Recensione Una passeggiata nei boschi

no, non parlo del mare in cui è morto (Viareggio- LU) ma del posto in cui ha avuto la sua ultima abitazione nel senso di casa... S. Terenzo (SP)

e il problema non è che non abbiamo una biblioteca, ne abbiamo! Solo che la disponibilità dei libri a quanto pare non è compatibile con i miei interessi :p
 
Sono arrivato a 2/3 del libro e devo dire che non è più così divertente come all'inizio, anzi l'autore si perde in varie spiegazioni storiche e botaniche che possono essere interessanti ma non c'entrano col succo del libro.
Giudizio ancora ,tutto sommato, positivo.

Ancora non sono convinto della totale autenticità della storia: è troppo assurda! Per un essere umano è fisicamente, biologicamente, impossibile compiere un'impresa del genere senza alcun allenamento, con calzature nuove di pacca e piedi senza calli, e portandosi dietro un amico qualunque pescato dal dimenticatoio, un amico sovrappeso e mezzo delinquente, che pensa solo a mangiare e a oziare.... Andiamo: siamo realisti!
 
Ancora non sono convinto della totale autenticità della storia: è troppo assurda! Per un essere umano è fisicamente, biologicamente, impossibile compiere un'impresa del genere senza alcun allenamento, con calzature nuove di pacca e piedi senza calli, e portandosi dietro un amico qualunque pescato dal dimenticatoio, un amico sovrappeso e mezzo delinquente, che pensa solo a mangiare e a oziare.... Andiamo: siamo realisti!

Io ho iniziato a leggerlo qualche anno fa e sono arrivato anch'io a circa 2/3 poi è finito tra gli scaffali in attesa di una improbabile conclusione :) (se ne deduce un mio parere non troppo positivo :)).

Confermo le sensazioni di @Doc74 ... poco credibile!! Dava più l'impressione di essere una di quelle commedie americane con il protagonista goffo e la spalla demente.
 
Perchè vi sembra impossibile? I pellegrini medioevali che percorrevano i vari cammini santi non si erano allenati certo!! Si andava e quanto ci voleva ci voleva. Certo un pò di romanzo c'è, e pure qualche fuori tema, ma non è che tutti i giorni di un cammino così lungo ci sia da raccontare qualche cosa di entusiasmante,anzi il più delle volte,paesaggi a parte,non succede quasi mai niente.
 
A me "Una passeggiata nei boschi" è piaciuto, certo è leggero, ma ogni tanto le mattonate vanno alternate.
Mi ricordo due cose: una la battuta di Katz dopo la visita dell'orso "non mi separerò più dalle mie forbicine..." e le considerazioni di Bryson su quanto poco cammini l'americano medio. Sono cose che magari si sanno, ma mi ha divertito rinfrescarle.

Sono stato in Australia dopo aver letto "In un paese bruciato dal sole", leggero anche quello, ma utile, nel senso che ti anticipa (o comunque intuisce) alcune atmosfere che poi hai modo di constatare.
 
Perchè vi sembra impossibile?

Non ho scritto "impossibile" ma "poco credibile" :).

Ricordo che comprai il libro proprio perché mi piaceva il fatto che un quarantenne poco in forma si avventurasse in un programma piuttosto impegnativo (mi ci rivedevo :)).

Poi però, il fatto che non sapessero assolutamente nulla in fatto di escursioni (intendo proprio le cose basilari) e avessero deciso di affrontare uno dei tracciati più impegnativi d'America senza un minimo di preparazione, mi ha fatto pensare quelli che, un bel giorno, senza mai essere usciti di casa (si fa per dire ;)), decidono di compiere qualche mega spedizione zompando a piè pari tutte le tappe intermedie.. (tra l'altro mi pare che l'autore abbia scritto anche altri libri simili ma non li ho letti, per cui non aggiungo altro).

Nulla di sovrumano e comunque rispetto tutti gli approcci, solo che non sono in linea con la mia visione e, anche per questo, non ho apprezzato molto la lettura.

C'è però anche da dire che è passato qualche anno da quando lo leggevo, per cui potrei non ricordare bene.
 
