UPDATE! La mia prima notte all'aperto: ecco come è andata

Sto organizzando la mia prima notte all'aperto con l'idea di fare un sacco di foto al cielo estivo.
La posizione è già stata scelta: una cresta a 2900m con terreno di sabbia mista a sassolini. Un lago a Nord, 400m sotto (con rifugio in caso di emergenza), e uno a Sud, 600m sotto.
Ho ispezionato la zona una decina di giorni fa e non c'è più traccia di neve, nemmeno da lontano. Ci sono un paio di rilievi (cumuli di pietre) che potrebbero essere degli efficaci paravento per varie direzioni.
Dal sito www.mountain-forecast.com/peaks sto monitorando le condizioni di temperatura di un paio di cime in zona (entrambe sopra i 3200m, quindi con un certo margine di sicurezza) e vedo valori tra i +4° e i +7°C. Basandomi su questo dato, ho scelto un sacco a pelo con confort limite -3°C (Ferrino Lightec 1100), con materassino gonfiabile e Outdoor Research Helium Bivy per rimanere nel peso contenuto e dormire proprio sotto le stelle.
Ho appena scoperto l'app Windy che mi può aiutare a scegliere la notte più giusta, devo studiarmela un po'.

Passiamo ai dubbi da neofita:
  • A quella quota devo aspettarmi un deposito di rugiada che mi possa bagnare il sacco a pelo se sto fuori dal Bivy? vegetazione nei dintorni completamente assente, ma non so... Ci sono altri motivi per cui non dovrei dormire con il sacco a pelo scoperto?
  • Il mio dato di temperatura è attendibile? male che vada ho anche un sacco di metallina d'emergenza e un pad riscaldato da powerbank... Non dovrei soffrire il freddo più di tanto
Avete consigli?
 
Io non guardo MAI la temperatura limite, mi baso sempre e solo sulla comfort.
Dopodiché il caldo o freddo è tutto assolutamente soggettivo, dovresti sapere tu se sei frettoloso o meno.
Tieni conto che male che vada puoi sempre dormire vestito col pile e se serve col piumino anziché mutande e maglietta.
 
Ciao, direi che come neofita hai già fatto diversi step e ti sei portato avanti al posto, quindi bene!!
Per la rugiada è un po' variabile la situazione a causa proprio del tasso di umidità e di quanto è ventilato, però un minimo c'è sempre.
Personalmente sono sempre stato riparato dalla tenda e ho sempre trovato le goccioline sul telo al mattino.
 
Io non guardo MAI la temperatura limite, mi baso sempre e solo sulla comfort.

Tieni conto che male che vada puoi sempre dormire vestito col pile e se serve col piumino anziché mutande e maglietta.
Certo, credo sia solo una questione di terminologia: sulla pagina Ferrino il “Confort limite” o “Limite estremo di confort” è quella dell’uomo che dorme bene da rannicchiato. La temperatura di sopravvivenza del mio sacco è -20º. Vedi allegato
Dopodiché, come dici tu, posso sempre coprirmi di più. Il pile è sempre nello zaino.

Ciao, direi che come neofita hai già fatto diversi step e ti sei portato avanti al posto, quindi bene!!
Per la rugiada è un po' variabile la situazione a causa proprio del tasso di umidità e di quanto è ventilato, però un minimo c'è sempre.
Personalmente sono sempre stato riparato dalla tenda e ho sempre trovato le goccioline sul telo al mattino.
Essendo sempre da solo, mi piace avere sotto controllo più variabili possibile, per quello ho fatto l’ispezione. Era un anno che non tornavo sul posto e mi ricordavo meno sassolini in mezzo alla sabbia, tanto per dire che la memoria non è mai molto affidabile.
Valuterò in base al vento come fare. Sotto al materassino volevo mettere un telo impermeabile da picnic, magari piegato in due, per proteggere un po’ il materassino. È quadrato da 2x2m, quindi posso anche rivoltarmene mezzo sopra il sacco.
 

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Ciao,

1) In quota quello che fa tanto la differenza è il vento che solitamente è presente almeno per buona parte della notte... Ci sono delle tabelle che in base a temperatura e vento ti indicano la temperatura percepita... Che poi è la temperatura che ti interessa

2) ti serve un sacco a pelo con temperatura di comfort corretta

Indicativamente per i tremila estivi ti serve un sacco a pelo da zero gradi e un materassino da zero gradi C.
 
Ciao,
sabato sera ho dormito con quel sacco a pelo in tenda su ghiacciaio sotto Punta Helbronner.
La temperatura era di poco sopra lo zero, con un intimo termico in sintetico non ho avuto assolutamente freddo dormendo sdraiato e non rannicchiato.

Fondamentale però è isolarsi dal terreno (io avevo un autogonfiante con r-value 6.5) e quasi sempre è questa la differenza tra una notte piacevole e una notte insonne.
se pensi di usare solo un materassino gonfiabile temo potresti avere freddo.
 
Ecco il discorso del materassino l’ho mezzo trascurato, nel senso che ho visto il discorso mentre monitoravo le temperature sempre in rialzo.
Nei prossimi giorni prevedono temporali, quindi è da prendere con le pinze, ma la percepita non scende mai sotto 0º.
Ho pensato, magari sbagliando, di isolarmi meglio (in caso di freddo) con la metallina tra sacco e materassino. Può avere senso?
 
