Recensione Victorinox Rangergrip 58 - maledetta coltellite

Salve a tutti!
Colto da improvviso attacco di coltellite acuta ho sentito l'irrefrenabile bisogno di procurarmi un nuovo Victorinox.
Tanto per farvi capire la gravità della mia malattia, dico solo che il motivo per cui l'ho acquistato è perchè il mio amatissimo Rangegrip 78 "ballava" un pò all'interno del suo fodero, e dal momento che la cosa mi dava particolarmente fastidio ho pensato di fare un upgrade e acquistare lo stesso multiuso ma con uno strato in più, in modo che aderisse meglio alle dimensioni della custodia. Lo so, probabilmente era mille volte più sensato (ed economico) cercare un nuovo fodero, ma la malattia essendo a uno stadio avanzato non mi permette di ragionare con lucidità. Quando il consumismo chiama, e la coltellite risponde, questi sono i risultati.

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L'unica differenza dal Rangergrip 78 che ho recensito un pò di tempo fa sta nella lama ricurva (evisceratore) pensata per la caccia (ed ecco spiegato lo strato in più). Questa lama infatti è studiata per lavorare la preda sul campo, e la punta smussata permette di penetrare il coltello nella carne senza rischiare di danneggiare organi interni durante l'eviscerazione. Uno strumento essenziale per i cacciatori... Che infatti non userò mai! Quindi aspè, perchè l'ho comprato?... :no:

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Per il resto è assolutamente identico. La lama principale presenta un blocco di tipo Liner Lock e per sbloccarlo basta premere il pulsante col logo Victorinox posto sulla guancetta.

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L'apertura a una mano inizialmente può apparire difficoltosa (e di sicuro lo è, rispetto ad altri coltelli), perchè l'occhiello presenta una forma poco ergonomica rispetto ai classici occhielli rotondi/ovali, ma con un pò di pratica ci si riesce senza problemi.

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Anche in questo Rangergrip 58 l'unico difetto che mi sento di sottolineare è la qualità delle guancette: è vero che fanno benissimo il loro lavoro (soprattutto con i guanti) ma il materiale è molto plasticoso e al tatto non trasmettono la sensazione di un prodotto "premium" come ci si aspetterebbe da un Victorinox di questo tipo. Oltretutto la parte nera "gommata" (volutamente virgolettato) non è molto grippante e non offre particolari vantaggi rispetto alle altre zone plasticose. SICURAMENTE la versione con guancette in legno è mille volte più bella, elegante e piacevole da usare, ma il prezzo esorbitante e la delicatezza del legno mi fanno preferire queste versioni più classiche, che non temono di essere maltrattate o usate in situazioni avverse.

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Tuttavia rimane uno strumento di altissima qualità e che mi diverto tantissimo a usare, un vero e proprio must! Allo stesso modo con cui non esco mai di casa senza il mio amatissimo Swisschamp, non faccio mai nessuna escursione o trekking nella natura senza il mio fidato Rangergrip. La lama è spettacolare se si tratta di fare piccole lavorazioni sul campo, e il seghetto permette di tagliare senza fatica la maggior parte di tronchetti e rametti con cui si ha a che fare di solito nelle normali situazioni outdoor. In realtà poi, ad esclusione delle pinzette, tutti gli altri strumenti (cacciaviti, cavatappi, apriscatole, punteruolo e stuzzicadenti) li uso pochissimo in situazioni outdoor, ma averceli non fa mai male.
E la lama ricurva? Esatto, come ho detto non sono un cacciatore e non la userò mai nella vita, ma avevo bisogno di uno strato in più ‍ :pio:

(Vi prego... qualcuno mi curi)

Di seguito qualche foto per farvi un idea delle dimensioni. Come peso siamo sui 200 gr, quindi più o meno 20 grammi in più del Rangergrip 78.
Da chiuso misura 13cm (lunghezza) x 3cm (larghezza) x 2,5cm (spessore, circa mezzo cm in più del Rangergrip 78, ovvero lo spazio che mi mancava per farlo aderire meglio al suo fodero).
Con la lama principale aperta raggiunge una lunghezza di 22,5 cm (13 cm di manico e circa 9,5 cm di lama, di cui 8,5 cm effettivamente taglienti) una dimensione "giusta" e adatta alla maggior parte degli utilizzi.

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Per quanto riguarda l'ergonomicità di questo modello devo dire che non c'è molta differenza rispetto al Rangergrip 78. Il mio vecchio modello si impugnava benissimo, con o senza guanti, e mi aspettavo che quel mezzo centimetro in più di spessore rendesse il Rangergrip 58 più scomodo da maneggiare e invece devo dire che la differenza è praticamente trascurabile. Anzi, ho notato che quel mezzo centimetro in più forse contribuisce ad aumentare ulteriormente la sensazione di robustezza del coltello... o forse sono io che in preda a delirio sto cercando di giustificare questa spesa folle.

Per concludere... Si lo so, non si tratta di una recensione vera e propria, ci tenevo solo a farvelo vedere qualora qualcuno di voi fosse interessato a questo particolare modello.
Adesso devo solo trovare il coraggio di vendere il Rangergrip 78, che praticamente non utilizzerò mai più, ma la coltellite (abbinata a una forma leggera di materialismo per tutto ciò che concerne l'attrezzatura da trekking) tende a impedirmi di separarmi da un oggetto così bello... Vedremo. :wall:

Comunque... VOTO: DIESCI!
 
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