Condivido, non ci sono regole esatte e soprattutto nessuna assoluta.
Proprio perché dipende dai contesti, dal punto di partenza, dalle motivazioni, dai propri approcci.
L'unica cosa che non condivivo, in generale, é ritenere quelle che di fatto sono delle attività/passioni/interessi specifiche, come potrebbe esserlo l'alpinismo, la mountain bike, ecc..., dei giochi simulati, a priori.
È forse una delle poche attività che può essere vissuta dai privati, anche nella maniera più genuina e reale possibile. Perché si tratta semplicemente di tornare alle radici della specie umana, ovviamente ci sono molti approcci, da quello puramente ludico, ma anche quello seriamente legato al saperlo fare. Con tutti i pro e i contro del caso.
Se si parla di "sopravvivere in natura"
(parlo di quel contesto in quanto é quello che interessa a me) le capacità e le conoscenze necessarie sono sempre e comunque le stesse, indifferentemente dal fatto se si vogliono ricollegare a termini o ambienti specifici (es. esercito, bushcraft, survival, ecc....)
Cioé, saper trovare cibo... é saper trovare cibo. Saper costruire un riparo... é saper costruire un riparo.
Saper accendere un fuoco... é saper accendere un fuoco. Sapersi curare... é sapersi curare e via dicendo.
Indifferentemente da tutto. Ovviamente il tutto dipende dall'approccio con cui si desiderano affrontare.
Anzi, la sopravvivenza rivolta ad ambienti specifici come quelli dell'esercito/militari é proprio una cosa a sé, in quanto l'istruzione viene basata su precise questioni e non al saper realmente sopravvivere nell'ambiente naturale circostante.
Ma secondo regole ben precise, schemi, tempistiche e soprattutto in base a determinati materiali.
Quando parlo di "sopravvivenza" e capacità legate ad essa, non ci vedo per forza delle situazioni d'emergenza o i settori maggiormente tirati in causa.. ma ci vedo semplicemente le capacità di saper provvedere a se stessi in maniera autonoma, ovviamente in base agli ambienti a cui uno si é interessanto, abituato, cresciuto. Anche il cittadino moderno, modello... con la sua formazione ed il suo lavoro si é applicato per raggiungere un grado di capacità di sopravvivenza nel contesto in cui stà. Ma sempre di sopravvivenza si stà parlando.
Mi viene difficile da spiegare, ma personalmente é uno stile, un approccio, delle conoscenze, delle capacità che non definirei mai "gioco", anche perché di gente che "gioca" se ne troverebbe a bizzeffe allora, ahahah Invece no
Allo stesso tempo lo definisco una situazione d'emergenza, proprio per il fatto che é molto interpretabile e in base al contesto. Che appunto non ha regole ben precise e assolute.
SALUTONI