Recensione Victorinox Rangergrip 78

Recensione/opinione su uno dei miei acquisti migliori del 2019, e uno dei migliori in assoluto per quanto riguarda l attrezzatura outdoor: sto parlando del Victorinox Rangergrip 78, che probabilmente già conoscete.

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È un modello sicuramente ingombrante, sicuramente poco "tascabile", sicuramente poco adatto alla vita di tutti i giorni (troppi "sicuramente"?) ma senza dubbio perfetto per chi pratica escursionismo.
La qualità è la solita a cui ci ha abituato Victorinox, l'acciaio è pregevole e le guancette, per quanto plasticose, sono resistenti, comode e piacevoli al tatto. Forse avrei preferito un rivestimento un po' più "gommoso", meno scivoloso, ma finora non mi ha mai dato problemi all'atto pratico, quindi poco male.
Di seguito un immagine comparativa con un Morakniv Bushcraft Black: come vedete le dimensioni quasi si equivalgono, rendendo il Rangergrip un ottimo sostituto al tradizionale coltello da bushcraft/campeggio/outdoor, a patto di usarlo con un minimo di riserva trattandosi di un coltello pieghevole (quindi chopping e batoning meglio evitarli)

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La lunghezza utile della lama (parte tagliente) è di 8.5 cm. Non male per un coltello pieghevole, e vi assicuro che come dimensione per il 95% delle situazioni in cui vi troverete è più che sufficiente. L'occhiello all'inizio non è molto comodo, è difficile aprire la lama con il pollice, ma con un po' di pratica si può fare. Diciamo che poteva essere studiato meglio. Ottimo il blocco lama, disattivabile premendo l'apposito tasto (e cioè il logo Victorinox posto sulla guancetta).

Ma la vera punta di diamante, il vero fiore all'occhiello di questo Rangergrip a mio modesto parere è il seghetto: 10cm possono sembrare pochi, ma lo strumento è così efficace e performante che non fa rimpiangere molti seghetti più grandi che ho avuto modo di provare. Merito dell'acciaio di alta qualità e della geometria della lama, le cui punte divorano la maggior parte di rami e piccoli tronchi con cui si ha a che fare in normali situazioni in mezzo alla natura.

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A completare il corredo ci sono altri strumenti interessanti (soprattutto le pinzette), che raramente mi sono ritrovato a usare in mezzo a un bosco ma che sicuramente possono sempre tornare utili (magari in altre situazioni come una gita in barca, durante una giornata di pesca eccetera)

Questo modello, il Rangergrip 78, contiene il cacciavite a stella mentre il Rangergrip 79 al posto del cacciavite propone il classico cavatappi. Sono astemio, per cui ho preferito scegliere il Rangergrip 78 in quanto ritengo mille volte più utile un cacciavite che un cavatappi, soprattutto durante una gita fuori porta.

Assieme al Rangergrip ho acquistato anche la custodia originale, estremamente resistente e ben fatta, anche se forse un po' troppo cara...
Il velcro è tenace (è praticamente impossibile aprirlo accidentalmente), e il passante per la cintura è rinforzato con quattro rivetti. Una custodia costosa, ma costruita per resistere al tempo e all usura.

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Per concludere, se posso dare una mia opinione sincera... Sarò di parte, sarò banale, ma non posso far altro che ritenermi soddisfatto sotto ogni aspetto, e consigliarne l acquisto ad occhi chiusi. Adoro i Victorinox, sia come "icone", sia come strumenti. Non mi hanno mai deluso e in molte occasioni si sono rivelati dei veri salvavita: questo modello non fa eccezione.
(piccolo aneddoto recente: pratico ciclismo come hobby e mi diverto a girare per i sentieri nei pressi del fiume, nella zona in cui abito. L anno scorso un paio di volte mi sono imbattuto in sentieri bloccati da rami e sterpaglie, avendo il Rangergrip nel marsupio è stato un gioco da ragazzi segare qualche ramo e liberare il passaggio, senza di lui avrei dovuto girarmi e cercare un altra strada, col rischio di perdermi o allungare il percorso)

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Molti magari preferiscono altri marchi come ad esempio Leatherman, io per primo riconosco la qualità eccezionale di altri multiuso sul mercato (e soprattutto l'utilità di avere una pinza tra gli strumenti), però... Victorinox è Victorinox, c'è poco da fare, l amore rende ciechi. Il mio primo multiuso è stato un Victorinox, con Victorinox ci sono cresciuto, ormai sono troppo affezionato per passare al nemico :D

Nonostante la mia ammirazione per i multiuso, però, devo ammettere che nulla batte l'efficacia di un vero coltello studiato per il bushcraft: durante le mie uscite non posso fare a meno di un coltello a lama fissa e di un seghetto di dimensioni un po più generose, ragion per cui ritengo il Rangergrip più che altro un utile strumento "di supporto", o un multiuso da tenere a portata di mano in caso di emergenza.

