VETRINA: Postate qui le vostre lame

Poi bho vado a correre e guardate cosa trovo Nell terreno in fase di pulizia
Acciaio rostefrei
Marca sconosciuta
Lama 8,5 cm
Manico 11 cm
Spesso 2,5 mm
 

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Scusa, non ho capito...

Pusceddu è il coltellinaio, d'accordo, ma "Pattada" e "Arburesa" non sono DUE coltelli differenti?!? :-?

Come linee, quello in foto non mi sembra una Pattada...
E questo?! Scherzi a parte leppa, resolza, guspinese, Pattada, foggia antica e forse ne dimentico, o non ne conosco, altri sono tutte definizioni più o meno appropriatamente usate per un coltello fatto in Sardegna. Poi ad ogni definizione corrisponde un modello e/o luogo di produzione ben specifico
 

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Nella mia enorme ignoranza sui coltelli sardi, ho le seguenti semplici convinzioni:



Le tipologie principali del coltello sardo a serramanico come oggi viene considerato sono:

Il coltello sardo - pattadesa

Pattadese: coltello multiuso a serramanico, caratterizzato da una lama snella, piuttosto dritta e punta affilata.
Manico anch’esso regolare e dritto al fine di poter accogliere al meglio la lama.
La foggia del manico, nella modalità più comune, è composta con due guancette di corno di bovino e ribattini e ghiera in ottone o acciaio.



Il coltello sardo - arburesa

Arburesa: coltello multiuso a serramanico, caratterizzato da una lama panciuta e generalmente di dimensioni più grosse della pattadese.
Manico spesso ricurvo al fine di poter accogliere al meglio la lama. Spesso il manico è ricavato da un unico pezzo di corno, o fatto in pregiato ginepro sardo.
La ghiera ed il perno sono generalmente in ottone o acciaio.



Il coltello sardo - guspinesa

Guspinesa: questo particolare coltello a serramanico ha l’estremità della lama priva di punta.
Nei primi del 900 questo tipo di coltello, peraltro efficacissimo in fase di taglio, divenne molto diffuso con la legge Giolitti del 1908, che limitava notevolmente il porto di coltelli.
 
Nella mia enorme ignoranza sui coltelli sardi, ho le seguenti semplici convinzioni:



Le tipologie principali del coltello sardo a serramanico come oggi viene considerato sono:

Il coltello sardo - pattadesa

Pattadese: coltello multiuso a serramanico, caratterizzato da una lama snella, piuttosto dritta e punta affilata.
Manico anch’esso regolare e dritto al fine di poter accogliere al meglio la lama.
La foggia del manico, nella modalità più comune, è composta con due guancette di corno di bovino e ribattini e ghiera in ottone o acciaio.



Il coltello sardo - arburesa

Arburesa: coltello multiuso a serramanico, caratterizzato da una lama panciuta e generalmente di dimensioni più grosse della pattadese.
Manico spesso ricurvo al fine di poter accogliere al meglio la lama. Spesso il manico è ricavato da un unico pezzo di corno, o fatto in pregiato ginepro sardo.
La ghiera ed il perno sono generalmente in ottone o acciaio.



Il coltello sardo - guspinesa

Guspinesa: questo particolare coltello a serramanico ha l’estremità della lama priva di punta.
Nei primi del 900 questo tipo di coltello, peraltro efficacissimo in fase di taglio, divenne molto diffuso con la legge Giolitti del 1908, che limitava notevolmente il porto di coltelli.
Pattada, Guspini e Arbus sono tre comuni sardi famosi per la produzione di lame "classiche" le forme delle lame spesso vengono confuse e "Pattada" è diventato sinonimo di coltello sardo. Sta di fatto che sono tutti stupendi come il foggia antica che ancora mi manca
 

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Chissà che cavolo han fatto per romperlo così male...
Ottimo lavoro di ripristino! Una volta chiusa la lama, la punta resta interamente dentro il manico o rischia di sporgere ed essere pericolosa o comunque agganciarsi a qualcosa?
Su certi chiudibili la punta resta appena sotto il filo della manicatura a coltello chiuso e dopo affilatura intensive o riprofilatura rischia di uscire pericolosamente allo scoperto.
 
Chissà che cavolo han fatto per romperlo così male...
Ottimo lavoro di ripristino! Una volta chiusa la lama, la punta resta interamente dentro il manico o rischia di sporgere ed essere pericolosa o comunque agganciarsi a qualcosa?
Su certi chiudibili la punta resta appena sotto il filo della manicatura a coltello chiuso e dopo affilatura intensive o riprofilatura rischia di uscire pericolosamente allo scoperto.
purtroppo per ora la punta rimane leggermente fuori, e per questo l'ho affilata poco. Devo decidere se lasciarlo così, o togliere ancora un pò di lama, cosa che un pò mi dispiace.
 
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