Perchè vi sembra impossibile? I pellegrini medioevali che percorrevano i vari cammini santi non si erano allenati certo!!
Nel medioevo si viveva comunque molto in piedi, senza auto e senza merendine snickers: il meno allenato dei pellegrini medioevali era sicuramente molto più in forma di Katz.

Andiamo: qui noi lo sappiamo tutti cosa significa camminare per km in salita con uno zaino pesante in spalla e magari pure scarponi nuovi di pacca.
 
una la battuta di Katz dopo la visita dell'orso "non mi separerò più dalle mie forbicine..."
Ho da poco superato quel punto.
Secondo me il libro punta molto sulla comicità, ma...dico...seriamente... dopo tutte le pippe mentali che s'era fatto l'autore (nel primo capitolo) circa la pericolosità dell'impresa a causa soprattutto degli orsi, se poi non s'è portato almeno uno spray al peperoncino significa che è un coglione.

Io mi sono procurato un piccolo spray antiaggressione per le mie passeggiate solitarie quando (spesso) vado in Sicilia (e in sicilia i luoghi isolati sono davvero isolati) dove i cani randagi girano tranquillamente ovunque.
 
Io concordo con Lanfranco.
Anche perché basta percorrere un semplice sentiero escursionistico o anche uno dei classici cammini per incontrare tanta gente poco o nulla consapevole di quello che sta facendo e di cosa lo attende. Oltretutto una grossa percentuale di questi arriva alla fine..
Comunque quello è lo stile di Bryson, se leggete altri suoi libri ve ne renderete conto.

Doc: se Bryson è un coglione non te lo so dire (ma non è mia abitudine giudicare qualcuno, soprattutto uno sconosciuto) ma non posso non chiedermi cosa faresti con uno spray davanti ad un orso americano
 
Certo che se una cosa non piace c'è poco da fare,ma non mi pare che Bryson sia proprio un fanfarone! Ha indicato chiaramente di non essere arrivato al monte Katadyn e di aver percorso solo parte del sentiero e a anche pezzi, come del resto fanno molti. Circa il raccontare, sappiamo che una escursione è fatta sopratutto di sensazioni, stati d'animo emozioni difficili da raccontare, se uno cammina per giorni e giorni in mezzo agli alberi che vuoi che ti dica? Un narratore trova appunto modo di inserire dei diversivi,come l'amico scemo o storie relative al cammino,ma qualunque libro di viaggi soprattutto a piedi è così. Personalmente ho invece trovato interessanti gli intermezzi come la stranissima storia di Centralia la citta sulla "piastra"! Il pericolo degli orsi grizzly, con rispetto parlando per la nostra amica del forum geniale costruttrice di fornelletti, è più che risaputo che rappresentano un rischio concreto, ma a meno che non ti porti dietro un express da elefanti c'è poco da fare. Comunque ognuno ha le sue rispettate opinioni.
 
Ultima modifica:
beh a me è piaciuto, senza molte pretese fornisce un canovaccio di meditazione in modo che chiunque abbia in mente una camminata simile possa se non altro provare a immedesimarsi nelle situazioni e chiedersi se davvero ha voglia di fare una cosa simile. Una lettura che fa passare qualche ora in modo leggero, per rilassarsi immaginando panorami e montagne molto lontani da casa.

Mica sempre e mica tutti hanno voglia di leggere impegnato, ben vengano anche simili opere, ben scritte (almeno in confronto a certi scritti illetterati che capitano sin troppo spesso) e leggere, adatte a fare riposare la mente presa da sin trppe preoccupazioni quotidiane.
 
ma non posso non chiedermi cosa faresti con uno spray davanti ad un orso americano
Chiedilo a loro:
http://www.lastampa.it/2015/07/16/s...o-di-legge-f4SMS7MPRO2EaOwwATt9dP/pagina.html

E anche al "Il dirigente Zanin ":
"Il dirigente Zanin chiede al Ministero di consentirne l’uso: «In America c’è da sempre. Il getto va da 6 a 10 metri»"
http://trentinocorrierealpi.gelocal...ia-spray-da-legalizzare-1.11760709?refresh_ce

In ogni caso l'aspetto puramente psicologico conta molto. Se uno fa un pippone di quasi 2 capitoli per la paura degli orsi, poi ci si aspetta che parta con un M16... :D

Doc
 
In risposta agli altri commenti, dico che anche a me sta piacendo, sia chiaro!
E tutto sommato lo consiglio. Non è dei migliori che abbia letto, ma nemmeno dei peggiori.

