Ciao Gentaglia,
Rieccomi con un pò di foto, una recensione, non di un coltello qualsiasi.
Se qualcuno mi chiedesse qual’è il mio coltello, un coltello, uno, sarebbe questo.
Il Verro ARK, un custom che ho disegnato per le mie esigenze e forgiato da @henri , la mia one tool option in molte occasioni.
Dopo quasi tre anni di utilizzo mi sono finalmente deciso a mettere assieme delle foto e condividere con voi alcune delle cose che ho fatto con questo strumento.
Scommetto che molti di voi avranno storto il naso dopo aver visto la foto qui sopra, vi sembra di averlo già visto? Non vi sbagliate!
Quello qui sopra è il ReWilder, ne ho fatto una recensione proprio il mese scorso, potete leggerla QUI.
Come ho scritto nella recensione del ReWilder, Verro è nato prima, è il papà del ReWilder di cui è sostanzialmente è una versione più grande e più propensa a lavori pesanti.
Se non l’avete fatto, vi invito a dare una letta alla parte iniziale della recensione del rewilder, dove spiego un pò il perchè di certe scelte del concept e modalità di utilizzo, magari non mi ripeterò su tutto anche qui.
Perchè due coltelli simili? c’era qualcosa che non andava in Verro? Assolutamente no, henri ha forgiato questo coltello in modo impeccabile e con uno stile che mi rappresenta molto, anche più del Rewilder; ma Verro è un coltellone tuttofare con spiccate doti nel chopping e lavori pesanti, capace di non far rimpiangere la mancanza di una piccola accetta, ma non di un piccolo coltello…
Chiariamo, si fa tutto con tutto, e con Verro mi è capitato di maneggiarlo per svolgere compiti solitamente destinati a folder o comunque piccoli coltelli, ma mentirei se dicessi che non era una forzatura, da qui la necessità di avere un 7 pollici del tutto simile a verro, ma decisamente più maneggevole, Verro pesa un etto in più del Rewilder, ed è più lungo di alcuni cm.
Nulla di nuovo sul fronte del design, è una forma che prediligo e con cui mi trovo bene a fare un pò di tutto, per come utilizzo io il coltello la trovo davvero una forma versatile su tutti I fronti.
Le somiglianze con altri modelli certamente non mancano.
Il fox panabas
il White river camp cleaver
il maserin WP4
e magari anche certi chopper da competizione
Ad ogni modo torniamo a noi e alla fase embrionale del coltello.
Come già spiegato nella recensione del rewilder, dopo qualche anno di scorribande nei boschi, e dopo aver utilizzato un pò di coltelli, in particolare sui 7,8 pollici, ho cercato di mettere assieme un pò di caratteristiche che volevo, unendo quei particolari tanto di comodità d’uso quanto di funzionalità, per tirarne fuori il prototipo di quello che avrei voluto fosse il mio futuro coltello principale.
Una buona base di partenza me l’ha sicuramente data il Tops Tahoma field knife (recensione QUI), che con le sue dimensioni e la sua impugnatura comodissima mi dava già ottimi spunti.
Mi sono fatto un pò di disegni modificandoli più volte, una volta trovato buone proporzioni, ho fatto due sagome, una di legno abbastanza spessa, e una di alluminio da 4mm.
In particolare la sagoma di alluminio l’ho maneggiata molto per cercare di capire se le dimensioni e forme erano comode e funzionali.
Ho modificato più volte la sagoma in quanto la forma iniziale era volutamente un pò oversize così da poter ridurre le dimensioni quà e là laddove lo ritenessi opportuno.
Mi sono confrontato con Henri prima di iniziare i lavori (e anche durante), e ci sono state alcune piccole modifiche in corso d’opera. Enrico non è solamente un fabbro o coltellinaio capace di sfornare attrezzi robusti e davvero destinati all’uso più tosto, ma anche un abile utilizzatore di coltelli, un appassionato di bushcraft, molto più esperto di me, per cui ho certamente ben apprezzato I suoi consigli.
La sagoma di alluminio gli è tornata molto utile anche durante la forgiatura per prendere le misure in corso d’opera.
