Uomo trovato nei boschi

No, siamo in molti credo.
Il ciclismo di quegli anni era un mondo ultramarcio.
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Ci sono peraltro una serie di somiglianze con la vicenda di Schwazer.
Senza nulla togliere ai milioni di appassionati e tifosi ma il mondo del ciclismo professionistico e non solo è una sorta di laboratorio chimico sperimentale.
Un amico molto promettente all'età di 14/16 anni stava iniziando ad entrare nel giro delle squadre semiprofessionistiche, al padre viene presentato un foglio con il quale delega tutte le cure mediche al medico della squadra...risposta NO GRAZIE, quindi fine carriera.
Altro amico inizia a correre tardi, all'età di 25 anni è nel circuito semi professionistico, a casa aveva due frigoriferi di cui uno dedicato solo a integratori e flaconi con nomi assurdi, oltre a questo dieta esasperata con calcolo calorie al grammo + integratori per non assimilare grassi + diuretici. Il suo umore variava a seconda del momento della giornata, in un mese di allenamento aveva oscillazioni di peso in % simili ai bodybuilder.

Com'è possibile che un essere umano produca e sopporti uno sforzo di centinaia di watt per 4/5 ore al giorno per 3 settimane di fila come al giro di Italia? Vuol dire che ogni mattina si sveglia e si deve sentire come se il giorno prima non avesse fatto nulla.
Come fa il metabolismo a girare su 4/5/6.000 calorie al giorno per 8/9 mesi all'anno e non avere problemi epatici?
 
Senza nulla togliere ai milioni di appassionati e tifosi ma il mondo del ciclismo professionistico e non solo è una sorta di laboratorio chimico sperimentale.
Un amico molto promettente all'età di 14/16 anni stava iniziando ad entrare nel giro delle squadre semiprofessionistiche, al padre viene presentato un foglio con il quale delega tutte le cure mediche al medico della squadra...risposta NO GRAZIE, quindi fine carriera.
Altro amico inizia a correre tardi, all'età di 25 anni è nel circuito semi professionistico, a casa aveva due frigoriferi di cui uno dedicato solo a integratori e flaconi con nomi assurdi, oltre a questo dieta esasperata con calcolo calorie al grammo + integratori per non assimilare grassi + diuretici. Il suo umore variava a seconda del momento della giornata, in un mese di allenamento aveva oscillazioni di peso in % simili ai bodybuilder.

Com'è possibile che un essere umano produca e sopporti uno sforzo di centinaia di watt per 4/5 ore al giorno per 3 settimane di fila come al giro di Italia? Vuol dire che ogni mattina si sveglia e si deve sentire come se il giorno prima non avesse fatto nulla.
Come fa il metabolismo a girare su 4/5/6.000 calorie al giorno per 8/9 mesi all'anno e non avere problemi epatici?

Aggiungo.
Ma come fa un padre a spingere un figlio su questa strada?
Domanda fattami anche da un amico addentro il mondo sportivo professionistico (calcio) descrivendo le stesse situazioni....ed altre!!!!
 
tanto valeva che lo mandava a ballare sul cubo con tutina aderente e brillantinata in qualche discoteca equivoca.

Salvo allargamenti imprevisti il fisico ne risente sicuramente meno
 
Per prima cosa non facciamo confusione tra integratori e medicinali dopanti.
Nel ciclismo il doping era endemico, ma signori ho una brutta notizia: a livello Pro è così praticametne in tutti gli sport, dove girano soldi non puoi lasciare un vantaggio ad un avversario, fosse anceh dell' 1%. Oggi li controllano con mezzi molto molto potenti e non c'è praticametne nulla di non rilevabile, per cui se Dio vuole ora ci si dopa con moderazione :biggrin:
Come diceva un amico BBer "è come il vineo se ne bevi una bottiglia ti ubriachi se ne prendi poco alla volta non fa mica male!" :rofl::rofl: (ma lui se li faceva a se e mica agli altri, c'ha 70anni ed è in formissima)
Detto questo prima di fare la morale a chi si gioca la salute con gli sport[1], il mondo è pieno di persone che se la giocano con le patatine, le sigarette l' alcool e quant'altro...
Del resto signori l' antidoping nasce solo per evitare che si facesero troppo male dopo che i risultati di un eccesso di deregolamentazione provocò la tragdia in mondovisione del povero Tom Simpson (leggete qui, merita) ma il nostro Coppi pure lui non è morto giovane per caso eh...

