Caratteristiche salienti:
produttore: Viper, modello: Vale, versione: guancette in titanio con colorazione argento, designer: Vox (Jesper Voxnæs)
lunghezza da aperto: 18,2 cm, lunghezza da chiuso: 10,6 cm, lunghezza lama: 7,5 cm, peso: 130 gr
acciao lama: CPM Magnacut, temprato criogenicamente, spessore: 4 mm, finitura: stonewashed
forma della punta: drop point, tipo di filo: piano
meccanismo di blocco: liner lock, meccanismo di rotazione: cuscinetti a sfera
distanziale, manico e clip: titanio, viteria in acciaio inossidabile
Descrizione personale:
Si presenta molto bene, prendendolo in mano da chiuso si possono osservare i materiali di pregio, le raffinate lavorazioni presenti sulle guancette ed il drop della lama; il tutto è gradevole alla vista ed al tatto, insomma: è appagante anche solo maneggiarlo.
Non è un coltello "comune", è fatto perchè possa distingersi, ed in effetti lo fa.
La clip non è reversibile ed avendo il liner lock è un coltello d'elezione per i destrimani, e non essendo io mancino mi sono trovato subito a mio agio; ho anche provato a maneggiarlo con la mano sinistra e, sebbene con un po' di impacciato, sono riuscito ad usarlo; ma qui chiederei ad un vero mancino come si trova.
Il modello con guancette in titanio non ha le cartelle, e alla fine del distanziale è persente un foro per farci passare un lacciolo.
Ha tre medoti di apertura della lama: appoggiano il pollice sul thumd stud e ruotando la lama lentamente, appoggiando l'indice sul flipper e, premendo, facendo scattare la lama, ed infine appoggiano l'unghia del pollice sul lato del thumd stud e facendo scattare in avanti il dito. La forza iniziale per fare uscire la sferetta di ritenuta dal suo incavo nella lama è discreta, maggiore rispetto ad altri cotelli col medesimo sistema di apertura che ho provato, per me è meglio così perchè ciò dà una
maggiore garanzia che la lama non esca accidentalmente dal suo alloggiamento.
La lama aperta presenta, sui due piatti, le incisioni del produttore, del designer e del tipo di acciaio, essa parte sabre alta e cambia il full flat a circa metà della lunghezza della medesima.
Il coltello permette impugnature diritte: quella normale ed una avanzata, in cui l'indice oltrepassa il flipper e si incassa nel finger choil ed il pollice poggia su una godronatura. Io ho mani grandi (taglia 10 nei quanti in pelle da lavoro) e sento l'impugnatura abbastanza stabile.
Molti dei profili di lama disegnati da Voxnæs sono piuttosto "panciuti", ed infatti sono uno dei suoi tratti distintivi, ma in questa lama, che comunque non è "filante", ha una curvatura del tagliente meno accentuata, ed io personalmente la trovo elegante così. Il liner ovviamente ingaggia benissimo il tallone della lama.
Arriviamo al taglio, ovviamente da un coltello ci si aspetti che tagli, ma altrettanto da un coltello come questo ci si aspetta anche che emozioni, comunque il filo di fabbica è ottimo e il coltello taglia molto bene, i materiali che normalmente si tagliano con coltelli chiudibili di queste dimensioni: carta, cartone, nastro adesivo, cibo, etc.; è anche piuttosto robusto con la sua lama da 4 mm.
È un coltello che si può tranquillamente usare nella quoditianità, anche se sicuramente sarebbe "specato" come coltellino da lavoro e non so come possa resistere il titanio ai normali maltrattamenti che un utensile subisce nel corso dell'uso. Il suo peso è discreto (sempre in relazione alle dimensioni), non è prorpio un peso piuma, ma comunque non si sente affatto quando è alloggiato in una tasca da pantalone o da manica.
Dulcis in fundus, il costo: come ordine di grandezza, si trova in vendita sui 200-250 €, e se sono pochi o tanti, credo che dipenda dall'acquirente. Secondo me regge il confronto con i coltelli simili per pregio, tipologia e dimensione, e che possono vantare una grande fama ed un costo altrettanto notevole, molto più elevato di quello del Vale. Rimane comunque un coltello da cui aspettarsi tanto, che dà tanto, e che ha il suo costo.