Recensione VELENO

Ciao a tutti. Dopo almeno un anno dalla precedente recensione torno ad annoiarvi con un nuovo test dedicato al mio ultimo acquisto.
Vi parlerò del coltello artigianale VELENO, realizzato in marzo da Riccardo Caregnato su mie specifiche richieste e necessità.

Prima di iniziare vorrei ringraziare gli amici del forum che mi hanno consigliato nella scelta dei parametri su cui basare il progetto.
In ordine puramente alfabetico: Greengabri, JK74, Stefano1984 e Zoro.


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Di cosa si tratta?:
Parliamo di un coltello realizzato artigianalmente da Elba620, un attrezzo multiruolo di ispirazione tattico militare, con le seguenti caratteristiche tecniche:

- acciaio k720
- lunghezza lama 17 cm
- spessore 5 mm
- filo piano
- finitura gunkote
- peso 315 g
- manico in g10 lavorato

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Mission:
Questo attrezzo nasce con lo scopo ben preciso di avere al mio fianco un vero multiruolo che si discosti dal solito concetto di coltellone. Ho provato molti coltelli di grandi dimensioni, che molto si avvicinano come peso alle accette.
Non ne sono rimasto deluso ma cercavo qualcosa di più fruibile in tutte le occasioni.
Un compagno affidabile, ma soprattutto leggero ed efficace.


Il manico:
La componente più importante. E’ inutile avere i migliori acciai, le geometrie perfette se poi il manico non è sufficientemente ergonomico.
Questo manico infatti rispetta le mie abitudini, è lungo e volutamente curvato per favorire i lavori di chopping. Le guancette sono stondate verso il dorso e lo spessore è contenuto al fine di non stancare la mano. Grip ok in ogni condizione grazie al g10 sagomato.


La lama:
Lunga ben 17 centimetri, non troppo alta ne spessa. Queste caratteristiche la rendono leggera e tagliente ma anche robusta se si forza la mano.
Il filo piano dimostra di essere molto tagliente ma nelle prove di chopping più toste ho convessato il profilo. E’ stato scelto un acciaio molto comune, il k720, che se ben temprato da grandi soddisfazioni, proprio come vedrete nelle prove a seguire.
Il trattamento gunkote eseguito con pistola è semplicemente perfetto e resistente come pochi altri. Una guardia non troppo pronunciata protegge la mano da scivoloni accidentali e non disturba nei lavori.


Ora passiamo alle prove pratiche ma è doveroso fare alcune premesse:

- prima di iniziare ho convessato il filo, di poco.
- non ho mai riaffilato fino a fine lavori.
- i test sono stati eseguiti su legno di mandorlo, sia verde che secco, in questo caso stagionato 1 anno. Il batoning su cedro del libano stagionato 10 anni.
- il coltello per questo test ha lavorato circa 5 ore non consecutive.
- le prove di taglio puro sono state eseguite alla fine, per testare la resistenza del filo.




PRIMO TEST: BATONING.

La prima prova eseguita è quella in cui ho avuto i risultati meno interessanti. E’ una prova marginale ma visto che piace la inserisco lo stesso. La lame è lunga e consente di affrontare ciocchi grandi. Ma è anche piana e sottile, si incastra e non spacca abbastanza. Anche il gunkote fa resistenza.
Ci vogliono più colpi rispetto ad altri attrezzi più pesanti per arrivare a fine lavoro.
Non era una delle mie necessità, quindi sono soddisfatto. AL limite se devo fare batoning userò un po’ piu’ di muscoli.

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SECONDO TEST: TAGLIO AD IMPATTO (CHOPPING).

Grandissima soddisfazione da queste prove che mi hanno visto lavorare per diverse ore senza accusare fatica.
Il coltello taglia benissimo e non si pianta. Nonostante la leggerezza, basta un colpo per aver ragione di rami superiori al centimetro.
Qualche colpo in più e anche i rami più grandi cedono il passo.
Come vedrete nelle foto, ho tentato qualunque tipo di colpo, perpendicolare o trasversale, senza patemi.
La mano non si stanca grazie all’ergonomia del manico. La qualità del progetto si vede eccome.
Pulire le ramaglie, sfrondare e aprire un sentiero non sono un problema.
Se avessi optato per un modello più pesante, avrei avuto maggior efficienza ma avrei pagato lo scotto di portarmi apprezzo più etti; e anche il corpo si sarebbe stancato prima.