[1]lo sport agonistico fa SEMPRE potenzialmente male anceh se non ti dopi, ma del resto nessuno di noi vivrà per sempre no?
 
prima di fare la morale a chi si gioca la salute con gli sport[1], il mondo è pieno di persone che se la giocano con le patatine, le sigarette l' alcool e quant'altro...
che paragone e'?

Chi si sfonda di patatine eccetera mica si propone, salvo eccezioni da manicomio ovviamente, come MODELLO di salute, impegno, sacrificio per realizzare i propri sogni e simili
 
Per prima cosa non facciamo confusione tra integratori e medicinali dopanti.
Nel ciclismo il doping era endemico, ma signori ho una brutta notizia: a livello Pro è così praticametne in tutti gli sport, dove girano soldi non puoi lasciare un vantaggio ad un avversario, fosse anceh dell' 1%. Oggi li controllano con mezzi molto molto potenti e non c'è praticametne nulla di non rilevabile, per cui se Dio vuole ora ci si dopa con moderazione :biggrin:
Come diceva un amico BBer "è come il vineo se ne bevi una bottiglia ti ubriachi se ne prendi poco alla volta non fa mica male!" :rofl::rofl: (ma lui se li faceva a se e mica agli altri, c'ha 70anni ed è in formissima)
Detto questo prima di fare la morale a chi si gioca la salute con gli sport[1], il mondo è pieno di persone che se la giocano con le patatine, le sigarette l' alcool e quant'altro...
Del resto signori l' antidoping nasce solo per evitare che si facesero troppo male dopo che i risultati di un eccesso di deregolamentazione provocò la tragdia in mondovisione del povero Tom Simpson (leggete qui, merita) ma il nostro Coppi pure lui non è morto giovane per caso eh...

[1]lo sport agonistico fa SEMPRE potenzialmente male anceh se non ti dopi, ma del resto nessuno di noi vivrà per sempre no?

Bravo, ottimo intervento chiarificatore.

Condivido parola per parola.

Aggiungo che negli sport dove girano i soldi, girano anche i complotti del tipo far passare per dopato un atleta che invece non lo è (vedi caso Pantani o il marciatore Schwazer).
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che paragone e'?

Chi si sfonda di patatine eccetera mica si propone, salvo eccezioni da manicomio ovviamente, come MODELLO di salute, impegno, sacrificio per realizzare i propri sogni e simili

Gli atleti agonisti non mi risulta si propongano come modello di salute...
Inoltre @Jk74 lo ha specificato correttamente nella nota [1]:

[1]lo sport agonistico fa SEMPRE potenzialmente male anche se non ti dopi

Come esempio di impegno e scrificio però sì, perchè se ti dopi ma stai sul divano, non vinci una cippa :biggrin:
 
Oggi li controllano con mezzi molto molto potenti e non c'è praticametne nulla di non rilevabile,
Io credo che sia il vecchio gioco di rincorsa....
ci sono quelli che cercano sempre nuove sostanze non rilevabili e
poi ci sono gli altri che cercano nuovi sistemi di analisi per rilevare ciò che prima sfuggiva.

per cui se Dio vuole ora ci si dopa con moderazione
Purtroppo temo si dopino solo con più astuzia.
Solo alcuni sport ad esempio hanno i test a sorpresa anche lontano dalle gare,
per tutti gli altri il doping è quasi libero durante gli allenamenti basta che non restino tracce nel momento delle gare.