Forgiato e temprato
Da un lato le iniziali del maker
Dall’altro il nome del coltello, Verro ARK (dove ARK sta per AllRound Knife)
Finalmente posso godermi il mio nuovo coltello!
o forse no…
Enrico è bravo anche a lavorare il cuoio, e ha sempre fatto dei foderi pratici e funzionali per I suoi coltelli, però so che quella parte non lo stimola come la forgiatura, per cui l’ho esentato da questo compito!
Sempre il forum mi ha dato lo spunto a cui rivolgermi, @GiulioOuch!
Bravo anche lui nella forgiatura, Giulio ha postato qualche lavoro in cuoio che mi era piaciuto molto, ci siamo conosciuti in occasione di un uscita dalle mie parti (report potete leggerlo QUI), così ho deciso di affidarmi a lui per questo compito che, credetemi, non era affatto facile, la forma di Verro non agevola certo il lavoro per farci un bel fodero su misura.
Anche qui c’è stata una fase di scambio di idee e suggerimenti, ma ho lasciato molto spazio al volere di Giulio, volevo un fodero funzionale e comodo, senza fronzoli, niente taschine o porta firesteel, e che non aumentasse le già considerevoli dimensioni del coltello, al resto ha pensato tutto lui.
Dopo qualche settimana Verro è di ritorno da quel de l’Aquila col suo nuovo abito.
Davvero un ottimo lavoro
Il porto dangler fa ascillare il giusto il coltello, solo per tenerlo verticale in modo che il peso si senta meno e non intraci in certi movimenti.
Un ulteriore chicca nel fodero, è un sistema situato nella linguetta di chiusura che prevede l’utilizzo di un elastico con la funzione di “spalancare” e tenere aperta la stessa linguetta quando questa viene aperta.
Fodero super promosso!
Se volete vedere il work in progress della costruzione del fodero, potete leggere questo bel tutorial che ha fatto Giulio, proprio QUI.
Ora il coltello è davvero finito.
Acciaio: 1075 temprato a circa 57/60 hrc
Bisello: full convex
Peso: 580gr
Spessore: 5mm con codolo rastremato a 3mm
Lunghezza lama: 18cm
Lunghezza impugnatura: 15,5
Lunghezza totale: 36,5 cm
Impugnatura: Afromosia
Come faccio quasi sempre, inizio con del batoning su legna stagionata, dopo aver fatto dei pezzi piccoli utilizzo gli stessi per fare un pò di riccioli. Struttura e affilatura non presentano difetti evidenti.
Pulisco un nocciolo dai polloni e taglio una gigantesca edera.
Vorrei precisare, io non ritengo assolutamente l’edera una pianta dannosa per le altre specie, non credo alle questioni di “soffocamento” fino all’uccisione degli alberi alla della quale l’edera viene considerata un parassita, però…
Questo era un caso particolare, l’edera era cresciuta a dismisura in simbiosi con l’albero, e quest’ultimo era situato in un punto scosceso vicino ad un ponte non distante da casa mia, così ho deciso di tagliare la base dell’edera che veramente costituiva un peso pericolante visto le già precarie condizioni dell’albero che avrebbe rischiato di cadere sul ponte.
Sempre l’edera, guardate quant’è grande.
Nocciolo
un pò di pulizia sul verde, utilizzando Verro come fosse una roncola o machete, funziona abbastanza bene ma certi tagli su piante sottili e flessibili non sono troppo precisi.
Ho utilizzato Verro in diverse uscite con amici, non ho mai perso occasione di confrontarne le doti rispetto ad altri coltelli simili, è un grosso coltello che di sicuro dovrebbe svolgere egregiamente certi lavori pesanti, e di certo nel chopping si è sempre fatto valere.
Qui, a casa, un pò di comparazioni col tops tahoma (bisello sabre) e col leuku wood jewel (scandi).
prendo un lungo ramo verde, con verro lo taglio in 8 colpi
Col Tops impiego ben 15 colpi
19 colpi col Leuku
Stessa storia ma questa volte il legno è stagionato.
34 colpi con verro.
29 colpi col Tops
Circa 50 colpi o più col Leuku (che sullo stagionato proprio non va)
Su un cedro caduto faccio altri test, stesso numero di colpi ciascuno (mi pare 20)
Utilizzo per un pò Verro come un accetta da spacco, tagliando un pò di rami verdi e stagionati posti in verticale su un ceppo. Il controllo è buono e I colpi, dopo poco, risultano abbastanza precisi.
