Escursione Un mistico Cefalone

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data:sabato 15 luglio 2017
Pizzo Cefalone-Cima della Portella-Rifugio duca d'Abruzzo.
Difficoltà:nessuna se non quella di raccontare qualcosa di impalpabile.
Livello difficoltà: EE
Partenza/ritorno piazzale di campo imperatore.
Descrizione:
Di viaggi/escursioni,ancor meglio calza il termine inglese trip,ne ho fatte di tanti tipi,e con chiunque, basta abbia avuto la voglia di camminare un sentiero di montagna e no.
Sempre alla ricerca di camminare, soprattutto sulle emozioni,su quei venti che orecchie allenate sanno cogliere.
Allenamento che un "musicista/dj" come Sergio e un'insegnante di yoga di Nome Linda(come la Lupa) hanno saputo cogliere,vivere,creare e apprezzare.
Saltato il programma di vedere l'alba già sui sentieri per un piccolo imprevisto,la giornata ci ha visto partire dal piazzale di campo imperatore che il sole era ancora una palla rossa appena uscita dal mare.
Gli occhi lucidi dei nuovi compagni di viaggio parlavano da soli sul desiderio di vedere il gran sasso,magari illuminato di rosso,e di averlo appena realizzato già ad inizio escursione. Mentre ammirano sua maesta' vestito di rosso,chiedo se preferiscono Monte Aquila o il più avventuroso Pizzo Cefalone:vince l'avventura e si parte.
La lupa corre felice all'ombra della Portella,dove il freddo mattutino ci tiene ancora sotto Pile o Mantelli.
Su uno sperone assolato ancora lontano, uno stupa(omino di pietra) svetta luminoso su questo "piccolo tibet" .Di buon passo e raccogliendo fiori Linda mostra subito un buon allenamento e ben presto il sole bacera' anche noi. Eccoci fuori il cono d'ombra di un sentiero ancora desertico,e che comincia a parlare di oriente e natura. Piu avanti le difficili chiacchierate in più lingue ci porteranno a parlare solo con gli occhi e ascoltare meglio la montagna cercando di non far impazzire Sergio di traduzioni.Con lui abbiamo fatto 4 giorni in un pezzo di traversata della laga insieme, un po' di anni or sono: persona di spiccata creatività e un grande occhio fotografico,con cui era partita la promessa del gran sasso,così come già si vocifera, tra un indefinitissimo tempo,di GS orientale(camicia,tremoggia,...).
Linda è una persona molto solare, che in un attimo illumina a giorno tutto ciò che incrocia i suoi occhi celesti:grande energia.
Su di un colle assolato riecheggia un mantra buddista che ripete la cerimonia nell'aria: vibrazioni nel vento sembrano fermare il tempo, i piedi indossare scarponi bianchi di nuvole, l'assemblea si solleva e la "torre preziosa" del cefalone si erge possente. Surreali,eleganti,e mistici i nostri corpi disegnano il saluto al sole dello Yoga:nessuno recita più mantra di fronte al muro del bianco cumulonembo ,eppure dal nulla ritmano ancora gli ideogrammi del Gonchio mattutino." Camminando sul celo" continua la salita, tra rocce,nuvole,"brividi da esposizione" e grandissimi sorrisi dalla felicità contagiosa che ci sentiamo addosso. La cima ci appare come un isola di un oceano bianco:assolata,senza vento,ideale per un the e una seduta completa di yoga. Ricetta speciale quella del the di Linda,che curiosando nel mio terrazzo,ha messo a bollire salvia,rosmarino,basilico e menta in ordine di grandezza:squisito.
Qualche foto e la lezione di yoga sarà conclusa da un mantra,che a differenza del galoppante buddista,suona come un dolcissimo canto e che ci stampera'un sorriso in viso fino al tramonto. Arrivano altri viandanti con cui chiacchierare ma il tempo volge al grigio, per cui le due ore in vetta graditissime si interrompono con una trafficata discesa, che non manca di emozioni e luci spettacolari. Decidiamo di attaccare la salita della Portella per un ristoro al rifugio, e l'atmosfera pare svoltare verso l'inverno con raffiche improvvise di fredda nebbia. Vedo negli occhi dei compagni che la stanchezza comincia a farsi sentire, per cui saliamo snocciolando verbi e filastrocche in italiano come in una lezione itinerante,e la distrazione funziona e diverte.Talvolta assolati e l'altra immersi nella nebbia ,le gambe raggiungono mestamente un abbondante ristoro al Duca d'Abruzzo,in un atmosfera ancora gioiosa,surreale,con gli occhi attratti dalla splendida Val Maone che si mostra tra le nebbie.Finito l'ottimo pranzo ancora qualche passo per digerire,e una preghiera per ringraziare la montagna,per poi tornare a casa stanchi ma con la testa carica di momenti indimenticabili,di sensazioni forti e con persone speciali.
Namaste' :pio:
 