Detto questo prima di fare la morale a chi si gioca la salute con gli sport
Poichè ritengo che sport sia salute, trasformarlo in fonte di malattia mi pare una bestemmia.

o sport agonistico fa SEMPRE potenzialmente male anceh se non ti dopi,
Potenzialmente .... se appunto lo si fa nel modo esasperato che io ritengo sbagliato.
In effetti anche solo la continua ripetizione di alcuni movimenti crea squilibri che se non vengono bilanciati e compensati sono essi stessi un danno.

Ma è possibile vivere lo sport anche agonistico in modo sano .... in fondo basta non ci siano di mezzo soldi e che ci sia un po' di buonsenso e di voglia di divertirsi.
Io ho fatto sport agonistico tra i 40 e 48 anni ma non tra i "master" i miei avversari avevano tra i 20 e i 30 anni, e ho sempre aborrito qualsiasi sostanza dopante......
se escludiamo la birra e il buon vino :D
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Aggiungo che negli sport dove girano i soldi, girano anche i complotti del tipo far passare per dopato un atleta che invece non lo è (vedi caso Pantani o il marciatore Schwazer).
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anche questo è vero
ma diventa gioco facile dove appunto a certi livelli, più o meno tutti si dopano,
ma dove si parla di centinaia di migliaia di euro posso anche capire che il professionista
faccia più o meno come tutti.

Dove invece al massimo c'è in palio la foto sul giornale locale .... non lo concepisco.
 
Io credo che sia il vecchio gioco di rincorsa....
ci sono quelli che cercano sempre nuove sostanze non rilevabili e
poi ci sono gli altri che cercano nuovi sistemi di analisi per rilevare ciò che prima sfuggiva.
Guarda questo è un po' un mito che gira: il doping al 99.9% è una medicina usata in chi non ne ha bisogno ed in modo eccessivo.
Nessuno ha i mezzi per creare sostanze esotiche senza che nessuno lo sappia. Semplicemnte per es, trovare che ti sei iniettato del testosterone è ben difficile visto che è una sostanza che produci tu stesso identica.
Ora ti beccano l' autoemotrasfusione! Ciò significa che con l'avvento dei passaporti biologici puoi continuare prendere qualcosina, ma non puoi mai esagerare sennò TAC! ti beccnao
Solo alcuni sport ad esempio hanno i test a sorpresa anche lontano dalle gare,
per tutti gli altri il doping è quasi libero durante gli allenamenti basta che non restino tracce nel momento delle gare.
eh beh il test antidoping costa e caro!
Poichè ritengo che sport sia salute, trasformarlo in fonte di malattia mi pare una bestemmia.
Potenzialmente .... se appunto lo si fa nel modo esasperato che io ritengo sbagliato.
In effetti anche solo la continua ripetizione di alcuni movimenti crea squilibri che se non vengono bilanciati e compensati sono essi stessi un danno.
appunto. Poi sei sotto gara per cui insisti anche se c'è forse una piccola infiammazione ecc ecc
Io adesso ceh non sono agonista di nulla al primo dolorino TAC! mi fermo. Ma c'è anche chi dice che cmq correre 40km/settimana potrebbe consumarmi cartilagini...
Ma è possibile vivere lo sport anche agonistico in modo sano .
Dove invece al massimo c'è in palio la foto sul giornale locale .... non lo concepisco.
gli sport con molta componente tecnica sono storicamente meno "pieni" Nel mio di sport praticametne ti guardavano male se prendevi la creatina (che non fa che bene!) anche a livello Pro. Però non possiamo dire che facesse benissimo lostesso prendere pugni in faccia :D
Chi si sfonda di patatine eccetera mica si propone, salvo eccezioni da manicomio ovviamente, come MODELLO di salute, impegno, sacrificio per realizzare i propri sogni e simili
a parte che non è vera la 1a preposizione, è pieno di VIP che si propongono come modelli e sono dei tripponi gaudenti.
Un cantante canta, un corridore corre, siam spesso noi o i mass media che vogliamo creare un modello xkè ci è più facile vivere seguendo le indicazioni di qualcun' altro, di successo.
Bono Vox "non fidatevi mai di una rockstar: se ci andate a vedere hanno sempre avuto dei grossi problemi famigliari"
VR46 "... beh io... io guido le motorette, di quello me ne intendo, di tutto il resto sono come una qualsiasi persona, non è che ne so di più perché sono famoso!"
 
