Recensione Virginia Platoon Tactical I

Salve a tutti,
volevo presentarvi un coltello non proprio economico ma che in diverse situazioni mi ha letteralmente salvato il posteriore (soprattutto in ambito scout)

La lama in questione è il Virginia Platoon Tactical I (differisce dal II per la forma del manico e credo anche la punta)


Il coltello vi arriva con un "bellissimo" fodero cosciale in nylon scadente, a mio avviso (da giocatore di softair) scomodo da portare, con una taschina dove riporre una pietra per affilare/accendino/acciarino/multitool/torcia..

Preso in mano, da la sensazione di avere un machete in mano, grazie ai 6mm reali ed alla costruzione full tang si presta benissimo per chopping e batoning, la lama è in 440 "al titanio", non è un rasoio come un Puukko ma anche i suoi 440gr di peso non sono pensati per lavori di fino.
La lama è mista, seghettata per 3,5cm e liscia per i restanti 10,5 con bisellatura Sabre e punta Drop Point. in prossimità dell'impugnatura ci sono 2 occhielli per fissare il coltello ad un bastone, e tra l'occhiello inferiore e la lama c'è lo spazio per l'indice (se mi dite il nome esatto correggo) per avere più controllo nei lavori di fino. La lama ha una finitura nera che impedisce l'utilizzo del firesteel (e non voglio rovinarla)

L'impugnatura è composta da 2 guancette in FRN, unite all'acciaio tramite 3 viti con testa esagonale per lato.

Il codolo presenta un occhiello per un lacciolo ed è abbastanza robusto da poter rompere qualche pietra.


TEST SUL CAMPO:

Come già detto, la sensazione di solidità è allucinante, sembra veramente di avere in mano un'accetta, ed anche se non è un rasoio riesce comunque a fare lavori di fino come un fire-stick (per i lavori di fino ho un altro coltello).. anche col batoning più feroce non da segni di cedimento e riesce tranquillamente a spaccare rami fino a 7/8cm di diametro.. la seghettatura permette il taglio anche se la lama ha perso il filo.
Come già detto il fodero è molto scomodo da portare e la qualità, soprattutto delle cuciture, lascia molto a desiderare


In sintesi
PRO:
-"Tough as a tank" (ed ho detto tutto)

CONTRO:
-Fodero di scarsa qualità ed estremamente scomodo
-non è un puukko quindi scordatevi di prendere un rasoio, necessita di una seconda lama per i lavori di precisione


Prossimamente farò un fodero in Kydex con annessa "Survival Pouch"
 

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Un bel carrarmato! Posseggo alcuni Virginia e personalmente li trovo abbastanza validi. La cosa che non sopporto sono le guardie "dislocate": una più avanti e una più dietro. Non riesco a impugnarlo un coltello così. Sul mio Virginia, ho eliminato la guardia superiore e modificato quella inferiore, in modo da avere un'impugnatura più bushcraft.

Grazie per il contributo!!!
 
Confermo anch'io la bontà dei Virginia.
Questo modello lo trovo davvero appetibile, considerando lo spessore e le caratteristiche (ma anche la bellezza e il senso di solidità che infonde). Mi lascia un po perplesso la scelta dell'acciaio (440): per un lavoro gravoso cui è destinata questa lama sarebbe stato preferibile almeno un 1095, anche per la miglior facilità nell'affilarlo direttamente sul campo. Che non sia un rasoio non è un male, proprio perché non nasce per realizzare interventi chirurgici. Non ho mai amato le parti seghettate, ma riconosco che in certi contesti possono tornare utili.
Solo un appunto, Niccolò: il peso che indichi dovrebbe essere comprensivo del fodero, mentre il coltello in sé dovrebbe essere sui 440g, confermi?

P.S.: accidenti, ma come primo fodero devono proprio fornire un cosciale?! :ignore:
 
Osyris ha scritto:
Niccolò: il peso che indichi dovrebbe essere comprensivo del fodero, mentre il coltello in sé dovrebbe essere sui 440g, confermi?

si errore mio, correggo ;)

Sicuramente, concordo... però come già afferma Niccolò (che ringrazio per la preziosa recensione), non è dei migliori in termini di qualità. Insomma, non si pretende un fodero favoloso, ma che sia robusto e adatto al carro armato che deve contenere. :D

non è detto, il BK2 companion ha la stessa mole eppure te lo danno in un normalissimo fodero da cintura (non cosciale) in kydex... c'è da dire che mi ci sto abituando (gioco a softair e metà del mio equipaggiamento è in tasche cosciali) ed ora non mi da più di tanto fastidio.. anche se le fasce elastiche ti segano i c......i :cry::cry::cry:
 
Accidenti a te, Niccolò e alla tua recensione! L'ho acquistato anch'io... :rofl:
Cercavo uno strumento da usare anche per il batoning e che fosse polivalente, senza spendere una fortuna (per i lavori di fino c'è il Mora Black Carbon).

