Un po' di errori da cui imparare.

Eccomi di ritorno, con un giorno di anticipo. Questa volta ho fatto un bel po' di sbagli, che vorrei raccontare per poi analizzare e trarre delle conclusioni. Credo che gli sbagli (possibilmente quelli degli altri :p ) siano un ottimo maestro.

Intanto quello che ho fatto, nel prossimo post gli errori e nel terzo le conclusioni.

Dunque, dovevo partire venerdì verso le 13:00, per essere in zona alle 14:00 e sul posto scelto per la notte verso le 17:00, con ancora una mezz'ora di luce per fare campo. Tempi ristretti ma calcolati bene. Invece, fra una cosa e l'altra, sono partito da casa alle 16:00, e mi sono incamminato alle 17:00. Ha iniziato quasi subito a scendere una leggera pioggerellina, leggera ma fastidiosa. Ho quindi accelerato, ma con il buio pesto, nei boschi e in una zona che non avevo mai visto prima, diretto a una meta studiata al tavolino ma dove non ero mai stato, non è stato facile. Per non perdere tempo non mi sono fermato a togliermi qualcosa man mano che mi scaldavo, e non ho messo il poncho, ma ho tenuto la giacca impermeabile. Per fare prima ho deciso di tagliare i sentieri e di puntare direttamente verso la radura, perchè dalla cartina che avevo studiato non ci dovrebbero essere stati ostacoli particolari (un paio di piccoli vaj, ma li ho superati abbastanza bene, anche se il buio, le foglie che stanno iniziando a coprire il terreno e la pioggerellina hanno reso tutto scivoloso e pesante). Vero le 20:15 sono arrivato alla agognata radura, ma i troppo strati, l'andatura tenuta e la pioggia mi hanno inzuppato. Ero particolarmente stanco, così ho deciso di montare subito la tenda e di buttarmi una mezz'ora. Ma gli abiti umidi mi hanno fatto subito iniziare a tremare. Mi sono cambiato, ma ormai ero parecchio gelato, la temperatura dev'essere stata poco sopra lo 0. Mi sono infilato nel sacco a pelo e mi sono addormentato, senza mangiare (a pranzo solo un panino e una coca). Alle 5 mi sono svegliato tremando, avevo la faccia che bruciava e il battito cardiaco a 130, che vuol dire, a riposo, circa 39° di febbre (il mio corpo ha un grado di febbre ogni 20 battiti sopra i 90). Non sono più riuscito a dormire, e neanche a prepararmi qualcosa, perchè appena mettevo il naso fuori dal sacco a pelo iniziavo a tremare violentemente. Sono rimasto ad ascoltare i treni che mi passavano fra le orecchie finchè si è fatto giorno, poi ho ficcato tutto nello zaino, e piano piano sono sceso, con la testa che mi martellava come se dentro ci fosse stato Tullio de Piscopo, dolore alle gambe, alla testa e alla schiena, brividi di freddo e giramenti. Sono arrivato alla macchina alle 14:30, ho impiegato più di 5 ore a fare un percorso che in condizioni normali avrei fatto in due. Mi sono accorto al parcheggio, caricando lo zaino in macchina, che non ho toccato neanche un goccio di acqua per più di 24 ore, dal pranzo di venerdì a quando sono tornato alla macchina. Adesso sono a casa, ho mangiato due panini nel latte, e preso un bel po' di tachipirina, ho 39,5 di febbre e mi sembra che mi abbiano messo della sabbia in tutte le articolazioni.

Ecco, questo quello che ho fatto. Adesso vado a prendere qualcosa per il mal di testa (causato più che altro da mia moglie con i suoi "Te l'avevo detto che prima o poi ti mettevi nei guai, lo sapevo io, ci avrei scommesso che un giorno o l'altro ti saresti ammalato, e sempre via da solo, e poi col freddo, ma io lo sapevo, e si che lo sapevo, ah ma lui no, figurarsi se mi ascolta, il grande uomo delle montagne, lui fa il duro, e poi sono io che devo fargli da infermiera, ma l'avevo detto cento volte, io..." :p :p )
 
Azz Stefano.... questa influenza non sta risparmiando nessuno!

