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in val grande c'era il gianfry, peccato che l'hanno fatto fuori se no potevi chiedere direttamente a lui
secondo me puoi vivere ma come lui, senza avere nulla stile eremita, bisogna vedere dopo quanti anni/mesi/giorni ti rompi i maroni. parlo della val grande (che con una baita sai quanto sono lunghi gli inverni), fare questa esperienza in luoghi con clima più mite tipo in pianura forse è meglio
se si vuol tornare a vivere stile boshimani o indio del sudamerica in totale stato primitivo
c'è un solo modo..... convincer Putin e Biden a prendere a missilate il mondo e ... poi
SE resta qualcosa e qualcuno il ritorno alla vita primitiva è automatico.
Quando oggi si parla di un ritorno alla vita in natura e autonoma si intendono generalmente cose diverse,
si pensa a prodursi in modo autonomo il 60 - 80 % del cibo,
Negli ultimi anni sto facendo sperimentazioni cercando sempre più l'autosufficenza almeno
per i prodotti dell'orto. Fino ad ora ero riuscito ad ottenere buoni risultati in estate
ma quasi nulla in inverno.
Quest'anno è andata peggio, colpa delle cimici asiatiche nemmeno d'estate ho ottenuto
a sufficenza .... no peggio ... avessi dovuto farci affidamento sarei proprio morto di fame.
Mi manca ancora molto per riuscire a vivere in natura autonomamente
Quello che produci, raccogli, trovi durante l'estate, dovresti conservarlo anche per il periodo invernale. Di sicuro l'auto-sufficienza non prevede la certezza di avere sempre qualcosa, soprattutto di avere quel che si vorrebbe. Per questo é importante ridurre anche le proprie abitudini alimentari, comprese le quantità.
Vivere in natura autonomamente é molto complicato sopratutto se si viene da abitudini "moderne/civili" o come diavolo definirle Ma quando ci si integra nei ritmi, modalità, condizioni, ecc... naturali, selvatiche, tutto risulta più semplice,... perché bisogna saper guardare alle cose nell'ottica giusta, lasciando indietro modelli che riguardano altri approcci.
Quello che produci, raccogli, trovi durante l'estate, dovresti conservarlo anche per il periodo invernale. Di sicuro l'auto-sufficienza non prevede la certezza di avere sempre qualcosa, soprattutto di avere quel che si vorrebbe.
Era una concatenazione di eventi che portavano la carestia ad esiti tragici, calcolando anche i periodi storici.
Il mio consiglio é quello di basarti su tutte le risorse "possibili", senza rinnegarne nessuna, senza snobbarne alcuna. Quindi pesca, caccia,... tra le due quella che richiede meno dispendio "economico" se dovesse essere un limite, é la pesca. Ma dà tante possibilità nell'immediato e con la conservazione. Come hai già fatto, orto, prendendo i provvedimenti del caso. Protezioni, ampliamento, modifica di ciò che coltivi. Meno cose fragili, amate da X insetti e più cose facili, veloci, ecc... Poi una cosa che fà molta differenza, sempre nell'ottica del presente e del superare il periodi "freddo" meno ricco, ovvero la raccolta di risorse naturali, le quali danno molto. Castagne, Ghiande, Erbe di tutti i tipi, frutti, ecc...
Purtroppo o per come la vedo io "per fortuna" la vita in natura é tutto un'insieme di cose che portano al riuscirci,... Sempre senza rinnegare nulla, altrimenti si rischia di rimanere a secco
D'altra parte adesso ci sono tutte le possibilità per provarci, ripartire, informarsi e prepararsi su altro,... nei periodi di carestia del passato tutto era diverso.
Auguri e buona fortuna per tutto il percorso
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NB: ovviamente "dispendio economico" rivolto al voler seguire i percorsi "moderni" legali, ovvero fare corsi e formazioni per ottenere i certificati per praticare, sia nella caccia, sia nella pesca. Poi ovviamente ce ne sono per formarsi nell'agricoltura, allevamento, risorse alimentari e medicinali selvatiche, ecc... ecc...