Velocità e precipitazione

"Buon giorno", disse il piccolo principe.
"Buon giorno", disse il mercante.
Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete.
Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva piu' il bisogno di bere.
"Perche' vendi questa roba?" disse il piccolo principe.
"E' una grossa economia di tempo", disse il mercante.
"Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatre' minuti la settimana".
"E che cosa se ne fa di questi cinquantatre' minuti?"
"Se ne fa quel che si vuole..."
"Io", disse il piccolo principe, "se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."
 
Il libro è del '43, epoca in cui si pensava che il futuro fosse mangiare pillole, nessuno avrebbe mai immaginato l'esplosione dei cooking show, dell' offerta di cibi degni di ristoranti "stellati" ad ogni angolo della città, il rito collettivo dell' aperitivo, la possibilità di scegliere tra migliaia di birre diverse, il boom delle enoteche e vinerie ecc ecc

Diciamocelo francamente: i nostri nonni di cosa attirasse mai l' umanità e verso cosa si stesse orientando il futuro sviluppo dell' umanità non avevano intuito proprio un bel niente.

(immagine aggiornata dopo i giusti rilievi dei post successivi)

Goethe.jpg
 
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Penso che questo libro abbia influenzato un sacco di menti, in molti se lo ricordano bene anche se l'hanno letto da piccoli. Io purtroppo non ho avuto nessuno che me lo consigliasse mentre è stato tra i primi libri che ho fatto leggere a mia figlia.
Diciamo che il messaggio è bello profondo e bisogna leggerlo bene
 
@tutti: non ho resistito alla tentazione di cambiare immagine, il messaggio era troppo importante per averlo io stesso sputtanato così, e vi chiedo scusa sia per l'errore che per la "scorrettezza" di avere cambiato immagine (però l' ho specificato in testa all' immagine nuova...)

@GRM Saint-Exupery scriveva all' epoca di Stalin, escluderei al 110% che avesse in mente una critica del capitalismo. Aveva forse in mente più prosaici riferimenti letterari come i primi distopici ("il mondo nuovo" di Huxly è del '32)
 
Il libro è del '43, epoca in cui si pensava che il futuro fosse mangiare pillole, nessuno avrebbe mai immaginato l'esplosione dei cooking show, dell' offerta di cibi degni di ristoranti "stellati" ad ogni angolo della città, il rito collettivo dell' aperitivo, la possibilità di scegliere tra migliaia di birre diverse, il boom delle enoteche e vinerie ecc ecc

Diciamocelo francamente: i nostri nonni di cosa attirasse mai l' umanità e verso cosa si stesse orientando il futuro sviluppo dell' umanità non avevano intuito proprio un bel niente.

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Sicuramente le pillole non piacciono a nessuno (e comunque questo non assicura nulla circa il futuro), e altrettanto sicuramente questa sorta di edonismo eno-gastronomico è alquanto "rumoroso" sicchè sembra molto più generalista e capillare di quanto in realtà non sia, come il classico albero che cade rispetto alla foresta che cresce: oggettivamente credo riguardi una minoranza di popolazione, o perlomeno in diverse fasce di età. Io stesso, ad esempio, sono completamente astemio (anche di birra) e del cibo "stellato" non me ne può fregar di meno.

Ma a mio avviso tu hai guardato il dito e non la luna. Concordo che il dito (ossia la questione di cosa sarebbe piaciuto alle generazioni successive) sia senz'altro poco centrato, ma la luna è la questione dell'impiego del tempo.
E su questo la metafora appare invece centratissima e lungimirante (data la sua epoca), visto che il mantra moderno è diventato appunto l'ossessione del "risparmio di tempo". Cosa che potrebbe anche starci, se non fosse per il paradosso cui si accompagna: tale risparmio, quand'anche ci sia, viene buttato nella spazzatura.
Che senso ha questo proliferare di cooking show quando poi la gente in casa ha realmente sempre meno voglia e/o capacità di mettere mano ai fornelli, quasi che la cucina fosse diventata una cosa da guardare o da comprare pronta ?
Ma dopotutto anche la stessa pillola - lungi dall'essere un esempio fuori luogo - non è forse diventata il simbolo della concezione moderna della "scorciatoia" per raggiungere in fretta un obiettivo ? che sia quello di dimagrire (al posto della dieta) o addirittura di non sentire fame, fino a quello di non farsi colare il naso, passando per l'infinito assortimento di "integratori" per un intero universo di necessità, fino a quelle per abortire persino con 5 giorni di ritardo ? Non sono forse nate e prosperate per decenni - e tuttora - intere industrie sulla "pillola" nelle sue infinite declinazioni ?
Senza poi dire come quest'inconsapevole ossessione del risparmio di tempo si sia spinta fino in territori surreali: mi viene in mente la domanda ironica per la quale sarebbe curioso sapere precisamente in cosa venga impiegato il tempo "risparmiato" per scrivere "k" al posto di "ch" oppure "cmq" al posto di "comunque", e così via. Perchè anche quella digitazioni sincopate vengono sempre giustificate appunto col fatto che, anch'esse, sono un modo di "risparmiare tempo".
 
