Esistono paesi più che civilizzati (si pensi agli USA e Australia, ma anche altre nazioni europee) in cui le probabilità di incontrare un orso, o altri animali selvatici che qua manco circolano, sono ben superiori rispetto a quelle che abbiamo in Italia. Senza contare che qui le aree totalmente incontaminate sono assai limitate e ridotte di numero. So da chi ha vissuto negli USA che per andare nel "wilderness" devi essere capace e lo stato non è tenuto a reggere il moccolo a qualunque inesperto voglia avventurarsi senza preparazione o attrezzatura.
È vero che in Italia il rischio di essere aggrediti da animali feroci (ad esclusione dei cani randagi) è assai remota ma NON deve neppure passare il concetto che la natura sia un enorme parco giochi dove possiamo pascolare liberamente senza pericoli e lo stato sia tenuto a tutelarci ad ogni costo. Regole come non disturbare i pascoli e avvicinarsi ai cani senza la supervisione e approvazione del padrone (sia esso escursionista o pastore) dovrebbero essere nozioni di base senza le quali sarebbe veramente meglio evitare di uscire di casa per andare "in natura". Più che lo stato, noi in primis abbiamo degli obblighi nei confronti della nostra sicurezza e di chi ci portiamo in natura. Sul discorso armi-deterrenti, viviamo sempre più in un'epoca in cui le nazioni preferiscono disarmare i cittadini (onesti) e "farsi loro carico" della sicurezza, quando se ne ricordano. Se avete uno spray legale al peperoncino (anche qui, le dosi di capsicina consentite per gli spray legali in Italia sono nettamente inferiori rispetto a quelle di altri paesi, con conseguente minor efficacia) portatevelo, se avete un coltello, (il giustificato motivo, almeno in natura, dovrebbe consentirne il porto) pure e personalmente non esiterei ad usarlo in caso di vera necessità.... Come dice qualcuno, "meglio un cattivo processo che un buon funerale", meglio discuterne da vivi, se necessario in un'aula di tribunale, che piangere un morto.
È vero che in Italia il rischio di essere aggrediti da animali feroci (ad esclusione dei cani randagi) è assai remota ma NON deve neppure passare il concetto che la natura sia un enorme parco giochi dove possiamo pascolare liberamente senza pericoli e lo stato sia tenuto a tutelarci ad ogni costo. Regole come non disturbare i pascoli e avvicinarsi ai cani senza la supervisione e approvazione del padrone (sia esso escursionista o pastore) dovrebbero essere nozioni di base senza le quali sarebbe veramente meglio evitare di uscire di casa per andare "in natura". Più che lo stato, noi in primis abbiamo degli obblighi nei confronti della nostra sicurezza e di chi ci portiamo in natura. Sul discorso armi-deterrenti, viviamo sempre più in un'epoca in cui le nazioni preferiscono disarmare i cittadini (onesti) e "farsi loro carico" della sicurezza, quando se ne ricordano. Se avete uno spray legale al peperoncino (anche qui, le dosi di capsicina consentite per gli spray legali in Italia sono nettamente inferiori rispetto a quelle di altri paesi, con conseguente minor efficacia) portatevelo, se avete un coltello, (il giustificato motivo, almeno in natura, dovrebbe consentirne il porto) pure e personalmente non esiterei ad usarlo in caso di vera necessità.... Come dice qualcuno, "meglio un cattivo processo che un buon funerale", meglio discuterne da vivi, se necessario in un'aula di tribunale, che piangere un morto.
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