Valanga sopra Sestriere, morto lo scialpinista Cimenti

E il suo compagno. L'incidente in Alta Valle di Susa

(ANSA) - TORINO, 08 FEB - Sono morti i due scialpinisti dispersi sotto una valanga al confine tra i comuni di Cesana e Sauze di Cesana. I corpi di Carlo Alberto Cimenti, che avrebbe compiuto 46 anni domenica, e di Patrick Negro sono stati individuati e recuperati dal Soccorso Alpino.

Entrambi di Pragelato, si stavano dirigendo verso la Valle Argentera, al Sestriere, quando sono stati travolti tra Cima del Bosco e Col Chalvet.
Ad allertare i soccorsi i familiari di 'Cala', noto nel mondo dell'alpinismo per le sue imprese estreme. Scampato alla morte in Pakistan, sul Gasherbrun VII nel luglio 2019, sono tantissimi i commenti social sulla sua pagina Facebook. "Che la neve ti sia lieve", "Non ci posso credere, non ho parole". "Ci hai fatto sognare...grazie per le belle emozioni". Le sue ultime foto sulle pagine social, postate ieri, lo ritraggono sorridente durante un fuoripista a Prali. "Oggi mi sono dilettato in una nuova tipologia di selfie: i selfie in movimento ispirato da uno scenario sempre magico", scriveva 'Cala' nel suo ultimo post.
(ANSA).
 

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Le statistiche dicono che dal Nanga Parbat 1 alpinista su 3 non faccia ritorno...

Chi sopravvive lì, come lui, come fa poi a non valutare i rischi delle proprie montagne e morire dietro casa?
 
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O forse è proprio questo il motivo, cioè superato un rischio di grado elevato poi si sottovaluta (anche inconsciamente) un rischio inferiore.
 
Col caldo umido e la neve (ho visto accumuli eolici di oltre 2 metri) di sti giorni là non ci andrei manco se mi pagassero ;)

La percezione del pericolo però è soggettiva.

Penso che la valanga sia comunque arrivata a fondo valle, percui meno male che non era il weekend sennò probabile qualcun'altro si infilava in Valle Argentera.

Proprio all'inizio di Valle Argentera, Colle Chalvet (m. 2315) tra Cima del Bosco e il Monte Furgon

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Aveva appena nevicato. Era uno sciatore estremo che sciava in condizioni estreme. Purtroppo per un calcolo delle probabilità prima o poi con questo andazzo ti capita un incidente se rischi. Da questo incidente o evento casuale ci puoi rimanere o cavarsela o rimanere traumatizzato. È un po' come fare F1 negli anni 50
 
Col caldo umido e la neve (ho visto accumuli eolici di oltre 2 metri) di sti giorni là non ci andrei manco se mi pagassero ;)

La percezione del pericolo però è soggettiva.

Penso che la valanga sia comunque arrivata a fondo valle, percui meno male che non era il weekend sennò probabile qualcun'altro si infilava in Valle Argentera.

Proprio all'inizio di Valle Argentera, Colle Chalvet (m. 2315) tra Cima del Bosco e il Monte Furgon

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Però dalla foto a dire il vero non sembra tutto questo luogo impervio e in cui nessuno andrebbe mai. Forse anche la "sfortuna" ci ha messo del suo, nel senso che nella sua vita ha dovuto sicuramente fronteggiare rischi ben più grossi direi (soprattutto se la valanga è partita come sembra dal "canalino" sopra e non dal pendio a sinistra; se è come sembra appunto la neve era talmente poco coesa da far cadere la valanga in un luogo che probabilmente molti di noi non giudicherebbero di per sè pericoloso).

Comunque l'unica cosa da fare ora è portare rispetto alle vittime senza fare troppi moralismi da divano.
 
Però dalla foto a dire il vero non sembra tutto questo luogo impervio e in cui nessuno andrebbe mai. Forse anche la "sfortuna" ci ha messo del suo, nel senso che nella sua vita ha dovuto sicuramente fronteggiare rischi ben più grossi direi (soprattutto se la valanga è partita come sembra dal "canalino" sopra e non dal pendio a sinistra; se è come sembra appunto la neve era talmente poco coesa da far cadere la valanga in un luogo che probabilmente molti di noi non giudicherebbero di per sè pericoloso).
Praticamente tutta la Valle Argentera è inagibile finchè non si assesta la neve... per chi vuole evitare le valanghe ovviamente.

 
Secondo me la valutazione del rischio in queste situazioni è un controsenso in termini.
Il bollettino valanghe lascia il tempo che trova, non potendo tener conto di tutte le condizioni che vanno ad influire sull'eventualità che una valanga si stacchi oppure no.... pertanto ci si limita a dire -sostanzialmente- è sceso un metro di neve, le temperature sono in aumento, c'è vento ecc ecc quindi il rischio è "tot".
Poi come sempre la valutazione sta all'alpinista.... ma cosa può valutare un povero cristo che sale per una valle che -magari- non conosce.... come se poi conoscerla facesse questa gran differenza? Come fai a valutare quello che ci può essere 2-300 metri sopra la propria testa se manco lo vedi?
Se passi sotto un seracco come fai a valutarne la stabilità? Ci passi e speri che resti al suo posto.... oppure te ne stai a casa.
Per me in queste cose ci vuole soprattutto fortuna.... fino a quando tutto va bene sei bravo, quando le cose si mettono male ci lasci la pelle.
 
Se passi sotto un seracco come fai a valutarne la stabilità? Ci passi e speri che resti al suo posto.... oppure te ne stai a casa.

La seconda che hai detto...:biggrin:

Però se passare sotto un sercacco ti dà quell'adrenalina che cerchi, allora va bene farlo, assumendosi la propria responsabilità.
 
La seconda che hai detto...:biggrin:

Però se passare sotto un sercacco ti dà quell'adrenalina che cerchi, allora va bene farlo, assumendosi la propria responsabilità.

Mai passato sotto un seracco..... ma ricordo che c'è stato un periodo in cui passare sotto i ponti dell'autostrada poteva essere altrettanto pericoloso. Adesso invece è pericoloso passarci sopra. Insomma..... a conti fatti c'è da stare più tranquilli nei pressi del seracco.... :roll:
 
Conosceva benissimo quella valle, essendo dietro casa sua e del suo amico, molto meglio di quanto la conosco io.

Come tanti valli alpine abbastanza strette contornate da 2500 e 3mila, tranne annate secche, scarica benissimo... ho visto le tracce delle valanghe evidenti persino in primavera.
photos.app.goo.gl/dTPAKTKWWmjyWS5W8

La valle è questa, ci puoi andare a sciare tranquillamente con la neve primaverile assestata, dopo che sono scese tutte le valanghe che normalmente scendono.

Sci ripido è pericoloso di per sè, nel senso che se caschi comunque ci sono alte probabilità di farti molto male, anche senza valanghe.

Come dicevo è una zona più fredda del circondario e poi erano a nord e nord-est del Monte Furgon... probabilmente speravano rimanesse su per quello... peccato che in sti giorni ha fatto un caldo straordinario e anche gli accumuli eolici mi sento di dire che sono straordinari... il canale comunque è evidente che normalmente scarica valanghe praticamente tutti gli anni.
 
Mai passato sotto un seracco..... ma ricordo che c'è stato un periodo in cui passare sotto i ponti dell'autostrada poteva essere altrettanto pericoloso. Adesso invece è pericoloso passarci sopra. Insomma..... a conti fatti c'è da stare più tranquilli nei pressi del seracco.... :roll:

Devi guardare alle percentuali di probabiità... :biggrin:

Sul Nanga Parbat muore 1 alpinista su 3, dalle autostrade e dai cavalcavia sulle autostrade in percentuale ne muoiono meno... :poke:
 
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