Escursione Val Senales: Maso Corto - Rifugio Bellavista – Cima Punta Vedretta

Val Senales: Maso Corto - Rifugio Bellavista – Cima Punta Vedretta


Escursione: Maso Corto - Rifugio Bellavista – Cima Punta Vedretta . 

Ciao

Ritorno a presentare una escursione interessantissima fatta in Val Senales anno 2010. E' la parte terminale di tutta la valle nella conca chiusa dalle cime ovest e nord. Unico neo molto pesante : la presenza di tutte le piattaforme per gli sci invernali che hanno creato alcuni problemi al sistema montano con particolare riferimento a tutta la zona dei ghiacciai del Gruppo Finail dove si sciava anche d'estate. Per fortuna, la regione Alto Adige ha vietato da qualche anno lo sci estivo.

E' una escursione veramente indimenticabile, per tantissimi fattori, prima di tutto per antichi ricordi anni 70 , che poi brevemente spiegherò , poi la bellezza di quelle montagne e dei ghiacciai e delle cime che andrò a elencare e ammirare da vicino

Dislivello : da metri 2001 a metri 2842 Rifugio Bellavista e per Matteo che mi ha lasciato per salire a Punta Vedretta - metri 3269.

Segnavia andata e ritorno : 3 e 3A per Punta Vedretta. 

Escursione di una giornatà fatta con molta tranquillità, adattabilissima a tutti anche a ragazzi delle medie ...qualche problema la salita e discesa a Punta Vedretta per alcune piccole sporgenze da superare ( assenza totale di vertigini ), piccoli passi su roccia ma insignificanti, molto sfasciume .. ma nulla di impressionante. Occorre attenzione e fiato in quanto la salita è molto ripida.

E' necessario affrontarla con tranquillità..a livelllo fisico non c' è nessun problema in quanto la salita da Maso Corto al Rifugio Bellavista è decisamente per nulla impegnativa e non richiede sforzi eccessivi.

Km. totali andata e ritorno : da Maso Corto al Rifugio Bellavista – Maso Corto : 13.00 Km. circa
Tempo di salita : mediamente ore 2. 15 minuti
Discesa: ore 1. 30 minuti

Dal Rifugio Bellavista – Punta Vedretta e ritorno al rifugio: Km 4.00 circa. 
Tempo di salita con la gamba di Matteo: minuti 40 - discesa 30 minuti.

Nota. Si intende che non vengono mai considerate le soste quando Matteo è con il sootoscritto.

Il tempo tra il salire è scendere non è importante. Si sa solo che alle 19,00 si cena presso la nostra magnifica pensione Oberrainhof. Il resto lo decidiamo noi..come fanno anche tutti quei stupendi escursionisti, giovani e vecchi che incontriamo.

Dopo la solita abbondante colazione preparata nella nostra pensione Oberraindoff e un saluto a tutti gli ospiti..partiamo con la macchina al posteggio gratuito per gli ospiti degli alberghi a Maso Corto. 

Si sale spediti anche se il primo pezzo che porta a metri 2400 è leggermente più impegnativo.



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Alle nostre spalle si nota Cima Oberettes che ci controlla e davanti il ghiacciao e la stupenda Cima Finail che ci incita a salire



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Si prosegue e felice incontro in quota oltre metri 2600



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Si continua a salire con attraversamenti di piccoli nevai e una pendenza decisamente trascurabile e con un paesaggio incantevole





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Piccola transumanza.




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Ormai siamo prossimi al Rifugio Bellavista




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Siamo arrivati e Matteo mi lascia la macchina fotografica ( sarà una pessima decisione ) e sale a punta Vedretta perchè vuol vedere tutto il ghiacciaio che porta fino alla Palla Bianca. Il sottoscritto gironzola a fare delle foto pessime ma l'ambiente della Valle di Vent ( siamo ormai in Austria ) è stupendo con le sue cime e i suoi ghiacciai che andrò a elencare.

Oltre a Cima Vedretta proprio sopra al Rifugio Bellavista, di fronte nella vallata da sinistra a destra: Cima HauslabKogl ( metri 3402 ) - tutto il Gruppo Cima Finail nella sua bellezza ( metri 3514 ) - Punta dei Corvi ( metri 3407 ) - Croda Nera ( metri 3354 ) - La Forcella di Finail ( metri 3209 ) che collega la piccola Valle Finail che parte dalla malga Finail a Vernago alla Val di Vent che consiglio di fare ( è stupenda ) per poi salire a Croda di Cornacchie ( metri 3251 ) putroppo con l'orribile Hotel Grawand ( che ci vogliamo fare negli anni 70 era già presente in finitura di costruzione).