Perché non isola? Se riflette il calore che scende dal sacco a pelo… chiaramente non sarà la stessa cosa, ma dovrei avere un buon guadagno
 
Perchè oltre all'irraggiamento (che è quello che viene schermato dalla metallina) esistono la convezione e la conduzione, che sono gli altri due principali modi di trasmissione del calore e nel caso in esame la conduzione è proprio il tipo di trasporto dominante.
quindi ti serviranno prodotti che siano isolanti efficaci per i moti conduttivi: in primis CCF.

poi si possono accoppiare materiali riflettenti ma il guadagno, seppur presente, è relativamente basso.
 
Invece della metallina, prova a portare il pluriball, un pezzo da circa 80 cm per 150, se dormi rannicchiato, e mettilo sotto lo stuoino in CCF.
Confermo che più che il sacco a pelo, e la relativa rugiada (che se il sacco è fatto bene come rivestimento, poco importa) è fondamentale l'isolamento dal terreno sottostante, soprattutto se in tempi recenti ha preso pioggia.
Infine, se il timore è così elevato, valuta una cover/coprisacco, anche economico (tipo militare in cotone pesante) o un semplice tarp in cui ti "arrotoli" (metodo che negli scout negli anni 80 chiamavano "sandwich" e lo facevamo con i teli militari Roma 85)
 
Mi sono convinto e, dopo lungo cercare, ho optato per il Sea-to-Summit camp mat autogonfiante. Pesa 800g (come il mio gonfiabile) e ha valore R di 4,2.
Probabilmente sarà meno comodo del gonfiabile, che comunque proverò questo weekend (meteo permettendo), ma ha già il sentore di un buon passo per la stagione avanzata.
 
Io ragiono da vecchio, e da alcuni anni non vago più sulle creste,
Quindi quello che dico ha un peso molto relativo..
Per me, bivaccare a 3000m senza tenda è una follia...altro che cielo da contemplare..
Il cielo puoi anche contemplarlo da una spiaggia, ma a 3000m di notte, meglio stare in tenda, e per tenda non intendo certe schifezze da un kilo.
 
Io ragiono da vecchio, e da alcuni anni non vago più sulle creste,
Quindi quello che dico ha un peso molto relativo..
Per me, bivaccare a 3000m senza tenda è una follia...altro che cielo da contemplare..
Il cielo puoi anche contemplarlo da una spiaggia, ma a 3000m di notte, meglio stare in tenda, e per tenda non intendo certe schifezze da un kilo.
Può essere che sia saggezza pura... L'acquisto è stato fatto con Amazon Prime e ho altre 3 settimane per fare un reso gratuito senza problemi.
Se dovesse andar malissimo, ho un rifugio poco sotto come backup e sicuramente passerei alla tenda.

Da astrofilo ti assicuro che il cielo è notevolmente diverso quando si sale di quota e, soprattutto, ci si allontana dalle luci.
Ti lascio il confronto tra 2 foto fatte a 24h di distanza con le stesse impostazioni macchina e stesso obiettivo. La prima è fatta al Passo di San Bernardino a 2000m, la seconda dal mio cortile di casa a Busto Arsizio (220m), entrambe puntando allo zenit. Foto non modificate
 

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Ma si ..non mi riferivo alla fotografia, ma alla tua salute...ben venga il rifugio vicino, ..magari anche da lì puoi fotografare il cielo, e lo fai con una certa tranquillità ..anche per salvaguardare l'attrezzatura in caso di imprevisti..
Comunque per me 3000m son sempre una roba seria.
 
Comunque per me 3000m son sempre una roba seria.
Sono d'accordo, infatti sto cercando di fare le cose per bene (ispezione della zona la settimana prima, studiare i ripari dal vento, valutare le temperature con un po' di margine...). Ti assicuro che il Bivvy Bag è già un piano B, poi ho il piano C (metallina d'emergenza attorno al Bivvy), il D (pad riscaldati via USB con powerbank che può durare tutta la notte e che mi porto sempre dietro comunque), poi ho il fornellino per farmi qualcosa di caldo, il rifugio a 2 ore di strada, il telefono satellitare oltre all'iphone 14 che fa le chiamate satellitari, al rifugio ho intenzione di fermarmi per fare il pieno di acqua alla solita vescica da 3L più a quella di scorta...
Ho sempre in mente di poter sopravvivere per almeno 3-4 giorni quando parto per fare le uscite in giornata, adesso sto esagerando (forse) proprio per evitare sorprese, ma anche per tastare il terreno e vedere se sono correttamente preparato a fare 2 notti di fila o anche 3.
 
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Ho sempre in mente di poter sopravvivere per almeno 3-4 giorni quando parto per fare le uscite in giornata, adesso sto esagerando (forse) proprio per evitare sorprese, ma anche per tastare il terreno e vedere se sono correttamente preparato a fare 2 notti di fila o anche 3.
Fai benissimo :si:
Anche se più delle cose che ti porti, conta la preparazione nel saper affrontare 2 notti di fila non programmate e magari in condizioni critiche
 
Fai benissimo :si:
Anche se più delle cose che ti porti, conta la preparazione nel saper affrontare 2 notti di fila non programmate e magari in condizioni critiche
Lì è tutta esperienza. Chi non ci si è mai trovato non può far altro che equipaggiarsi e sperare.
Sinceramente, spero di andare avanti a non essere esperto in tal senso;)
In ogni caso, meglio fare scoperte adesso che è caldo, piuttosto che a novembre o febbraio
 
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