Durante un uscita un pò di prove di chopping, qui sotto, da sx, un brutto custom di tibo, uno splendido Parang invictus di Lovaglio (di @MicheleBazz ), Verro, e il Viper Carnera di @BuDD.
Il parang di Lovaglio è inarrestabile, ma era anche il più lungo e pesante dei 4
Ora abbiamo il maserin WP4 di @Jk74
Meglio Verro, che è anche più lungo, ma il wp4, nonostante i diversi difetti che gli imputo, ha fatto meglio di come mi sarei aspettato.
In un altra uscita un bello scontro tra custom, a sx Verro, al centro un prototipo di mkcf di @BuDD ( coltello che recentemente è purtroppo venuto a mancare durante una prova di batoning, rip ), e un custom di un altro amico, in k720, non so altro di quel coltello.
Passano I mesi e le stagioni, continuo a utilizzare Verro nelle mie scorribande…
Di Henri apprezzo il fatto che riesca dare ad ogni suo coltello quella sensazione di vero e proprio “strumento”, di utensile da utilizzare, e io così ho fatto, o ho cercato di fare, adoperando il mio coltello.
Ero nella casa di campagna e non avevo la macchina per scendere in paese, avevo finito il caffè, così qui ci ho estratto del tarassaco…
Anche se vado un pò OT vi mostro il proseguo…
le foglie le ho utilizzate a pranzo in insalata, le radici le ho lavate
pulite dalla buccia e lasciate in acqua con un pò di limone per un oretta o due
Poi lavate e asciugate, tagliate a rondelle, e tostate in padella a fuoco basso (volendo anche in forno)
poi polverizzate o quasi con pestello e mortaio
Mettetele in un infusore, prendete la vostra migliore tazza, e godetevi il vostro surrogato di caffè
(in realtà ricorda più l’orzo, davvero buono comunque)
un pò di chopping
Nell’idea che mi ha portato a verro non volevo solo un grosso coltello per farci chopping e batoning, ma uno strumento che mi tornasse utile in molte altre situazioni, capace di essere comodo per fare cose, costruire utensili o altro, insomma, quel AllRound knife impresso sulla lama avrà un senso o no?
è possibile utilizzare un coltello per costruirsi un arco grezzo in meno di un ora con cui tirare qualche freccia? (scusa Giò, so che leggerai, l'ho chiamato arco ma non insultarmi! )
Un trucchetto che uso per agevolare l’utilizzo del coltello come pialla da petto
Vabbè, ne è uscita una ciofeca..
E dopo 20 tiri ha fatto crack…
Un rabbit stick
Va bene va bene, non ho molti dubbi sulle doti di Verro nello spacco della legna e nei lavori pesanti, di certo in questo campo si fa apprezzare, ma per altri compiti più fini?
Sarebbe sciocco dire che un coltello di queste dimensioni è stato studiato anche per l’intaglio o lavori di precisione, ma ho cercato di inserirgli qualche particolare per agevolare questi compiti, per renderlo più maneggevole possibile nonostante le dimensioni.
E così mi è capitato diverse volte di utilizzarlo per intagliare cose.
try stick
fuoco con bamboo
Provo a spingermi ben oltre il normale utilizzo di questo bestione con un po di whittling, qui uno spirito dei boschi..
Sui cibi e sulla carne l’ho utilizzato, ma non è propriamente il suo campo, il bisello convesso e i 5mm di spessore si fanno sentire.
Anche se devo dire che, sulla carne umana, taglia molto bene!
Era un taglio più profondo di come appare in foto, credetemi...
Accompagno un amico pescatore in una delle sue uscite di pesca, ci ho pulito delle trote. (non era una zona no kill e ovviamente il mio amico era in regola con tutti i suoi tesserini vari)
Mi è capitato di portare Verro inserendolo in qualche set di lame più che completo...
..ma presto ho capito che da il meglio di se da solo, o con un altro strumento come ad esempio una sega
Ma da solo è meglio…
Grazie ancora ad Enrico per avermi forgiato questo coltello che continuerà ad essere il mio bestione numero 1!