Che dire... io nelle escursioni rinuncio se il meteo non è ottimale, ma è una scelta personale.

La pioggia, anche se è molto affascinante, può rendere tutto molto più complicato!


Comunque per fortuna te la sei riuscito a tornare a casa sano e salvo, quinti è andata bene

:) rimettiti presto
 

Damir

Guest
errori... su su... più che altro cose che capitano... tutte tranne la moglie! quella te la sei cercata! :rofl:
Probabilmente la febbre te la stavi covando già da prima.
Tutto quello che è successo può capitare per un motivo o un altro. Direi che una volta arrivato sul luogo era buona cosa accendere il fuoco e asciugarsi, bere qualcosa di caldo e mangiare...e, nel dubbio, un paio di aspirine!.... Poi a dormire. Lo so che in quelle condizioni non ne hai voglia... ma bisogna farlo. Quando la macchina è senza carburante mica ti fermi al distributore solo se ne hai voglia...
Per il resto un ottimo esercizio! Sei andato...ti sei ficcato nelle rogne... ne sei uscito e sei tornato. Bravo e complimenti.... e ti invidio pure.
 
Il principale errore che hai fatto è stato quello di non rispettare la tabella di marcia che avevi programmato, incamminarsi alle 17 quando vige l'ora solare è da principianti, sopratutto quando il percorso non è conosciuto. Credo che la tua voglia di riprendere l'attività escursionistica ti ha giocato proprio un bello scherzetto. Il secondo errore , riconducibile al primo, è quello che sei arrivato al punto di ristoro talmente stremato che la debolezza ha vinto sulla tua forza di volontà, e meno male che siamo in ottobre; dovevi cambiarti e mangiare qualcosa di energetico e possibilmente caldo: puoi utilizzare il miglio sacco a pelo ma quando il corpo non produce calore è difficile stare al caldo.
Cosa possso dire: che sei un essere umano :)
Sono felice che sei qui ancora tra di noi :D:D:D
 
io penso semplicemente che avevi il fisico debilitato dall'influenza latente e questo ti ha impedito di raggionare bene. anche se bevevi e mangiavi dubito che avresti optato per altre scelte più sagge, dato che lo stato di spossatezza che ti da la febbre a 37.1 è paragonabile al delirio della febbre a 39.9, al limite avresti rimandato l'avventura a momenti migliori. comunque...io quando vedo che il tempo si stà guastando e si preannuncia una pioggia debole o forte che sia mi tolgo uno strato e indosso l'impermeabile (così rimango asciutto io è riparo all'asciutto lo strato che tolgo così lo indosso per dormire), ricontrollo se tutto l'equipaggiamento è al suo posto e mi rimetto in marcia.
 
Caspita Stefano!
E' strano leggere queste cose scritte da te, soprattutto l'acqua!
Sono molto curioso di leggere le tue considerazioni, ma adesso magari riposati, scriverai domani :)
 
Probabilmente la febbre te la stavi covando già da prima.
Cose che capitano..Anche io sono della stessa opinione di Damir : sono 6 giorni che mi trascino per casa malato e il tutto è cominciato con una "frescata" dopo un allenamento,mal di gola,febbre oltre i 38,tosse e laringite.La diagnosi? nuova influenza che è altamente contagiosa;comunque adesso sto meglio,antibiotici e acetilcisteina e ritorni in forma.A me è capitato di essere poco lucido quando avevo un bisogno estremo di "staccare la spina" dalla vita quotidiana e rifugiarmi tra le mie amate montagne.Forse è stato anche per te così....Comunque riguardati e riposati.Ciao Stefano
 
un po' di ovatta negli orecchi, riposa e curati.
per il resto, la buon'anima di mio nonno diceva:"cose che capitano ai vivi.";)
 
Che giornataccia!!!
Penso che qualcosa covava di già. Il fatto di partire tardi sicuramente ti stressa, sia psicologicamente che fisicamente. Il problema dello stress psicologico è che non ti fa accorgere dei problemi fisici.