Se vi serve un multiuso da tenere con voi in auto, oppure durante una gita tranquilla in cui non sono previste situazioni estreme, il Rangergrip è un compagno di viaggio da cui non vorrete più separarvi. Ma nel caso cerchiate uno strumento per affrontare uscite Bushcraft o altre situazioni impegnative vi do un consiglio: non usatelo come strumento "principale" (meglio affidare la propria sopravvivenza a un buon coltello fisso e a un buon seghetto), ma sfruttatelo come supporto per i lavori di fino (intagliare, cucinare, tagliare piccoli tronchi) e soprattutto usatelo come "piano B" (nel caso in cui perdiate il coltello o il seghetto principali, o nel caso in cui si rompessero, ad esempio).

Se usato nel modo giusto, conoscendo i suoi pregi e i suoi limiti, ve lo consiglio.
Attualmente fa parte del mio equipaggiamento "di base", non farei più nessuna escursione in mezzo alla natura senza il mio Rangergrip e non lo sostituirei con nessun altro modello, ma si tratta di gusti personali: magari alcuni necessitano di uno squamatore, altri prediligono la pinza, altri ancora non vogliono rinunciare al cavatappi... Io mi ritengo soddisfatto, per quelle che sono le mie necessità si tratta del Victorinox per l'outdoor (quasi) perfetto. Almeno fino a quando quei maledetti svizzeri non mi indurranno in tentazione facendo uscire altri modelli ancora più "completi" e spettacolari, a quel punto

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AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
 
Ultima modifica:
ottima recensione :)

personalmente, da pescatore, ritengo inutile lo squamatore. piuttosto un seghetto da corde, se proprio non e' possibile avere uno da legno. questo coltello ha un ottimo seghetto. pero'

CUT
Questo modello, il Rangergrip 78, contiene il cacciavite a stella mentre il Rangergrip 79 al posto del cacciavite propone il classico cavatappi. Sono astemio, per cui ho preferito scegliere il Rangergrip 78 in quanto ritengo mille volte più utile un cacciavite che un cavatappi, soprattutto durante una gita fuori porta.

a questo punto mi sono sentito male. poi ho guardato il tuo profilo, e mi spiace ma o ti schiavizzo come astemio che guida o ti segnalo per la revoca della cittadinanza del veneto :p :p :p

personalmente comunque preferisco il cavatappi separato dal coltello.

boiate a parte, perche' non lo consigli come attrezzo principale? quali limiti o incertezze hai riscontrato? dal basso della mia ignoranza penso che, per gran parte dell'utenza che fa attivita' outdoor, sia piu' che sufficiente :)
 
ottima recensione :)

personalmente, da pescatore, ritengo inutile lo squamatore. piuttosto un seghetto da corde, se proprio non e' possibile avere uno da legno. questo coltello ha un ottimo seghetto. pero'



a questo punto mi sono sentito male. poi ho guardato il tuo profilo, e mi spiace ma o ti schiavizzo come astemio che guida o ti segnalo per la revoca della cittadinanza del veneto :p :p :p

personalmente comunque preferisco il cavatappi separato dal coltello.

boiate a parte, perche' non lo consigli come attrezzo principale? quali limiti o incertezze hai riscontrato? dal basso della mia ignoranza penso che, per gran parte dell'utenza che fa attivita' outdoor, sia piu' che sufficiente :)

Si lo so, sono un Veneto difettoso, devo avere qualche problema genetico :D

Comunque forse mi sono spiegato male, il coltello in sé non ha problemi o difetti, il punto è che praticando "bushcraft leggero" (non sono un esperto, mi limito alle cose più basilari) ho necessità di lavorare la legna per il fuoco o per costruire piccoli oggetti (uno sgabello di fortuna, o un tavolino per appoggiare la robe durante la sosta, cose molto grezze insomma), ciò implica il fare anche del batoning che è un operazione che non consiglierei mai di fare con un coltello pieghevole. Quindi preferisco affidarmi a un coltello a lama fissa, ok che i Victorinox sono carri armati, ma non me la sento di sforzarli troppo...
Stesso discorso vale per il seghetto, quello del Victorinox è veramente ottimo, ma la dimensione non consente di tagliare tronchi di un certo diametro, va bene più che altro per piccoli rametti. Non si tratta di un difetto ma solo di un limite fisico. Quindi anche in questo caso preferisco portarmi dietro un seghetto più grande, e usare quello del Victorinox per i lavoretti più leggeri (o per le emergenze, appunto).

