- Parchi delle Marche
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- Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Dati
Data: 21/05/2021
Regione e provincia: Marche, Ascoli Piceno
Località di partenza: Foce di Montemonaco
Località di arrivo: Foce di Montemonaco
Tempo di percorrenza: 8:30
Chilometri:
Grado di difficoltà: E+
Descrizione delle difficoltà: Escursione lunga e possibili nevai
Periodo consigliato: Primavera
Segnaletica:
Dislivello in salita: 1400 m circa
Dislivello in discesa: 1400 m
Quota massima: 2200 m
Accesso stradale:
Traccia GPS:
Descrizione
Riporto un giro fatto venerdì sui Sibillini, l'escursione è "classica" rispetto a quelle che ho pubblicato altre volte quindi limiterò al minimo la descrizione del percorso, ho scelto di riportarla qui perché può essere uno spunto per qualcuno, ma soprattutto per aprire una discussione sullo stato attuale del lago di Pilato.
Data l'annata particolarmente nevosa decido di andare a vedere da vicino il lago stagionale che si crea alla base di Palazzo Borghese, così passo a prendere un amico e partiamo. La giornata si presenta, stranamente, stupenda allora decidiamo di complicarci un po' la vita e provare a raggiungere anche il Lago di Pilato, in modo da vederlo nel massimo del suo splendore.
Arrivati a Foce la vista sull'intera valle del lago e sul versante sud della Sibilla sono come sempre mozzafiato, ma sappiamo che il giro che vogliamo fare è piuttosto lungo e quindi non perdiamo tempo e imbocchiamo il sentiero più breve, per arrivare al Sasso di Palazzo Borghese, cioè il canale che da esso scende direttamente a Foce e si prende all'aria pic-nic poco a valle del paese. La salita è ripida ma la affrontiamo con passo regolare e dopo un'ora siamo in vista dello scoglio di roccia che ricorda paesaggi più alpini, soprattutto in primavera con le numerose lingue di neve e il laghetto che si crea nella conca.
Sostiamo qualche minuto a goderci il paesaggio e ammiriamo per la prima volta il lago da vicino. Come ci si poteva aspettare il laghetto a dimensioni veramente ragguardevoli quest'anno, infatti nel giro di pochi minuti iniziano ad arrivare altri gruppi di escursionisti. Purtroppo il vento increspa la superficie del lago e rende impossibile vedere il chirocefalo della Sibilla, fratello meno noto di quello del Marchesoni che vive nei laghi di Pilato, che sorprendentemente completa il suo ciclo di vita in questo piccolo specchio d'acqua effimero.
E' ora di ripartire, siamo fiduciosi, se questo lago è così anche quello di Pilato dovrebbe essere stupendo, allora attacchiamo direttamente il ripido pendio erboso a sud della conca e non senza faticare dopo un'abbondante mezz'ora siamo sulla cresta dell'Argentella, da qui la vista è spettacolare ma il vento non ce la fa godere, sbattendoci in viso i cappucci e le falde del cappello. Allora senza perdere tempo scendiamo a Forca Viola dove superiamo il passaggio un po' più ostico con la piccozza in mano, dato che il breve canale è completamente ricoperto di neve e poi via sul sentiero che scende verso valle con il lungo traverso.
Ora complice la stanchezza o un sesto senso veniamo investiti da un pensiero terribile, e se il lago non si fosse creato??!, ci guardiamo attorno e la cosa ci sembra impossibile ragionandoci, data la quantità di neve caduta e quanta poca ne è rimasta, ma comunque percorriamo gli ultimi metri di dislivello con l'animo un po' turbato.
Superato l'ultimo dosso morenico la nostra paura diventa realtà, davanti a noi si apre una distesa di pietre affioranti con dei miseri cumuli di neve dove in teoria dovrebbe trovarsi un lago al massimo del suo splendore.
Dopo l'enorme delusione e tristezza soprattutto per un piccolo ecosistema che negli anni sta andando sempre più in crisi decidiamo di scendere e nel giro di 2/2:30 h molto tranquille siamo al Bar di Foce.
Cosa ne pensate voi di questa situazione del Lago?? Può essere normale? o qualcosa inizia a non "funzionare" più come dovrebbe?
In ogni caso entro poche settimane avremo la risposta.
