Io sono sempre andato col bastone, e poi con i bastoncini, non so farne a meno psicologicamente, quando mi è capitato di non usarli non ho trovato grandi differenze, non sono caduto più spesso che usandoli. In generale ho notato che invecchiando cado più raramente. (Ho una curva d'apprendimento, non solo alpina, molto lunga). Dicono però che scaricano molto il peso dalle articolazioni.
Per quanto riguarda i farmaci naturali e non, prendo 7 pillole al giorno, tutti nomi chimico-sintetici, 8 la domenica. Hanno tutti una funzione di profilassi. Non ho ancora capito se stanno prolungando la mia vita, e ovviamente non potrò mai saperlo, ex post rientrerò nelle valutazioni statistiche, mi fido del metodo scientifico. C'è da tener conto in ogni caso che quando ci si curava con farmaci strettamente naturali, se non con le erbe, le aspettative di vita media alla nascita erano sotto i trent'anni, a 10 anni un po' di più, ma sempre molto più brevi di ora. Se poi valga la pena vivere più a lungo non so. Quando sono resuscitato dopo la mia prima morte godevo ogni momento della nuova vita, essere stato sulla soglia, e anche più in là, regalava significato ai momenti più banali. Ora però, dopo un certo nuovo avvicinamento alla soglia, mi sento molto più fragile, prendo precauzioni, mi pongo maggiori limiti, soprattutto ho la percezione della brevità del tempo che mi resta, non riesco più a riscattare la banalità, posto che comunque non ho mai saputo evitarla. Beh, ora prendo la terza pillola e misuro la pressione.