Queste comunque sono necessità personali, se uno pratica il semplice campeggio (quindi cucina con gas/alcool) e non ha bisogno di lavorare la legna per costruire strutture o attrezzi vari, un multiuso come questo è più che sufficiente.
 
Si lo so, sono un Veneto difettoso, devo avere qualche problema genetico :D

Comunque forse mi sono spiegato male, il coltello in sé non ha problemi o difetti, il punto è che praticando "bushcraft leggero" (non sono un esperto, mi limito alle cose più basilari) ho necessità di lavorare la legna per il fuoco o per costruire piccoli oggetti (uno sgabello di fortuna, o un tavolino per appoggiare la robe durante la sosta, cose molto grezze insomma), ciò implica il fare anche del batoning che è un operazione che non consiglierei mai di fare con un coltello pieghevole. Quindi preferisco affidarmi a un coltello a lama fissa, ok che i Victorinox sono carri armati, ma non me la sento di sforzarli troppo...
Stesso discorso vale per il seghetto, quello del Victorinox è veramente ottimo, ma la dimensione non consente di tagliare tronchi di un certo diametro, va bene più che altro per piccoli rametti. Non si tratta di un difetto ma solo di un limite fisico. Quindi anche in questo caso preferisco portarmi dietro un seghetto più grande, e usare quello del Victorinox per i lavoretti più leggeri (o per le emergenze, appunto).

Queste comunque sono necessità personali, se uno pratica il semplice campeggio (quindi cucina con gas/alcool) e non ha bisogno di lavorare la legna per costruire strutture o attrezzi vari, un multiuso come questo è più che sufficiente.

grazie :)

in effetti la distinzione tra bushcraft e campeggio qualche volta e' sfumata, non avevo pensato che a volte serva di piu' :)
 
U

Utente 24852

Guest
Io il 99% delle mie uscite in natura ;) chiamandole come si preferisce (bushcraft, survival, attività in natura, campo, ecc...) le faccio principalmente con il mio VIC e non il bellissimo modello mostrato in questa discussione, ma il semplicissimo Camper per intenderci, ahah

Non ho mai avuto alcun problema nel fare ciò che mi serviva fare ;) Ovviamente senza voler fare cose tipo "batoning", "chopping", ecc per divertirmi, far passare il tempo o fare "stress test", ahah

Con lui riesco a lavorare la dimensione adatta alle strutture principali che tante volte mi diverto a fare... sgabelli, tavoli, tettoie, ripari, oggetti vari,... proprio seguendo la lunghezza del seghetto riesco ad ottenere senza tante misure dei materiali resistenti più che abbastanza per sostenere un uomo di oltre 90 kg ;) Senza andarci nemmeno di fino nel muoversi, ecc...

Per la legna... lo uso per quello che ritengo essere la parte essenziale e necessaria per ottenere un fuoco e cioé l'esca e la legna minuta. Insomma, il materiale per dare il via al tutto, perché poi una volta ben avviato, il resto della legna non ha la necessità d'essere processata, basta metterla sopra al fuoco ;) Grossa, media, bagnata che sia ;)

Insomma... fedelissimo, affidabilissimo e più che abbastanza per fare quel che serve ;)
Almeno per me e per il mio tipo di approccio ;)
Che riguarda periodi di giorni, settimane, mesi... zona Alpi Svizzere, in tutte le stagioni, principalmente l'inverno, per preferenza personale.