Poi sei sotto gara per cui insisti anche se c'è forse una piccola infiammazione ecc ecc
Io adesso ceh non sono agonista di nulla al primo dolorino TAC! mi fermo. Ma c'è anche chi dice che cmq correre 40km/settimana potrebbe consumarmi cartilagini...

Guarda, le cartilagini articolari si consumano anche solo perchè si invecchia... :biggrin:

Io ho fatto agonismo per 25 anni: dal 1974 al 1999 (atletica leggera, mezzofondo).

Ho fatto decine di migliaia di km e poi, dopo il 1999, ho continuato a correre così per divertimento. Nel 2020 mi è venuto un malino ad un ginocchio, risonanza e l'ortopedico mi ha detto: "Stai finendo la cartilagine, è meglio che smetti di correre. Puoi camminare e fare bici, ma correre è troppo traumatico".

Non penso che mi sia successo per i 25 anni di agonismo.

Per cui corri pure finchè puoi :D
 
Ultima modifica:
Ma c'è anche chi dice che cmq correre 40km/settimana potrebbe consumarmi cartilagini...
35 / 40 Km alla settimana li ho fatti per almeno 20 anni, ma correre era solo uno dei mezzi per mantenere lo stato di forma ...assieme a un po' di ore in vasca e di palestra.

Non ho avuto problemi .. è che quando mi sono dovuto fermare per 3 mesi di fila
mi son ritrovato vecchio di colpo.

gli sport con molta componente tecnica sono storicamente meno "pieni"
Questo è vero
ma alcuni anche li avanzando l'età per compensare cercano gli aiutini.
 
Mi ricordavo Coppi morto di malaria trascurata dai sanitari, malattia presa in Africa dove Coppi era andato a caccia, credo di anatidi e trampolieri, specie amanti delle aree umide e malariche.
guarda non ho mai seguito il ciclismo per cui posso aver fatto casino, ricordavo che ci fossero vari parametri di Coppi completamente fuori standard e probabilmente ho fatto un 2+2 che non andava fatto.
 
Allora mettiamo a posto un po' di info. Coppi aveva un fisico raro, eccezionale, dettagli tratti da Wikipedia: il fisico apparentemente poco atletico, e nonostante una struttura ossea e muscolare molto fragile,[1] Coppi è dotato di una notevole agilità muscolare, gambe lunghe e sottili, un sistema endocrino molto efficiente e un sistema cardio-respiratorio fuori dal comune (torace ampio, capacità polmonare di 7,5 litri e 34 pulsazioni cardiache/minuto a riposo), qualità che ne esaltano la resistenza sotto sforzo.
Vince di tutto.

La morte​

Il 10 dicembre del 1959, subito dopo essere stato ingaggiato dalla "San Pellegrino Sport", la squadra appena costituita dall'amico ed ex-rivale Gino Bartali, Coppi parte con alcuni amici ciclisti francesi - fra cui Raphaël Géminiani, Jacques Anquetil, Roger Rivière, Henry Anglade e Roger Hassenforder - per un viaggio nell'Alto Volta[57][58] Il 13 dicembre è infatti in programma una corsa ciclistica, un criterium, a Ouagadougou (vincerà Anquetil davanti a Coppi), accompagnata il giorno successivo da alcune battute di caccia nelle riserve di Fada N'gourma e Pama, non lontano dalla capitale.[58] Dopo la caccia Coppi e Géminiani tornano all'accampamento di Fada N'gourma, occupano la stessa camera e nella notte vengono assaliti dalle zanzare, contraendo la malaria.[59][60] L'indomani i due sono stanchi e debilitati; rientrano insieme in aereo a Parigi, poi si separano: il francese torna a Clermont-Ferrand, l'"Airone" a casa a Novi Ligure.[57]