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Be', le pillole sono un qualcosa di artificiale, gli insetti sono una stranezza da mangiare per noi Europei ma in tanti luoghi del pianeta sono da sempre un alimento comune.
Si certo.Ma sono posti in cui mancano alimenti che francamente vale più la pena di mangiare ,voglio dire che siamo quasi a livello di sopravvivensa. Chissà perchè il tutto mi fa pensare a quel film di fantascienza con Cherleston Heston il cui titolo era :" Soylent verde". In Italia :" 2022 i sopravvissuti " ! :puah::help:
 
Conosco persone che considerano il mangiare un semplice "nutrirsi" e che il giorno in cui ci fossero realmente delle pastiglie che sostituiscono il pasto sarebbero le prime che le comprerebbero ...... personalmente quando sento questi discorsi tiro fuori il crocifisso e comincio a spargere acqua santa in attesa della vampata di zolfo, non è una battuta (ovviamente la parte del crocefisso sì) ...... come ho conosciuto un ristoratore che considerava il cibo come una medicina intesa non come "cura" ma proprio come un qualcosa da "assumere" con una certa diffidenza ed il minor possibile.

Relativamente a mangiare insetti ritengo che sia una questione di cultura/abitudini e non necessariamente di necessità, ad esempio, da "noi" lumache e rane sono piatti della nostra tradizione (almeno al nord) eppure non è raro trovare persone (italiane) che sono, letteralmente, schifate al pensiero di mangiarle, per non parlare del casu martzu, dei piccioni, delle nutrie ma anche i conigli !.
mi viene in mente la domanda ironica per la quale sarebbe curioso sapere precisamente in cosa venga impiegato il tempo "risparmiato" per scrivere "k" al posto di "ch" oppure "cmq" al posto di "comunque", e così via. Perchè anche quella digitazioni sincopate vengono sempre giustificate appunto col fatto che, anch'esse, sono un modo di "risparmiare tempo".
Per persone, come me, che scrivono 5 messaggi al giorno il risparmio e pari a zero e, personalmente, è una pratica che non sopporto, si perde in fluidità nel discorso e, oggettivamente, non sono "termini" della mia età per cui già quello basta per farmi venire i fumini ...... però per "giovani" che scrivono 5 messaggi al minuto, bhè, in quel caso lo capisco anche se sarebbe gradito che questa pratica rimanesse confinata in quel contesto.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Conosco persone che considerano il mangiare un semplice "nutrirsi" e che il giorno in cui ci fossero realmente delle pastiglie che sostituiscono il pasto sarebbero le prime che le comprerebbero ...... personalmente quando sento questi discorsi tiro fuori il crocifisso e comincio a spargere acqua santa in attesa della vampata di zolfo, non è una battuta (ovviamente la parte del crocefisso sì) ...... come ho conosciuto un ristoratore che considerava il cibo come una medicina intesa non come "cura" ma proprio come un qualcosa da "assumere" con una certa diffidenza ed il minor possibile.

Relativamente a mangiare insetti ritengo che sia una questione di cultura/abitudini e non necessariamente di necessità, ad esempio, da "noi" lumache e rane sono piatti della nostra tradizione (almeno al nord) eppure non è raro trovare persone (italiane) che sono, letteralmente, schifate al pensiero di mangiarle, per non parlare del casu martzu, dei piccioni, delle nutrie ma anche i conigli !.