Poi ovviamente, come si diceva, ognuno si basa sul proprio modo di voler fare le cose.
Ma non per impedimenti, limiti, dati a priori dall'attrezzo in questione ;)
Insomma... non é tanto una questione di "necessità" (se si vuole fare XX, bisogna avere JJ) ma semplicemente di preferenze personali. Io i "coltelli"più grossi, fissi, ecc... onestamente li uso molto spesso giusto per fargli fare qualcosa, ahah e non perché mi servano, rispetto al Vic. Anche perché in realtà nessun attrezzo é necessario per vivere in natura, si riesce a raggiungere ciò che serve anche senza alcun attrezzo moderno... se lo si desidera, quindi ci si rende capaci e interessati ;)

BELLESSIMA RECENSIONE E BELLISSIMO COLTELLO, COMPLIMENTI ;)
 
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Questo modello, il Rangergrip 78, contiene il cacciavite a stella mentre il Rangergrip 79 al posto del cacciavite propone il classico cavatappi. Sono astemio, per cui ho preferito scegliere il Rangergrip 78 in quanto ritengo mille volte più utile un cacciavite che un cavatappi, soprattutto durante una gita fuori porta.

forse hai sottovalutato il fatto che il cavatappi, avvitato sulla sommità di un fusto, trasforma il vict, in un attrezzo polivalente, arma, piccozza d'emergenza, raccogli frutta, appiglio tra le fronde.... :roll:

200735




è il cacciavite che non "ciazzecca" con la natura..:sleep::sleep:

parere mio, naturalmente, da amante degli svizzeri come te,...
 
Recensione/opinione su uno dei miei acquisti migliori del 2019, e uno dei migliori in assoluto per quanto riguarda l attrezzatura outdoor: sto parlando del Victorinox Rangergrip 78, che probabilmente già conoscete.

Vedi l'allegato 200641

È un modello sicuramente ingombrante, sicuramente poco "tascabile", sicuramente poco adatto alla vita di tutti i giorni (troppi "sicuramente"?) ma senza dubbio perfetto per chi pratica escursionismo.
La qualità è la solita a cui ci ha abituato Victorinox, l'acciaio è pregevole e le guancette, per quanto plasticose, sono resistenti, comode e piacevoli al tatto. Forse avrei preferito un rivestimento un po' più "gommoso", meno scivoloso, ma finora non mi ha mai dato problemi all'atto pratico, quindi poco male.
Di seguito un immagine comparativa con un Morakniv Bushcraft Black: come vedete le dimensioni quasi si equivalgono, rendendo il Rangergrip un ottimo sostituto al tradizionale coltello da bushcraft/campeggio/outdoor, a patto di usarlo con un minimo di riserva trattandosi di un coltello pieghevole (quindi chopping e batoning meglio evitarli)

Vedi l'allegato 200643

La lunghezza utile della lama (parte tagliente) è di 8.5 cm. Non male per un coltello pieghevole, e vi assicuro che come dimensione per il 95% delle situazioni in cui vi troverete è più che sufficiente. L'occhiello all'inizio non è molto comodo, è difficile aprire la lama con il pollice, ma con un po' di pratica si può fare. Diciamo che poteva essere studiato meglio. Ottimo il blocco lama, disattivabile premendo l'apposito tasto (e cioè il logo Victorinox posto sulla guancetta).

Ma la vera punta di diamante, il vero fiore all'occhiello di questo Rangergrip a mio modesto parere è il seghetto: 10cm possono sembrare pochi, ma lo strumento è così efficace e performante che non fa rimpiangere molti seghetti più grandi che ho avuto modo di provare. Merito dell'acciaio di alta qualità e della geometria della lama, le cui punte divorano la maggior parte di rami e piccoli tronchi con cui si ha a che fare in normali situazioni in mezzo alla natura.

Vedi l'allegato 200691

A completare il corredo ci sono altri strumenti interessanti (soprattutto le pinzette), che raramente mi sono ritrovato a usare in mezzo a un bosco ma che sicuramente possono sempre tornare utili (magari in altre situazioni come una gita in barca, durante una giornata di pesca eccetera)

Questo modello, il Rangergrip 78, contiene il cacciavite a stella mentre il Rangergrip 79 al posto del cacciavite propone il classico cavatappi. Sono astemio, per cui ho preferito scegliere il Rangergrip 78 in quanto ritengo mille volte più utile un cacciavite che un cavatappi, soprattutto durante una gita fuori porta.

Assieme al Rangergrip ho acquistato anche la custodia originale, estremamente resistente e ben fatta, anche se forse un po' troppo cara...
Il velcro è tenace (è praticamente impossibile aprirlo accidentalmente), e il passante per la cintura è rinforzato con quattro rivetti. Una custodia costosa, ma costruita per resistere al tempo e all usura.

