Un'altra giovane vittima

Ma è un sentiero molto esposto?
E' una zona che non conosco, dalle foto in rete sembra comunque una bella montagna, anche un po' severa.
Non riesco a capire se c'è una recrudescenza (statisticamente) di incidenti in montagna.
Molto strani in effetti, escursionisti con esperienza che cadono, su sentieri o percorsi conosciuti.
 
Al di là dell'età anagrafica... Gli incidenti capitano.
Certo anche i sentieri possono essere esposti e magari in condizioni temporanee peggiori del solito.
Giusto ieri sono tornato indietro dopo aver superato un pezzo esposto e forse mezzo franato di un sentiero... mi son detto qui se piove (probabile) e si bagna non torno più.

Roccia scivolosa può capitare anche con temperature non basse.
Come anche erba olina, micidiale.

Nel mentre degli anagraficamente più giovani fanno anche il Cervino
https://www.fanpage.it/attualita/fe...-critiche-ha-saltato-solo-2-giorni-di-scuola/
 
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La cresta del Pizzo Berro non è esposta, anzi è più esposto il sentiero a mezza costa, però se uno inciampa è un attimo ad andare di sotto.
 
Molta più gente va in montagna di 30 anni fa quindi per una questione statistica la cosa ci sta.
Poi mettiamoci scarso, equipaggiamento, scarsa percezione del pericolo, condizioni meteo, destino ecc.
Da 40 anni faccio escursioni, non certo difficili, non certo ferrate, scalate o alpinismo classico, sono un fifone e mi è capitato molte volte di fare ragionamenti come Andrea, studiare il percorso e cerco sempre di pensare possibili guai che potrebbero capitare e questo mi ha fatto tornare indietro diverse volte.
Molte volte sono andato in giro con conoscenti-amici che di fronte a una cosa per me giudicata pericolosa non hanno fatto il minimo accenno a tornare indietro ma lo hanno fatto solo quando arrivati quasi al punto di non ritorno io ho detto che tornavo indietro. Magari sono troppo prudente ma in 40 anni mi sono fatto male solo una volta. Una distorsione a un ginocchio quando con uno zaino da 15 kg mi mancava ancora 5 ore di ripido sentiero in mezzo al nulla per raggiungere la auto. Per fortuna ero in compagnia e sono tornato piano piano con le mie gambe e qualche aiuto dei compagni per portare lo zaino.
 
La cresta del Pizzo Berro non è esposta, anzi è più esposto il sentiero a mezza costa, però se uno inciampa è un attimo ad andare di sotto.

Vero!
Io una volta mi sono fatto malissimo inciampando praticamente da fermo su di un stradino sterrato e in leggera pendenza: forte contusione alla spalla e sbucciatura profonda del ginocchio :cry:
Tant'è che il giorno dopo mi sono fatto portare al Pronto Soccorso perchè la spalla mi faceva molto male (la notte non sono riuscito a dormire) e temevo guai peggiori... Invece dalle lastre non risultò nulla di grave.
 
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Al di là dell'età anagrafica... Gli incidenti capitano.
Certo anche i sentieri possono essere esposti e magari in condizioni temporanee peggiori del solito.
Giusto ieri sono tornato indietro dopo aver superato un pezzo esposto e forse mezzo franato di un sentiero... mi son detto qui se piove (probabile) e si bagna non torno più.

Roccia scivolosa può capitare anche con temperature non basse.
Come anche erba olina, micidiale.

Nel mentre degli anagraficamente più giovani fanno anche il Cervino
https://www.fanpage.it/attualita/fe...-critiche-ha-saltato-solo-2-giorni-di-scuola/

Non hai provato il peggio del peggio: l'erba olona con la grandine che date le temperature abbondantemente positive si scioglie immediatamente al suolo....
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Sì certo, così se non hai una compagnia formata e stabile praticamente stai sempre a casa. Quanto sono odiose le frasi fatte come questa, senza sapere minimamente perché c'è chi talvolta esce da solo.
 
Lo conoscevo tramite social, i Sibillini li conosceva bene e li girava da anni, non era un sentiero difficile lo aveva già percorso.
Questo almeno nel mio caso mi ha fatto riflettere su quanto sia facile cadere. per la stanchezza, la fretta o la troppa sicurezza a volte si trascura il pericolo di essere in montagna.
Mattia era come me e come voi, amava la montagna, è stato semplicemente più sfortunato.
 
Lo conoscevo tramite social, i Sibillini li conosceva bene e li girava da anni, non era un sentiero difficile lo aveva già percorso.
Questo almeno nel mio caso mi ha fatto riflettere su quanto sia facile cadere. per la stanchezza, la fretta o la troppa sicurezza a volte si trascura il pericolo di essere in montagna.
Mattia era come me e come voi, amava la montagna, è stato semplicemente più sfortunato.
Anch' io avevo una conoscenza solo virtuale, quel giro lo aveva fatto molte volte, solo una brutta fatalità imho.
 
Pensa che 6-7 anni fa', ho sentito di una guida che è finita di sotto perché gli occhielli dei lacci gli si sono impigliati sui passalacci di ferro. Puoi essere esperto quando vuoi, me se ti dice male...

a me è capitato uguale su sentiero per fortuna non esposto
ho fermato la caduta con le mani

ero giovane e stavo provando gli scarponi nuovi

lezione imparata...
 
Una scivolata può capitare,era successa più volte in passato e questa è l'ennesima volta.
L'articolo sembra ben fatto in quanto non ha puntato il dito sulla mancanza di attrezzatura che lì' non serviva.

Meno male che non ha foraggiato i malati della sicurezza,fosse per loro magari ci troveremmo tutte le vie a strapiombo tappezzate di maniglioni come i cessi delle rsa.

Non ha puntato il dito su strane teorie che si "deve" restare a casa per fare piacere a chi o a cosa.
Purtroppo esistono una serie di casi che fanno parte della fatalità.

Sebbene un goccio più in basso pure io giro da solo,e dall'inizio delle virussate infami il mio telefono (che un 3310 senza gps del razzo) è più spento che acceso visto che non facendosi gli affari propri dicono sempre che c'è troppa gente in giro.

Se era destino che morisse a quell'età perchè qualche strano disegno/entità/karma lo ha deciso forse è anche meglio che sia successo lì piuttosto che in un piscioso letto di ospedale.

Come già avevo detto più volte avendo visto morire mia madre uccisa dalla chemio a pari giorni/data/ora è meglio il paraurti di uno scania a 120 kmh
 
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