Escursione Val di Fosse : Rifugio Petrarca – L'Altissima.

Parchi del Trentino-Alto Adige
  1. Parco Naturale Gruppo di Tessa
Val di Fosse : Rifugio Petrarca – L'Altissima.


Val di Fosse: due giorni molto intensi e indimenticabili.

Ciao.

Nelle nostre vacanze passate in Val Senales nell'anno 2010 abbiamo diviso il soggiorno in due parti:

3 giorni in Val di Fosse presso il bellissimo Maso che fa anche da piccola ma carinissima pensione Casera di Fuori o VorderKaser ( metri 1690 ).

Vicinissimo al maso è stato adibito un grande posteggio per permettere anche agli escursionisti che arrivano dalla Valle Senales di depositare la macchina con un banale obolo.

Il maso è anche famoso , oltre a mangiare divinamente, per la produzione dei formaggi ( essendo anche un caseificio gestito direttamente dal proprietario del maso ), che noi quasi tutti gli anni acquistiamo ,se siamo nelle valli della Val Venosta.


Dei tre giorni, il 29 e 30 giugno 2010 sono dedicati completamente alla salita e ritorno seguendo tutta l'Alta Via Merano n. 24 ( o anche segnavia 38 ) che dal maso porta al Passo Gelato - Eisjcochl ( metri 2895 ) , dal passo si passa sempre con l'Alta via Merano in Val Passiria dove si trova il Rifugio Petrarca o Rifugio Eisjcochl ( metri 2875 ).



Camminata per tutta la Val di Fosse e nel parco naturale del Gruppo Tessa.


Dislivello totale: da metri 1690 a metri oltre 3100 sui nevai dell'Altissima.



Per la notte dal 29 al 30 giugno 2010 abbiamo prenotato al Rifugio Petrarca.


É stata un 'ottima soluzione per il fatto che la lunghezza di tutto il percorso sia in andata che ritorno è per un totale superiore a 29,00 Km.

Inoltre era nostro interesse vedere e ammirare con molta calma la bellezza di questa valle incontaminata e meravigliosa sia per le spettacolo delle montagne, sia della vita che pullula di animali ...inoltre , essendoci in tutto solo sei tra Case , masi e malghe, la parte rimanente è tutto un fiorire di prati, boschi, rocce, vette stupende, neve, ghiacciai ecc.


Con questo percorso si colgono tutti gli strati orografici della montagna.


Nota: fotografi: Matteo, genio della fotografia , la più parte di quasi tutto il percorso di salita per i motivo che poi spiegherò; la mattinata, dopo la sveglia, l con la Cima Altissima e del Rifugio Petrarca sono state fatte con la sua macchinetta da Marta la quale deve avere combinato qualche pasticcio, essendo probabilmente ancora assonnata, con una data iniziale che non dice assolutamente nulla(il giorno effettivo era 30/06/2010 ), mentre lasciamo la macchina fotografica di Matteo in carico, cortesia fatta dai gestori del rifugio , così da utilizzare poi nella parte finale di discesa .


Tengo a precisare che questa camminata è fattibile da tutti senza distinzione...solo la lunghezza determina l'opportunità di fermarsi al Rifugio a dormire.

Tengo ancora a precisare che per il costo cena, pernottamento e colazione la mattina dopo abbiamo speso una vera banalità ossia non più di Euro 26,00 a testa compresi i beveraggi che per noi sono piuttosto stati limitati ( sei bicchieroni di acqua con sambuco oltre per Marta sempre anche un thé), mentre , sgli r gli extra beveragg,i di tutti gli altri ospiti sarò più preciso più avanti.

Dopo un'abbondante e sempre notevole colazione nel maso che ci ospita, verso le ore 9 e 30 minuti si parte su una forestale molto larga e leggermente in salita.


Nel cammino si incontrano le mucche al pascolo di proprietà del vari masi oltre al nostro , il maso o Casera di Mezzo – Mitterkaser ( metri 1954) che fa anche da pensione - la Malga Rableid con tantissime mucche nei prati ( metri 2004 ) per arrivare alla fine e ultima casa Eshor – Maso Gelato , bellissima e molto grande, che fa anche da pensione , ( metri 2071 ).

