Vivere nella natura autonomamente

Sopravvivenza media intorno ai 40 anni... cause di morte: incontri con giaguari, rane velenose, caimani, talvolta con appartenenti a tribù avversarie, traumi da caduta, :(...nessun caso di neoplasia o infarto del miocardio...

in realta' le neoplasie, gli infarti, ictus ecc li hanno anche loro.

solo che

1)effettivamente si, ne hanno un po' di meno per minor esposizione all'inquinamento

2)in realta' comunque ne hanno anche loro, e' che spesso non vivono abbastanza per poterli sviluppare

3)quasi sempre muoiono e basta, e non accerti un bel beep. come si moriva da noi fino ad una 50ina di anni fa

4)aggiungi anche bracconieri, guerre locali ed idioti vari che vanno a sterminarli in nome di qualsiasi boiata ma per soldi o potere

e soprattutto

0)la percentuale di sopravvivenza a quelle malattie e' praticamente zero, mentre da noi alcune forme tumorali ed alcuni problemi cardiaci non creano piu' grossi problemi
 
"si', le case a un euro nei paesini, belle ma non sei nel bosco col terreno da coltivare e poi spendi decine di migliaia di Euro per ristrutturarle..." ...

Dipende...lo ha detto il dottore che devi avere il tubo dell'acqua incassato nel muro? Perchè averlo esterno fa spendere decisamente meno

No, lo dicono i comuni. Nel senso che, a quanto mi risulta, in qualunque comune che le offre per avere le case a un euro devi impegnarti a ristrutturarle come si deve, certificate e tutto, entro un tempo relativamente limitato dall'acquisto, non te la cavi certo giocando al muratore da solo nei weekend.

Chiarito questo, e anche se cambia ben poco il costo totale delle case a un euro, sui tubi esterni hai ragione al 100%.

Anni fa ero per lavoro a Stoccolma, un collega del posto mi invito' a cena nella sua graziosa villetta con giardino e abeti, in un quartiere "bene".

La cosa che mi colpi' di piu' in quella villetta, di sicuro fatta e arredata con buone disponibilita' economiche, fu proprio tutti i tubi del bagno NON incassati. Cromati, scicchissimi, ma fuori dai muri, e non certo per mancanza di fondi.

Cosa civilissima e intelligentissima, conclusi dopo lo shock iniziale: mica come noi pirla del resto del mondo, Italia e non, che seppelliamo i tubi sotto i mattoni, apposta per spendere un fracco di soldi appena si crepano di un millimetro. Quella sera conclusi che la prossima volta faro' anch'io i tubi fuori, ANCHE se costasse di piu'. Fosse per me li farei obbligatori per legge, anche nelle case di lusso. Si risparmierebbe tantissimo sia di soldi sia di litigate condominiali.
 
Ultima modifica:
dunque... se non rammento male si può fare esterno alla muratura anche l'impianto elettrico che, oltre a quello con le canalette, può essere fatto anche con i fili ricoperti da una sorta di tubolare di filato e con gli interruttori di ceramica, basta prendere quelli moderni certificati, si chiamano "impianti elettrici a vista vintage" e il filo c'è di tutti i colori nella foto sotto è a due fili ma c'è anche a tre fili ho scelto questa perché ci sono anche interruttore e presa
iu


Per le tubature idrauliche forse può bastare fare il tutto in stile industriale, molto moderno e ricercato al momento.
iu


Essendo di moda però non so se costi meno...

Però, ad esempio, per la ristrutturazione di casa mia ho scoperto due cose: che ai muri si possono eliminare le mattonelle usando una pittura speciale (e si spende molto meno) e che non potevo non fare mettere la predisposizione per l'antenna TV perché il regolamento comunale prevede che ci sia o non danno l'abitabilità!
 
Essendo di moda però non so se costi meno...