Vedi l'allegato 200709

Per concludere, se posso dare una mia opinione sincera... Sarò di parte, sarò banale, ma non posso far altro che ritenermi soddisfatto sotto ogni aspetto, e consigliarne l acquisto ad occhi chiusi. Adoro i Victorinox, sia come "icone", sia come strumenti. Non mi hanno mai deluso e in molte occasioni si sono rivelati dei veri salvavita: questo modello non fa eccezione.
(piccolo aneddoto recente: pratico ciclismo come hobby e mi diverto a girare per i sentieri nei pressi del fiume, nella zona in cui abito. L anno scorso un paio di volte mi sono imbattuto in sentieri bloccati da rami e sterpaglie, avendo il Rangergrip nel marsupio è stato un gioco da ragazzi segare qualche ramo e liberare il passaggio, senza di lui avrei dovuto girarmi e cercare un altra strada, col rischio di perdermi o allungare il percorso)

Vedi l'allegato 200710

Molti magari preferiscono altri marchi come ad esempio Leatherman, io per primo riconosco la qualità eccezionale di altri multiuso sul mercato (e soprattutto l'utilità di avere una pinza tra gli strumenti), però... Victorinox è Victorinox, c'è poco da fare, l amore rende ciechi. Il mio primo multiuso è stato un Victorinox, con Victorinox ci sono cresciuto, ormai sono troppo affezionato per passare al nemico :D

Nonostante la mia ammirazione per i multiuso, però, devo ammettere che nulla batte l'efficacia di un vero coltello studiato per il bushcraft: durante le mie uscite non posso fare a meno di un coltello a lama fissa e di un seghetto di dimensioni un po più generose, ragion per cui ritengo il Rangergrip più che altro un utile strumento "di supporto", o un multiuso da tenere a portata di mano in caso di emergenza.

Se vi serve un multiuso da tenere con voi in auto, oppure durante una gita tranquilla in cui non sono previste situazioni estreme, il Rangergrip è un compagno di viaggio da cui non vorrete più separarvi. Ma nel caso cerchiate uno strumento per affrontare uscite Bushcraft o altre situazioni impegnative vi do un consiglio: non usatelo come strumento "principale" (meglio affidare la propria sopravvivenza a un buon coltello fisso e a un buon seghetto), ma sfruttatelo come supporto per i lavori di fino (intagliare, cucinare, tagliare piccoli tronchi) e soprattutto usatelo come "piano B" (nel caso in cui perdiate il coltello o il seghetto principali, o nel caso in cui si rompessero, ad esempio).

Se usato nel modo giusto, conoscendo i suoi pregi e i suoi limiti, ve lo consiglio.
Attualmente fa parte del mio equipaggiamento "di base", non farei più nessuna escursione in mezzo alla natura senza il mio Rangergrip e non lo sostituirei con nessun altro modello, ma si tratta di gusti personali: magari alcuni necessitano di uno squamatore, altri prediligono la pinza, altri ancora non vogliono rinunciare al cavatappi... Io mi ritengo soddisfatto, per quelle che sono le mie necessità si tratta del Victorinox per l'outdoor (quasi) perfetto. Almeno fino a quando quei maledetti svizzeri non mi indurranno in tentazione facendo uscire altri modelli ancora più "completi" e spettacolari, a quel punto

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AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Bella e tentatoria recensione. Però da ciclista a ciclista: come fai a rinunciare alla pinza ?
 
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Vedi l'allegato 200641

È un modello sicuramente ingombrante, sicuramente poco "tascabile", sicuramente poco adatto alla vita di tutti i giorni (troppi "sicuramente"?) ma senza dubbio perfetto per chi pratica escursionismo.
La qualità è la solita a cui ci ha abituato Victorinox, l'acciaio è pregevole e le guancette, per quanto plasticose, sono resistenti, comode e piacevoli al tatto. Forse avrei preferito un rivestimento un po' più "gommoso", meno scivoloso, ma finora non mi ha mai dato problemi all'atto pratico, quindi poco male.
Di seguito un immagine comparativa con un Morakniv Bushcraft Black: come vedete le dimensioni quasi si equivalgono, rendendo il Rangergrip un ottimo sostituto al tradizionale coltello da bushcraft/campeggio/outdoor, a patto di usarlo con un minimo di riserva trattandosi di un coltello pieghevole (quindi chopping e batoning meglio evitarli)

Vedi l'allegato 200643

La lunghezza utile della lama (parte tagliente) è di 8.5 cm. Non male per un coltello pieghevole, e vi assicuro che come dimensione per il 95% delle situazioni in cui vi troverete è più che sufficiente. L'occhiello all'inizio non è molto comodo, è difficile aprire la lama con il pollice, ma con un po' di pratica si può fare. Diciamo che poteva essere studiato meglio. Ottimo il blocco lama, disattivabile premendo l'apposito tasto (e cioè il logo Victorinox posto sulla guancetta).