Preciso che in tutte queste case e malga si mangia molto bene. Bisogna solo avere un poco di pazienza per qualche difficoltà che hanno con la lingua italiana.


Simpaticissima e brillante nelle battute la signora ( purtroppo non mi ricordo più come si chiamava ) di Maso Gelato ..non bisogna preoccuparsi se prima Vi squadra per bene...ma poi subito Vi da l'anima e consiglia il meglio.


Mi raccomando se Vi fermate a mangiare ,poco baccano e apprezzamenti per la cucina. Noi ci siamo fermati al a pranzare di ritorno dal Petrarca con un secondo da favola , dolce, caffè , grappa ( offerto dalla signora ).
Tutto Euro 10,00 a testa.


Marta mi precede spedita



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Dopo la recinzione e i pratoni del maso pieni di animali tra cui 3 bufali tibetani portati da Messner ( purtroppo ci siamo dimenticati di fare le foto ) , inizia il vero percorso o sentiero sempre molto ampio fino ai metri 2700 circa dove il sentiero è spesso coperto dai nevai residui che non ci creano nessun problema se non un parziale rallentamento.


Questo albero è stato colpito anni addietro da un terribile fulmine.




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Strane combinazioni di ometti in acqua e altri felici incontri durante il
cammino.




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Dietro di noi si vede svettare la cima del Similaun.




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Inizia la vera salita molto bella e suggestiva.

Il panorama del Parco Naturale del Gruppo di Tessa e impressionante.



Non elenco le cime del Gruppo che sono tantissime , ma sottolineo e si vedeno tutte dalle varie fotografie quali cime e ghiacciai stanno attorno a questa valle oltre alle Cime del Gruppo Tessa, partendo alle spalle del Passo Gelato in senso orario : Gruppo Similaun – Marzell Spitz – Cime Nere – Punta Rossa – Cima di Quaira – Bankkoger – e per finire lo stupendo gruppo dell'Altissima , proprio a ridosso del Rifugio Petrarca.




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Siamo ormai oltre 2750 metri e vicini al passo , Matteo ci comunica che non è più possibile fare le fotografie per le batterie scariche.

Facciamo il resto del percorso con calma e tranquillità , una bella sosta ad ammirare tutta la bellezza che ci circonda e a mettere in pancia qualche panino con formaggio, frutta, succo di frutta e acqua con sambuco dalla borraccia.


Si arriva al passo , dove incontriamo alcuni giovani  tedeschi che stanno iniziando a scendere in Val di Fosse con le loro formidabili mountain byke....spesso troviamo nella Val Senales questi gruppi scatenati in particolare dal sentiero che scende dal Rifugio Similaun.

Si associa a noi meraviglioso cane pastore bernese che ci annusa e per un pezzo ci ha accompagnato rotolando felice e contento nei nevai abbastanza robusti che abbiamo superato.


Una bella sosta sul passo ad ammirare e quasi toccare l'Altissima.

Proprio sotto il passo cìè una piccola galleria piena di neve accumulata, come per attivare un refrigeratore. .Non ho mai capito per quale motivo hanno fatto questo piccolo tunnel.


Nota: Mi auguro che ora il problema non esiste più, ma in tutta la val di Fosse era impossibile una connessione cellulare.

Importante è stato di godere di tutte le gioie, impressioni che abbiamo interiormente sentito nell'ammirare tanta bellezza.


Arriviamo in pochi minuti al Rifugio Petrarca verso le ore 14.00 ( Quattro ore occorrono tutte ).


Il tempo nel pomeriggio non promette bene...preferiamo, come fanno tutti i presenti del rifugio, rintanarci nel salone, dopo aver trovato la nostra stanza a 8 posti a castello già completi.


Il rifugio è strapieno.... tutti tedeschi..almeno una 70 di persone ...unici italiani noi tre.

Ci va benissimo.