Rispondo io: assolutamente NO! Costa ben più del doppio, quasi il triplo! :help:
In parte, perché, pur essendo "di moda" si tratta comunque di un mercato di nicchia, che quindi deve mantenersi su numeri molto risicati. Ed in parte perché richiede materiali diversi, più costosi. Per dire, il tubo di rame (trattato all'interno, altrimenti non si può usare per l'acqua potabile) costa infinitamente di più della plastica. Ed il prezzo del rame continua a crescere, da anni ed anni...
Idem i fili elettrici, isolati come gli altri e poi rivestiti con una treccia (di tessuto plastico che non propaga la fiamma, per sembrare però simile ai vecchi isolamenti in cotone, che prendevano fuoco che era una bellezza e duravano niente...).

Anche la diagnosi e riparazione è solo apparentemente più facile. Un tubo di acqua condotta (cioè in pressione, collegato all'acquedotto) che perde, anche se murato, si fa vivo in modo inequivocabile. Che sia murato oppure no. E, strano ma vero (è il mio pane quotidiano) di solito la riparazione non richiede grandi sventramenti: è facile e veloce trovare la perdita e ripararla.
Non così gli scarichi, che "fanno la gocciolina", ma solo in particolari condizioni. Però quelli di solito vengono incassati... anche negli impianti finti retrò come quelli che hai postato...

Insomma: non abbiate paura, ad avere i tubi murati. Se poi avete la fortuna di trovare una casa fatta negli anni '60-'70, BENE (nel senso di ben fatta), controllate: se i tubi murati sono di tipo Mannesmann, cioè prodotti a caldo in continuo, senza saldature, teneteveli stretti. Ci sono in giro per l'Europa fior di installazioni con quei tubi e radiatori in ghisa, per i vecchi impianti di riscaldamento centralizzato a vapore, che funzionano ancora egregiamente dopo ben più di un secolo. Considerando la severità dell'applicazione (pressione ed alternanza di aria umida e secca, caldissimo e freddo) in un'applicazione tutto sommato semplice come la distribuzione idrica dureranno alcuni secoli. Mentre i tubi del giorno d'oggi, in PP, sono pensati per un ciclo di vita di 20 anni...
Per gli scarichi, PVC tutta la vita (ed oltre).
 
Relativamente e limitatamente a questa foto (parlo per esperienza diretta) se, come mi sembra, siamo in Namibia e questi sono boscimani San, posso dire che vivono si nella natura, sono cacciatori-raccoglitori ma, e non li biasimo, fanno anche "normali" lavori manuali a pagamento e si prestano a iniziative turistiche di cui la foto qui è un tipico esempio, potrei postarne di mie molto simili.

Solo per dire che non sono completamente autonomi/scollegati dalla "società civilizzata" nemmeno loro.

Certo, quelli della foto sono Boscimani e sicuramente ai tempi d'oggi non vivranno più completamente slegati dalla "società civilizzata" ma credo, opinione personale, che ancora saprebbero cavarsela in ambiente naturale in modo autonomo.

Le altre foto era di popoli dell'Amazzonia, di Papua Nuova Guinea e Aborigeni australiani.

Anche di Aborigeni non credo ne esistano più completamente slegati dalla "società civilizzata".

Degli altri, sostanzialmente si tratta di tribù residuali che vivono ancora all'età della pietra. Ma credo che oramai non ne esista più alcuna che non sia mai entrata in contatto con l'uomo bianco.
 
No no no...
se si vuol tornare a vivere stile boshimani o indio del sudamerica in totale stato primitivo
c'è un solo modo..... convincer Putin e Biden a prendere a missilate il mondo e ... poi
SE resta qualcosa e qualcuno il ritorno alla vita primitiva è automatico.

Quando oggi si parla di un ritorno alla vita in natura e autonoma si intendono generalmente cose diverse,
si pensa a prodursi in modo autonomo il 60 - 80 % del cibo,
di non accedere alle fonti energetiche fossili
di ridurre al minimo l'utilizzo di prodotti consumistici
di vivere lontano dai grandi centri formicai .....