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State bene in quella posizione yoga con la croce di quella forma... anche se Linda (quella pelosa) vi guarda perplessa.
Accipicchia quanto tempo che manco dal Cefalone, che la croce era diversa.
 
Ti racconterò volentieri.A posteriori,tra l'altro posso dire che in questi giorni lavorativi stressanti di coperture di turni etc etc...il pensiero vola volentieri sopra quelle nuvole, e il ricordo del suono dei mantra fa evaporare ogni "tossina". Ben presto quel ricordo svanira' del tutto e la lontanissima Yogin Linda sarà di nuovo "il caso" a doverci fare incontrare. Stiamo mettendo delle cause cmq per avere degli effetti magari prima dei soliti 5/6 anni. Ti piacerebbe conoscere secondo me, e cmq il sutra(sutra:insegnamento orale del Budda raccolti/scritti da ideogrammi/suoni di cinese antico pre-sanscrito) del Loto potremmo anche recitarlo insieme ,per lo meno il matta che racchiude il "Titolo del sutra"......vedremo,intanto vediamo di riuscire insieme perché è già un bel po' oramai ;)
 
Ciao! Mi piace molto il modo in cui scrivi, te l'avevo già detto qualche tempo fa. Se le tue relazioni fossero un quadro, sarebbe impressionismo ma essendo parole, le tue righe sono velate da un certo ermetismo, o comunque qualcosa da interpretare e che non arriva direttamente. In ogni caso le tue parole non sono scontate e hai uno stile assolutamente personale.

Per il resto, escursione sempre molto bella per una meta che spesso inserisco tra le mie uscite. proprio due settimane fa sono tornato sul Cefalone dopo 5 anni ed è stata la settima volta. Le due croci di vetta sono state sostituite da poco. Quelle vecchie erano in pessimo stato.
Appena avrò un po' di tempo voglio relazionare anch'io la mia gita sul Grande Cefalo in quanto, oltre alla classica salita ho aggiunto una variante molto interessante. A presto! :lol::si:
 
Ciao! Mi piace molto il modo in cui scrivi, te l'avevo già detto qualche tempo fa. Se le tue relazioni fossero un quadro, sarebbe impressionismo ma essendo parole, le tue righe sono velate da un certo ermetismo, o comunque qualcosa da interpretare e che non arriva direttamente. In ogni caso le tue parole non sono scontate e hai uno stile assolutamente personale.

Per il resto, escursione sempre molto bella per una meta che spesso inserisco tra le mie uscite. proprio due settimane fa sono tornato sul Cefalone dopo 5 anni ed è stata la settima volta. Le due croci di vetta sono state sostituite da poco. Quelle vecchie erano in pessimo stato.
Appena avrò un po' di tempo voglio relazionare anch'io la mia gita sul Grande Cefalo in quanto, oltre alla classica salita ho aggiunto una variante molto interessante. A presto! :lol::si:
Grazie per i complimenti che mi lusingano e fa piacere riuscire a semicomunicare ,anzi,a tracomunicare come voluto.In un certo senso ci vedi lungo. Sono passati almeno 4 anni da che non rimetto mano ai pennelli in effetti,guarda caso sono questi anni di tante escursioni i cui la mente e' appagata gia da quadri ultraimpressionisti delle luci e panorami montani.Anni fa un'amica mi disse che gli piaceva di più quando scrivevo di quanto "dipingevo"(le virgolette perché mi piace sperimentare ogni tipo di arnese per versare i colori,anche i pennelli ovviamente ), così a mia insaputa iscrisse una mia poesia ad un concorso(sempre guarda caso) di poesia e montagna a Nerito,patrocinato anche dal Parco. Averlo saputo ne avrei fatta una quasi più a tema.Cmq fu una bella esperienza tra montanari e no, in cui si versava montagna e natura (l80 per cento dele poesie per lo meno) a tutti gli ascoltatori abbondanti di quel giorno,in cui cresceva ancor piu il desiderio di risvegliare qualcosa che gia esisteva nel mio dna famigliare.Se ritrovo posto due foto.
 