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TERZO TEST: PROVE DI TAGLIO PURO

Bene. Dopo circa 4 ore di lavoro, il coltello affronta le prove di taglio senza essere stato riaffilato. Il manico si manovra bene e consente un ottima presa anche senza choil.
Il filo ha resistito molto bene e taglia con soddisfazione. Se non fosse stato leggermente convessato avrei avuto risultati ancora migliori.
Qualche bastone ripulito dalla corteccia, qualche intaglio, un tentativo di try stick.
Nulla da eccepire. Anche qui ho avuto quello che volevo.

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Considerazioni finali:

IL nome VELENO è davvero azzeccato. Questo arnese si rivela tremendamente efficace su tutti i fronti.
Può tranquillamente essere usato come unica lama in tantissime uscite.
Anche nel trekking infastidisce poco, è lungo ma leggero.
Può far parte di un set up completo senza mai sfigurare.
E’ giusto porre l’attenzione sul grande valore aggiunto del prodotto artigianale, in grado soddisfare le specifiche richieste dell’utilizzatore, evitando che ci si debba adeguare ad un prodotto standard.
Complimenti a Riccardo per l’ottimo lavoro fatto.
A fine lavori il coltello pare nuovo ed il rivestimento non ha subito danni.
Anche questo è indice di qualità.
A disposizione per domande o altro.

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Ultima modifica:
Bel progetto e bella realizzazione, concordo con le motivazioni per le quali ti sei fatto fare il coltello da un bravo artigiano.. Ma il fodero? è quello in foto? o sei andato su cuoio che non vedrei male anche se lama più vicino a stile militare.
 
Bel progetto e bella realizzazione, concordo con le motivazioni per le quali ti sei fatto fare il coltello da un bravo artigiano.. Ma il fodero? è quello in foto? o sei andato su cuoio che non vedrei male anche se lama più vicino a stile militare.
grazie.

il fodero è quello della foto. ho usato un prodotto americano in cordura che di solito si usa come aftermarket per gli Esee.

Ho fatto questa scelta perché essendo ingombrante ,qui trovo diversi passanti con più attacchi ed il cordino per legarlo alla gamba.

Nulla toglie di farne fare uno in cuoio in futuro, ma è un tipo di materiale che preferisco su lame più contenute o dall'aspetto classico.
 
Ben fatto.
Se Dio vuole, perchè come si dice l'uomo propone e Dio dispone, spero di vedere qualche bell'esemplare dal vivo di Caregnato il 7 aprile a Pisa, dove c'è una manifestazione sul coltello custom. Chissà magari ci scappa qualcosa.
 
Proprio un bel coltello.
Pulito e funzionale, carattere, robustezza, versatilità e qualità.
Abbastanza particolare la scelta di un quasi full flat su una lama da 7", sicuramente le doti di taglio non gli mancano e se ti necessita una lama per il taglio puro, la sfrondatura, e il contenimento generale della vegetazione (come ad esempio sui sentieri) è una scelta azzeccata :si:.
 
Proprio un bel coltello.
Pulito e funzionale, carattere, robustezza, versatilità e qualità.
Abbastanza particolare la scelta di un quasi full flat su una lama da 7", sicuramente le doti di taglio non gli mancano e se ti necessita una lama per il taglio puro, la sfrondatura, e il contenimento generale della vegetazione (come ad esempio sui sentieri) è una scelta azzeccata :si:.
ottime osservazioni gabri.
In effetti può sembrare una scelta particolare, anche se in commercio ci sono diversi coltelli con caratteristiche simili.
L'ho scelto perché mi da la possibilità di soddisfare molte esigenze con uno strumento solo risparmiando sul peso e sull'ingombro.
Questo mi capita molto spesso. Del resto sono solito usare i miei attrezzi per i lavori in campagna.
Quando il gioco si fa duro può mostrare dei limiti, ma li sono coperto con l'artiglieria pesante! e comunque sono situazioni che affronto di rado.
 

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