Ma la vera punta di diamante, il vero fiore all'occhiello di questo Rangergrip a mio modesto parere è il seghetto: 10cm possono sembrare pochi, ma lo strumento è così efficace e performante che non fa rimpiangere molti seghetti più grandi che ho avuto modo di provare. Merito dell'acciaio di alta qualità e della geometria della lama, le cui punte divorano la maggior parte di rami e piccoli tronchi con cui si ha a che fare in normali situazioni in mezzo alla natura.

Vedi l'allegato 200691

A completare il corredo ci sono altri strumenti interessanti (soprattutto le pinzette), che raramente mi sono ritrovato a usare in mezzo a un bosco ma che sicuramente possono sempre tornare utili (magari in altre situazioni come una gita in barca, durante una giornata di pesca eccetera)

Questo modello, il Rangergrip 78, contiene il cacciavite a stella mentre il Rangergrip 79 al posto del cacciavite propone il classico cavatappi. Sono astemio, per cui ho preferito scegliere il Rangergrip 78 in quanto ritengo mille volte più utile un cacciavite che un cavatappi, soprattutto durante una gita fuori porta.

Assieme al Rangergrip ho acquistato anche la custodia originale, estremamente resistente e ben fatta, anche se forse un po' troppo cara...
Il velcro è tenace (è praticamente impossibile aprirlo accidentalmente), e il passante per la cintura è rinforzato con quattro rivetti. Una custodia costosa, ma costruita per resistere al tempo e all usura.

Vedi l'allegato 200709

Per concludere, se posso dare una mia opinione sincera... Sarò di parte, sarò banale, ma non posso far altro che ritenermi soddisfatto sotto ogni aspetto, e consigliarne l acquisto ad occhi chiusi. Adoro i Victorinox, sia come "icone", sia come strumenti. Non mi hanno mai deluso e in molte occasioni si sono rivelati dei veri salvavita: questo modello non fa eccezione.
(piccolo aneddoto recente: pratico ciclismo come hobby e mi diverto a girare per i sentieri nei pressi del fiume, nella zona in cui abito. L anno scorso un paio di volte mi sono imbattuto in sentieri bloccati da rami e sterpaglie, avendo il Rangergrip nel marsupio è stato un gioco da ragazzi segare qualche ramo e liberare il passaggio, senza di lui avrei dovuto girarmi e cercare un altra strada, col rischio di perdermi o allungare il percorso)

Vedi l'allegato 200710

Molti magari preferiscono altri marchi come ad esempio Leatherman, io per primo riconosco la qualità eccezionale di altri multiuso sul mercato (e soprattutto l'utilità di avere una pinza tra gli strumenti), però... Victorinox è Victorinox, c'è poco da fare, l amore rende ciechi. Il mio primo multiuso è stato un Victorinox, con Victorinox ci sono cresciuto, ormai sono troppo affezionato per passare al nemico :D

Nonostante la mia ammirazione per i multiuso, però, devo ammettere che nulla batte l'efficacia di un vero coltello studiato per il bushcraft: durante le mie uscite non posso fare a meno di un coltello a lama fissa e di un seghetto di dimensioni un po più generose, ragion per cui ritengo il Rangergrip più che altro un utile strumento "di supporto", o un multiuso da tenere a portata di mano in caso di emergenza.

Se vi serve un multiuso da tenere con voi in auto, oppure durante una gita tranquilla in cui non sono previste situazioni estreme, il Rangergrip è un compagno di viaggio da cui non vorrete più separarvi. Ma nel caso cerchiate uno strumento per affrontare uscite Bushcraft o altre situazioni impegnative vi do un consiglio: non usatelo come strumento "principale" (meglio affidare la propria sopravvivenza a un buon coltello fisso e a un buon seghetto), ma sfruttatelo come supporto per i lavori di fino (intagliare, cucinare, tagliare piccoli tronchi) e soprattutto usatelo come "piano B" (nel caso in cui perdiate il coltello o il seghetto principali, o nel caso in cui si rompessero, ad esempio).