Buttare via le cose buone inventate però non avrebbe senso ...qualche buon libro da leggere
e magari per quello servono gli occhiali.... e così via.

ovvero
Il fatto che non abbia senso pensare di vivere come primitivi Neanderthal
non significa che allora bisogna obbligatoriamente essere dei consumisti beoti e felici di esserlo.
--- ---

Intendiamoci, non voglio scoraggiare nessuno e neanche rovinare i sogni di qualcuno, ci mancherebbe altro, ma vivendo in campagna ho scoperto che "la terra è bassa" e lavorarla vuol dire farsi un (_!_) mica da ridere soprattutto se si coltiva alla vecchia maniera,
è vero .... "la terra è sempre bassa" e non è leggero lavorarla ...

mi veniva da ridere quando a volte h visto in TV pseudo reportage su piccole comunità che
avevano avuto la possibilità di gestire dei terreni e viverci in modo alternativo
e dicevano di utilizzare l'agricoltura sinergica ... facendo vedere gli orti e i terreni invasi da erbacce
in mezzo alle quali ...cerca cerca ...cerca ... ecco la rapa :D
Io guardando le facce di tipi in questione che parevano abbastanza dei "tossici" ho sempre pensato che l'agricoltura sinergica significasse non aver voglia di lavorare :D

No ... non è una vita adatta a chiunque, ben pochi dei giovani di oggi direi ...ma anche di quelli di ieri... è una vita adatta a chi trae benessere dal lavoro e dalla fatica,
a chi quando al mattino guarda il terreno ...... pensa... da là a là ... vango per poi metterci i pomodori,
in fondo ci vorrebbe proprio una staccionata, Li devo spianare un po' poi ci metto una bordura di lavanda... e trae soddisfazione sia dai risultati del lavoro di ieri sia dal pensiero del lavoro di oggi e domani ...evitando così qualsiasi possibilità d'essere assalito dalla noia
 
Ultima modifica:
in realta' le neoplasie, gli infarti, ictus ecc li hanno anche loro.

solo che

1)effettivamente si, ne hanno un po' di meno per minor esposizione all'inquinamento

2)in realta' comunque ne hanno anche loro, e' che spesso non vivono abbastanza per poterli sviluppare

3)quasi sempre muoiono e basta, e non accerti un bel beep. come si moriva da noi fino ad una 50ina di anni fa

4)aggiungi anche bracconieri, guerre locali ed idioti vari che vanno a sterminarli in nome di qualsiasi boiata ma per soldi o potere

e soprattutto

0)la percentuale di sopravvivenza a quelle malattie e' praticamente zero, mentre da noi alcune forme tumorali ed alcuni problemi cardiaci non creano piu' grossi problemi
Perdonami..ma riguardo al punto 2): se " non campano abbastanza da svilupparli" (che è proprio quello che sostenevo io, prendendo come riferimento una vita media di 40) come si fa a dire che "li hanno anche loro"? :roll:
 
Perdonami..ma riguardo al punto 2): se " non campano abbastanza da svilupparli" (che è proprio quello che sostenevo io, prendendo come riferimento una vita media di 40) come si fa a dire che "li hanno anche loro"? :roll:

solitamente le neoplasie sono correlate all'eta'. ne hai anche che colpiscono stadi giovanili (e alcuni addirittura gia' nel feto!), quindi una popolazione che mediamente muore prima e' colpita in modo minore, ma non resta esente

umani (ed altri animali, tra cui le api) sono abbastanza soggetti a tumori per motivi evolutivi, se non ricordo male anche perche' il pool genico iniziale era stretto
 
Quando oggi si parla di un ritorno alla vita in natura e autonoma si intendono generalmente cose diverse,
si pensa a prodursi in modo autonomo il 60 - 80 % del cibo,
di non accedere alle fonti energetiche fossili
di ridurre al minimo l'utilizzo di prodotti consumistici
di vivere lontano dai grandi centri formicai .....

Buttare via le cose buone inventate però non avrebbe senso ...qualche buon libro da leggere
e magari per quello servono gli occhiali.... e così via.

ovvero
Il fatto che non abbia senso pensare di vivere come primitivi Neanderthal
non significa che allora bisogna obbligatoriamente essere dei consumisti beoti e felici di esserlo.