Costoro, di tutte le età, tra una cantata e l'altra , una bevuta e l'altra (birre a iosa..e stranissimi bicchierini pieni di un liquore, penso grappa orrenda, che vengono continuamente richiesti … e salute di qui e salute di là...alla faccia poi ..dell'equilibrio ) , un gioco e l'altro ( il rifugio mette a disposizione tantissimi giochi in particolare per tedeschi)..ma anche le carte, dama e scacchi...noi ci divertiamo a scala e a scacchi.

A scala il più forte è Matteo, ma a scacchi ormai loro due sono super imbattibili....alcune ragazze tedesche, a loro rischio purtroppo, tentano lo scontro infelice ma molto simpatico con Marta e Matteo...è il bello dei rifugi.
Senza volerlo si creano poi amicizie e simpatie reciproche.

E' stato un pomeriggio veramente indimenticabile.

Ottima cena, servita alle ore 18,00 per il fatto che alle ore 21,30 si chiude tutto e a nanna...e sono anche intransigenti a spingere a letto i recalcitranti , di cui parecchi anziani come il sottoscritto, abbastanza intronati dall'alcol e dalla birra....


Ci pensa poi il sonno...e non dico la lotta in camera ( tra loro tedeschi ) per tener chiusa o aperta la finestra...non dico poi le sinfonie …...

Per i miei figli non è la prima esperienza di rifugio...ma si sono divertiti tantissimo.


Arriva finalmente il mattino del 30 giugno 2010 è già dalle sei c'è un bel movimento..fuori è anche nevicato nella notte( poca roba ).


Noi , prima di colazione, che servono dopo le ore 8.00 andiamo a fare un giro fotografare e sgranchire le gambe facendo il sentiero alpino Hans Grutzmacher Weg della Val Passiria un e tratto che porta alla Cima dell'Altissima, arrivando al secondo nevaio ( metri 3150 circa.

) Superiamo un primo nevaio e ci fermiamo ai piede del del secondo nevaio e sotto la piramide ( montagna sacra e inviolabile per i valligiani del 600.) .
Ci fermiamo a fare alcune fotografie.

La giornata si presenta molto limpida e freschissima

Dalle poche foto si vedono alcune cime tra cui l'Altissima che sono attorno al rifugio e parte del rifugio stesso.



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Facciamo colazione



Verso le ore 9 e 15 minuti salutiamo e abbracciamo gruppi tedeschi che abbiamo conosciuto e iniziamo a scendere con tranquillità verso le nostre malghe del Val di Fosse.


Felice incontro a meta valle.




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Si prosegue con destinazione Maso Gelato .



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Uno sguardo alla valle e un bel pranzo.



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Sono stati due giorni meravigliosi e incantevoli.



Nota tristissima.


Purtroppo in primavera del 2014 per le tantissime nevicate il il Rifugio Petrarca è stato parzialmente a distrutto da una slavina.
É stato attivato la parte rimasta ma in modo decisamente parziale: solo servizio ristoro.


La Regione Alto Adige ha già indetto il bando per la ricostruzione.

Bene.

E' troppo importante il rifugio al Passo Gelato essendo un punto di riferimento importantissimo per l'Alta Via Merano e per le varie escursioni, arrampicate, per le cime della val Passiria – Val di Fosse e il Gruppo Tessa.


Buona notte
 
Bei giri e belle relazioni, grazie! :si: ma non riesci a mettere foto un po' più grandi? Perchè vorrei vederle bene ma o divento miope oppure divento pazzo ad aprirle una per una...


edit: ah no mi correggo, se clicco sulla prima posso scorrerle con un tasto
 
Al Rif. Petrarca dormii l'anno scorso in settembre e ci svegliammo sotto una lieve nevicata che ci fece desistere dal concquistare l'Altissima. poi tornammo a Merano a piedi (2700 m di dislivello a scendere, il giorno dopo ci riposammo alle terme :) ).
Giusto in tempo, prima della distruzione del rifugio, sono stato davvero addolorato dalla notizia quando l'ho appresa, mesi fa...

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