A presto..
Rieccomi con un pò di foto, una recensione, non di un coltello qualsiasi.
Se qualcuno mi chiedesse qual’è il mio coltello, un coltello, uno, sarebbe questo.
Il Verro ARK, un custom che ho disegnato per le mie esigenze e forgiato da @henri , la mia one tool option in molte occasioni.
Dopo quasi tre anni di utilizzo mi sono finalmente deciso a mettere assieme delle foto e condividere con voi alcune delle cose che ho fatto con questo strumento.
Scommetto che molti di voi avranno storto il naso dopo aver visto la foto qui sopra, vi sembra di averlo già visto? Non vi sbagliate!
Quello qui sopra è il ReWilder, ne ho fatto una recensione proprio il mese scorso, potete leggerla QUI.
Come ho scritto nella recensione del ReWilder, Verro è nato prima, è il papà del ReWilder di cui è sostanzialmente è una versione più grande e più propensa a lavori pesanti.
Se non l’avete fatto, vi invito a dare una letta alla parte iniziale della recensione del rewilder, dove spiego un pò il perchè di certe scelte del concept e modalità di utilizzo, magari non mi ripeterò su tutto anche qui.
Perchè due coltelli simili? c’era qualcosa che non andava in Verro? Assolutamente no, henri ha forgiato questo coltello in modo impeccabile e con uno stile che mi rappresenta molto, anche più del Rewilder; ma Verro è un coltellone tuttofare con spiccate doti nel chopping e lavori pesanti, capace di non far rimpiangere la mancanza di una piccola accetta, ma non di un piccolo coltello…
Chiariamo, si fa tutto con tutto, e con Verro mi è capitato di maneggiarlo per svolgere compiti solitamente destinati a folder o comunque piccoli coltelli, ma mentirei se dicessi che non era una forzatura, da qui la necessità di avere un 7 pollici del tutto simile a verro, ma decisamente più maneggevole, Verro pesa un etto in più del Rewilder, ed è più lungo di alcuni cm.
Nulla di nuovo sul fronte del design, è una forma che prediligo e con cui mi trovo bene a fare un pò di tutto, per come utilizzo io il coltello la trovo davvero una forma versatile su tutti I fronti.
Le somiglianze con altri modelli certamente non mancano.
Il fox panabas
il White river camp cleaver
il maserin WP4
e magari anche certi chopper da competizione
Ad ogni modo torniamo a noi e alla fase embrionale del coltello.
Come già spiegato nella recensione del rewilder, dopo qualche anno di scorribande nei boschi, e dopo aver utilizzato un pò di coltelli, in particolare sui 7,8 pollici, ho cercato di mettere assieme un pò di caratteristiche che volevo, unendo quei particolari tanto di comodità d’uso quanto di funzionalità, per tirarne fuori il prototipo di quello che avrei voluto fosse il mio futuro coltello principale.
Una buona base di partenza me l’ha sicuramente data il Tops Tahoma field knife (recensione QUI), che con le sue dimensioni e la sua impugnatura comodissima mi dava già ottimi spunti.
Mi sono fatto un pò di disegni modificandoli più volte, una volta trovato buone proporzioni, ho fatto due sagome, una di legno abbastanza spessa, e una di alluminio da 4mm.
In particolare la sagoma di alluminio l’ho maneggiata molto per cercare di capire se le dimensioni e forme erano comode e funzionali.
Ho modificato più volte la sagoma in quanto la forma iniziale era volutamente un pò oversize così da poter ridurre le dimensioni quà e là laddove lo ritenessi opportuno.
Mi sono confrontato con Henri prima di iniziare i lavori (e anche durante), e ci sono state alcune piccole modifiche in corso d’opera. Enrico non è solamente un fabbro o coltellinaio capace di sfornare attrezzi robusti e davvero destinati all’uso più tosto, ma anche un abile utilizzatore di coltelli, un appassionato di bushcraft, molto più esperto di me, per cui ho certamente ben apprezzato I suoi consigli.
La sagoma di alluminio gli è tornata molto utile anche durante la forgiatura per prendere le misure in corso d’opera.