Circa il fodero, ho in mente di rinforzare le cuciture ma soprattutto di modificarlo, creando una sorta di passante sul retro per appenderlo orizzontalmente alla cintura, dietro la schiena. Questo per vari motivi: sicuramente per una maggior distribuzione del peso, resta più protetto quando si incontrano zone infestate da rovi (e sono assai frequenti) e, non ultimo, perché è più discreto.
Infatti, in varie occasioni capita di uscire da zone boscose per attraversare piccoli centri abitati...e aggirarsi con un cosciale di tale mole può infastidire non poco. Il tutto, a patto non si debba usare uno zaino di proporzioni bibliche (ne uso abitualmente uno da 20l, 35l per escursioni più lunghe).

Insomma, non appena lo avrò fra le mani ti saprò aggiornare sull'intervento... :D
 
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Ecco, lavoro [momentaneamente] ultimato.
Considerando che non ho la più pallida idea di come si usi ago e filo al meglio (notare, mia madre era una grandissima sarta...ora, se potesse, si metterebbe le mani nei capelli a vedermi) ho fatto un tentativo su questo favoloso :)lol:) fodero.
Ho scucito tutto, tolto quelle misere cuciture in nylon, rimosso tutte le parti del cosciale e ricucito tutto con normale cotone nero (doppio). Eventualmente col tempo gli aggiungerò una fibbia in più in testa (per evitare di usare il velcro ogni volta).
Infine ho rinforzato le cuciture del fermo sul manico, perché quel bottone a clip sarebbe saltato via dopo una ventina di aperture...

Col tempo valuterò la possibilità di sostituirlo in toto, magari con una soluzione più seria (kydex o cordura di miglior qualità).

Circa il coltello, confermo tutto quanto già detto. È a dir poco mastodontico, ben bilanciato e il manico è estremamente comodo (forse un po lungo per le mie abitudini). Di default arriva non molto affilato, ma con qualche passata di pietra ci si può radere tranquillamente... :lol:
I 6mm effettivi e le rifiniture ben realizzate, così come la brunitura (considerando la fascia di prezzo in cui si inserisce) ne fanno certamente dei punti di valore.
Un ottimo acquisto che rifarei e certamente consiglio ad altri. :si:
 
io cmq queste seghettature proprio nn le sopporto, magari sono io che non so usarle, ma le trovo tremendamente scomode.......tanto piu che le ritengo anche super-inutili nel chopping o nel batoning.......se lo hai preso per questo scopo, perche nn scegliere un modello a lama liscia???

ricordo tempo fa in una discussione, Alfredo mi disse che erano utilissime nel taglio di materiali fibrosi....boh, ancora nn mi è mai capitato....

ciaozzzzzzzzzzzzz
 
Hai ragione Danilo,
ti parla uno che ha sempre odiato ed evitato come la peste le seghettature, perché ritenute inutili, poco pratiche e scomode in fase di affilatura del resto della lama. Nella pratica ho dovuto ricredermi (beninteso sia un solo pezzettino, non un'intera lama, fatto che ad esempio nei coltelli da cucina continuo ad aborrire, taglio del pane a parte).
Un coltello di questo tipo, peso e spessore nasce per lavori pesanti. Con l'utilizzo capita che perda sensibilmente il filo e nel caso non si possa riaffilarlo sul campo, il pezzetto seghettato ti permette di continuare a lavorare ed ottenere buoni risultati. Oltretutto la seghettatura in quella posizione ti permette di recidere piccoli rami, usandolo quasi come una sorta di seghetto.
Insomma, è un arnese da massacrare, ma risponde benissimo in tutte le situazioni. È una sorta di "via di mezzo" fra un coltello, un piccolo machete, una piccola accetta e un piccolo seghetto. Unica pecca (come credo sia ovvio) è il peso. Un utilizzo prolungato si fa notare eccome, in fondo è mezzo chilo di acciaio...
Circa la cura, nonostante sia un 440 al titanio, Virginia consiglia di mettere un filo d'olio sulla lama, durante prolungati periodi di inutilizzo.

Un saluto! :)
 
si la seghettatura è una cosa di emergenza, ti permette nonostante la perdita del filo (o di parte della lama, cosa piuttosto improbabile su questo coltello) di poter comunque tagliare qualcosa
 
ok, il raggionamento credo ci possa stare.......però la seghettatura li compromette la possibilità di lavorare un po piu di precisione in alcuni casi......alla fine se devi fare un tagletto preciso e non hai altre lame, cmq dovresti sfruttare proprio quelal parte di lama....no?
 
