Dati
Data: 26 e 27 novembre 2016
Regione e provincia: Emilia Romagna - Forlì/Cesena
Località di partenza: Isola (Frazione di Santa Sofia)
Località di arrivo: Isola (Frazione di Santa Sofia)
Tempo di percorrenza: 2 ore il primo giorno, 7 il second0
Chilometri: circa 6 il primo giorno e circa 18 il secondo
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: solo il chilometraggio del secondo giorno
Periodo consigliato: tutto l'anno, magari con la neve può essere un po' pericoloso
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: circa 400 m
Dislivello in discesa: circa 400 m
Quota massima: Monte Tiravento m. 1041
Accesso stradale: buono
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Arrivati sul punto di partenza verso le 16:00, il gruppo di 8 escursionisti (non più tanto giovani...) è subito partito per il Bivacco della Fratta
In questo periodo il sole tramonta presto
Dopo un paio d'ore di cammino su di un agevole stradello forestale in leggera ma continua salita, si arriva al Bivacco della Fratta ma col buio (la parte inferiore è sempre aperta, per quella superiore bisogna chiedere le chiavi alla provincia)
Si accende il camino (che tira molto bene, niente fumo nella stanza) e ci si organizza per la cena e per il pernotto nei sacchi a pelo, per terra.
Al mattino il cielo è sereno e possiamo ammirare il Bivacco in tutto il suo splendore
Albeggia tra gli alberi di fronte al bivacco
Si riparte riprendento il Sentiero degli Alpini 301 per raggiungere il Monte Tiravento
La mattinata è spendida e, nonostante il periodo, per nulla fredda
Avvicinamento al Monte Tiravento
Arrivo al Monte Tiravento, dove si gira per Sant'Agata Montalto
Si può notare legato al mio zaino (sono il secondo da destra) un palco di capriolo trovato lungo il percorso
Il gruppo in una serrata fila indiana (commento di mia moglie: che banda di vecchioni!).
Per i coltellinomani, si può notare il coltello alloggiato nello spallaccio destro del mio zaino (sono il quart'ultimo della fila), con il lacciolo rosso che penzola
Si scende verso il paesino Sant'Agata di Montalto, sullo sfondo
I resti della Torre di Montalto
Scendendo si incontra un rudere
dove davanti cresce della mentuccia selvatica
Il paesino è sempre più vicino
In prossimità del paese si incotra un bel bivacco (privato) con questa artistica costruzione davanti
Attraversato il paesino, si esce per risalire per il Poggio Montironi
Un selfie mentre gli altri guardano la carta
e si segue l'indicazione per il Poggio (h 0.59... non potevano scrivere un'ora???)
e si riprende il 301
Arrivati la Poggio, ci fermiamo per pranzare e dopo anche un po' di risposo, altro selfie prima di ripartire
Pronti per l'ultimo tratto che ci riporta alle auto (anche qui si può vedere il coltello allo spallaccio)
Ed ecco l'arrivo dei nostri eroi visibilmente soddisfatti
Bel giro, bella compagnia, bella giornata sia sotto il profilo del divertimento sia del meteo.
Abbiamo visto diverse impronte di lupo ed anche alcune feci, delle quali una molto fresca, e tutte contenenti peli di cinghiale...
Data: 26 e 27 novembre 2016
Regione e provincia: Emilia Romagna - Forlì/Cesena
Località di partenza: Isola (Frazione di Santa Sofia)
Località di arrivo: Isola (Frazione di Santa Sofia)
Tempo di percorrenza: 2 ore il primo giorno, 7 il second0
Chilometri: circa 6 il primo giorno e circa 18 il secondo
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: solo il chilometraggio del secondo giorno
Periodo consigliato: tutto l'anno, magari con la neve può essere un po' pericoloso
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: circa 400 m
Dislivello in discesa: circa 400 m
Quota massima: Monte Tiravento m. 1041
Accesso stradale: buono
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Arrivati sul punto di partenza verso le 16:00, il gruppo di 8 escursionisti (non più tanto giovani...) è subito partito per il Bivacco della Fratta
In questo periodo il sole tramonta presto
Dopo un paio d'ore di cammino su di un agevole stradello forestale in leggera ma continua salita, si arriva al Bivacco della Fratta ma col buio (la parte inferiore è sempre aperta, per quella superiore bisogna chiedere le chiavi alla provincia)
Si accende il camino (che tira molto bene, niente fumo nella stanza) e ci si organizza per la cena e per il pernotto nei sacchi a pelo, per terra.
Al mattino il cielo è sereno e possiamo ammirare il Bivacco in tutto il suo splendore
Albeggia tra gli alberi di fronte al bivacco
Si riparte riprendento il Sentiero degli Alpini 301 per raggiungere il Monte Tiravento
La mattinata è spendida e, nonostante il periodo, per nulla fredda
Avvicinamento al Monte Tiravento
Arrivo al Monte Tiravento, dove si gira per Sant'Agata Montalto
Si può notare legato al mio zaino (sono il secondo da destra) un palco di capriolo trovato lungo il percorso
Il gruppo in una serrata fila indiana (commento di mia moglie: che banda di vecchioni!).
Per i coltellinomani, si può notare il coltello alloggiato nello spallaccio destro del mio zaino (sono il quart'ultimo della fila), con il lacciolo rosso che penzola
Si scende verso il paesino Sant'Agata di Montalto, sullo sfondo
I resti della Torre di Montalto
Scendendo si incontra un rudere
dove davanti cresce della mentuccia selvatica
Il paesino è sempre più vicino
In prossimità del paese si incotra un bel bivacco (privato) con questa artistica costruzione davanti
Attraversato il paesino, si esce per risalire per il Poggio Montironi
Un selfie mentre gli altri guardano la carta
e si segue l'indicazione per il Poggio (h 0.59... non potevano scrivere un'ora???)
e si riprende il 301
Arrivati la Poggio, ci fermiamo per pranzare e dopo anche un po' di risposo, altro selfie prima di ripartire
Pronti per l'ultimo tratto che ci riporta alle auto (anche qui si può vedere il coltello allo spallaccio)
Ed ecco l'arrivo dei nostri eroi visibilmente soddisfatti
Bel giro, bella compagnia, bella giornata sia sotto il profilo del divertimento sia del meteo.
Abbiamo visto diverse impronte di lupo ed anche alcune feci, delle quali una molto fresca, e tutte contenenti peli di cinghiale...
Ultima modifica: