Data: 21/05/2016
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Bessè
Località di arrivo: Bessè
Tempo di percorrenza: 4,5-5 ore
Chilometri: 13
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: traversi leggermente esposti, nevai, qualche guado
Periodo consigliato: autunno (troppo caldo in estate, neve in primavera)
Segnaletica: paline, bolli biancorossi
Dislivello in salita: 1300
Dislivello in discesa: 1300
Quota massima: 2041 (? secondo il GPS di kima)
Accesso stradale: da Pinerolo si va verso la Val Pellice, superata Villar Pellice poco prima di Bobbio Pellice, si svolta a destra direzione Bessè, dopo qulache tornante superata la borgata Bessè si trova due spiazzi a lato della strada, fermarsi qua.
Descrizione
Tornato in Val Pellice dopo lo sfortunato tentativo dell'anno scorso, quando mi sono infortunato al polpaccio, tornando a casa con la coda fra le gambe.
Bella escursione in un ambiente molto selvaggio il Vallone degli Invincibili, che prende il nome da me e dal @kima che lo abbiamo attraversato...
ovviamente non è così a chi interessa qui qualche cenno storico.
Splendida giornata sole caldo ma un fresco venticello a rendere il tutto molto gradevole.
Lasciata la macchina imbocchiamo subito il sentiero sulla sinistra, dopo un breve tratto nel bosco sbuchiamo nel Vallone, molto bello e come direbbe qualcuno selvaggio, svetta sul Vallone la punta Cournour.
Il sentiero è praticamente un lunghissimo traverso salvo qualche piccola variazione sul tema.
Si sale abbastanza rapidamente lasciandosi la Rubinella (1398 m) a destra, qualche guado impegnativo e raggiungiamo la Barma d'Aut a 1580. Qui c'è una diramazione, prendete il sentiero a destra, quello che sale. Qui inizia la circumnavigazione della Rocca Pejroun, imponente gruppo roccioso. Il traverso continua con elevata pendenza, è il tratto più duro dell'escursione.
Superato il tratto più duro giungiamo all'Alpe Subiasco a (1880 m) dove ci sono alcuni resti diroccati; qui facciamo una breve sosta e incontriamo una coppia di escursionisti con cane che ci darà un sacco di paga sul passo (pur avendo sbagliato strada e fatto deviazioni ci hanno messo molto meno di noi ).
L'ultimo strappo e ci troviamo sopra la Roccia Pejroun, da qui in avanti a parte qualche sali scendi inizia la discesa.
Si inizia a Intravedere la Gran Guglia (dove termina la Pa Pi Que Quattre) dove ci sono alcuni scalatori in vetta. Prosegue il lungo traverso intervallato da alcuni nevai, tutt'altro che rassicuranti. Uno era crepacciato e dallo spessore incerto, decidiamo di risalire per attraversarlo in un punto più sicuro, ma finiamo in mezzo a roccie scivolossime , che con un po' di attenzione superiamo.
Arrivati nei pressi della Gran Guglia incontriamo un po' di escursionisti. Andiamo avanti finiamo superiamo un prato, poi invece di seguire la sterrata, tagliamo dritto per dritto e recuperiamo la sterrata in prossimità del Rifugio degli Invincibili, dove ritroviamo la coppia di prima in attesa di mangiare.
Riprendiamo la sterrata e qui il GPS del kima perde la bussola , tale GPS e tale padrone; dopo qualche giro senza senso, ritroviamo il sentiero e dopo poco raggiungiamo la macchina, se non avete il GPS, nell'ultimo tratto seguite la sterrata è più lunga e pallosa, ma è più sicura.
Che dire, nessuna cima toccata, ma un bel anello in un ambiente incredibile, ottima gita con il buon @kima, ci torneremo a fare la Pa Pi.
Nel prossimo post le foto.
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Bessè
Località di arrivo: Bessè
Tempo di percorrenza: 4,5-5 ore
Chilometri: 13
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: traversi leggermente esposti, nevai, qualche guado
Periodo consigliato: autunno (troppo caldo in estate, neve in primavera)
Segnaletica: paline, bolli biancorossi
Dislivello in salita: 1300
Dislivello in discesa: 1300
Quota massima: 2041 (? secondo il GPS di kima)
Accesso stradale: da Pinerolo si va verso la Val Pellice, superata Villar Pellice poco prima di Bobbio Pellice, si svolta a destra direzione Bessè, dopo qulache tornante superata la borgata Bessè si trova due spiazzi a lato della strada, fermarsi qua.
Descrizione
Tornato in Val Pellice dopo lo sfortunato tentativo dell'anno scorso, quando mi sono infortunato al polpaccio, tornando a casa con la coda fra le gambe.
Bella escursione in un ambiente molto selvaggio il Vallone degli Invincibili, che prende il nome da me e dal @kima che lo abbiamo attraversato...
ovviamente non è così a chi interessa qui qualche cenno storico.
Splendida giornata sole caldo ma un fresco venticello a rendere il tutto molto gradevole.
Lasciata la macchina imbocchiamo subito il sentiero sulla sinistra, dopo un breve tratto nel bosco sbuchiamo nel Vallone, molto bello e come direbbe qualcuno selvaggio, svetta sul Vallone la punta Cournour.
Il sentiero è praticamente un lunghissimo traverso salvo qualche piccola variazione sul tema.
Si sale abbastanza rapidamente lasciandosi la Rubinella (1398 m) a destra, qualche guado impegnativo e raggiungiamo la Barma d'Aut a 1580. Qui c'è una diramazione, prendete il sentiero a destra, quello che sale. Qui inizia la circumnavigazione della Rocca Pejroun, imponente gruppo roccioso. Il traverso continua con elevata pendenza, è il tratto più duro dell'escursione.
Superato il tratto più duro giungiamo all'Alpe Subiasco a (1880 m) dove ci sono alcuni resti diroccati; qui facciamo una breve sosta e incontriamo una coppia di escursionisti con cane che ci darà un sacco di paga sul passo (pur avendo sbagliato strada e fatto deviazioni ci hanno messo molto meno di noi ).
L'ultimo strappo e ci troviamo sopra la Roccia Pejroun, da qui in avanti a parte qualche sali scendi inizia la discesa.
Si inizia a Intravedere la Gran Guglia (dove termina la Pa Pi Que Quattre) dove ci sono alcuni scalatori in vetta. Prosegue il lungo traverso intervallato da alcuni nevai, tutt'altro che rassicuranti. Uno era crepacciato e dallo spessore incerto, decidiamo di risalire per attraversarlo in un punto più sicuro, ma finiamo in mezzo a roccie scivolossime , che con un po' di attenzione superiamo.
Arrivati nei pressi della Gran Guglia incontriamo un po' di escursionisti. Andiamo avanti finiamo superiamo un prato, poi invece di seguire la sterrata, tagliamo dritto per dritto e recuperiamo la sterrata in prossimità del Rifugio degli Invincibili, dove ritroviamo la coppia di prima in attesa di mangiare.
Riprendiamo la sterrata e qui il GPS del kima perde la bussola , tale GPS e tale padrone; dopo qualche giro senza senso, ritroviamo il sentiero e dopo poco raggiungiamo la macchina, se non avete il GPS, nell'ultimo tratto seguite la sterrata è più lunga e pallosa, ma è più sicura.
Che dire, nessuna cima toccata, ma un bel anello in un ambiente incredibile, ottima gita con il buon @kima, ci torneremo a fare la Pa Pi.
Nel prossimo post le foto.