Putroppo i ghiacciai sono quello che sono e mi viene da piangere al pensiero di tanti anni addietro quando i Km fatti sui ghiacciai erano Km e km..era un mare tutto bianco che non finiva mai.




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Matteo ritorna dopo un ora e 10 minuti e una sosta in cima ad ammirare lo spettacolo che si è presentato ai suoi occhi di tutte le vedrette dell'Hintereisferner - Austria e mi racconta ciò che ha visto e...peccato che non aveva la macchina fotografica nell'immortalare l' immenso ghiacciaio che parte da quella valle e va incontro alla cattedrale della Val Senales il Palla Bianca...a questo punto proprio su input di Matteo suggerisco una stupenda escursione - scalata di almeno 3 giorni..ne vale la pena..antichi ricordi degli anni 70 con altri sette pazzoidi in espolrazione di tuytti gli angoli più remoti della Val Senalese a val di Fosse..

1° giorno partenza da Maso Corto tutto sulla sinistra puntare come riferimento Cima Oberettes - Forcella del Santo ( metri 3097 ) - discesa nel Val Mazia - Rifugio Oberettes ( metri 2670 ) - sosta - notte e ripartenza mattino dopo ( secondo giorno ) molto ma molto presto per trovare i ghiacciai ancora duri - puntare, senza salire assolutamente sulle due vette dell'Oberettes, alla Hollerscharte ( metri 3267 ) e da lì verso la vetta strepitosa e il ghiaccio imponente della Palla Bianca ( metri 3738 ) - discesa tutta sui ghiacciai e parte rocce verso il Rifugio Bellavista e precisamente fino alla Bocca delle Frane ( 3257 ) e da quel punto rientrare in Val Senales e puntare al Rifugio Bellavista – sosta cena e dormita alla grande - Terzo giorno discesa tranquilla a Maso Corto oppure se le forze sono intatte discesa nell'avvallamento di Vent – salita direttissima sulle piste da sci a Croda di Cornacchie e discesa con funivia con prezzi proibitivi a Maso Corto,. 

Sarà un ricordo indimenticabile...impresso per tutta la vita.

Ci fermiamo al Rifugio dopo le foto di rito e per un ottimo pranzetto a base di uova strapazzate ( ben tre ) con pezzi di speck e contorno di patate ..e bicchierone di birra..tanto poi ci si riposa e la discesa è banale e breve.
Costo ridicolo : siamo nel 2010: per due persone Euro 12,00 in tutto.
Il Rifugio Bellavista è stupendo, molto accogliente in particolare per coloro che devono affrontare le scalate, ottimi ambianti per la notte e piatti decisamente di grande qualità...la cosa è dettata anche dal fatto che i proprietari sono gli stessi proprietari dell ' Hotel Rosa D'Oro di Certosa.Grandissima esperienza nel settore.




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Sosta d'obblligo. Nel contempo stanno arrivando alla terrazza, dove siamo noi, tre gruppi di scalatori tedeschi , che abbiamo seguito con il cannocchiale mentre scendevano dalla Cima Finail nel canalone ghiacciato. Bravissimi.
Mentre si spogliano per rilassarsi e riposare raccontano tra loro l'impressione della scalata. Sono felicissimi e fantastici..neri in faccia per il sole e il riverbero. Il solito anziano . sicuramente la mente e la guida dei tre gruppi, raccoglie con cura e ordina tutto il materiale utilizzato.

Una signora stupenda che fa parte di uno dei gruppi racconta le sue emozioni..(Matteo mi traduce il tutto) ... e i momenti di preoccupazione e gioia..bellissimo sentirli parlare.

Facciamo a loro i complimenti e... un arrivederci.

Si scende a valle e alla nostra pensione.


Buona serata.


Nota.

Per darvi un ' idea di cosa sta succedendo sui ghiacciai e di quanto perdono di anno in anno, voglio mostrare alcune foto fatte dal Rifugio Bellavista un anno dopo fine e precisamente la parte del ghiacciaio Cima Finail, facendo un confronto con l'anno precedente.





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Fine del racconto
 
Tutto bellissimo, grazie!!

Lo scioglimento dei ghiacciai trasmette una tristezza infinita ma almeno, in quella valle ha permesso di ritrovare Otzi ;)
 
Alto Basso