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Grazie per i complimenti che mi lusingano e fa piacere riuscire a semicomunicare ,anzi,a tracomunicare come voluto.In un certo senso ci vedi lungo. Sono passati almeno 4 anni da che non rimetto mano ai pennelli in effetti,guarda caso sono questi anni di tante escursioni i cui la mente e' appagata gia da quadri ultraimpressionisti delle luci e panorami montani.Anni fa un'amica mi disse che gli piaceva di più quando scrivevo di quanto "dipingevo"(le virgolette perché mi piace sperimentare ogni tipo di arnese per versare i colori,anche i pennelli ovviamente ), così a mia insaputa iscrisse una mia poesia ad un concorso(sempre guarda caso) di poesia e montagna a Nerito,patrocinato anche dal Parco. Averlo saputo ne avrei fatta una quasi più a tema.Cmq fu una bella esperienza tra montanari e no, in cui si versava montagna e natura (l80 per cento dele poesie per lo meno) a tutti gli ascoltatori abbondanti di quel giorno,in cui cresceva ancor piu il desiderio di risvegliare qualcosa che gia esisteva nel mio dna famigliare.Se ritrovo posto due foto.
Ecco, prima o poi ci si scopre con la stessa passione perchè chi è toccato dalla creatività inevitabilmente viene fuori dal gruppo. La mia passione per ogni forma d'arte mi accompagna da sempre. Ho dipinto tanti quadri di montagna e in genere di vedute. Ho scritto poesie e qualche racconto ma ho preferito sempre dipingere. Per 7 anni è stato il mio lavoro a tutti gli effetti frequentando alcune gallerie ma poi il lavoro in ufficio mi ha rubato tutto il tempo e ho abbandonato questa passione. Ora la riverso nella fotografia anche se non è la stessa cosa ma la composizione del paesaggio attraverso l'obbiettivo fa parte di quel mio "disturbo" psicologico che deriva dal quel passato in cui gettavo colori sulle tele. Bello condividere questi discorsi con chi li ha messi in pratica :si::)
 
Ti racconterò volentieri.A posteriori,tra l'altro posso dire che in questi giorni lavorativi stressanti di coperture di turni etc etc...il pensiero vola volentieri sopra quelle nuvole, e il ricordo del suono dei mantra fa evaporare ogni "tossina". Ben presto quel ricordo svanira' del tutto e la lontanissima Yogin Linda sarà di nuovo "il caso" a doverci fare incontrare. Stiamo mettendo delle cause cmq per avere degli effetti magari prima dei soliti 5/6 anni. Ti piacerebbe conoscere secondo me, e cmq il sutra(sutra:insegnamento orale del Budda raccolti/scritti da ideogrammi/suoni di cinese antico pre-sanscrito) del Loto potremmo anche recitarlo insieme ,per lo meno il matta che racchiude il "Titolo del sutra"......vedremo,intanto vediamo di riuscire insieme perché è già un bel po' oramai ;)

E dai, io sono più che disponibile! Sono cattolico, credo, ma rispetto e mi coinvolgono e non ho pregiudizi verso tutto ciò che punta l'attenzione a ciò che è mistico e religioso! Ma tanto lo sai ;)
 
Ecco, prima o poi ci si scopre con la stessa passione perchè chi è toccato dalla creatività inevitabilmente viene fuori dal gruppo. La mia passione per ogni forma d'arte mi accompagna da sempre. Ho dipinto tanti quadri di montagna e in genere di vedute. Ho scritto poesie e qualche racconto ma ho preferito sempre dipingere. Per 7 anni è stato il mio lavoro a tutti gli effetti frequentando alcune gallerie ma poi il lavoro in ufficio mi ha rubato tutto il tempo e ho abbandonato questa passione. Ora la riverso nella fotografia anche se non è la stessa cosa ma la composizione del paesaggio attraverso l'obbiettivo fa parte di quel mio "disturbo" psicologico che deriva dal quel passato in cui gettavo colori sulle tele. Bello condividere questi discorsi con chi li ha messi in pratica :si::)
Mi piace disturbo psicologico:la rubero' questa espressione :p:biggrin:
 
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