Poi che dire... come si fa a dare torto a tua moglie? ... ha ragione!!! :D

L'unica pioggia della quale ho paura è quella fine quando fa freddo. Non so perchè ma di acquazzoni ne ho presi tanti e per tante ore e non ho avuto mai nessun problema ma quelle pioggerelline mi hanno causato parecchi guai.

Rimettiti Stè!!!
 
è proprio strano leggere un'avventura di questo tipo da parte tua... meno male che sei tornato sano e salvo!!

rimettiti presto!!!!
Sicuramente è strano ma chiaramente causato da aspetti spicofisici non ideali e, lasciatemi dire questo: Stefanobi, sei un grande. Con umiltà ci stai insegnando tantissimo. Ho apprezzato questo tuo post che aiuterà tutti noi a non sottovalutare nulla , neppure gli aspetti più banali di un uscita in montagna.
La grandi persone si riconoscono da quello che fanno per gli altri.
 
Eccomi, pieno di latte miele e grappa, e ho anche dormito un pochino. Ora sto meglio!!

Allora, vediamo gli errori.

Primo, che avrebbe potuto evitare gli altri se non lo avessi fatto, intestardirmi sulla meta. Avrei potuto tranquillamente mettere la tenda a 100 metri dalla macchina, mangiare, dormire, e la mattina dopo ripartire, tanto è un posto totalmente disabitato e fuori mano. Ma mi sono intestardito su questa famosa radura, ieri mattina in ufficio non riuscivo a pensare ad altro (la mia collega mi ha anche detto se sono innamorato :p ), non facevo che pensare che il giorno dopo mi sarei svegliato, sarei uscito nell'aria fredda dell'alba e avrei visto il Lago illuminato dai primi raggi di sole e i boschi gialli e marrone. Ho ignorato la famosa regola dei tre, che pone al primo posto il ricovero, e questo mi ha portato a commettere tutta una serie di errori.

Camminare di notte è stato il secondo errore, anche se non ha avuto conseguenze. Io ho sempre sostenuto che con il buio totale, specialmente con la pioggia, nei boschi, in zone che non si conoscono, camminare, se non è assolutamente necessario, è una stupidata. Ne sono totalmente convinto, ma ho ignorato il buon senso, sempre pensando a quello che volevo, a dove mi ero imposto di arrivare. Se avessi ascoltato quello che predico da sempre agli altri, sarei rimasto in zona, e tutto si sarebbe risolto con una semplice notte in un posto che non era proprio il massimo. Ma comunque avrei potuto dormire in alto, dove volevo arrivare, la notte dopo, visto che avevo programmato 3 giorni e 2 notti.

Terzo errore, non ho bevuto. Ero troppo concentrato ad arrivare, a non perdere neanche un secondo. Invece stare idratati è fondamentale. Bisogna bere spesso, ancora prima di sentire la sete, è importantissimo. All'inizio non ho bevuto perchè non avevo tempo (tra l'altro per una volta non avevo la borraccia a portata di mano, ma dentro lo zaino), poi perchè avevo altro di più importante a cui pensare. Il dolore furioso alla testa probabilmente è stato causato in modo particolare dalla disidratazione.

Quarto errore, permettere di bagnarmi. Sempre per risparmiare secondi ho tenuto la giacca invece del poncho, che essendo aperto ai lati permette all'aria di asciugarti, e non mi sono tolto qualche strato. Questo mi ha infradiciato, nonostante gli abiti tecnici, che sono appunto tecnici, non magici. Tolgono l'acqua dalla pelle, ma solo fino a che questa viene prodotta in quantità limitate. Camminare a passo molto sostenuto e troppo vestito fa generare una quantità enorme di sudore. Per questo è importante mantenere la temperatura corporea il più uniforme possibile, togliendo o mettendo strati a seconda dello sforzo e della temperatura dell'aria.

