Ciao a tutti! Nonostante l’assenza dal forum degli ultimi tempi, vi riporto brevemente la mia recente esperienza sulla Via degli Dei che, per esigenze di tempo, ho deciso di affrontare in 3 giorni (2 pernotti) dal primo a tre maggio.
Per lo zaino mi sono imposto un 20l per evitare di prendere cose superflue e contenere il peso il più possibile. Ho utilizzato il mio Mountain Hardwear 20UL che ho modificato per l’occasione realizzando uno schienale tipo quello del Kumo 36 e aggiungendo la hip belt propio del Kumo così da dare stabilità allo zaino e avere le taschine per tenere telefono e gel a portata di mano.
Qui il Lighterpack.
Con le previsioni che davano 3 giorni di sole, ho deciso di provare l’amaca (inizialmente la scelta era ricaduta su un bivy Escape SOL, non avevo intenzione di prendere la tenda in questa occasione). Ho preso un modello abbastanza basic su Amazon giusto per una prova, senza zanzariera. Non ho portato nemmeno il tarp proprio perché confidavo in un meteo perfetto, e così è stato. Devo dire esperienza positiva, che mi ha convinto a sperimentare di più con l’amaca in futuro, anche se preferisco ancora la TPT.
Ho deciso di non portare pasti e fornelletto perché non avevo fisicamente posto nello zaino e perché comunque, su un cammino che offre innumerevoli possibilità di ristoro, devo dire tra l’altro a prezzi in generale onesti, mi è sembrato giusto affidarmi a ciò che avrei trovato sul percorso. Non ho avuto difficoltà a trovare acqua, facendomi bastare circa 1l/giorno nella sacca idrica e bevendo a ogni fontanella più qualche birretta nelle soste.
Quanto alle tappe, sapendo che sarei stato via via più stanco, ho deciso di fare di più il primo giorno e meno il secondo e il terzo. Specifico che ho seguito la traccia che si trova sul sito ufficiale della Via degli Dei, senza varianti. Distanze e dislivelli registrati dal mio Garmin Instinct, tempo totale impiegato 58 ore.
Tappa 1
Bologna - Madonna dei Fornelli
49km 2430m D+ 1670m D-
Tappa 2
Madonna dei Fornelli - San Piero a Sieve
39km 1230m D+ 1750m D-
Tappa 3
San Piero a Sieve - Firenze
35km 1220m D+ 1370m D-
La prima notte ho approfittato dell’ospitalità dell’albergo ristorante Poli che offre gratuitamente uno spazio per accamparsi sul retro: un piccolo prato con un bagno/doccia a disposizione. Per cena ho mangiato da loro una buona pizza.
La seconda notte ho dormito al campeggio Mugello Verde, un camping enorme che forse eviterei in alta stagione al massimo della capienza. Qui ho cenato al ristorante del campeggio.
Che dire a commento dell’esperienza “Via degli Dei”… ero uno sfizio che volevo togliermi da tempo, sicuramente ha il suo fascino andare da Bologna a Firenze a piedi e poter dire di averlo fatto, ma credo sia principalmente questo a generare tutto l’hype che si è creato nel tempo attorno alla VdD, anche perché rispettando le tappe proposte (ben 6) è veramente alla portata di tutti.
Non mi è piaciuto il tanto asfalto, la costante vicinanza con la “civiltà” e altre cose, che forse però ci stanno per un cammino mentre io sono più da trekking.
Mi sento di sconsigliarla nei periodi più caldi dell’anno (già ora durante il giorno era piuttosto caldo) e farei in generale molta attenzione al meteo sia per i giorni di cammino che per quelli precedenti perché il fango può diventare un problema importante (qualche passaggio complicato dal fango l’ho comunque trovato lungo tutto il percorso nonostante l’assenza di piogge recenti).
Per lo zaino mi sono imposto un 20l per evitare di prendere cose superflue e contenere il peso il più possibile. Ho utilizzato il mio Mountain Hardwear 20UL che ho modificato per l’occasione realizzando uno schienale tipo quello del Kumo 36 e aggiungendo la hip belt propio del Kumo così da dare stabilità allo zaino e avere le taschine per tenere telefono e gel a portata di mano.
Qui il Lighterpack.
Con le previsioni che davano 3 giorni di sole, ho deciso di provare l’amaca (inizialmente la scelta era ricaduta su un bivy Escape SOL, non avevo intenzione di prendere la tenda in questa occasione). Ho preso un modello abbastanza basic su Amazon giusto per una prova, senza zanzariera. Non ho portato nemmeno il tarp proprio perché confidavo in un meteo perfetto, e così è stato. Devo dire esperienza positiva, che mi ha convinto a sperimentare di più con l’amaca in futuro, anche se preferisco ancora la TPT.
Ho deciso di non portare pasti e fornelletto perché non avevo fisicamente posto nello zaino e perché comunque, su un cammino che offre innumerevoli possibilità di ristoro, devo dire tra l’altro a prezzi in generale onesti, mi è sembrato giusto affidarmi a ciò che avrei trovato sul percorso. Non ho avuto difficoltà a trovare acqua, facendomi bastare circa 1l/giorno nella sacca idrica e bevendo a ogni fontanella più qualche birretta nelle soste.
Quanto alle tappe, sapendo che sarei stato via via più stanco, ho deciso di fare di più il primo giorno e meno il secondo e il terzo. Specifico che ho seguito la traccia che si trova sul sito ufficiale della Via degli Dei, senza varianti. Distanze e dislivelli registrati dal mio Garmin Instinct, tempo totale impiegato 58 ore.
Tappa 1
Bologna - Madonna dei Fornelli
49km 2430m D+ 1670m D-
Tappa 2
Madonna dei Fornelli - San Piero a Sieve
39km 1230m D+ 1750m D-
Tappa 3
San Piero a Sieve - Firenze
35km 1220m D+ 1370m D-
La prima notte ho approfittato dell’ospitalità dell’albergo ristorante Poli che offre gratuitamente uno spazio per accamparsi sul retro: un piccolo prato con un bagno/doccia a disposizione. Per cena ho mangiato da loro una buona pizza.
La seconda notte ho dormito al campeggio Mugello Verde, un camping enorme che forse eviterei in alta stagione al massimo della capienza. Qui ho cenato al ristorante del campeggio.
Che dire a commento dell’esperienza “Via degli Dei”… ero uno sfizio che volevo togliermi da tempo, sicuramente ha il suo fascino andare da Bologna a Firenze a piedi e poter dire di averlo fatto, ma credo sia principalmente questo a generare tutto l’hype che si è creato nel tempo attorno alla VdD, anche perché rispettando le tappe proposte (ben 6) è veramente alla portata di tutti.
Non mi è piaciuto il tanto asfalto, la costante vicinanza con la “civiltà” e altre cose, che forse però ci stanno per un cammino mentre io sono più da trekking.
Mi sento di sconsigliarla nei periodi più caldi dell’anno (già ora durante il giorno era piuttosto caldo) e farei in generale molta attenzione al meteo sia per i giorni di cammino che per quelli precedenti perché il fango può diventare un problema importante (qualche passaggio complicato dal fango l’ho comunque trovato lungo tutto il percorso nonostante l’assenza di piogge recenti).