Data: 21/05/2021
Regione e provincia: Marche, Ascoli Piceno
Località di partenza: Foce di Montemonaco
Località di arrivo: Foce di Montemonaco
Tempo di percorrenza: 8:30
Chilometri:
Grado di difficoltà: E+
Descrizione delle difficoltà: Escursione lunga e possibili nevai
Periodo consigliato: Primavera
Segnaletica:
Dislivello in salita: 1400 m circa
Dislivello in discesa: 1400 m
Quota massima: 2200 m
Accesso stradale:
Traccia GPS:
Descrizione
Riporto un giro fatto venerdì sui Sibillini, l'escursione è "classica" rispetto a quelle che ho pubblicato altre volte quindi limiterò al minimo la descrizione del percorso, ho scelto di riportarla qui perché può essere uno spunto per qualcuno, ma soprattutto per aprire una discussione sullo stato attuale del lago di Pilato.
Data l'annata particolarmente nevosa decido di andare a vedere da vicino il lago stagionale che si crea alla base di Palazzo Borghese, così passo a prendere un amico e partiamo. La giornata si presenta, stranamente, stupenda allora decidiamo di complicarci un po' la vita e provare a raggiungere anche il Lago di Pilato, in modo da vederlo nel massimo del suo splendore.
Arrivati a Foce la vista sull'intera valle del lago e sul versante sud della Sibilla sono come sempre mozzafiato, ma sappiamo che il giro che vogliamo fare è piuttosto lungo e quindi non perdiamo tempo e imbocchiamo il sentiero più breve, per arrivare al Sasso di Palazzo Borghese, cioè il canale che da esso scende direttamente a Foce e si prende all'aria pic-nic poco a valle del paese. La salita è ripida ma la affrontiamo con passo regolare e dopo un'ora siamo in vista dello scoglio di roccia che ricorda paesaggi più alpini, soprattutto in primavera con le numerose lingue di neve e il laghetto che si crea nella conca.
Sostiamo qualche minuto a goderci il paesaggio e ammiriamo per la prima volta il lago da vicino. Come ci si poteva aspettare il laghetto a dimensioni veramente ragguardevoli quest'anno, infatti nel giro di pochi minuti iniziano ad arrivare altri gruppi di escursionisti. Purtroppo il vento increspa la superficie del lago e rende impossibile vedere il chirocefalo della Sibilla, fratello meno noto di quello del Marchesoni che vive nei laghi di Pilato, che sorprendentemente completa il suo ciclo di vita in questo piccolo specchio d'acqua effimero.
E' ora di ripartire, siamo fiduciosi, se questo lago è così anche quello di Pilato dovrebbe essere stupendo, allora attacchiamo direttamente il ripido pendio erboso a sud della conca e non senza faticare dopo un'abbondante mezz'ora siamo sulla cresta dell'Argentella, da qui la vista è spettacolare ma il vento non ce la fa godere, sbattendoci in viso i cappucci e le falde del cappello. Allora senza perdere tempo scendiamo a Forca Viola dove superiamo il passaggio un po' più ostico con la piccozza in mano, dato che il breve canale è completamente ricoperto di neve e poi via sul sentiero che scende verso valle con il lungo traverso.
Ora complice la stanchezza o un sesto senso veniamo investiti da un pensiero terribile, e se il lago non si fosse creato??!, ci guardiamo attorno e la cosa ci sembra impossibile ragionandoci, data la quantità di neve caduta e quanta poca ne è rimasta, ma comunque percorriamo gli ultimi metri di dislivello con l'animo un po' turbato.
Superato l'ultimo dosso morenico la nostra paura diventa realtà, davanti a noi si apre una distesa di pietre affioranti con dei miseri cumuli di neve dove in teoria dovrebbe trovarsi un lago al massimo del suo splendore.
Dopo l'enorme delusione e tristezza soprattutto per un piccolo ecosistema che negli anni sta andando sempre più in crisi decidiamo di scendere e nel giro di 2/2:30 h molto tranquille siamo al Bar di Foce.
Cosa ne pensate voi di questa situazione del Lago?? Può essere normale? o qualcosa inizia a non "funzionare" più come dovrebbe?
In ogni caso entro poche settimane avremo la risposta.