Diciamo che ti permette comunque di farlo, perché il bisello sabre (tipico dei coltelli militari/tattici o comunque di proporzioni generose) è molto robusto e ti consente di lavorare parecchio prima che perda il filo. La parte seghettata è minima rispetto alle proporzioni della lama ed è ugualmente ben affilata. In caso di lavori di precisione (e in assenza di altre lame più adatte a tale scopo) si può agire un paio di centimetri più avanti, tanto con 6mm di spessore non ci sono cedimenti di nessun tipo.

Insomma, è uno strumento versatile e polivalente. :)
 
ok, il raggionamento credo ci possa stare.......però la seghettatura li compromette la possibilità di lavorare un po piu di precisione in alcuni casi......alla fine se devi fare un tagletto preciso e non hai altre lame, cmq dovresti sfruttare proprio quelal parte di lama....no?

cosa preferisci, una lama che se perde il filo taglia quanto un cucchiaio di plastica o una lama che anche se rotta continua in qualche modo a tagliare?
Io comunque qualche lavoretto di precisione riesco a farlo, certo non è il massimo della comodità ma in caso di necessità va più che bene!
 
cosa preferisci, una lama che se perde il filo taglia quanto un cucchiaio di plastica o una lama che anche se rotta continua in qualche modo a tagliare?
Io comunque qualche lavoretto di precisione riesco a farlo, certo non è il massimo della comodità ma in caso di necessità va più che bene!

nessuna e entrambe.......per me il problema nn si pone....assieme all' "ammazza-cristiani" porto sempre un folder o un mora per quei lavori......e cmq una pietra da campo nn manca mai nel mio zaino (anche se nn sono di certo un fenomeno ad utilizzarla....)

però boh, nn so, la vedo difficile lavorare di fino con la seghettatura....poi magari sbaglio io.....dopo a casa provo un po...

ciaozzzzzzzzzzz
 
Anch'io ho sempre un Mora con me, pesa poco ed è un rasoio (per i lavori di precisione lo scandi + lama al carbonio sono l'accoppiata ideale). Diciamo che non capita di frequente di fare lavori di altissima precisione, soprattutto con un coltello di questa mole. Ti permette di realizzare un campo base senza difficoltà, uscire quasi indenne da una zona piena di rovi e tanto altro.
Dalla seghettatura non si pretende precisione. Non nasce per tale scopo né sarebbe giusto chiederle qualcosa per cui non è concepita. Taglia bene nonostante il resto della lama abbia perso il filo e, soprattutto, la si può usare come un piccolo seghetto.
Insomma, ti porti un aggeggio da mezzo chilo ma è come se ne avessi quasi quattro. Poi c'è chi preferisce portarsene quattro...ma sono gusti. :)
 
Personalmente non esco mai di casa (per andare nei boschi, ndr) senza la terna magica: Platoon, Paracord Knife e seghetto pieghevole.. ok, è un kg di ferraccio che mi porto sempre dietro, ma è quel kg di ferraccio che mi ha tirato fuori da situazioni non proprio idilliache :D
 
Ma fai benissimo! Le mie considerazioni non erano né polemiche né giudicavano le scelte di nessuno (anche perché non erano indirizzate verso qualcuno). :)
Scegliendo di viaggiare più leggeri, si può optare per un buon compromesso come questo coltello, proprio perché permette innumerevoli attività.
So bene che avere strumenti separati (un buon seghetto, un'accetta e un buon coltello) si otterrebbero migliori risultati, però a discapito del peso e dello spazio nello zaino.
Vorrei ridurre il peso al minimo, perché dopo ore di cammino ogni grammo in più te la fa pagare. :D L'ultimo trekking in giornata di 22km mi ha dato la possibilità di regolare meglio cosa infilare nello zaino e cosa lasciare a casa. :si:
 
Aggiornamento:

L'ho portato (insieme al Paracord Knife e ad altri coltelli) dall'arrotino, che ha eliminato il microbisello (come sul PK)..

Ora va un po' meglio sui lavori di fino ma comunque rimane una barra d'acciaio da mezzo kg :p
 
o non capisco i vostri problemi oppure ho un fodero eccelso e non me ne sono mai accorto
questa è la mia bestia che attualmente uso di più
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per fissarla alla cintura ho adattato il passante in cuoio con bottone automatico assieme ad un anello in acciaio di un'altro coltello fissato al passante da cintura della sua custodia (cosa che ha abbassato ulteriormente il porto).
mi trovo benissimo considerando che tra custodia e coltello siamo attorno ai 700gr!
personalmente ritengo che, se non devi battere il record di attrezzatura leggera, l'accoppiata bestia+leggero per lavori di fino, la trovo vincente. ovviamente (e per favore non apriamo discussioni infinite, tanto lo sappiamo che ognuno ha le sue idee, altrimenti prepotentemente chiudo il thread) IMHO :p
 
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