Se usato nel modo giusto, conoscendo i suoi pregi e i suoi limiti, ve lo consiglio.
Attualmente fa parte del mio equipaggiamento "di base", non farei più nessuna escursione in mezzo alla natura senza il mio Rangergrip e non lo sostituirei con nessun altro modello, ma si tratta di gusti personali: magari alcuni necessitano di uno squamatore, altri prediligono la pinza, altri ancora non vogliono rinunciare al cavatappi... Io mi ritengo soddisfatto, per quelle che sono le mie necessità si tratta del Victorinox per l'outdoor (quasi) perfetto. Almeno fino a quando quei maledetti svizzeri non mi indurranno in tentazione facendo uscire altri modelli ancora più "completi" e spettacolari, a quel punto

Vedi l'allegato 200711

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Io ho il 79 semplicemente fantastico.
Anche per me il cacciavite nel bosco non ciazzecca.
Il seghetto e come una motosega.
 
Ottimo coltello da escursione anche io in montagna lo uso spessissimo e rarissimamente sento la mancanza di un lama fissa. Io ne ho uno molto simile il rangergrip 57 hunter ovvero l'equivalente da caccia che ha una lama curva con punta arrotondata pensata per sventrare ma che io trovo comoda anche per pulire i funghi o raccogliere erbe tipo una specie di roncoletta
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Che differenza ci sarebbe tra questo ed il Victorinox Soldier/Trailmaster se escludiamo le linee un po più "fighette"? C' è qualcosa che giustifica la differenza di prezzo?
 
Recensione/opinione su uno dei miei acquisti migliori del 2019, e uno dei migliori in assoluto per quanto riguarda l attrezzatura outdoor: sto parlando del Victorinox Rangergrip 78, che probabilmente già conoscete.

Vedi l'allegato 200641

È un modello sicuramente ingombrante, sicuramente poco "tascabile", sicuramente poco adatto alla vita di tutti i giorni (troppi "sicuramente"?) ma senza dubbio perfetto per chi pratica escursionismo.
La qualità è la solita a cui ci ha abituato Victorinox, l'acciaio è pregevole e le guancette, per quanto plasticose, sono resistenti, comode e piacevoli al tatto. Forse avrei preferito un rivestimento un po' più "gommoso", meno scivoloso, ma finora non mi ha mai dato problemi all'atto pratico, quindi poco male.
Di seguito un immagine comparativa con un Morakniv Bushcraft Black: come vedete le dimensioni quasi si equivalgono, rendendo il Rangergrip un ottimo sostituto al tradizionale coltello da bushcraft/campeggio/outdoor, a patto di usarlo con un minimo di riserva trattandosi di un coltello pieghevole (quindi chopping e batoning meglio evitarli)

Vedi l'allegato 200643

La lunghezza utile della lama (parte tagliente) è di 8.5 cm. Non male per un coltello pieghevole, e vi assicuro che come dimensione per il 95% delle situazioni in cui vi troverete è più che sufficiente. L'occhiello all'inizio non è molto comodo, è difficile aprire la lama con il pollice, ma con un po' di pratica si può fare. Diciamo che poteva essere studiato meglio. Ottimo il blocco lama, disattivabile premendo l'apposito tasto (e cioè il logo Victorinox posto sulla guancetta).

Ma la vera punta di diamante, il vero fiore all'occhiello di questo Rangergrip a mio modesto parere è il seghetto: 10cm possono sembrare pochi, ma lo strumento è così efficace e performante che non fa rimpiangere molti seghetti più grandi che ho avuto modo di provare. Merito dell'acciaio di alta qualità e della geometria della lama, le cui punte divorano la maggior parte di rami e piccoli tronchi con cui si ha a che fare in normali situazioni in mezzo alla natura.

Vedi l'allegato 200691

A completare il corredo ci sono altri strumenti interessanti (soprattutto le pinzette), che raramente mi sono ritrovato a usare in mezzo a un bosco ma che sicuramente possono sempre tornare utili (magari in altre situazioni come una gita in barca, durante una giornata di pesca eccetera)

Questo modello, il Rangergrip 78, contiene il cacciavite a stella mentre il Rangergrip 79 al posto del cacciavite propone il classico cavatappi. Sono astemio, per cui ho preferito scegliere il Rangergrip 78 in quanto ritengo mille volte più utile un cacciavite che un cavatappi, soprattutto durante una gita fuori porta.

Assieme al Rangergrip ho acquistato anche la custodia originale, estremamente resistente e ben fatta, anche se forse un po' troppo cara...
Il velcro è tenace (è praticamente impossibile aprirlo accidentalmente), e il passante per la cintura è rinforzato con quattro rivetti. Una custodia costosa, ma costruita per resistere al tempo e all usura.