Il 20 dicembre Coppi e Géminiani si telefonano: sono entrambi febbricitanti.[57] Quella stessa sera Géminiani perde conoscenza e viene ricoverato. La moglie Anne-Marie allerta immediatamente uno specialista di malattie tropicali, che invia una provetta di sangue all'Istituto Pasteur di Parigi. I medici rilevano la presenza nel sangue del plasmodium falciparum, il protista responsabile nell'uomo della malaria terzana maligna, la forma più violenta della malattia. Géminiani resta in coma otto giorni, ma viene curato con il chinino e salvato: si risveglierà il 5 gennaio.[57][61] Coppi si reca invece all'incontro di calcio Genoa-Alessandria, spinto anche dalla curiosità di vedere all'opera l'astro nascente del calcio alessandrino Gianni Rivera, e nei giorni seguenti si reca anche a caccia nella sua riserva di Incisa Scapaccino.[59]

Il 27 dicembre Coppi si mette a letto con febbre alta, nausea e brividi; due giorni dopo i parenti chiamano il dottor Allegri di Serravalle Scrivia, che a sua volta chiama a consulto il primario dell'ospedale di Tortona, prof. Astaldi, ma i due non riescono a fornire una diagnosi.[57] Nel pomeriggio del 1º gennaio le condizioni del campione si aggravano ulteriormente; a Tortona giunge per un altro consulto anche il professor Fieschi, dell'Università di Genova.[57] Coppi viene ricoverato d'urgenza prima a Novi e poi a Tortona: alle 22 del 1º gennaio perde conoscenza, alle 23 è in "pericolo di vita", all'una di notte riprende conoscenza e parla con Ettore Milano, suo storico gregario; subito dopo entra in coma.[58][59] All'ammalato è praticata una cura intensa a base di antibiotici e cortisonici, ma Coppi non reagisce. Non riprende più conoscenza e muore alle 8:45 del 2 gennaio 1960, all'età di 40 anni.[57][59][62]

I medici avevano sbagliato diagnosi, ritenendo Coppi affetto da un'influenza più grave del consueto, nonostante già a fine dicembre la moglie e il fratello di Géminiani, Angelo, avessero telefonato dalla Francia per avvertire di come a Raphaël fosse stata diagnosticata la malaria (raccontarono i congiunti di Géminiani che i medici italiani avevano loro risposto di pensare al proprio paziente, ché loro avrebbero provveduto a Coppi).[57][59][61] Anche nella provetta del sangue prelevato a Coppi fu trovato il plasmodium falciparum, l'agente della malaria. Il 4 gennaio sono in 50.000 sul colle di San Biagio a seguire il funerale del "Campionissimo".[57] Coppi viene inizialmente sepolto nel piccolo cimitero sul colle San Biagio, nei pressi di Castellania, dove ancora oggi riposano i genitori ed altri parenti; verso la fine degli anni sessanta le sue spoglie e quelle del fratello Serse vengono traslate dal cimitero ed inumate definitivamente in un mausoleo, realizzato accanto al municipio di Castellania.
Che ci fosse il doping anche allora lo ritengo più che probabile che lui si sia dopato nella vita non lo so, ma ne aveva bisogno? Che si morto per il fisico rovinato dal doping proprio no. Su Wikipedia trovi tutta la scheda.
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And now, please, can se get back IT? Per che non sa l'inglese, possiamo tornare in argomento?
 
tutto può essere a rischio doping. Un pò meno ovvio.

Certo che ho letto la storia di tom simpson....voleva la casa in costa azzurra e ha guadagnato una bara...

E poi si dice ancora di fidarsi di certi medici..
 
Anche le arti marziali sono a rischio doping? Io a buon senso dico di no

Certo, più hai muscoli più colpisci forte.

E per aumentare la massa e la forza muscolare, sappiamo.

Tra l'altro c'è il doping anche in discipline "statiche" come il tiro (arco, arma da fuoco o ad aria compressa): calmanti per mantenersi rilassati e non far tremare la mano... :azz:
 
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