Quinto errore, una volta arrivato non mi sono preso un attimo di pausa, ma ho subito iniziato a montare la tenda. Avrei dovuto invece prima fermarmi, cambiarmi, asciugarmi e bere, restare seduto per un po', mangiare qualcosa. Avevo un cambio completo, come al solito, quindi nessun problema di vestiti asciutti. Tanto la tenda avrei potuto montarla in ogni momento, visto che il buio ormai c'era. Il poncho con gli anelli si monta in un attimo fra due alberi, e crea una tettoia sotto la quale ci si può cambiare, far da mangiare, riposare anche con la pioggia. Invece ho lasciato che il corpo si raffreddasse montando la tenda e preparando materassino e sacco a pelo, riducendo il lavoro rispetto al camminare in salita, e la pioggia, il vento e la temperatura bassa hanno fatto il resto. Non so perchè ho deciso di montare la tenda. Probabilmente stavo già male prima di partire, e il mio corpo mi ha lanciato un segnale di allarme, mi ha spinto ad approntare subito un posto caldo per rintanarmi, prima del crollo.

Sesto errore, mi sono messo a dormire senza ripristinare la temperatura corporea e l'energia. Avrei dovuto invece, una volta montata la tenda e cambiato, muovermi e mangiare qualcosa di caldo, anche se onestamente non ne avevo nessuna voglia. Avrei dovuto dare al mio corpo della benzina per tenermi caldo durante la notte, visto che a pranzo avevo preso solo un panino, e a colazione un caffè. Ma con gli abiti asciutti addosso e il sacco a pelo che mi chiamava e mi diceva "vieni, sono qui, sono soffice e caldo, vieni..." ho ragionato con la pancia invece che con la testa.


Sei errori da idiota, sei errori che ho sempre ritenuto così banali, così stupidi, che mai avrei pensato di poter fare io. Come un pilota di formula uno che botta la macchina parcheggiando in garage: assurdo, impensabile!! Invece mi è capitato, non una volta ma ben sei volte nel giro di poche ore!!! Ho fatto sei cose che so perfettamente da sempre che non si devono fare. Ci ho pensato parecchio, soprattutto stamattina finchè aspettavo che facesse giorno. Probabilmente sono partito già con l'influenza, e questa mi ha un po' annebbiato le idee. Non riesco a darmi nessun'altra spiegazione, perchè se queste cose le avesse fatte un altro adesso sarei ancora li a dargli del cogl....!

Vabbè, spero che questo possa servire ad altri: il riparo prima di tutto, evitare di bagnarsi se le temperature sono troppo vicine allo zero, stare idratati, stare nutriti, tenersi caldi. E soprattutto, se ci si accorge che non si riesce ad arrivare dove si è previsto, fermarsi!!!

Vado a farmi un altro bel bicchierone di grappa latte e miele (poco latte :p ), poi vado a nanna. Pensando però che potrei essere in un bel bosco autunnale, con dei colori incredibili, nel silenzio, nell'aria pizzicante delle temperature che iniziano a scendere sotto lo 0. Se solo non avessi fatto degli errori da pirla. Cavolo, come mi brucia :p Stavolta devo proprio ammettere di essere stato un idiota :p

Notte!
 
Ultima modifica:
Per fortuna sei qui a raccontare quello che ti è successo. Poteva andarti peggio.
Anche secondo me, è stata l'influenza latente a farti sgarrare.



P.S.: immagino anche poco miele :p
 
Ammazza che avventura... e che TEMPRA! o_O
Penso che se pure un orso si faceva un bel po di chilometri di notte nel bosco con la pioggia a novembre, senza bere e mangiare, covando una influenza per poi tornare a casa il giorno dopo febbricitante trovando mamma orsa in vena di gigacazziatoni...
boh per me ci restava secco :biggrin:

Peccato che ti sei giocato sto week end... Rimettiti presto!!

Una mia amica in questi casi mi raccomanda Lana Latte Letto
al massimo a te posso raccomandare Goretex Grappa Gin-Seng

Goretex(contro gli acquazzoni) Grappa(contro i cazziatoni) Gin-Seng(almeno ti rimetti su veloce e torni a far escursioni e video :D)

Bye!
 
Che dire Stefano! Ha i già detto tutto te!
Ma secondo me ha ragione la tua collega!
Se innamorato! E quando uno è innamorato fa cose che normalmente non si fanno!
È l'amore per la vita nei boschi che ti a spinto, questa volta è andata così, la prossima sarà diversa e bellissima!!! :)


Ciao.
 
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