Uno stile di vita "ecosostenibile" potrebbe essere quello che vivevano i miei nonni nei primi del '900 (classe 1899 lui, 1902 lei).

Lo stile di vita nei primi anni della loro esistenza, diciamo fino quasi all'inizio della seconda guerra mondiale, impattava pochissimo sull'ambiente, ma:
  • non avevano il riscaldamento in casa per l'inverno (solo la cucina economica in cucina, per i letti si usavano "il prete" e "la suora"),
  • il condizionatore d'estate non se ne parla,
  • niente frigorifero per cui solo cibi freschi, di stagione, (mio nonno aveva costruito una sorta di armadietto con le pareti in rete di ferro a maglie molto strette che aveva appeso ad un muro esterno in modo che stesse sospeso da terra e, finchè la temperatura esterna non superava i 4-5°, era il loro frigorifero :biggrin:)
  • non usavano mezzi motorizzati, si spostavano in bicicletta,
  • mangiavano carne raramente (neanche una volta al mese),
  • non mangiavano mai banane o cioccolata e tutto quello che potremmo definire "esotico", già le arance e i mandarini, che venivano da lontano (Sicilia), erano un lusso,
  • non avevano il problema dei rifiuti (non avevano il bidone della spazzatura!) perchè non si buttava niente, non esisteva nulla di "usa e getta" e tutto veniva riciclato (per l'organico c'era, nell'orto, la "buca dello stabbio"), il latte era nelle bottiglie di vetro e ogni giorno passava il lattaio che portava due bottiglie piene e ritirava le due bottiglie vuote, stesso dicasi per il vino,
  • l'acqua potabile l'andavano a prendere alla fontanella pubblica con un bottiglione di vetro, quello classico da 2 litri, per il resto c'era l'acqua del pozzo,
  • poi i lussi sono diventati la corrente elettrica, la radio e l'acqua corrente...
 
Lo stile di vita nei primi anni della loro esistenza, diciamo fino quasi all'inizio della seconda guerra mondiale, impattava pochissimo sull'ambiente, ma:
  • non avevano il riscaldamento in casa per l'inverno (solo la cucina economica in cucina, per i letti si usavano "il prete" e "la suora"),
  • il condizionatore d'estate non se ne parla,
Guarda...senza essere estremi io che oggi comunque vivo una normale vita moderna
non ho impianto di riscaldamento, la stufa a legna adeguata è più che sufficiente e in inverno funge anche da cucina. Se proprio proprio il gelo è insistente capita di accendere anche il camino in soggiorno giusto per avere una temperatura più confortevole anche li... le camere di sopra stanno comunque alla giusta temperatura che si sa il caldo va in alto ..e ho eliminato le porte.

IL condizionatore ce l'ho ancora, portatile da quando abitavo in paese, ma stando in campagna a soli 200 metri sul livello del mare col verde attorno e sempre un po' ventilato ... in 4 estati lo abbiamo acceso forse 3o 4 volte.

niente frigorifero per cui solo cibi freschi, di stagione,
Il frigorifero ..no quello è una delle cose relativamente moderne a cui non si dovrebbe rinunciare .
  • non usavano mezzi motorizzati, si spostavano in bicicletta,
Magari poter evitare l'auto

  • mangiavano carne raramente (neanche una volta al mese),
  • non mangiavano mai banane o cioccolata e tutto quello che potremmo definire "esotico", già le arance e i mandarini, che venivano da lontano (Sicilia), erano un lusso,
poca carne ( ma di buona qualità) è tutta salute. i frutti esotici non sono indispensabili
e comunque le arance con una posizione adatta vengono anche qui in emilia come pure le olive.