Forgiato e temprato
Da un lato le iniziali del maker
Dall’altro il nome del coltello, Verro ARK (dove ARK sta per AllRound Knife)
Finalmente posso godermi il mio nuovo coltello!
o forse no…
Enrico è bravo anche a lavorare il cuoio, e ha sempre fatto dei foderi pratici e funzionali per I suoi coltelli, però so che quella parte non lo stimola come la forgiatura, per cui l’ho esentato da questo compito!
Sempre il forum mi ha dato lo spunto a cui rivolgermi, @GiulioOuch!
Bravo anche lui nella forgiatura, Giulio ha postato qualche lavoro in cuoio che mi era piaciuto molto, ci siamo conosciuti in occasione di un uscita dalle mie parti (report potete leggerlo QUI), così ho deciso di affidarmi a lui per questo compito che, credetemi, non era affatto facile, la forma di Verro non agevola certo il lavoro per farci un bel fodero su misura.
Anche qui c’è stata una fase di scambio di idee e suggerimenti, ma ho lasciato molto spazio al volere di Giulio, volevo un fodero funzionale e comodo, senza fronzoli, niente taschine o porta firesteel, e che non aumentasse le già considerevoli dimensioni del coltello, al resto ha pensato tutto lui.
Dopo qualche settimana Verro è di ritorno da quel de l’Aquila col suo nuovo abito.
Davvero un ottimo lavoro
Il porto dangler fa ascillare il giusto il coltello, solo per tenerlo verticale in modo che il peso si senta meno e non intraci in certi movimenti.
Un ulteriore chicca nel fodero, è un sistema situato nella linguetta di chiusura che prevede l’utilizzo di un elastico con la funzione di “spalancare” e tenere aperta la stessa linguetta quando questa viene aperta.
Fodero super promosso!
Se volete vedere il work in progress della costruzione del fodero, potete leggere questo bel tutorial che ha fatto Giulio, proprio QUI.
Ora il coltello è davvero finito.
Acciaio: 1075 temprato a circa 57/60 hrc
Bisello: full convex
Peso: 580gr
Spessore: 5mm con codolo rastremato a 3mm
Lunghezza lama: 18cm
Lunghezza impugnatura: 15,5
Lunghezza totale: 36,5 cm
Impugnatura: Afromosia
Come faccio quasi sempre, inizio con del batoning su legna stagionata, dopo aver fatto dei pezzi piccoli utilizzo gli stessi per fare un pò di riccioli. Struttura e affilatura non presentano difetti evidenti.
Pulisco un nocciolo dai polloni e taglio una gigantesca edera.
Vorrei precisare, io non ritengo assolutamente l’edera una pianta dannosa per le altre specie, non credo alle questioni di “soffocamento” fino all’uccisione degli alberi alla della quale l’edera viene considerata un parassita, però…
Questo era un caso particolare, l’edera era cresciuta a dismisura in simbiosi con l’albero, e quest’ultimo era situato in un punto scosceso vicino ad un ponte non distante da casa mia, così ho deciso di tagliare la base dell’edera che veramente costituiva un peso pericolante visto le già precarie condizioni dell’albero che avrebbe rischiato di cadere sul ponte.
Sempre l’edera, guardate quant’è grande.
Nocciolo
un pò di pulizia sul verde, utilizzando Verro come fosse una roncola o machete, funziona abbastanza bene ma certi tagli su piante sottili e flessibili non sono troppo precisi.
Ho utilizzato Verro in diverse uscite con amici, non ho mai perso occasione di confrontarne le doti rispetto ad altri coltelli simili, è un grosso coltello che di sicuro dovrebbe svolgere egregiamente certi lavori pesanti, e di certo nel chopping si è sempre fatto valere.
Qui, a casa, un pò di comparazioni col tops tahoma (bisello sabre) e col leuku wood jewel (scandi).
prendo un lungo ramo verde, con verro lo taglio in 8 colpi
Col Tops impiego ben 15 colpi
19 colpi col Leuku
Stessa storia ma questa volte il legno è stagionato.
34 colpi con verro.
29 colpi col Tops
Circa 50 colpi o più col Leuku (che sullo stagionato proprio non va)
Su un cedro caduto faccio altri test, stesso numero di colpi ciascuno (mi pare 20)
Utilizzo per un pò Verro come un accetta da spacco, tagliando un pò di rami verdi e stagionati posti in verticale su un ceppo. Il controllo è buono e I colpi, dopo poco, risultano abbastanza precisi.