Vedi l'allegato 200709

Per concludere, se posso dare una mia opinione sincera... Sarò di parte, sarò banale, ma non posso far altro che ritenermi soddisfatto sotto ogni aspetto, e consigliarne l acquisto ad occhi chiusi. Adoro i Victorinox, sia come "icone", sia come strumenti. Non mi hanno mai deluso e in molte occasioni si sono rivelati dei veri salvavita: questo modello non fa eccezione.
(piccolo aneddoto recente: pratico ciclismo come hobby e mi diverto a girare per i sentieri nei pressi del fiume, nella zona in cui abito. L anno scorso un paio di volte mi sono imbattuto in sentieri bloccati da rami e sterpaglie, avendo il Rangergrip nel marsupio è stato un gioco da ragazzi segare qualche ramo e liberare il passaggio, senza di lui avrei dovuto girarmi e cercare un altra strada, col rischio di perdermi o allungare il percorso)

Vedi l'allegato 200710

Molti magari preferiscono altri marchi come ad esempio Leatherman, io per primo riconosco la qualità eccezionale di altri multiuso sul mercato (e soprattutto l'utilità di avere una pinza tra gli strumenti), però... Victorinox è Victorinox, c'è poco da fare, l amore rende ciechi. Il mio primo multiuso è stato un Victorinox, con Victorinox ci sono cresciuto, ormai sono troppo affezionato per passare al nemico :D

Nonostante la mia ammirazione per i multiuso, però, devo ammettere che nulla batte l'efficacia di un vero coltello studiato per il bushcraft: durante le mie uscite non posso fare a meno di un coltello a lama fissa e di un seghetto di dimensioni un po più generose, ragion per cui ritengo il Rangergrip più che altro un utile strumento "di supporto", o un multiuso da tenere a portata di mano in caso di emergenza.

Se vi serve un multiuso da tenere con voi in auto, oppure durante una gita tranquilla in cui non sono previste situazioni estreme, il Rangergrip è un compagno di viaggio da cui non vorrete più separarvi. Ma nel caso cerchiate uno strumento per affrontare uscite Bushcraft o altre situazioni impegnative vi do un consiglio: non usatelo come strumento "principale" (meglio affidare la propria sopravvivenza a un buon coltello fisso e a un buon seghetto), ma sfruttatelo come supporto per i lavori di fino (intagliare, cucinare, tagliare piccoli tronchi) e soprattutto usatelo come "piano B" (nel caso in cui perdiate il coltello o il seghetto principali, o nel caso in cui si rompessero, ad esempio).

Se usato nel modo giusto, conoscendo i suoi pregi e i suoi limiti, ve lo consiglio.
Attualmente fa parte del mio equipaggiamento "di base", non farei più nessuna escursione in mezzo alla natura senza il mio Rangergrip e non lo sostituirei con nessun altro modello, ma si tratta di gusti personali: magari alcuni necessitano di uno squamatore, altri prediligono la pinza, altri ancora non vogliono rinunciare al cavatappi... Io mi ritengo soddisfatto, per quelle che sono le mie necessità si tratta del Victorinox per l'outdoor (quasi) perfetto. Almeno fino a quando quei maledetti svizzeri non mi indurranno in tentazione facendo uscire altri modelli ancora più "completi" e spettacolari, a quel punto

Vedi l'allegato 200711

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Ottima recensione io non posso non confermare tutto quello che hai riportato te. Io ho il 79 perché non sono astemio e a me il cavatappi è tanto importante quanto per te il cacciavite (ahahahah scherzo) per il resto sono identici. Ottima qualità, usabile a 360 gradi, grande e pesantino per un uso un po' più in rispetto ai 98 mm però ne vale la pena. Lo consiglio pure io. Quanto hai speso del fodero?
 
Ottima recensione io non posso non confermare tutto quello che hai riportato te. Io ho il 79 perché non sono astemio e a me il cavatappi è tanto importante quanto per te il cacciavite (ahahahah scherzo) per il resto sono identici. Ottima qualità, usabile a 360 gradi, grande e pesantino per un uso un po' più in rispetto ai 98 mm però ne vale la pena. Lo consiglio pure io. Quanto hai speso del fodero?
Scusa del ritardo, mi pare di ricordare sui 15 euro. Caruccio secondo me, però efficace. Dentro il coltello "balla" un po, perché secondo me è pensato per modelli più spessi, con più accessori,tipo il Rangergrip 57 che ha mostrato Agos80.
 
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