  • non avevano il problema dei rifiuti (non avevano il bidone della spazzatura!) perchè non si buttava niente, non esisteva nulla di "usa e getta" e tutto veniva riciclato (per l'organico c'era, nell'orto,
Io il bidone lo ho ma vengono conteggiate le "vuotature" e se sono troppe aumentano le tasse relative, lo scorso anno mi hanno conteggiato 17 vuotature (bidone da 15 litri)
L'organico va nella compostiera, restano solo un po' di latte e di plastica che porto via in modo autonomo.
Ma si può fare meglio
 
Relativamente e limitatamente a questa foto (parlo per esperienza diretta) se, come mi sembra, siamo in Namibia e questi sono boscimani San, posso dire che vivono si nella natura, sono cacciatori-raccoglitori ma, e non li biasimo, fanno anche "normali" lavori manuali a pagamento e si prestano a iniziative turistiche di cui la foto qui è un tipico esempio, potrei postarne di mie molto simili.

Solo per dire che non sono completamente autonomi/scollegati dalla "società civilizzata" nemmeno loro.
Li ho incontrati anch'io, sono amichevoli, cordiali e non solo interessati alla pecunia (come quelle antipatiche delle donne Himba...). Gli ho pure comprato un coltello fatto da loro.

Effettivamente non sono popolazioni isolate, ma mantengono ancora la loro cultura, usanze e costumi e sanno ancora vivere con quello che trovano in natura.

Impressionante il loro strumento di caccia principale, un archetto che neanche i bambini, ma usano frecce con un veleno che stende anche un bufalo.
 
Un tubo di acqua condotta (cioè in pressione, collegato all'acquedotto) che perde, anche se murato, si fa vivo in modo inequivocabile. Che sia murato oppure no. E, strano ma vero (è il mio pane quotidiano) di solito la riparazione non richiede grandi sventramenti: è facile e veloce trovare la perdita e ripararla.... Insomma: non abbiate paura, ad avere i tubi murati.

Invece io la paura ce l'ho e me la tengo, grazie a concrete, ripetute esperienze mai facili, ne' veloci, ne' economiche. Saro' stato sfigato io, ma mi e' bastato. Al limite incassero' i tubi economici ma brutti dentro canaline di plastica cosi' non si vedono, ma fuori da muri e pavimenti, grazie.
 
Veramente quattro o cinque anni fa una signora aveva annunciato che stava trasferendosi in una casa autocostruita "in bosco" con il suo consorte... per un pò ha anche riferito di come le cose stessero andando.. poi, se non ricordo male, un'alluvione distrusse il loro sistema di prelievo d'acqua e forse anche di produzione elettrica..ricordo il titolo "andare a vivere IN bosco" ma non riesco a trovarla...
La discussione è questa


https://www.avventurosamente.it/xf/threads/andiamo-a-vivere-in-bosco.10645/


Iniziata dall'utente "patty"

IMHO negli anni Sessanta nessuno avrebbe parlato di vivere "off grid" o isolato dalla civiltà, perché banalmente c'erano poche trattenute in busta paga e lavoravi soprattutto per te stesso e la tua famiglia, ti rimaneva molto in tasca. Il welfare funzionava. Anche se venivi "giudicato" per non aver trovato un lavoro/messo su famiglia, i mezzi per farlo c'erano terminati gli studi. E nessuno spostava la fabbrica in tanta f[NON SI DICE] in Asia, per piagnucolare "gli italiani non vogliono lavorare" oppure "non vendo più in Italia". Per forza, hai impoverito i primi clienti!
 
in val grande c'era il gianfry, peccato che l'hanno fatto fuori se no potevi chiedere direttamente a lui :)

secondo me puoi vivere ma come lui, senza avere nulla stile eremita, bisogna vedere dopo quanti anni/mesi/giorni ti rompi i maroni. parlo della val grande (che con una baita sai quanto sono lunghi gli inverni), fare questa esperienza in luoghi con clima più mite tipo in pianura forse è meglio

Ciao dici che Gianfry, l hanno fatto fuori, sospetto di molti! Hai qualche informazione che si possa condividere qui?
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Ciao dici che Gianfry, l hanno fatto fuori, sospetto di molti! Hai qualche informazione che si possa condividere qui?

Scusa, ho letto la tua risposta nel seguito del pist
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