
trovarsi senza le risorse necessarie se si e' lontani da
casa e dall'auto.Il nostro paese e' talmente abitato che in realta'
le fonti da depredare in caso di necessita' estrema non mancano.
Ma ad esempio lavori al terzo piano di uno stabile e scoppia un incendio al secondo e non hai venti metri di corda per scendere dalla finestra. Oppure rimani bloccato per un crollo in uno scantinato con una porta chiusa e ti manca una misera prybar per forzarla tutta roba che hai a casa o in macchina. Quindi pianificare
e organizzare la propria vita secondo le abitudini di ciascuno.
Sempre che si voglia giocare al survival che in fondo e' una paranoia.

Penso proprio che sia questo ragionamento portato all'eccesso e alla paranoia a rendere certi survivalist americani privi di senso del grottesco: loro pensano che in caso di problemi tu puoi (o forse devi) contare solo sulle tue risorse personali. Questo è ovviamente impossibile, non puoi attrezzarti contro tutto, la miglior difesa in caso di catstrofe sta nelle misure di sicurezza collettive: se scoppia un incendio al secondo piano e tu sei alterza devi confidare nella scala antincendio o nell'autoscala dei pompieri e non in 20 metri di paracord che ti sei legato alla gamba (giuro, ho letto uno che dice di portarla tutti i giorni) che comunque non ti servono (voglio vederla la maggior parte di noi calarsi dal terzo piano senza sfracellarsi). Similmente se resti in uno scantinato basta che ti metti calmo e attendi i pompieri, senza bisogno di usare le prybar
portachiavi che spopolano su edcforum, le quali secondo me sono anche poco efficaci. Questa gente ha l'atteggiamento tipico una corrente culturale fortemente individualista molto presente negli USA, che , a mio avviso, non solo non crede nell'aiuto statale o collettivo in genere in caso di grave emergenza, ma addirittura non lo vuole. Persone il cui mondo è limitato alla famiglia e al massimo ai vicini, con i quali costituiscono una comunità chiusa e autosufficiente in ogni situazione (ho letto di tizi che dicono seriamente che una delle prime cose da fare in caso di catastrofe è far saltare i ponti per evitare di dover dividere le risorse del territorio con profughi di altri luoghi). Il mio "kit realistico" è in gran parte un gioco, un modo per riflettere su quanto la nosttra sicurezza sia un fatto sociale e non individuale.
 
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