Hai perfettamente ragione ma sarebbe impossibile farlo secondo me.bisogna vedere cosa scrivono, ma soprattutto chi scrive, solitamente queste riviste non controllano le fonti se affidabili o meno
infine le foto, forse per la qualità della carta, sono orribili e poco chiare.
Secondo me se siamo arrivati a una disciplina sportiva che si chiama bushcraft o survival, tale disciplina va studiata in modo adeguato, come si fa con il calcio, la medicina, l'ingegneria etc. Come diceva Gabriele uno non è che si laurea in una settimana. Ci vogliono almeno 5 anni e poi tanta pratica per diventare uno specialista, ma non necessariamente laureato ma anche un buon elettricista, quoco etc.Purtroppo quello che dici tu è quello che si rischia per ogni disciplina che non è regolamentata e riconosciuta dal Coni e di cui non c'è una federazione a dettarne le basi.
Ti pongo un'altro quesito provocatorio (giusto per mettere un po' di carne sul fuoco!): chi detta le basi delle vigenti "federazioni" (che non sono vere federazioni riconosciute dal CONI!!) del bushcraft e survival in Italia?
Chi ha deciso che il capo di tale federazione sia il capo? Perchè? Sulla base di quali riconoscimenti?
Il Survival non è come il calcio dove un campo è uguale sia in Africa che in Russia. Essere esperti di survival in Africa è differente che essere esperti di Survival in Russia, cambia la flora, cambia la fauna, cambia il clima e di conseguenza cambiano le tecniche ed i concetti.
Personalmente non credo esistano esperti di Survival per ogni tipo di ambiente. Credo che ognuno per essere professionale debba specializzarsi in un determinato ambiente. E la disciplina andrebbe regolamentata a livello mondiale, non solo nazionale!
Fino a quando qualcosa del genere non sarà fatto, non posso darti torto! Per questo quello che faccio e che ho fatto, l'ho fatto per me.
Scusate l'off topic, ma Gabri me l'ha servita su un piatto d'argento e sono argomenti che mi prendono molto!![]()
dopo di che posso capire che nel momento in cui un qualcosa diventi una opportunità lavorativa o comunque un terreno di confronto, anche con terzi ma non solo, si abbia la necessità di definire dei parametri oggettivi, un metro di giudizio riconosciuto o comunque condivisibile, onde evitare che uno si autoproclami "re".
Qualche anno fa, a un raduno a Trebbana, ho incontrato un ragazzo americano che diceva che studia al università tutte queste discipline, cioè, bushcraft, survival, etc. Poi non lo so quanto è vera la cosa, ma visto che in America al università si studia un pò di tutto non mi stupirei.Le arti marziali non ho difficoltà a considerarle delle discipline come lo stesso per il softair, sono mondi in cui la "codifica" dell'attività, la standardizzazione, pur con tutte le sfumature del caso, può avvenire o comunque può essere coesistere con la pratica senza snaturarla. Il bushcraft, per me, è una attività dove più che regole vi ritrovo delle metodiche riconosciute efficaci per un determinato fine ma che non necessitano di una "codifica" nelle loro attuazioni, vi ritrovo delle potenziali linee guida, filosoficamente parlando delle scuole di pensiero ma non delle regole standard ....... dopo di che posso capire che nel momento in cui un qualcosa diventi una opportunità lavorativa o comunque un terreno di confronto, anche con terzi ma non solo, si abbia la necessità di definire dei parametri oggettivi, un metro di giudizio riconosciuto o comunque condivisibile, onde evitare che uno si autoproclami "re".
Intendiamocinessuna critica nei confronti di nessuno nè volontà di insegnare nulla a nessuno, è solo una considerazione personale, nulla di più.
Ciao, Gianluca
Ok ma questa è una esigenza che però non coincide, necessariamente, con il concetto di fondo di confluire il bushcraft in una "disciplina".Oltre a questo, anche e soprattutto per porre degli standard qualitativi alla "professione" (a livello globale) che certifichino la professionalità del soggetto.
Nulla di più probabile, non è lo studio in sé che mi lascia, per modo di dire, perplesso ma quanto "ingabbiare" il bushcraft in una qualche codifica tale da poterlo definire "disciplina" a pieno titolo ...... boh, sarà un mio ulteriore limiteho incontrato un ragazzo americano che diceva che studia al università tutte queste discipline