utilizzo non convenzionale dell'equipaggiamento

Buongiorno a tutti.
Sono rimasto affascinato dalla quantità di spunti ricevuti leggendo il chilometrico post sul kit di sopravvivenza ed in particolare mi è rimasto impresso un intervento in cui si diceva di non portare oggetti che non si conoscono a fondo, perchè costituiscono solo peso inutile e spazio sprecato.
Proprio ripensando a questo mi sono domandato se poteva interessare anche altri, oltre a me naturalmente, conoscere a fondo tutti gli usi possibili, oltre a quelli convenzionali, della dotazione survivor.
So già che alcune cose devono essere approfondite sul campo, da personale esperto, ma vorrei comunque esprimere la mia curiosità al riguardo.
Sarò lieto di leggere cosa ne pensate.
Saluto tutti.
Underfax
 
Certo che ci interessa! :D

Perchè non inizi chiedendo, magari, spiegazioni su qualcosa che ti piacerebbe conoscere più a fondo?
 
underfax ha scritto:
mi è rimasto impresso un intervento in cui si diceva di non portare oggetti che non si conoscono a fondo, perchè costituiscono solo peso inutile e spazio sprecato.
Proprio ripensando a questo mi sono domandato se poteva interessare anche altri, oltre a me naturalmente, conoscere a fondo tutti gli usi possibili, oltre a quelli convenzionali, della dotazione survivor.

Direi che è un'osservazione giusta.

Per esempio, quasi tutti hanno un kit per la pesca, ma quanti sanno effettivamente come si pesca ? Quando il pesce sta a riva, quando va a fondo, quando mangia di più, come si pone rispetto al vento, come "vede" le persone sulla riva, come e quanto sente i rumori, a che altezza mangia, che tipi di pesce ci sono a seconda dei tipi di acqua (sporca, pulita, corrente, ferma, alta, bassa, fredda, calda...), come si deve muovere l'esca a seconda del tipo di pesce (cacciatore come trota, bass, succhiatore come carpa, diffidente, curioso, pauroso...)... ???

Tagliare un ramo non è difficile. Prendere una carpa neanche. Ma alcuni pesci sono veramente difficili, richiedono terminali estremamente sottili, al fluorocarbon, ami estremamente affilati, pasturazioni lunghe e regolari...

Sapete come si lega un amo alla lenza ? Non basta fare un nodo, ci vuole una legatura particolare, da provare prima a casa, da imparare. Giò.à questo è un limite: se non si sa legare un amo, il kit non serve a niente.

Io, da pescatore trentennale, credo che non riuscirei a sopravvivere di pesca con un kit "base" 10 metri di filo e due ami. Piuttosto, mi affiderei a trappole per imprigionare il pesce, limitarne la mobilità e colpirlo con legni, o una rete. Quindi piuttosto che un kit di pesca mi porterei una rete anti zanzare, per prendere i pesci che passano sottoriva, costruendo un bilancino. Credo che avrei più chances. Il filo e l'amo lo butterei a fondo, con un mazzetto di vermi da terra, sperando di prendere qualche carpa o qualche pesce di notte, ma non ci farei molto affidamento.

Provate a catturare qualche trota nei torrenti alpini: ci vogliono attrezzature e tecniche estremamente sofisticate. Meglio fare una diga di sassi e giù a bastonate :p

O provate a prendere un luccio, o una trota grossa, o un'anguilla, e sentite quanto tira. Occorrono canne flessibili, mulinelli con frizione, e lenze estremamente robuste e lunghe, altrimenti si spacca tutto !!

Naturalmente questo vale per l'Italia, dove i pesci sono parecchio "scafati". Magari su un'isola deserta nei caraibi basta fare la pipì nell'acqua per prendere un tonno :p

Qui insegnano a legare un amo. Tutto il sito è interessante, ha molti tutorial e molti spunti utili.

http://www.pescaonline.com/legare_gli_ami.html
 
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