Per chi pensa che durante una passeggiata senza eventi particolari non ci sia niente da scrivere, si legga:
"Nelle foreste siberiane" di Sylvain Tesson :
http://sellerio.it/it/catalogo/Foreste-Siberiane/Tesson/5303
Al momento direi che è il più bel libro che io abbia letto (ovviamente i gusti son personali)
 
Ahahaah ormai in Trentino è guerra aperta agli orsi, gli è stato dato un pretesto e lo stanno sfruttando al massimo purtroppo.
Comunque abbiamo il brutto vizio di importare "rimedi" dall'estero senza chiederci se qui funzionino.
Tra l'altro il nostro orso marsicano e quello trentino (che se ricordo bene viene dall Slovenia) hanno indole piuttosto diversa da quelli americani. Per come la vedo io non servono strumenti di difesa qui da noi.
Posso però capire che la gente voglia sentirsi più sicura e quindi tra uno spray e un fucile, benvenga il primo a sto punto.

Sarebbe anche interessante sapere qualcosa sull'efficacia di questo spray, se ci sono testimonianze ecc :)
C'è un nostro utente che vive negli USA, sarebbe interessante saperne di più

Comunque Bryson ha fatto il viaggio nel 1995 mi pare, non so nemmeno se già esistessero gli spray. Poi il fatto di andare armati non è per forza sinonimo di sicurezza per tutti, anzi. Un orso è difficile da uccidere con un solo colpo soprattutto se non si è quanto meno "pratici". E un orso ferito è un orso moooolto pericoloso.

Grazie per la segnalazione del libro, ho preso nota :si:
 
In risposta agli altri commenti, dico che anche a me sta piacendo, sia chiaro!
E tutto sommato lo consiglio. Non è dei migliori che abbia letto, ma nemmeno dei peggiori.

Per chi pensa che durante una passeggiata senza eventi particolari non ci sia niente da scrivere, si legga:
"Nelle foreste siberiane" di Sylvain Tesson :
http://sellerio.it/it/catalogo/Foreste-Siberiane/Tesson/5303
Al momento direi che è il più bel libro che io abbia letto (ovviamente i gusti son personali)

E' una specie di Walden la vita nei boschi di Thoreau
 
Riguardo "una passeggiata nei boschi" , sono quasi alla fine e finalmente i 2 amici son tornati a camminare insieme. Ed è tornato a non esser male, come libro.
 
Poi il fatto di andare armati non è per forza sinonimo di sicurezza per tutti, anzi. Un orso è difficile da uccidere con un solo colpo soprattutto se non si è quanto meno "pratici".
Guarda... io periodicamente vado a gironzolare in luoghi che definirei "infestati" da cani randagi (non sto qui a dilungarmi).
Ne ho incontrati spesso e a dire il vero si sono fatti gli affari propri.
Quelli che m'hanno fatto più spaventare (solo spaventare) sono stati quelli non proprio randagi, cioè quelli con un teorico padrone che però li lascia gironzolare liberamente in zona: penso che sia perchè quelli hanno di più il senso del "proprio territorio". Non me ne intendo, ma di fatto ho notato questo.

Dopo anche numerose raccomandazioni dei parenti (che sono sempre così premurosi nel mettere addosso un sacco di paranoie), mi sono procurato uno spray antiaggressione proprio per sentirmi....come dire... non proprio un totale pollo indifeso completamente in balìa del primo stronzo che passa.

Sul lato pratico, so anch'io che se gli animali saranno più di 1.... sarò fritto comunque.
E anche se sarà solo 1, non credo sia così facile riuscire a mantenere abbastanza sangue freddo da riuscire a reagire correttamente.
Però dà un senso di sicurezza. Ci si sente un po' meno "foglie al vento".
Riesco a capire cosa possa provare una ragazza quando cammina in un luogo isolato e malfamato: si sente senza alcuna difesa, vulnerabile, facile preda di chiunque decida di farle qualsiasi cosa.
Con uno spray ci si sente meno....meno "a braghe calate": si è sempre una preda, ma non tanto facile!

Doc
 
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