Durante un uscita un pò di prove di chopping, qui sotto, da sx, un brutto custom di tibo, uno splendido Parang invictus di Lovaglio (di @MicheleBazz ), Verro, e il Viper Carnera di @BuDD.
Il parang di Lovaglio è inarrestabile, ma era anche il più lungo e pesante dei 4
Ora abbiamo il maserin WP4 di @Jk74
Meglio Verro, che è anche più lungo, ma il wp4, nonostante i diversi difetti che gli imputo, ha fatto meglio di come mi sarei aspettato.
In un altra uscita un bello scontro tra custom, a sx Verro, al centro un prototipo di mkcf di @BuDD ( coltello che recentemente è purtroppo venuto a mancare durante una prova di batoning, rip ), e un custom di un altro amico, in k720, non so altro di quel coltello.
Passano I mesi e le stagioni, continuo a utilizzare Verro nelle mie scorribande…
Di Henri apprezzo il fatto che riesca dare ad ogni suo coltello quella sensazione di vero e proprio “strumento”, di utensile da utilizzare, e io così ho fatto, o ho cercato di fare, adoperando il mio coltello.
Ero nella casa di campagna e non avevo la macchina per scendere in paese, avevo finito il caffè, così qui ci ho estratto del tarassaco…
Anche se vado un pò OT vi mostro il proseguo…
le foglie le ho utilizzate a pranzo in insalata, le radici le ho lavate
pulite dalla buccia e lasciate in acqua con un pò di limone per un oretta o due
Poi lavate e asciugate, tagliate a rondelle, e tostate in padella a fuoco basso (volendo anche in forno)
poi polverizzate o quasi con pestello e mortaio
Mettetele in un infusore, prendete la vostra migliore tazza, e godetevi il vostro surrogato di caffè
(in realtà ricorda più l’orzo, davvero buono comunque)
un pò di chopping
Nell’idea che mi ha portato a verro non volevo solo un grosso coltello per farci chopping e batoning, ma uno strumento che mi tornasse utile in molte altre situazioni, capace di essere comodo per fare cose, costruire utensili o altro, insomma, quel AllRound knife impresso sulla lama avrà un senso o no?
è possibile utilizzare un coltello per costruirsi un arco grezzo in meno di un ora con cui tirare qualche freccia? (scusa Giò, so che leggerai, l'ho chiamato arco ma non insultarmi! )
Un trucchetto che uso per agevolare l’utilizzo del coltello come pialla da petto
Vabbè, ne è uscita una ciofeca..
E dopo 20 tiri ha fatto crack…
Un rabbit stick
Va bene va bene, non ho molti dubbi sulle doti di Verro nello spacco della legna e nei lavori pesanti, di certo in questo campo si fa apprezzare, ma per altri compiti più fini?
Sarebbe sciocco dire che un coltello di queste dimensioni è stato studiato anche per l’intaglio o lavori di precisione, ma ho cercato di inserirgli qualche particolare per agevolare questi compiti, per renderlo più maneggevole possibile nonostante le dimensioni.
E così mi è capitato diverse volte di utilizzarlo per intagliare cose.
try stick
fuoco con bamboo
Provo a spingermi ben oltre il normale utilizzo di questo bestione con un po di whittling, qui uno spirito dei boschi..
Sui cibi e sulla carne l’ho utilizzato, ma non è propriamente il suo campo, il bisello convesso e i 5mm di spessore si fanno sentire.
Anche se devo dire che, sulla carne umana, taglia molto bene!
Era un taglio più profondo di come appare in foto, credetemi...
Accompagno un amico pescatore in una delle sue uscite di pesca, ci ho pulito delle trote. (non era una zona no kill e ovviamente il mio amico era in regola con tutti i suoi tesserini vari)
Mi è capitato di portare Verro inserendolo in qualche set di lame più che completo...
..ma presto ho capito che da il meglio di se da solo, o con un altro strumento come ad esempio una sega
Ma da solo è meglio…
Grazie ancora ad Enrico per avermi forgiato questo coltello che continuerà ad essere il mio bestione numero 1!
A presto..