Recensione Viper Rhino D2

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PREMESSA:

Poco tempo fa la Viper, nota azienda friulana, ha deciso di mettere in commercio un chiudibile particolare.
Un vero e proprio pezzo da novanta, poco in linea con la tradizionale produzione italiana, chiaramente rivolto al mercato tipico di USA e Australia.

L'azienda, in collaborazione con il designer Fabrizio Silvestrelli, ha realizzato il progetto prendendo spunto dal pachiderma presente in Africa e India.
Ne è venuto fuori un folder dalle dimensioni e dal peso non indifferente, realizzato con buonissimi materiali e dotato di una meccanica raffinata.

I dati espressi sono frutto di alcuni giorni di utilizzo di questo modello; le prove risalgono a questa primavera e sono state svolte in diversi contesti. Purtroppo le foto sono poche e le inserirò solo successivamente.
Ci sono diverse varianti del modello in questione, io possiedo quella in D2 con lama scura e manico in g10 verde.

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DATI TECNICI DEL MODELLO PROVATO:

chiusura: lock back con molle a filo nelle guancette
lunghezza totale: 253 mm
lunghezza da chiuso: 143 mm
lunghezza lama: 111mm
spessore lama: 4,2 mm
spessore manico: 19 mm
peso: 260 g
materiale lama: d2 56/60 Hrc temprato sottovuoto, con doppio rinvenimento e trattamento crio.
finitura: PVD nero
clip e cartelle: aisi 420
manico: g10 verde

DI COSA SI TRATTA:

Si tratta di un chiudibile imponente, dalle dimensioni e pesi in linea con i fulltang più rinomati. Lo scopo era quello di superare i limiti propri di un folder pur mantenendo l'attenzione sulla meccanica e sui dettagli.
E' dotato di sistema di lock back avanzato posto a metà del dorso, basato su di un originale sistema creato dalla Viper che prevede due molle a filo tra incavo e guancette.
Si può portare alla cintura ma io consiglio vivamente una grossa custodia o meglio ancora di tenerlo nello zaino/marsupio

ASSEMBLAGGIO:

Notevolissimo, non ci sono sbavature ne disallineamenti, centratura perfetta.
Ogni dettaglio è sistemato a dovere, ma già lo sapevo visto che di Viper ne ho diversi.

LAMA:

La lama ha un disegno che ricorda il rinoceronte indiano (quello dotato di un solo corno), a metà tra una drop point ed una sheepfoot; tagliente poco convesso e molatura piatta.
Si trova in D2 o in N690Co, lucida o in pvd nero.
Avrei preferito una zigrinatura più accentuata sul dorso, peccato.
Vista nel complesso del coltello aperto, sembra piccola e poco proporzionata, ma in realtà stiamo parlando di 11cm ben sfruttabili...il che non è poco.
Apertura fluida, anche con una mano se è grande.
Chiusura senza intoppi o incertezze.

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MANICO:

Il più ergonomico che abbia mai provato, anche meglio del Cold Steel U.H. Grazie al disegno e alle dimensioni consente una presa sicura anche nell'acqua.
Il G10 è zigrinato leggermente, gli angoli smussati lo rendono facile da impugnare.
La clip è molto bella da vedere ma poco fruibile. Troppo corta e troppo dura.

TEST DI TAGLIO :

Il profilo della lama è votato alla penetrazione e la splendida affilatura di fabbrica fa il resto.
Sul cordame di ogni tipo si può affondare senza remore, il taglio rimane pulito e il pvd non risente dei graffi.
Sul legno si lavora stabili e sicuri; nessun gioco della lama e grande penetrazione nelle fibre. Certo gli scandi decortecciano meglio ma qui ci si può divertire.

CHOPPING:

Ormai è una moda, ma può anche essere una necessità. Ed ecco che se ci si trova nel momento del bisogno e sia ha solo questo coltello.... si può stare tranquilli.
Il peso notevole (un etto in più di un condor Woodlaw) e la lama abbastanza lunga consentono di effettuare tale tecnica anche su legni coriacei.
Nel test ho sramato legno di ulivo, mandorlo e cipresso. Ottimi risultati anche grazie alle doti di penetrazione del tagliente.
Ovviamente stiamo parlando di un folder, la sua meccanica si può stressare ma con le dovute cautele.

CONSIDERAZIONI FINALI:

Questo folder "sotto l'effetto di steroidi" è riuscito a centrare il suo obbiettivo. Esprimere il massimo della potenza possibile, elevando i limiti di tenuta tipici di un chiudibile.
Tutto ciò a discapito della portabilità e del peso. Questi fattori, se preponderanti per voi, andranno messi in conto.
 
Ultima modifica:
figata sta versione...grande Viper Rhino, bravo Rocky bell'acquisto!
Grazie! E' stato un acquisto molto emotivo infatti dopo averlo avuto in prova da un amico per un po' di giorni mi ero deciso a non comprarlo perché troppo costoso.
Però è stato un anno difficile e allora mi sono fatto sto regalo!
Il suo era in versione legno e lama lucida secondo me poco adatto al tipo di coltello.
 
boh sai, sono sempre alla ricerca del chiudibile perfetto per le mie esigenze, quello definitivo.
chissà se stavolta....
 
Quali sono queste esigenze?
le mie esigenze sono limitate al fatto che di solito faccio escursioni brevi, spesso solo con un marsupio capiente.
mi serve avere un buon multiuso ed un folder da tenere nel marsupio.
ma il folder deve essere:
- robusto
- adatto al chopping (nei limiti di un chiudibile)
- manico maneggevole

fino ad ora ho usato due cold steel in acciaio CTS XHP, il recon 1 ed l'ultimate hunter, che sono andati benissimo ma cercavo qualcosa di più potente.
 
beh credo che oltre questo sia difficile andare... forse i TRAKER della Fox e un (nn ricordo il nome) della COLD STEEL.... pero' molto piu' ingombranti....
 
le mie esigenze sono limitate al fatto che di solito faccio escursioni brevi, spesso solo con un marsupio capiente.
mi serve avere un buon multiuso ed un folder da tenere nel marsupio.
ma il folder deve essere:
- robusto
- adatto al chopping (nei limiti di un chiudibile)
- manico maneggevole

fino ad ora ho usato due cold steel in acciaio CTS XHP, il recon 1 ed l'ultimate hunter, che sono andati benissimo ma cercavo qualcosa di più potente.

Io la butto lì, tanto per parlare di una marca che recentemente mi ha dsto soddisfazioni:
Pohl force Foxtrot one (o nelle sue mille variabili).
- Acciaio D2
- Sui 200gr
- rotoblock
- 150mm di lama, 250 in totale
Vado a memoria, l'avevo guardato per me, è una via di mezzo tra il mio (mike survival) ed il tuo Rhino
 
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