Per persone, come me, che scrivono 5 messaggi al giorno il risparmio e pari a zero e, personalmente, è una pratica che non sopporto, si perde in fluidità nel discorso e, oggettivamente, non sono "termini" della mia età per cui già quello basta per farmi venire i fumini ...... però per "giovani" che scrivono 5 messaggi al minuto, bhè, in quel caso lo capisco anche se sarebbe gradito che questa pratica rimanesse confinata in quel contesto.

Ciao :si:, Gianluca
In contrapposizione al ristoratore :woot: che vede nel cibo qualcosa da assumere nella minore quantità possibile :argh: metterei "Arnaldo, Clinica Gastronomica", in quel di Rubiera (RE) un ristorante con due stelle Michelin (ma l'ho scoperto solo DOPO esserci stato) con porzioni decisamente - e aggiungo fortunatamente- abbondanti. :biggrin:
 
domanda ironica per la quale sarebbe curioso sapere precisamente in cosa venga impiegato il tempo "risparmiato" per scrivere "k" al posto di "ch" oppure "cmq" al posto di "comunque", e così via. Perchè anche quella digitazioni sincopate vengono sempre giustificate appunto col fatto che, anch'esse, sono un modo di "risparmiare tempo"
credo che la ragione di quelle abbreviazioni abbia un'origine diversa e risieda invece da un lato in ragioni tecniche, dall'altro nella rapidità e nella natura effimera delle comunicazioni via messaggio.
Da un punto di vista tecnico, inizialmente i messaggi erano solo SMS ed avevano un numero limitato di caratteri, quindi si sono diffuse molte abbreviazioni, che sono poi risultate comode e se ne è consolidato l'uso, anche per moda, divenendo poi esasperato in alcuni casi.
La messaggistica via traffico dati, con la relativa libertà da limiti, è un fenomeno degli ultimi 10 anni e si è inserito in un uso oramai diventato comune.
Da un punto di vista comunicativo, va detto che quello delle abbreviazioni è un uso antichissimo: se vai a leggere iscrizioni antiche su edifici come chiese, palazzi, monumenti, troverai una quantità di abbreviazioni tali per cui se non hai un po' di dimestichezza - o in certi casi addirittura degli studi specifici - fatichi a comprendere il significato dell'iscrizione o non lo capisci per nulla.
Anche nello scrivere una lettera cartacea si usano un sacco di abbreviazioni:
- i.e. per cioè; etc. per eccetera;
- c/o per presso
- le infinite abbreviazioni di titoli: sig., dott., avv., etc.
e via così.
Vogliamo fare un altro esempio di uso esasperato di abbreviazioni, di dubbia utilità e molto criptiche? Prendiamo la terminologia militare: è infarcita di abbreviazioni e sigle complicate e criptiche, che possono rendere molto più difficile la comprensione di qualcosa.
Infine, anche la rapidità ha un valore e, spesso, è considerato più comoda la via più veloce. Non importa cosa ne fai del tempo che risparmi, ma il metterci meno tempo a fare una cosa è certamente una comdità.
 
Vogliamo fare un altro esempio di uso esasperato di abbreviazioni, di dubbia utilità e molto criptiche? Prendiamo la terminologia militare: è infarcita di abbreviazioni e sigle complicate e criptiche, che possono rendere molto più difficile la comprensione di qualcosa.

Mi hai fatto venire in mente il libro "American sniper" dove l'autore ha inserito un'infinità di sigle/acronimi in uso nel loro esercito, ad iniziare da SEAL...
 
Una cosa che ho scoperto da poco ( me la detta mio figlio e che puntualmente mi dà del dinosauro) e la possibilità di ascoltare ii messaggi vocali velocizzati
 
Una cosa che ho scoperto da poco ( me la detta mio figlio e che puntualmente mi dà del dinosauro) e la possibilità di ascoltare ii messaggi vocali velocizzati

Lo fa mia moglie, a volte, con i messaggi delle sue amiche se troppo lunghi :poke:

Mi fa ridere, sembra che ascolti cosa le sta dicendo Topo Gigio :lol:
 
Beh... dì a tuo figlio che i dinosauri hanno dominato per 165 milioni di anni, l'uomo è sulla terra da 350 mila anni; in pratica mancano ancora 164650000 anni per fare altrettanto.
E visto come siamo messi oggi credo che i dinosauri vincano a mani bassissime! :cool:
 
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